Sistema Duale vs Industria 4.0

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SISTEMA DUALE vs INDUSTRIA 4.0 UNA SFIDA CHE SCUOLA E IMPRESA DEVONO AFFRONTARE INSIEME una pubblicazione a cura di Laura Turrini Esperta di formazione, ricercatrice e project manager – AQUIS Srl Milano

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INTRODUZIONE Il progetto DUAL MEC è promosso e realizzato da:

www.studiarelavorando.it Si ringraziano le 38 aziende che hanno partecipato attivamente alla ricerca promossa dal progetto: Autorama Snc; Avotec Srl; Belloti Eligio Sas; Blue gold srl; Briani Snc; Ekosystem Srl; Elettrisystem Group Srl; Imperialgroup Srl; M.T.S. Srl; Servomat Snc; Stamplast Snc di Sironi & C; Esastampi S.r.l.; Ferrera Srl; HQ WORKSHOP Srl Unipersonale; Inoxplus Srl; Omez Srl; Redmoto Srl; ST Meccanica Srl; Stampcor Snc; Stealth Light Srl; AE2 Srl; Bama Srl; Cannon Spa; Carbodies Sas di Angelo e Paolo Radaelli; Comerio Ercole Spa; Com-ind srl; Di.Gi.Emme Srl; Engitec Tecnolgies Spa; FEAM Srl; Forni Industriali Bendotti Spa; Gaser Srl; Hydac Spa; Matter Srl - Divisione PRAE; Nuova ASP Srl; Officina Meccanica Schiatti Angelo Srl; Rimsa P. Longoni Srl; Tornova Srl; VSV Srl.

Un ringraziamento particolare per il contributo offerto alla realizzazione del progetto e ai contenuti della presente pubblicazione: Carlo Gioria – Ricercatore, esperto di formazione e di sistemi formativi Gruppo Clas Milano; Renata Cumino – Dirigente scolastico I.I.S. Enzo Ferrari Monza; Cristina PasquiniResponsabile CFP Sandro Pertini Seregno; Roberto Beneggi, formatore CFP Sandro Pertini Seregno; Marco Trabattoni, formatore CFP Sandro Pertini Seregno; Anasofia Sala – Interviste alle imprese Aquis Srl Milano.

Grazie per i significativi interventi ai relatori del nostro convegno finale, qui riassunti e pubblicati sul sito web del progetto: Brunella Reverberi - Dirigente UO Sistema Educativo e Diritto allo studio di Regione Lombardia; Arduino Salatin – Preside IUSVE Venezia; Albertina Pinto - Associazione Formazione Giovanni Piamarta; Enzo Mesagna - Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Monza Brianza Lecco

Grazie a tutti coloro, tutor, docenti, partner e loro staff, parti sociali, professionisti, progettisti e imprese che hanno partecipato ai nostri incontri e ai tavoli di lavoro/focus group e alla “rete” di istituzioni e stakeholder che hanno promosso le iniziative progettuali.

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INDICE  IL PROGETTO

INCONTRO CON IL MERCATO DEL LAVORO: I RISULTATI DELLA RICERCA

 DIFFUSIONE DEGLI STRUMENTI DUALI 

NUOVI FABBISOGNI PER NUOVI PROCESSI

 QUALI STRUMENTI INDUSTRIA 4.0 

SEQUENZE PRODUTTIVE E STRUMENTI 4.0

 SISTEMA DUALE vs INDUSTRIA 4.0 

NUOVE COMPETENZE PER LE IMPRESE 4.0

 PROGETTARE NUOVI PERCORSI FORMATIVI 

PROPOSTE FORMATIVE 4.0.

 CONTRIBUTI E TESTIMONIANZE 

CONCLUDENDO……. Sistema Duale vs Industria 4.0 … Scuola 4.0

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IL PROGETTO Il progetto

DUAL MEC origina dall’intento di favorire lo sviluppo e diffusione di una cultura del lavoro e della formazione basata sul modello innovativo di

apprendimento duale all’interno del comparto manifatturiero, settore metalmeccanico e affine, ma anche artigianale e consulenziale e di settori produttivi affini e complementari, coniugando sistemi e strumenti educativi-formativi con le esigenze professionali del sistema delle imprese e del mercato del lavoro. A tale scopo ha previsto iniziative integrate volte ad attivare un rapporto cooperativo tra i destinatari target (istituti di istruzione superiore professionale e tecnica, centri di formazione professionale, centri per l’impiego, sportelli lavoro e sportelli apprendistato da un lato, imprese, associazioni di imprese, organizzazioni industriali di categoria, organizzazioni sindacali dall’altro) vocato alla progettazione, sperimentazione e condivisione di modelli e buone prassi, sostenibili e trasferibili, capaci di valorizzare e potenziare il sistema duale in un’ottica di evoluzione delle professioni e integrazione curricolare dei giovani in uscita dal sistema di istruzione e formazione professionale, in relazione alle competenze innovative dettate da INDUSTRY 4.0, dai processi di industrializzazione avanzata e automazione dei processi produttivi e logistici. A tale scopo il progetto è stato pensato per:  FAVORIRE LO SVILUPPO DI UN’OFFERTA FORMATIVA correlata a sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio in relazione ad evoluzioni del comparto e a professioni innovative/emergenti, sostenendo il trasferimento di contenuti e competenze evolute nei percorsi sperimentali di apprendistato di I° livello, frutto della concertazione tra imprese e scuola;  AGEVOLARE IL PROCESSO DI TRANSIZIONE SCUOLA-LAVORO in un’ottica condivisa e di reciproco vantaggio per studenti e aziende, implementando metodi e strumenti di orientamento e progettazione formativa flessibili e personalizzati per la gestione degli interventi in apprendistato di I° livello e di alternanza-stage nei percorsi regionali di IeFP;  SENSIBILIZZARE ATTORI E DESTINATARI COINVOLTI (scuola e impresa in primis) sulla valenza del sistema duale per favorire e migliorare un’occupabilità giovanile basata su “formazione partecipata” e “matching tra domanda e offerta di lavoro”, diffondendo modelli e buone prassi affinché possano essere efficacemente trasferiti/integrati per potenziare la realizzazione dei percorsi di apprendistato e delle esperienze di alternanza scuola-lavoro.

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Operativamente il progetto DUAL MEC è stato realizzato attraverso:  

l’Elaborazione di modelli e strumenti utili a individuare e declinare alcune competenze riconducibili ad ambiti professionali emergenti legati a INDUSTRY 4.0, che potesse sfociare un un’analisi congiunta dei fabbisogni tra “scuola e impresa”; lo sviluppo di modelli e strumenti di progettazione formativa, attivabili nella definizione congiunta tra tutor aziendale e tutor scolastico, del “Piano formativo individuale” dello studente in ingresso in azienda, focalizzato su caratteristiche e risultati formativi da traguardare durante i percorsi di alternanza scuola-lavoro e/o di apprendistato, declinato sulle esigenze delle imprese in relazione a processi produttivi, sequenze e attività lavorative specifiche, con orientamento alle competenze innovative; la realizzazione di interventi di natura formativa e informativa di docenti, tutor e altri soggetti coinvolti nella gestione di interventi in apprendistato e alternanza per offrire e costruire con loro modelli di progettazione formativa utili a sostenere la realizzazione di percorsi sperimentali di apprendistato focalizzati su processi e sequenze produttive coerenti con competenze innovative, da condividere con le imprese per una progettazione partecipata di piani personalizzati per la realizzazione di attività di alternanza-stage, da cui derivare anche un modello di valutazione degli apprendimenti.

Il fine ultimo è stato quello di avviare un processo di sperimentazione dei modelli e degli strumenti condivisi durante il progetto a supporto e accompagnamento dell’attivazione e gestione degli interventi di alternanza e apprendistato, coerenti e adeguati alle realtà produttive delle imprese, nell’ottica di identificare prassi, replicabili e trasferibili. Le azioni di comunicazione, gli eventi e le informative multicanale trasversali hanno avuto il preciso scopo di coinvolgere, animare, diffondere e trasferire ai diversi target attività e risultati progettuali e si sono concretizzate in focus group, tavoli di lavoro misti, interviste e incontri con imprese e testimoni di rilievo, integrandosi efficacemente anche in altre iniziative promosse dal network di progetto.

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INCONTRO CON IL MERCATO DEL LAVORO: I RISULTATI DELLA RICERCA Tra i principali obiettivi operativi, DUAL MEC ha puntato sulla realizzazione di una ricerca sul “campo” tesa a delineare fabbisogni professionali collegati all’evoluzione dei sistemi industriali, in relazione alla strumentazione di Industria 4.0 in particolare, onde identificare contenuti formativi (curricolari, di apprendistato e sperimentali) da proporre a studenti e giovani, ma anche ad adulti occupati, in grado di soddisfare esigenze cogenti del comparto metalmeccanico e filiera. A tale scopo ci si è concentrati in primis sull’elaborazione di un modello di diagnosi organizzativa (per processi produttive, sequenze di processo, Aree di Attività A.D.A. e attività lavorative) da trasformare in un questionario di intervista strutturata, funzionale ad un’analisi congiunta “impresa-scuola” di fabbisogni critici ed emergenti. I primi confronti sono avvenuti tra scuola e partner del progetto, nello specifico attraverso due tavoli di lavoro durante i quali sono stati individuati i fattori chiave verso cui muovere per offrire un quadro che, seppure circostanziato, potesse offrire indicatori ed altri elementi utili allo scopo. La prima decisione ha riguardato l’assunzione di un repertorio riconosciuto a livello nazionale, ovvero l’Atlante del Lavoro e delle Professioni sviluppato da ISFOL (attualmente in fase di implementazione). In relazione all’innovazione delineata da INDUSTRY 4.0 ci si è quindi focalizzati su alcuni degli strumenti che la caratterizzano, intesi come fattori chiave per indurre innovazione dei sistemi di produzione avanzata e automatizzata in relazione al Processo Produttivo delle “Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine”. L’intervista è stata, indi, condotta presso un campione di 38 PMI (a fronte di oltre 50 contattate) e ha riguardato il livello di utilizzo di:  Big Data and Analytics collegati alla raccolta e analisi di un grande numero di dati, provenienti da diverse fonti a supporto dei processi decisionali;  Robot autonomi in grado di interagire tra loro e con le persone e di apprendere da queste interazioni per indurre innovazione e automatizzazione dei processi produttivi; 6


 Sistemi simulativi non solo in fase di progettazione, ma estesi a tutti i processi produttivi, destinati ad elaborare i dati raccolti in tempo reale in modelli simulativi virtuali al fine di testare e ottimizzare macchine, prodotti e processi e di anticipare problemi prima che questi avvengano nella realtà;  Processi di integrazione orizzontale e verticale dei sistemi informativi utili all’integrazione dei dati e dei sistemi produttivi lungo tutta la catena del valore, affinché tutti i reparti e le funzioni aziendali siano parte di un unico sistema integrato;  Strumentazioni di Additive Manufacturing come la stampa 3D, attualmente utilizzata solo per la creazione di prototipi o per la produzione di specifici componenti. Le tecnologie di additive manufacturing possono però essere applicate in modo più ampio ed efficace per una produzione altamente customizzata e dislocata, con ciò contribuendo anche a ridurre distanze e costi per il trasporto logistico dei prodotti finiti. Questi specifici ambiti sono stati scelti tra quelli da tutti riconosciuti come connotanti i nuovi sistemi industriali, al fine di porli in correlazione al Processo produttivo individuato, nonché ad alcune importanti Sequenze di processo, Aree di Attività e attività lavorative potenzialmente in grado di inglobare gli strumenti 4.0, ovvero:

PROCESSO PRODUTTIVO PR_7_13 Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine SEQUENZA 1 - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari

A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni per deformazione/asportazione con macchine utensili automatizzate A.D.A.7.52.156 - Assemblaggio e montaggio componenti meccaniche

SEQUENZA 2 - Assemblaggio di componenti SEQUENZA 3 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza postvendita di macchinari SEQUENZA 4 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

A.D.A. 7.52.157 - Cablaggio impianti elettrici/elettronici e fluidici A.D.A. 7.53.158 - Manutenzione e riparazione di macchine e impianti A.D.A. 7.53.159 - Installazione dal cliente, messa in servizio e collaudo A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo disegno tecnico e prototipo del prodotto A.D.A. 7.47.149 Ingegnerizzazione e programmazione produzione

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7

7 6

5

5 4

4 3

3

3 2

4

2 1

1

1

2 1

1

1

1

1 0

1

Rispetto ai due fattori – strumenti/tecnologie Industria 4.0 e Processo produttivo “Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine” – le 38 aziende intervistate si occupano di varie produzioni afferenti il comparto metalmeccanico e affine. Considerando la classe dimensionale l’indagine ha riguardato 11 micro, 9 piccole e 18 medie imprese riconducibili a specifici ambiti produttivi.

L’indagine ha, nello specifico, riguardato: - Il livello di diffusione degli strumenti del sistema duale (apprendistato e tirocinio/stage); - Il livello di fabbisogno di competenze relativamente al Processo, alle 4 Sequenze e alle 8 A.D.A. individuate, da intendersi quale somma dell’importanza dell’Ada in rapporto al processo produttivo della singola realtà aziendale con l’eventuale carenza di competenze professionali specifiche; - Il livello di diffusione/utilizzo degli strumenti di Industria 4.0 in relazione ai 5 ambiti selezionati che, a nostro giudizio, si sarebbero potuti riscontrare nelle dimensioni aziendali coinvolte, considerato il Processo produttivo esaminato. L’intento è stato poi quello di rielaborare i dati delle interviste e definire, in modo circostanziato: 1- fabbisogni di competenze evolute relative alla strumentazione di Industria 4.0 da implementare nei percorsi formativi, di apprendistato e di sperimentazione formativa, di giovani e adulti, disoccupati e occupati. Ciò è avvenuto correlando i livelli di fabbisogno con i livelli di automazione delle imprese, come registrati durante le interviste, onde evidenziare pertinenti indicatori professionali rispetto agli ambiti produttivi più significativi;

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2- contenuti formativi utili a integrare/rafforzare le competenze di ingresso di apprendisti e stagisti, particolarmente nei settori produttivi per cui sono i fabbisogni sono risultati più marcati (ovvero in cui sono state lamentate maggiori carenze) e in cui gli stessi vengono maggiormente impiegati. Ciò è avvenuto correlando i livelli di fabbisogno sia con i livelli di diffusione degli strumenti del “duale”, che con gli ambiti produttivi che ne hanno evidenziato la maggiore rilevanza.

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DIFFUSIONE DEGLI STRUMENTI DUALI Al fine di comprendere quanto, nelle realtà esaminate, fosse diffuso il ricorso agli strumenti del sistema duale, l’intervista ha riguardato i dati del triennio relativi al numero di stagisti ospitati e di apprendisti assunti. Considerando la classe dimensionale è emerso il seguente quadro di riferimento: Classe dimensionale

MICRO PICCOLA MEDIA Totale

Numero aziende

APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

MEDIA AZIENDA

11 9 18 38

4 22 100 126

34 75 140 249

3,45 10,78 13,33 9,87

Rapportando il dato medio di inserimenti in apprendistato e/o stage per ciascuna azienda coinvolta, emerge un’incidenza del 38,33% nelle micro imprese se la connettiamo al numero massimo di dipendenti (9) che le stesse impiegano in relazione alla propria classe dimensionale. Il dato è ancor più significativo per le Piccole imprese che impiegano massimo 15 dipendenti, con una percentuale di incidenza pari al 71,86% . Le Medie imprese sono quelle che, in termini assoluti, hanno inserito il maggior numero di apprendisti/stagisti, anche analizzando il 160 dato medio per azienda. In questo caso però, l’incidenza rapportata al numero 140 massimo di dipendenti impiegabili (249) non può essere assunto come un 140 120 indicatore valido in quanto non rappresentativo della reale dimensione che, 100 nel caso di specie, si muove in un raggio troppo ampio (da 16 a 249 100 80 dipendenti).

75

60 40 20 0

34 MEDIA

4

MICRO

22 PICCOLA

Somma di N. STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

Rispetto alle modalità di diffusione degli strumenti del sistema duale lo stage registra il 66% di inserimenti, contro il 34% dell’apprendistato. Il primo dato offre una dimensione sicuramente collegata al rapporto scuola-impresa e, dunque, rappresenta uno degli effetti prodotti dal sistema duale. Il secondo mostra gli orientamenti delle aziende rispetto ai dati di probabile assunzione di giovani apprendisti.

Somma di N. APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

10


Solo il 18% delle 11 Micro imprese intervistate ha assunto apprendisti, contro l’88,88% delle 9 Piccole e il 66,66% delle 18 Medie.

Ben il 63% delle Micro imprese intervistate ha inserito stagisti, mentre lo ha fatto il 100% delle Piccole e il 72,22% delle Medie.

APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI MICRO 3%

STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI MICRO 14%

PICCOLA 18%

MEDIA 56%

PICCOLA 30%

MEDIA 79%

Sono solo 4 le aziende, tutte di micro dimensione, che non hanno fatto ricorso a nessuno dei due strumenti pari al 10,53% del totale. Il dato non è per sé significativo di una mancata conoscenza di queste modalità di inserimento e formazione al lavoro, che appare invece noto, al restante 89,47%, quanto più legato a questioni/difficoltà organizzative comunicate dalle imprese durante le interviste. Seppur questi dati, rispetto al campione, non possano offrire informazione statistiche di rilievo, si può però notare un orientamento significativo rispetto ai due strumenti e rilevare un maggior ricorso ad essi da parte delle Piccole imprese. Rispetto a tutte le aziende intervistate, sotto elencate, il report restituisce i dati puntuali: DIMENSIONE - AZIENDA

MICRO Autorama Snc Avotec Srl Belloti Eligio Sas Blue gold srl Briani Snc Ekosystem Srl Elettrisystem Group Srl Imperialgroup Srl M.T.S. Srl Servomat Snc

APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

4

34

0 0 0 0 2 0 0 0 2 0

11 1 0 0 2 2 9 0 4 0

11


DIMENSIONE - AZIENDA

APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

Stamplast Snc di Sironi & C

PICCOLA Esastampi S.r.l. Ferrera Srl HQ WORKSHOP Srl Unipersonale Inoxplus Srl Omez Srl Redmoto Srl ST Meccanica Srl Stampcor Snc Stealth Light Srl

MEDIA AE2 Srl Bama Srl Cannon Spa Carbodies Sas di Angelo e Paolo Radaelli Comerio Ercole Spa Com-ind srl Di.Gi.Emme S.r.l Engitec Tecnolgies Spa FEAM Srl Forni Industriali Bendotti Spa Gaser Srl Hydac Spa Matter Srl - Divisione PRAE Nuova ASP Srl Officina Meccanica Schiatti Angelo Srl Rimsa P. Longoni Srl Tornova Srl VSV Srl

Totale

STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

0

5

22

75

1 1 0 1 10 2 3 1 3

3 2 15 1 3 6 12 3 30

100

140

0 6 12 5 20 6 0 3 10 10 15 1 0 10 2 0 0 0

20 1 20 7 60 0 4 0 0 0 5 3 1 0 7 3 7 2

126

249

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Il secondo livello di analisi ha riguardato i macro-ambiti produttivi in cui stagisti e apprendisti sono stati inseriti, da cui emerge il seguente quadro quantitativo: MACRO-AMBITO PRODUTTIVI

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE AUTOMOTIVE ELETROMECCANICA DI PRECISIONE IMPIANTI DI SMALTIMENTO IMPIANTI E MACCHINARI INDUSTRIALI IMPIANTI E STAMPAGGIO METALLI E MATERIE PLASTICHE IMPIANTI ELETTROMEDICALI LAVORAZIONI METALLICHE MANUTENZIONE IMPIANTI E MACCHINE PRODUZIONE APPARECCHIATURE ELETTRICHE INDUSTRIALI PRODUZIONE SERRAMENTI TRASFORMAZIONE GOMME E RESINE IMPIANTI IDROTERMOSANITARI SOFTWARE GI GESTIONE IMPIANTI INDUSTRIALI IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI, COMPONENTI E APPARECCHIATURE ILLUMINAZIONE MACCHINARI PER LAVORAZIONI INDUSTRIALI

N. AZIENDE

APPRENDISTI ULTIMI 3 ANNI

MEDIA APPRENDISTI

STAGISTI ULTIMI 3 ANNI

MEDIA STAGISTI

3 1 3 1 5 7 1 4 2 4 1 1 1 1 2

3 0 5 3 24 18 0 6 6 36 0 20 0 0 3

1,00 0,00 1,67 3,00 4,80 2,57 0,00 1,50 3,00 9,00 0,00 20,00 0,00 0,00 1,50

7 11 28 0 35 21 3 30 0 8 0 60 0 0 39

2,33 11,00 9,33 0,00 7,00 3,00 3,00 7,50 0,00 2,00 0,00 60,00 0,00 0,00 19,50

1

2

2,00

7

7,00

I dati di inserimento “medio” mostrano una netta maggioranza di Apprendisti inseriti nei processi di “Trasformazione di gomme e resine” seguiti dalla “Produzione di apparecchiature elettriche industriali” e dalla “Produzione di impianti e macchinari industriali”. Il dato di riferimento rispetto all’inserimento in Alternanza-stage conferma il processo di “Trasformazione di gomme e resine” come ambito numericamente più rilevante seguito però, seppure a distanza, dal comparto “Impianti elettrici industriali”, dall’“Automotive” e dall’”Elettromeccanica di precisione”. Questi risultati sono ovviamente influenzati dalla numerosità di aziende intervistate che operano in detti settori. Seppur non statisticamente rilevanti, offrono però spunti utili per l’identificazione di alcuni ambiti di “competenza” legati a Industry 4.0, integrabili in modo sperimentale nei percorsi curricolari e/o di apprendistato professionalizzante.

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La ripartizione tra Apprendisti e Alternanza-stage su base provinciale in relazione al triennio, indipendentemente dal dato quantitativo assoluto, mostra infine una possibile “tendenza relativa” ad inserire stagisti e ad assumere apprendisti in relazione al territorio.

Analizzando la localizzazione delle aziende coinvolte nella ricerca, si ottiene, infine, un quadro di impatto territoriale della ricerca che, per vocazione dei partner di progetto, si è concentrata sulle province di Milano, Monza e Brianza. NOVARA BERGAMO 5% 2% VARESE 8%

160 140

150

120

LECCO COMO 3% 3%

MILANO 24%

100 80 60 40 20

62

60

27

24

20

10 0

10 3

0

5

0

4

0 MILANO MONZA E BRIANZA

VARESE BERGAMO NOVARA

LECCO

COMO

MONZA E BRIANZA 55%

2 3 0 0 0 0

MACCHINARI PER LAVORAZIONI INDUSTRIALI IMPIANTI ELETTRICI INDUSTRIALI, COMPONENTI E APPARECCHIATURE DI ILLUMINAZIONE SOFTWARE GI GESTIONE IMPIANTI INDUSTRIALI IMPIANTI IDROTERMOSANITARI

7 39

20

TRASFORMAZIONE GOMME E RESINE PRODUZIONE APPARECCHIATURE ELETTRICHE INDUSTRIALI

0 6 6 0 3

MANUTENZIONE IMPIANTI E MACCHINE LAVORAZIONI METALLICHE IMPIANTI ELETTROMEDICALI

36

8 30 18 21

IMPIANTI E STAMPAGGIO METALLI E MATERIE PLASTICHE IMPIANTI E MACCHINARI INDUSTRIALI

Somma di N. APPRENDISTI ASSUNTI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

3 0

IMPIANTI DI SMALTIMENTO ELETROMECCANICA DI PRECISIONE

0 3

AUTOMOTIVE

Somma di N. STAGISTI OSPITATI NEGLI ULTIMI 3 ANNI

60

0 0

PRODUZIONE SERRAMENTI

AUTOMAZIONE INDUSTRIALE 0

24

5

35 28

11 7 10

20

30

40

50

60

70

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NUOVI FABBISOGNI PER NUOVI PROCESSI Per identificare, in modo il più possibile oggettivo, gli ambiti e i livelli di specifico fabbisogno professionale in relazione al PROCESSO PRODUTTIVO PR_7_13 - Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine, alle Sequenze di processo e alle A.D.A. identificate per condurre l’intervista, sono state declinate le attività lavorative caratterizzanti ad esse correlate, selezionando quelle che più di tutte potevano coniugarsi con gli strumenti di Industry 4.0. Sono poi stati misurati i due fattori che, a nostro parere, conducono in maniera più evidente al fabbisogno, ovvero l’importanza delle attività lavorative specifiche in relazione ai processi produttivi effettivamente realizzati in azienda correlati alle relative carenze operative. La somma dei valori restituisce una scala di fabbisogni professionali, più o meno urgenti, circostanziando in tal modo gap ed esigenze in relazione a specifici “item”. Ci si è rivolti per questo a manager e capi reparto/responsabili di funzione i quali, più di tutti sono in grado di esprimere una valutazione concreta e oggettiva in relazione a processi governati e personale coordinato. Si è scelta una scala a 4 livelli, al posto della tradizionale scala di linkert a 5 livelli, perché è dimostrata la tendenza a scegliere la “via di mezzo” con ciò rischiando di falsare il risultato. Dunque, per restituire risultati più “decisi e orientati” sono stati assunti i seguenti valori di riferimento per entrambe le tipologie di misurazione: 1=irrilevante 2=poco rilevante 3=rilevante 4=molto rilevante. Il tutto con l’intento di addivenire all’identificazione di importanti elementi tecnico-professionali su cui ragionare per favorire un processo di innovazione curricolare, coerente con i fabbisogni più critici ed emergenti delle imprese di comparto e in relazione ai macro-ambiti produttivi più salienti. A titolo esemplificativo si riporta una sezione del questionario, composto in tutto da 8 livelli di analisi e da un report grafico finale “restituito” all’azienda intervistata. Ovviamente ciascuna impresa ha risposto a 1 o più livelli, coerentemente con la o le sequenza/e di processo realizzata nella propria realtà.

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PR_7_13 - Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine

REPORT DEI DATI PER A.D.A. (le caselle sottostanti si compongono automaticamente, integrando le risposte nel questionario)

IMPORTANZA CARENZA Robot Simulazioni Integrazione sistemi Additive Manufacturing Big data e SEQUENZA - Lavorazioni meccanica, per asportazione autonomi informativi Anallytics e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 deformazione/asportazione con macchine utensili automatizzate Attività Lavorativa elencata realizzata (si o no) . In che misura l'attività lavorativa è Importante in relazione ai processi produttivi svolti in azienda e i Livelli di Carenza professionale del personale ad esse dedicato. Strumenti riconducibili ai temi di Industria 4.0, utilizzati nella tua impresa per realizzare le attività lavorative.

ATTIVITA' LAVORATIVE

IMPORTANZA DELLE ATTIVITA' LAVORATIVE E RILEVAZIONE DELLE CARENZE OPERATIVE (1=irrilevante 2=poco rilevante 3=rilevante 4=molto rilevante) REALIZZATA IN IMPORTANZA LIVELLO CARENZA AZIENDA? ATTIVITA' IN PROFESSIONALE (SI= 1, NO=0) RAPPORTO A DEGLI OPERATORI PROCESSI PRODUTTIVI

RICORSO/PRESENZA DI STRUMENTI INDUSTRIA 4.0 (utilizzati SI = 1 - utilizzati NO = 0) Utilizzate Robot autonomi ?

Utilizzate sistemi automatizzati di simulazione per testare e ottimizzare processi, macchine e impianti?

Utilizzate sistemi informativi integrati tra reparti e funzioni aziendali?

Utilizzate tecnologie e strumenti per la creazione di prototipi e/o per la produzione di componenti?

Utilizzate sistemi per raccolta e analisi di dati per elaborare decisioni?

Predisposizione dei macchinari per la realizzazione del prodotto (cambio stampo, regolazione pressa, cambio utensili, regolazione parametri macchina, cambio programma) Realizzazione delle lavorazioni con macchine utensili automatizzate (taglio, stampaggio, foratura, fresatura, tornitura, forgiatura, rettificatura del particolare) secondo le specifiche tecniche Verifica dei materiali soggetti a consumo nella produzione: materie prime (lamiera, particolari semi-lavorati), utensili (es.elettrodi, filo, gas) Redazione di report-fogli di produzione e di collaudo con controllo statistico Verifica della funzionalità delle attrezzature e strumenti meccanici

L’intervista è stata approcciata in modo discorsivo, non solo per non annoiare l’interlocutore rispetto alle molte domande potenzialmente ponibili, ma anche per annotare ulteriori elementi e informazioni sull’azienda e registrare altri dati peculiari, come ad esempio i livelli di uso degli strumenti del sistema duale in rapporto ad apprendisti e stagisti accolti nel triennio. Le domande relative agli strumenti di Industry 4.0 sono, invece, state poste laddove vi era una logica di “potenziale” utilizzo in relazione all’esercizio della specifica attività lavorativa. Nel sito di progetto – www.studiarelavorando.it - è presente il questionario completo, 16


A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni A.D.A. 7.47.149 per A.D.A. 7.53.159 A.D.A. 7.47.147 A.D.A. 7.47.148 deformazione/a A.D.A. 7.52.157 A.D.A. 7.53.158 A.D.A.7.52.156 - - Installazione Ingegnerizzazio - Progettazione - Sviluppo del sportazione con - Cablaggio - Manutenzione Assemblaggio e presso il cliente, ne e A.D.A. 7.49.151 dell'impianto disegno tecnico macchine degli impianti e riparazione di montaggio di messa in programmazion - Lavorazioni A.D.A. 7.47.149 e/o del e del prototipo utensili elettrici/elettro macchine e componenti servizio e e della per A.D.A. 7.53.159 prodotto del prodotto automatizzate nici e fluidici impianti meccaniche collaudo produzione A.D.A. 7.47.147 A.D.A. 7.47.148 deformazione/a A.D.A. 7.52.157 A.D.A. 7.53.158 A.D.A.7.52.156 - Installazione Ingegnerizzazio - Progettazione - Sviluppo del sportazione con - Cablaggio - Manutenzione - Assemblaggio presso il ne e dell'impianto disegno tecnico macchine degli impianti e riparazione di e montaggio di cliente, messa programmazion e/o del e del prototipo utensili elettrici/elettro macchine e componenti in servizio e e della prodotto del prodotto automatizzate nici e fluidici impianti meccaniche collaudo produzione

predisposto in excel per offrire dati quantitativi trasferibili in uno specifico Database attraverso cui gli stessi sono stati rielaborati in maniera complessiva e comparativa, considerando gli indicatori scelti per identificare i risultati di rilievo. I dati di fabbisogno sono stati rielaborati per A.D.A. e Sequenze di processo.

Somma di IMPORTANZA

3,40 1,40

SEQUENZA 8 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

Somma di CARENZA

Somma di IMPORTANZA

5 - Manutenzione diemacchine e impianti e installazione/assistenza di macchinari SEQUENZA 8 SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni pianificazione operativa di prodotto-processopost-vendita nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

8,79 7,00

12,00

6,17

SEQUENZA 4 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari SEQUENZA 2 - Assemblaggio di componenti

SEQUENZA 3 - Assemblaggio di componenti

7,75

10,83

5,00

8,07

5,80

25,20

16,80

2,43 2,14 12,00

0,00

0,00

16,67

5,50

7,17

9,47

SEQUENZA 7 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche SEQUENZA 1 - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari

SEQUENZA 6 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

6,30

3,00

22,50

SEQUENZA 1 - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari 4,001,50 SEQUENZA 3 - Assemblaggio di componenti

SEQUENZA 6 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche SEQUENZA 7 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

Somma di CARENZA

10,27

SEQUENZA 2 - Assemblaggio di componenti 4,00 2,00 SEQUENZA 5 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

SEQUENZA 4 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

4,57

Le MICRO IMPRESE intervistate evidenziano fabbisogni professionali rilevanti nelle Lavorazioni meccaniche e nell’Assemblaggio componenti. Seguono la Manutenzione di macchinari e impianti e la Progettazione e la prototipazione nelle lavorazioni e produzioni meccaniche.

2,00 13,94

5,00

7,00

4,00

6,00

8,00 10,00 12,00 14,00 16,00 18,00

9,80

10,00 15,00 20,00 25,00 30,00 35,00 40,00 45,00

17


SEQUENZA 8 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

25,18

35,21

SEQUENZA 5 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

SEQUENZA 2 - Assemblaggio di componenti

SEQUENZA 4 - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

15,41

17,74

26,50

14,17

25,08

15,58

Somma di IMPORTANZA SEQUENZA 3 - Assemblaggio di componenti

19,33

Le MEDIE IMPRESE riferiscono, infine, un fabbisogno più significativo nella Progettazione e la prototipazione nelle lavorazioni e produzioni meccaniche.

12,83

Somma di CARENZA

44,45

25,30

A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo del disegno tecnico e del prototipo del prodotto

SEQUENZA 1 - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari

SEQUENZA 7 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

33,65

19,75

A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto

A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni A.D.A. 7.47.149 per A.D.A. 7.53.158 A.D.A. 7.53.159 deformazione/ A.D.A. 7.52.157 A.D.A.7.52.156 - Installazione Ingegnerizzazio asportazione - Cablaggio Manutenzione - Assemblaggio presso il ne e con macchine degli impianti e riparazione di e montaggio di cliente, messa programmazio utensili elettrici/elettro macchine e componenti in servizio e ne della automatizzate nici e fluidici impianti meccaniche collaudo produzione

Nelle PICCOLE IMPRESE il fabbisogno emergente ribadisce le Lavorazioni Meccaniche, la Manutenzione di Impianti e macchinari, l’Assemblaggio dei componenti. Appare tuttavia decisamente rilevante, in ben 3 Aree di Attività, l’esigenza di competenze maggioramente adeguata per la Progettazione e la prototipazione nelle lavorazioni e produzioni meccaniche.

SEQUENZA 6 - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche

33,81

18,96

0,00

10,00

20,00

30,00

40,00

50,00

60,00

70,00

18


Come si evince dai grafici, il fabbisogno comune e più di rilievo rispetto a tutte le 3 dimensioni produttive riguarda: A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni per deformazione/asportazione con macchine utensili automatizzate - SEQUENZA - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari

Importante appare anche il fabbisogno relativo a: A.D.A.7.52.156 - Assemblaggio e montaggio di componenti meccaniche - SEQUENZA - Assemblaggio di componenti

ADA e Sequenze sotto riportate risultano significative nelle Medie imprese, come ci si aspetta possa essere in relazione ad una produzione di più ampia portata, alla presenza di uffici di progettazione avanzata, al maggior impatto territoriale, al maggior numero di clienti e di prodotti offerti, mentre il fabbisogno è minimo nelle realtà Micro, collegate all3 tipologie e alla realizzazione, spesso, di sole lavorazioni (in conto terzi in molti casi). A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto - SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo del disegno tecnico e del prototipo del prodotto - SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche A.D.A. 7.53.159 - Installazione presso il cliente, messa in servizio e collaudo - SEQUENZA - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

19


SEQUENZA 5 Manutenzion e di macchine e impianti e installazione/ assistenza post-vendita di macchinari

PICCOLA

SEQUENZA 7 Progettazion e, prototipazion ie pianificazion e operativa di prodottoprocesso nelle lavorazioni e produzioni meccaniche PICCOLA

SEQUENZA 6 Progettazion e, prototipazion ie pianificazion e operativa di prodottoprocesso nelle lavorazioni e produzioni meccaniche PICCOLA

SEQUENZA 4 Manutenzion e di macchine e SEQUENZA 3 impianti e installazione/ Assemblaggi assistenza o di post-vendita componenti di macchinari PICCOLA

SEQUENZA 1 - Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazion SEQUENZA 2 e, e manutenzion Assemblaggi e di impianti o di e macchinari componenti

Analizzando il quadro di insieme si ottiene il seguente FABBISOGNO COMPARATO delle 3 dimensioni produttive. SEQUENZA 8 Progettazion e, prototipazion ie pianificazion e operativa di prodottoprocesso nelle lavorazioni e produzioni meccaniche PICCOLA MICRO

PICCOLA

MICRO

3,4 1,4 12,0

4,0

MICRO

MICRO

5,0

MICRO

6,2

PICCOLA

MICRO

MEDIA

7,8

MICRO

MICRO

0,0

7,0

MEDIA

2,0

25,2

8,8 12,0

10,8

MEDIA

MEDIA

10,3

PICCOLA

9,5

10,0

15,4

4,6

MEDIA

7,0 35,2

MEDIA

13,9

MEDIA

17,7

5,8 33,7 9,8 19,8

2,4 2,1 33,8 19,0

7,2

3,0 25,1 15,6

19,3 22,5 26,5

25,2

MEDIA

20,0 30,0

Somma di IMPORTANZA

4,0 1,5

Somma di CARENZA

5,5

12,8 16,7

6,3 14,2

8,1

16,8

44,5 25,3

40,0 50,0 60,0 70,0

20


Il FABBISOGNO COMPLESSIVO conferma la rilevanza delle:

140,0 A.D.A. 7.49.151 Lavorazioni per deformazione/ asportazione con macchine utensili automatizzate SEQUENZA Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari

120,0 100,0

50,2 37,1

80,0

30,9

60,0 40,0 20,0

32,6

25,8

24,3

23,8

19,8

79,1 59,3

31,1

42,1

50,2

50,7

48,0

40,6

0,0

A.D.A.7.52.156 - Assemblaggio e montaggio di componenti meccaniche - SEQUENZA Assemblaggio di componenti Le più pervasive sono: A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto - SEQUENZA Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche. A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo disegno tecnico e del prototipo del prodotto - SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodottoprocesso nelle lavorazioni e produzioni meccaniche.

Somma di CARENZA Somma di IMPORTANZA

Muovendo verso questi ambiti si riescono a incontrare le esigenze più rilevanti, anche delle Piccole e delle Micro Imprese del comparto target. Il passo successivo è confrontare i fabbisogni con la presenza nelle aziende di strumentazioni e tecnologie Industry 4.0, onde focalizzare al meglio contenuti utili a sviluppare competenze “chiave”, pertinenti le esigenze cogenti.

21


QUALI STRUMENTI INDUSTRIA 4.0 Il secondo livello di indagine ha riguardato i livelli di uso e diffusione di alcuni strumenti/tecnologie di Industry 4.0 presso il campione di aziende esaminato. L’analisi è stata condotta, come detto, in relazione al Processo “Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine”, a 4 Sequenze di processo e a 7 Aree di attività, correlando le domande alle attività lavorative caratterizzanti e pertinenti la possibile applicazione di strumentazioni avanzate. Il quadro emerso, rispetto agli ambiti di Industria 4.0 verso cui ci si è orientati, mostra i livelli di presenza media complessiva degli strumenti.

Media di Big data e Analytics 34%

Media di Robot autonomi 2%

Media di Simulazioni 17%

I sistemi Big Data and Analytics, ovvero le strumentazioni e le tecnologie di analisi di un'ampia base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi, sono quelle più diffuse, seguite dall’Horizontal/Vertical Integration, ovvero dalla presenza di sistemi di integrazione delle informazioni lungo la catena del valore dal fornitore al consumatore. I sistemi di Simulation tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi, insieme all’Additive Manufacturing correlato alle tecnologie di sviluppo digitale, mostrano un valore percentuale pari alla metà dei primi dei 2 strumenti/tecnologie.

Media di Additive Manufacturing 17%

Media di Integrazione sistemi informativi 30%

Le soluzioni di Advanced Manufacturing Solutions legate alla presenza di robot collaborativi interconnessi e rapidamente programmabili sono decisamente le meno rappresentative.

22


I livelli di diffusione nelle medie imprese, anche per maggiori disponibilità di risorse, diversificazione, caratteristiche e tipologie delle produzioni, sono quelle che maggiormente integrano tecnologie e strumentazioni 4.0 E’ comunque significativo un uso altrettanto consistente dei Big Data e Analytics da parte delle Piccole Imprese. Analogamente bassi sono invece i livelli di presenza di Robot autonomi in tutte e tre le realtà. L’Integrazione dei sistemi informativi vede però le Micro Imprese (indietro in tutti gli altri ambiti per ragioni sufficientemente ovvie) competere e superare le Piccole Imprese, senza distanziarsi troppo delle Medie.

4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00

3,73

3,67

2,28

2,04

2,17

2,07

1,86

3,62

2,00

1,41 0,89

0,83 0,18

0,17

MEDIA

MICRO

0,41 PICCOLA

Media di Robot autonomi

MEDIA

MICRO

PICCOLA

Media di Simulazioni

MEDIA

MICRO

PICCOLA

MEDIA

Media di Integrazione sistemi informativi

MICRO

Media di Additive Manufacturing

 Big Data e Analytics. Additive Manufacturing; Integrazione dei sistemi informativi Simulazione

   

Robot Autonomi

PICCOLA

MEDIA

MICRO

PICCOLA

Media di Big data e Analytics

Il 3,42% delle imprese utilizza Robot Autonomi (13 su 38 imprese) Il 55,26% delle imprese (21) ricorre a strumenti e tecnologie di Simulazione L’81,59% delle imprese (31) dispone di strumenti di Integrazione dei sistemi informativi Il 52,63% pari a 20 imprese del campione utilizza strumenti di Additive Manufacturing; Il 71%, ovvero 21 imprese, utilizza i Big Data e Analytics.

0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

23


SEQUENZE PRODUTTIVE E STRUMENTI 4.0 Analizzando le 4 Sequenze del Processo produttivo afferente le “Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine”, si evince come l’ambito della Progettazione, prototipazione e pianificazione operativa dei prodotti e dei processi, sia quello più pervaso da tutti e 5 gli strumenti/tecnologie 4.0, mentre la Manutenzione di macchine, impianti e installazione ricorre maggiormente all’Integrazione dei sistemi informativi e ai Big Data Analytics.

123,00

102,00

ASSEMBLAGGIO DI COMPONENTI

47,00

37,00

SOMMA DI BIG DATA E ANALYTICS

SOMMA DI ADDITIVE MANUFACTURING

SOMMA DI INTEGRAZIONE SISTEMI INFORMATIVI

SOMMA DI BIG DATA E ANALYTICS

SOMMA DI ADDITIVE MANUFACTURING

SOMMA DI INTEGRAZIONE SISTEMI INFORMATIVI

SOMMA DI SIMULAZIONI

SOMMA DI ROBOT AUTONOMI

MANUTENZIONE DI MACCHINE E IMPIANTI E INSTALLAZIONE/ASSISTENZA POST-VENDITA DI MACCHINARI

SOMMA DI SIMULAZIONI

8,00

5,00

LAVORAZIONI MECCANICA, PER ASPORTAZIONE E DEFORMAZIONE, E MANUTENZIONE DI IMPIANTI E MACCHINAR

109,00

91,00

SOMMA DI ROBOT AUTONOMI

30,00

SOMMA DI BIG DATA E ANALYTICS

36,00

60,00

SOMMA DI ADDITIVE MANUFACTURING

SOMMA DI ROBOT AUTONOMI

SOMMA DI BIG DATA E ANALYTICS

12,00

SOMMA DI SIMULAZIONI

36,00

62,00

SOMMA DI INTEGRAZIONE SISTEMI INFORMATIVI

71,00

SOMMA DI ADDITIVE MANUFACTURING

31,00

56,00

SOMMA DI INTEGRAZIONE SISTEMI INFORMATIVI

3,00

SOMMA DI SIMULAZIONI

Sembra, dunque, vi sia maggiore attenzione agli aspetti organizzativi e di ottimizzazione della produzione, nonché alla qualità del prodotto, ma meno alla sua coniugazione con il miglioramento degli “ambienti” lavorativi e con la riduzione degli “impatti” produttivi.

159,00

152,00

SOMMA DI ROBOT AUTONOMI

Le Simulazioni, seppur ampiamente coniugate alla progettazione, come è normale che sia, sono presenti in maniera interessante anche in tutte le altre Sequenze. Appare evidente che nelle realtà esaminate, robot autonomi e stampa 3D (tipica dell’additive manifacturing), sono le pratiche meno diffuse, pur incorporando i fattori più innovativi di una “Fabbrica Sostenibile”.

PROGETTAZIONE, PROTOTIPAZIONI E PIANIFICAZIONE OPERATIVA DI PRODOTTO-PROCESSO NELLE LAVORAZIONI E PRODUZIONI MECCANICHE

24


I livelli di adozione delle strumentazioni 4.0 in relazione alle Aree di Attività considerate e Attività lavorative caratterizzanti registrano i seguenti livelli di risposta:

ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 200

180

60

160 140

30

120 100

62

80 60 40 20

Big data e Analytics

Realizzazione del cablaggio degli impianti fluidici (lubrificazione e automazione oleo-pneumatica, pneumatica)

Realizzazione del cablaggio elettrico secondo la documentazione tecnica Caricamento software di gestione macchine

Additive Manufacturing Integrazione sistemi informativi Simulazioni

 

Esecuzione della verifica funzionale con controllo delle grandezze caratteristiche

Verifica di eventuali revisioni di impianti fluidici

Verifica di eventuali revisioni di impianti elettrici/elettronici

36 12

Robot autonomi

0 A.D.A. 7.49.151 - Lavorazioni per deformazione/asportazione con macchine utensili automatizzate

ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 

Predisposizione macchinari per la realizzazione del prodotto (cambio stampo, regolazione pressa, cambio utensili, regolazione parametri macchina, cambio programma) Realizzazione lavorazioni con macchine utensili automatizzate (taglio, stampaggio, foratura, fresatura, tornitura, forgiatura, rettificatura del particolare) secondo le specifiche tecniche

Big data e Analytics 80 70

50

30 20

Redazione report-fogli di produzione e di collaudo con controllo statistico Verifica funzionalità attrezzature e strumenti meccanici

Additive Manufacturing

60

40

Verifica materiali soggetti a consumo nella produzione: materie prime (lamiera, particolari semi-lavorati), utensili (es. elettrodi, filo, gas)

26

10

17

Integrazione sistemi informativi

21

Simulazioni

14 2

Robot autonomi

0 A.D.A. 7.52.157 - Cablaggio degli impianti elettrici/elettronici e fluidici

25


ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 160 140

Big data e Analytics 56

120 100

18

80 60

20

Integrazione sistemi informativi Simulazioni

18 3

Robot autonomi

0 A.D.A. 7.53.158 - Manutenzione e riparazione di macchine e impianti

Predisposizione dei macchinari per la realizzazione del montaggio/assemblaggio (es. cambio tipo, regolazioni, regolazione parametri macchina-impianto, cambio programma macchina-impianto)

Esecuzione montaggio particolari meccanici secondo le specifiche tecniche

Monitoraggio attività di funzionamento e recupero delle anomalie

Manutenzione ordinaria macchinari e attrezzi di montaggio e assemblaggio

Redazione di report-fogli di produzione e collaudo

Verifica della funzionalità degli strumenti

Additive Manufacturing

52

40

26


ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 

Definizione dei lavori e/o delle riparazioni e delle relative procedure

Assistenza al cliente in caso di difetti

Big data e Analytics

120

Diagnosi anomalie e elettroniche e fluidiche)

Esecuzione modifiche/taratura di: software di gestione, attrezzature, macchine, impianti e strumenti di misura

guasti

(parti

meccaniche,

elettriche,

100 80

Sostituzione di parti malfunzionanti e ripristino della funzionalità

Additive Manufacturing 19

Integrazione sistemi informativi

60 40 20

45

Redazione di report di manutenzione e collaudo

35

Simulazioni

17 1

Robot autonomi

0 A.D.A.7.52.156 - Assemblaggio e montaggio di componenti meccaniche

Big data e Analytics

180 160 140

ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 67

120 100 80

19

50

Additive Manufacturing Integrazione sistemi informativi

Simulazioni

Analisi del concept-design del prodotto in relazione alla normativa anche nell'ambito della sostenibilità ambientale

Realizzazione del disegno del prodotto sulla base delle specifiche tecniche

Realizzazione prototipo (prototipazione tradizionale e virtuale)

Realizzazione delle verifiche e delle validazioni dei prototipi

Analisi dei risultati delle verifiche sui prototipi

60 40 20

29 2

0 A.D.A. 7.53.159 - Installazione presso il cliente, messa in servizio e collaudo

Robot autonomi

27


ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 

Aggiornamento delle procedure di collaudo

Installazione macchina di linea o macchinario presso il cliente

Big data e Analytics 180 160

Messa in servizio della macchina di linea o macchinario

140 120

Esecuzione dei collaudi previsti dalla certificazione di conformità

Collaudi con esterni per certificazioni di conformità normativa

Collaudo con e/o verbalizzazione

presso

il

cliente

(consegna

impianto)

45

Additive Manufacturing 44 Integrazione sistemi informativi

100 80

49

Simulazioni

60

e

40

20

33 5

Robot autonomi

0 A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo del disegno tecnico e del prototipo del prodotto

ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI 180 160

Big data e Analytics 63

140

Additive Manufacturing

120 100

31

80 60 40 20

49 25 0

0

A.D.A. 7.47.149 - Ingegnerizzazione e programmazione della produzione

Integrazione sistemi informativi

Analisi di fattibilità tecnico-economica

Acquisizione di certificazioni/licenze/brevetti

Analisi dei prodotti esistenti sul mercato e delle innovazioni (stato dell'arte)

Definizione delle specifiche tecniche dell'impianto e/o del prodotto in funzione delle norme tecniche di settore

Realizzazione del progetto anche attraverso strumenti informatici

Realizzazione dell'eventuale software integrato nel prodotto

Produzione della documentazione e della manualistica dell'impianto

Simulazioni

28


ATTIVITA’ LAVORATIVE CARATTERIZZANTI  Analisi delle indicazioni progettuali 

Formulazione del budget previsionale

Definizione dei cicli di lavorazione in funzione del layout

Produzione prototipo ingegnerizzato

Definizione modifiche e miglioramenti al processo ingegnerizzato

Definizione dei lotti di lavorazione

Controllo conformità agli standard e verifica rispondenza dei risultati

Programmazione delle attività del ciclo di lavorazione

e/o del prodotto e dell'eventuale software specifico per l'impianto

180 160

51

140 120

34

100 80

54

20

Additive Manufacturing Integrazione sistemi informativi Simulazioni

60 40

Big data e Analytics

33 3

0 A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto

29


SISTEMA DUALE vs INDUSTRIA 4.O Mettendo a confronto i risultati “chiave” della ricerca, in relazione al PROCESSO LAVORAZIONI MECCANICHE E PRODUZIONE MACCHINE, emerge che: La Sequenza “Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche” racchiude le 3 A.D.A. che più di tutte hanno fatto registrare un’uso significativo delle strumentazioni/tecnologie 4.0:   

A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo del disegno tecnico e del prototipo del prodotto A.D.A. 7.47.149 - Ingegnerizzazione e programmazione della produzione

I FABBISOGNI relativamente PIÙ CONSITENTI riguardano: A.D.A. 7.49.151 Lavorazioni per deformazione/ asportazione con macchine utensili automatizzate SEQUENZA: Lavorazioni meccanica, per asportazione e deformazione, e manutenzione di impianti e macchinari A.D.A.7.52.156 Assemblaggio e montaggio componenti meccaniche SEQUENZA: Assemblaggio componenti

I FABBISOGNI PIÙ PERVASIVI, particolarmente nelle Medie imprese - come ci si aspetta in relazione ad una produzione di più ampia portata, presenza uffici di progettazione avanzata, maggior impatto territoriale, maggior numero di clienti e di prodotti offerti – sono:

Gli strumenti/tecnologie di Industria 4.0 più diffusi per tutte le A.D.A. esaminate, in relazione alle specifiche e singole attività lavorative caratterizzanti, sono riconducibili a:  Integrazione dei sistemi informativi  Big Data Analytics”. E’ opportuno tenere presente che si tratta di ambiti in cui sono normalmente presenti/richiesti alti livelli professionali, tipici della formazione accademica.

A.D.A. 7.47.147 - Progettazione dell'impianto e/o del prodotto SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo disegno tecnico e del prototipo del prodotto SEQUENZA - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche A.D.A. 7.53.159 - Installazione presso il cliente, messa in servizio e collaudo SEQUENZA - Manutenzione di macchine e impianti e installazione/assistenza post-vendita di macchinari

30


LA FORMAZIONE LEGATA A INDUSTRIA 4.0 DEVE PARTIRE DALLE IMPRESE

C O M E

 

PROGETTAZIONE PARTECIPATA SCUOLA-IMPRESA, FOCALIZZATA SU TEMATICHE FORMATIVE E STRUMENTAZIONI EVOLUTE CO-FORMAZIONE CHE VEDA DOCENTI E TECNICI AZIENDALI AGIRE VERAMENTE INSIEME PER LA FORMAZIONE DEI GIOVANI

Solo correlando le attività lavorative previste dalle sequenze del processo produttivo ai temi/strumenti di Industry 4.0 si possono individuare nuove abilità e conoscenze che possono comporre nuove ed innovative competenze da proporre in ambito formativo.

L’IMPRESA SIMULATA NON VA BENE PER INDUSTRIA 4.0

D O V E

 

LABORATORI AZIENDALI PER SVILUPPARE ABILITA’ CONNESSE ALLE DIVERSE STRUMENTAZIONI EFFETTIVAMENTE PRESENTI LABORATORI AZIENDALI PER AGGIORNARE / ADEGUARE LA PREPARAZIONE DEI DOCENTI DELLA SCUOLA

Per poter formare concretamente i giovani rispetto all’ampia strumentazione disponibile, così che la loro preparazione risulti adeguata e sempre allineata ai fabbisogni ed alle evoluzioni tecnologiche, bisogna far sì che il Sistema Duale si concretizzi nella sua piena accezione, il che significa superare resistenze culturali ed economiche delle imprese che si devono impegnare concretamente nello sviluppo delle competenze di cui lamentano la carenza , così che giovani possano inserirsi efficacemente nella Fabbrica Intelligente. Se da un lato l’impresa simulata rappresenta una efficace soluzione, valida per molti settori produttivi, nel metalmeccanico è assolutamente necessario far leva sui “Laboratori” situati all’interno di diverse imprese, che devono mettere a disposizione personale e macchinari su cui apprendere.

UNA RICERCA DEL POLITECNICO: IN 43 AZIENDE BEN 135 STRUMENTAZIONI DIFFERENTI DI INDUSTRIA 4.0

C O S A

PERCORSI DI ALTERNANZA-STAGE REALMENTE CONTESTUALIZZATI ED EFFETTIVAMENTE CONCERTATI CON LE IMPRESE  PERCORSI FORMATIVI FLESSIBILI E, PER QUESTO, CUSTOMIZZABILI IN RELAZIONE AI DIVERSI CONTESTI E AMBITI PRODUTTIVI Per adeguare la preparazione in ingresso dei giovani occorre focalizzare l’attenzione su contenuti formativi (curricolari e di apprendistato professionalizzante) nuovi ed evoluti, sempre più pertinenti i fabbisogni e le molte strumentazioni presenti nei diversi contesti produttivi.

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NUOVE COMPETENZE PER LE IMPRESE 4.0 Un significativo progetto del Consiglio Nazione delle ricerche approvato dal CIPE (Progetto Bandiera) evidenzia in modo molte circostanziato gli asset fondamentali della Fabbrica del Futuro, individuando le tecnologie abilitanti alla base degli obiettivi di crescita e sviluppo delle imprese coerenti con i principali indirizzi e strategie governative mondiali, necessarie ad aumentare la competitività dell’industria italiana e del made Italy nel contesto globale. Il progetto identifica il concetto di “Fabbrica del Futuro” sulle basi caratteristiche che possono garantire lo sviluppo sostenibile della nostra produzione attraverso la declinazione di 5 macro-obiettivi:  Fabbriche per prodotti personalizzati  Fabbrica evolutiva e riconfigurabile  Fabbrica ad elevate prestazioni  Fabbrica sostenibile  Fabbrica per le persone. A tale scopo punta l’attenzione sulle seguenti Tecnologie abilitanti:  Information Communication Technology (ICT) e tecnologie “Digital Factory” per la fabbrica intelligente  Tecnologie di produzione  Tecnologie di de-produzione e recupero materiali  Tecnologie di controllo di risorse e sistemi  Tecnologie di riconfigurazione della fabbrica  Tecnologie di gestione e manutenzione delle risorse  Tecnologie per il monitoraggio ed il controllo della qualità  Tecnologie di interazione uomo‐macchina. Facendo riferimento a tale contesto, obiettivi e tecnologie abilitanti verso cui ci si è mossi, in relazione al Processo produttivo “Lavorazioni Meccaniche e Produzione Macchine”, riguardano le Tecnologie di Produzione, ovvero le nuove tecnologie di trasformazione orientate alla Fabbrica sostenibile, alla Fabbrica per prodotti personalizzati e alla Fabbrica ad elevata prestazioni. Riprendendo, infatti, i risultati emersi dalla nostra indagine, seppur circostanziata, per coniugarli a questi obiettivi e individuare fattori chiave rispetto a quali proporre competenze innovative e contenuti formativi, coerenti e pertinenti con i fabbisogni raccolti presso le diverse realtà incontrate (oltre che comuni rispetto a tutte le 3 classi dimensionali) si è ragionato sul quadro di insieme, mettendo a confronto le diverse risultanze e concentrando l’attenzione su:  PROCESSO - Lavorazioni Meccaniche e Produzione macchine  SEQUENZA DI PROCESSO - Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche  A.D.A. 7.47.148 - Sviluppo disegno tecnico e del prototipo del prodotto  ATTIVITA’ LAVORATIVE DELL’A.D.A: - Analisi del concept-design del prodotto in relazione alla normativa anche nell'ambito della sostenibilità ambientale 32


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Realizzazione del disegno del prodotto sulla base delle specifiche tecniche Realizzazione del prototipo (prototipazione tradizionale e virtuale) Realizzazione delle verifiche e delle validazioni dei prototipi Analisi dei risultati delle verifiche sui prototipi

Ai fini di una ulteriore taratura, è stata presa in esame anche la declinazione che l’Atlante del Lavoro ISFOL propone nell’Area Comune relativamente a:  PROCESSO Gestione del processo produttivo, qualità, funzioni tecniche e logistica interna  SEQUENZA DI PROCESSO Funzioni tecniche e sviluppo di prodotto  ADA.25.221.714 - Realizzazione di disegni tecnici  ATTIVITA’ LAVORATIVE DELL’A.D.A: - Analisi e traduzione delle richieste del cliente esterno/interno per l'elaborazione di un progetto grafico - Definizione delle specifiche tecniche entro cui elaborare il progetto grafico - Esecuzione dei disegni tecnici con l'ausilio delle tecnologie più idonee alle esigenze specifiche di progetto e di contesto - Esecuzione dei disegni tecnici di dettaglio degli elementi componenti l'oggetto da rappresentare (particolari achitettonici e strutturali di altre opere civili, di macchine, di apparecchiature meccaniche, di prodotti industriali e di beni di consumo, ecc) - Realizzazione di prototipi con tecniche tradizionali o stampanti 3d - Illustrazione di manuali d'uso Sono, infine, state prese opportunamente considerate le Performance e gli output delle A.D.A. (Risultati attesi)  RA1: Provvedere alla definizione delle specifiche tecniche di un progetto grafico, analizzando e traducendo le richieste del cliente interno/esterno  RA2: Eseguire disegni tecnici di dettaglio degli elementi componenti l’oggetto da rappresentare, utilizzando le tecnologie più adeguate e curando l’illustrazione di manuali d’uso  RA3: Realizzare prototipi con tecniche tradizionali o stampanti 3d, a partire dai disegni tecnici sviluppati Il confronto, avvenuto in occasione di un ultimo tavolo di lavoro, ha orientato la scelta del profilo professionale da assumere quale riferimento, nella fattispecie quello dell’Operatore Meccanico, rispetto al quale connettere e coniugare efficacemente l’innovazione indotta da Industria 4.0. Ai fini di integrare i livelli professionali del profilo ci si è focalizzati sulla “progettazione tridimensionale” e sulla “prototipazione rapida”, ambiti coerenti e congruenti con tutti i fattori ed i risultati chiave della ricerca condotta (fabbisogni, industria 4.0., profilo professionale, processo produttivo, sequenza e area di attività). In linea con le strategie progettuali, si è deciso, infatti, di rivolgere l’attenzione ai “luoghi” dell’istruzione tecnica superiore e/o della formazione professionale e di orientare la definizione di nuove competenze – e conseguentemente di nuovi contenuti formativi e curricolari - cogliendo tutte le indicazioni raccolte per focalizzarle al meglio in una logica di integrazione informativa e formativa, oltre che di analisi dei dati per ottimizzare il prodotto/processo formativo. Le competenze ex novo individuate – come esplicitate/sviluppate nei successivi capitoli - sono state:  Realizzare modelli tridimensionali anche complessi con sistemi di modellazione solida e/o superficiale  Realizzare prototipi funzionali e/o di stile utilizzando le principali tecniche di prototipazione rapida. 33


PROGETTARE NUOVI PERCORSI FORMATIVI Nel corso dei tavoli di lavori e degli eventi formativi e informativi con docenti e tutor, è stato illustrato e condiviso un modello di progettazione basato sull’adozione dell’ATLANTE DEL LAVORO ISFOL, rivelatasi una buona prassi ampiamente fruibile (nonché altamente accessibile e funzionale) per la progettazione e/o la revisione/integrazione di contenuti formativi, prodroma alla valutazione e certificazione degli apprendimenti intesi come “risultato” conseguibile in termini di attività professionali esercitabili, in aula come in azienda. Il repertorio nazionale realizzato da ISFOL è uno strumento molto più significativo di quanto si possa pensare: coniuga infatti perfettamente il linguaggio aziendale (basato sulle performance produttive e sulle attività lavorative) con il linguaggio scolastico (basato sull’insieme di abilità e conoscenze che contribuiscono a formare le diverse competenze). Finalmente azienda e scuola di capiscono e possono ragionare insieme su piani e programmi formativi per trasferire ai giovani studenti, agli apprendisti e agli stagisti, singole capacità di svolgere uno specifico e puntuale compito, valutandone insieme il risultato e agendo per il suo miglioramento. In questo senso, l’utilizzo di un metodo/strumento che parte da questi presupposti, risulta utile a: - declinare efficaci piani di inserimento in alternanza-stage, basato sulla progettazione partecipata impresa-scuola; - definire contenuti efficaci per progettare i percorsi di apprendistato, fondati sulle attività lavorative effettivamente esercitabili in azienda. Durante gli incontri formativi con tutor e docenti, durante i quali il modello è stato analizzato, sperimentato e messo a punto, la sua validità è emersa palese quando molti dei presenti hanno dichiarato di volerlo applicare per revisionare/aggiornare i contenuti formativi dei loro percorsi. Questo perché l’esercizio di analisi dei processi, delle sequenze e delle A.D.A., nonché delle attività lavorative, li aveva indotti ad una maggiore comprensione del “lavoro” cui sarebbero stati chiamati i loro studenti una volta inseriti in azienda. In seconda battuta, lo stesso strumento – opportunamente integrato – conduce alla definizione dei Piani di inserimento in alternanza-stage, al loro monitoraggio e alla valutazione di impatto della formazione in azienda. Seguendo la stessa metodologia, esso diventa poi un modello per la declinazione di contenuti formativi implementabili nei percorsi curricolari o di apprendistato professionalizzante ed, infine, agevola il processo di identificazione delle attività lavorative su cui costruire competenze innovative ed evolute. Strumento e metodo sono dunque altamente flessibili e trasferibili a tutti gli ambiti progettuali e di sviluppo delle risorse umane, sia aziendali che scolastici, nonché a tutti gli ambiti formativi. RIFERIMENTI Atlante del Lavoro e delle Qualificazioni ISFOL: nrpitalia.isfol.it/sito_standard/sito_demo/index.php. Nella sezione “Atlante del Lavoro” ISFOL propone i Settori Economico professionali. La descrizione è consultabile attraverso uno schema di classificazione ad albero che a partire dai rami principali, costuiti dai settori economico professionali (SEP), via via identifica all’interno di essi i principali processi di lavoro a loro volta suddivisi in sequenze di processo e aree di attività (ADA). L’ADA è la principale unità informativa dell’Atlante, e contiene la descrizione delle singole attività costituenti l'ADA, i prodotti e i servizi attesi (per alcuni settori, il lavoro è in corso) nonché i riferimenti ai codici statistici classificazioni ISTAT delle attività economiche e delle professioni. La descrizione dei contenuti del lavoro si completerà nel 2017, anche attraverso uno schema di classificazione organizzato in filiere produttive, con una lettura che abbraccerà più settori (ad esempio filiera Agribusiness che allinea parte di diversi settori come: agricoltura, chimica, trasporti e logistica, meccanica, produzioni alimentari, servizi di distribuzione commerciale e vendita, servizi turistici,…) aggregando processi, o parti di processo o anche singole ADA, lungo appunto le principali filiere produttive del nostro Paese. 34


NUOVE COMPETENZE PER IMPRESE 4.0 Uno dei risultati attesi dal progetto era l’identificazione di nuove ed evolute competenze in grado di soddisfare i fabbisogni professionali delle imprese del settore Metalmeccanico e affine, correlate alle strumentazioni/tecnologie di Industria 4.0. In tale direzione, il gruppo di lavoro (in particolare i docenti Roberto Beneggi e Marco Trabattoni di AFOL - CFP Sandro Pertini Seregno) ha declinato 2 competenze integrabili nei percorsi di apprendistato di 1° livello e nelle esperienze di alternanza-stage in azienda, coniugando altrettanti percorsi formativi sperimentali utili a traguardarle, ma soprattutto agendo per l’attivazione di un processo virtuoso di cooperazione scuola-azienda, coerente con le logiche sottostanti il Sistema Duale.

PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO – OPERATORE MECCANICO PROCESSO SEQUENZA DI PROCESSO A.D.A. 7.47.148 ATTIVITA’ DELL’A.D.A

Lavorazioni Meccaniche e Produzione macchine Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche Sviluppo disegno tecnico e del prototipo del prodotto Analisi del concept-design del prodotto Realizzazione del disegno del prodotto sulla base delle specifiche tecniche Esecuzione dei disegni tecnici con l'ausilio delle tecnologie più idonee alle esigenze specifiche di progetto e di contesto Definizione delle specifiche tecniche entro cui elaborare il progetto grafico Esecuzione dei disegni tecnici di dettaglio degli elementi componenti l'oggetto da rappresentare

COMPETENZA:

REALIZZARE MODELLI TRIDIMENSIONALI ANCHE COMPLESSI CON SISTEMI DI MODELLAZIONE SOLIDA E/O SUPERFICIALE

CONOSCENZE Disegno tecnico – meccanico Metodi di rappresentazione grafica Introduzione alla modellazione solida Introduzione alla modellazione di superfici Modellazione parametrica: schizzi, relazioni, vincoli Modellazione feature-based: schizzi, estrusioni, rivoluzioni, loft, sweep, shell, smussi e raccordi Editing del modello solido Interfacce e scambio dati Rappresentazione fotorealistica del modello

ABILITA’ Utilizzare software di disegno tecnico, modellazione tridimensionale e archiviazione dati Applicare concetti teorici e pratici per la creazione di forme tridimensionali e successive lavorazioni Razionalizzare la forma e le caratteristiche del modello tridimensionale in funzione delle tecniche di produzione e delle condizioni di impiego Gestire le interfacce per lo scambio dei dati con sistemi CAD, con sistemi CAM e con sistemi di prototipazione rapida Gestire la rappresentazione grafica del progetto Simulazione tridimensionale cinematica dei movimenti 35


PROFILO PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO – OPERATORE MECCANICO PROCESSO SEQUENZA DI PROCESSO A.D.A. 7.47.148 ATTIVITA’ DELL’A.D.A

Lavorazioni Meccaniche e Produzione macchine Progettazione, prototipazioni e pianificazione operativa di prodotto-processo nelle lavorazioni e produzioni meccaniche Sviluppo disegno tecnico e del prototipo del prodotto Realizzazione del prototipo (prototipazione tradizionale e virtuale) Realizzazione di prototipi con tecniche di prototipazione rapida o stampanti 3d Realizzazione delle verifiche e delle validazioni dei prototipi Analisi dei risultati delle verifiche sui prototipi

COMPETENZA:

REALIZZARE PROTOTIPI FUNZIONALI E/O DI STILE UTILIZZANDO LE PRINCIPALI TECNICHE DI PROTOTIPAZIONE RAPIDA

CONOSCENZE Principi generali della prototipazione rapida Principali sistemi di prototipazione rapida: stereolitografia (SLA), selective laser sintering (SLS), fused deposition modelling (FDM), drop on demand (DOD), multi jet modelling (MJM) Confronto tra i vari sistemi di prototipazione rapida: tecniche, materiali, produttività e costi Applicazioni industriali: rapid tooling, rapid casting, rapid manufacturing Prototipi: test funzionali, test idrodinamici, test aereodinamici, verifiche di assemblaggio, mock up fisici

ABILITA’ Classificare le tecniche di prototipazione rapida in funzione dell’utilizzo Classificare le tecniche di prototipazione rapida in base ai materiali utilizzati Classificare i vari tipi di prototipi: modelli concettuali, prototipi per validazione, prototipi tecnici, pezzi finali Applicare le sequenze operative per la gestione delle principali tecniche di prototipazione rapida Gestire il ciclo di produzione completo per la realizzazione di un prototipo

TIVITA' LAVORATIVE

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PROPOSTE FORMATIVE 4.0. Al fine di sviluppare le 2 nuove competenze e traguardare i risultati/livelli professionali attesi, come già descritti, è stato progettato un percorso formativo ad hoc. La proposta, della durata di 70 ore totali, è articolata in 2 moduli, ciascuno della durata di 35 ore e l’uno propedeutico all’altro, da realizzarsi prima nel Centro di formazione professionale e poi in azienda. Il percorso sarà sperimentato nel corso del prossimo anno scolastico per un gruppo di studenti di AFOL. MODULO FORMATIVO : PROGETTAZIONE TRIDIMENSIONALE - SEDE FORMATIVA: LABORATORIO DEL CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE UNITA’ FORMATIVE

Durata in ore

DISEGNO TECNICOMECCANICO

5

LA MODELLAZIONE

5

SOFTWARE DI DISEGNO TECNICO

6

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

5

MODELLI TRIDIMENSIONALI E LAVORAZIONI

6

SISTEMI CAD CAM E PROTOTIPAZIONE RAPIDA

8

TOTALE ORE

Obiettivi formativi Approfondire le conoscenze relative al disegno tecnico – meccanico correlate alla rappresentazione e alla modelizzazione. Approfondire e sviluppare conoscenze in tema di modellazione solida, modellazione di superfici, modellazione parametrica (schizzi, relazioni, vincoli) e modellazione feature-based (schizzi, estrusioni, rivoluzioni, loft, sweep, shell, smussi e raccordi). Trasferire abilità e tecniche correlate all’utilizzo di specifici software per il disegno tecnico, la modellazione tridimensionale e l’archiviazione dei dati. Trasferire conosenze sui metodi di rappresentazione grafica e sulla rappresentazione fotorealistica dei modelli. Sviluppare abilità e tecniche per la gestione e lo sviluppo della rappresentazione grafica di un progetto. Trasferire tecniche utili ad applicare concetti teorici e modelli pratici nella creazione di forme tridimensionali e nelle loro successive lavorazioni. Sviluppare tecniche e metodi per razionalizzare la forma e le caratteristiche del modello tridimensionale in funzione delle tecniche di produzione e delle condizioni di impiego. Realizzare simulazioni tridimensionali cinematiche dei movimenti. Sviluppare conoscenze relative all’editing dei modelli solidi e alle interfacce per lo scambio dei dati. Trasferire tecniche e metodologie operative per la gestione dele interfacce per lo scambio dei dati con sistemi CAD, con sistemi CAM e con sistemi di prototipazione rapida.

Metodologie formative

Strumentazione e sussidi

Esercitazioni applicative

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

Esercitazioni applicative

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

Esercitazioni applicative

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

Esercitazioni applicative

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

Esercitazioni applicative

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

Simulazione finale

Laboratorio informatica attrezzato con software CAD CAM

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MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE: MODALITA’ DI CERTIFICAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI:

Osservazione a cura del Docente - Project work - Simulazione finale Validazione delle competenze condivisa Docente – Responsabile Certificazione Competenze del CFP.

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MODULO FORMATIVO: PROTOTIPAZIONE RAPIDA - SEDE FORMATIVA: AZIENDA UNITA’ FORMATIVE

Durata in ore

LA PROTOTIPAZIONE RAPIDA

3

Trasferire conoscenze prototipazione rapida.

APPLICAZIONI INDUSTRIALI DELLA PROTOTIPAZIONE RAPIDA

4

Trasferire conoscenze in merito alle applicazioni industriali più diffuse (rapid tooling, rapid casting, rapid manufacturing).

I PROTOTIPI

5

I SISTEMI DI PROTOTIPAZIONE RAPIDA

5

TECNICHE DI PROTOTIPAZIONE RAPIDA SEQUENZE DI PROTOTIPAZIONE RAPIDA CICLO DI PRODUZIONE DEL PROTOTIPO

TOTALE ORE

Obiettivi formativi in

merito

ai

Metodologie formative principi

generali

della

Illustrare i vari tipi di prototipi e la loro classificazione (modelli concettuali, prototipi per validazione, prototipi tecnici, pezzi finali). Trasferire le principali modalità di testing, verifica e assemblaggio dei prototipi (test funzionali, test idrodinamici, test aereodinamici, verifiche di assemblaggio, mock up fisici). Ilustrare i principali sistemi di prototipazione rapida: stereolitografia (SLA), selective laser sintering (SLS), fused deposition modelling (FDM), drop on demand (DOD), multi jet modelling (MJM). Confrontare i vari sistemi di prototipazione rapida: tecniche, materiali, produttività e costi.

Strumentazione e sussidi

Training on the job

Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale

Action Learning Training on the job

Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale

Training on the job Simulazione

Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale

Training on the job Action Learning

Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale

5

Trasferiche abilità di classificazione delle tecniche di prototipazione rapida in funzione dell’utilizzo e dei materiali utilizzati.

Training on the job Simulazione

7

Trasferire conoscenze e le principali tecniche utili ad applicare le sequenze operative per la prototipazione rapida.

Training on the job Action Learning

6

Trasferibile abilità operative per la gestione del ciclo completo di produzione per la realizzazione di un prototipo.

Training on the job Simulazione

Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale Ufficio tecnico e/o Unità produttiva attrezzata con sistemi di stampa tridimensionale

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MODALITA’ DI VERIFICA E VALUTAZIONE: MODALITA’ DI CERTIFICAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI:

Osservazione a cura del Referente/tutor aziendale - Project work - Simulazione finale Validazione delle competenze condivisa Docente/Tutor scolastico - Referente/tutor aziendale

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CONTRIBUTI E TESTIMONIANZE Il seminario conclusivo del progetto DUAL MEC “STUDIARE LAVORANDO - LA SCUOLA SI FA AZIENDA”, tenutosi il 23/06/17, ha avuto come scopo principale quello di portare al tavolo alcune testimonianze di buone prassi ed esperienze da parte dei diversi attori del sistema, con focus sulla “impresa formativa”.

Gli interventi sono stati finalizzati all’analisi e alla discussione di tutti gli aspetti che riguardano il mercato del lavoro, il rapporto tra scuola e impresa, la storia, lo scenario europeo pre e post crisi economica, le sperimentazioni in atto nell’Istruzione e Formazione Professionale e i primi parziali risultati relativi al sistema duale. Si tratta di dati molto incoraggianti, la strada intrapresa è quella giusta ma, soprattutto – in estrema sintesi - è emerso quando sia necessario focalizzare gli sforzi degli attori principali (scuola e imprese) così che, pur operando in contesti diversi, possano incontrarsi sempre di più per parlare e, attraverso un “linguaggio” condiviso, elaborare e mettere in atto buone pratiche capaci di valorizzare e sostenere le strategie istituzionali in favore dell’evoluzione del sistema e di un raccordo integrato, sinergico e sussidiario tra formazione e lavoro. In questo contesto, il “cambiamento” indotto da Industria 4.0 è uno degli ambiti “chiave” in cui scuola e impresa possono avviare un dialogo interessante e costruttivo che, focalizzandosi sulle evoluzioni e sull’innovazione delle professioni, favorirebbe sicuramente un più ampio livello di sperimentazione e di diffusione del sistema duale. Temi trattati e relatori al seminario:  Saluti introduttivi - Barbara Riva, Direttore Generale di Afol Monza Brianza e Angelo Longo, Direttore Area Formazione di Afol Monza Brianza  Presentazione e primi risultati del Sistema Duale - Brunella Reverberi, Direttore Unità Organizzativa sistema educativo e diritto allo studio – Regione Lombardia  Le "imprese formative": una panoramica sulle sperimentazioni in atto nella IeFP - Arduino Salatin, Preside dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (IUSVE)  Case history e testimonianze - Albertina Pinto, Coordinatrice AFGP Lombardia - Centro Padre Pia Marta  Esperienze di Impresa Formativa Simulata: il caso dell'I.I.S. "Ferrari" di Monza - Renata Cumino, Dirigente Scolastico Istituto di Istruzione Superiore “Enzo Ferrari” di Monza  INDUSTRIA 4.0 vs SISTEMA DUALE Una sfida che scuola e impresa devono affrontare insieme – I risultati della ricerca - Laura Turrini, Ricercatrice, progettista e project manager AQUIS S.r.l.  Le sinergie territoriali a supporto del sistema duale - Enzo Mesagna, Dipartimento Mercato del Lavoro CISL Monza Brianza Lecco Gli interventi dei relatori sono scaricabili sul sito al link http://www.studiarelavorando.it/risultati/

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CONCLUDENDO……. Sistema Duale vs Industria 4.0 … Scuola 4.0 Dagli incontri con le imprese, quello che risulta carente non è la diffusione del sistema duale, ma è la “cultura del sistema duale” e di quello che realmente comporterebbe nel suo insieme – non solo stage e apprendistato - ovvero sono decisamente poco note le logiche che sottostanno alla sua concreta implementazione in relazione all’apporto/contributo che le aziende saranno, in prospettiva, chiamate ad offrire per lo sviluppo del nostro sistema formazionelavoro. Lo stage non è riconosciuta come una novità, anche perché non lo è affatto in quanto introdotto nel sistema di formazione professionale nel 1965 con la legge 800 e attivato con la legge delega del 1973, così come non lo è l’apprendistato che trova le sue origini addirittura nell’artigianto rinascimentale e che è stato praticato per anni sino a sparire per qualche tempo, per poi riapparire “decisamente meglio confezionato”. Quindi sono situazioni note alle imprese, ma nella loro “antica veste”. E tutto sommato è veramente un ripescare dal passato esperienze e buone prassi per migliorarle, ma che in fondo sono “recenti” solo per università e istituti di istruzione superiore. lo stesso dicasi per la progettazione formativa modulare e lo sviluppo di piani di intervento personalizzati mutuati dalla spinta, allora sicuramente innovativa, dei centri di formazione professionale, luoghi di formazione che si sono, da sempre, dimostrati capaci di anticipare i tempi, realizzando soluzioni e applicando metodologie formative avanzate, oggi profondamente rivalutate e divenute “baluardi” del sistema duale. Per questo si può affermare che il sistema duale è tutta “farina del sacco” della formazione professionale e delle parti sociali, sindacali in primis, che hanno dato vita ai primi CFP. E’ di questi attori il merito e la capacità di innovare il modo e gli strumenti per formare e avviare al lavoro i giovani, attraverso la concreta sperimentazione dell’apprendimento sul luogo di lavoro. Per questo ancora ci si stupisce quando si sente parlare di alternanza e di apprendistato come qualcosa di nuovo ed innovativo; ciò fa comprendere quanto tempo realmente serva perché qualcosa di importante si integri nella cultura di tutti, in modo ampio e diffuso. Il progetto

DUAL MEC ha sicuramente messo in atto azioni positive, rappresentando un momento di dialogo attivo con il mercato del lavoro, nell’intento di

trasferire alle imprese la diversa e più evoluta consistenza del sistema duale e dei suoi specifici/nuovi obiettivi, oltre che di tipologia di interventi. Il problema più significativo rimane, a nostro parere, di carattere culturale rispetto all’investimento che le aziende non sono abituate/propense a fare nella formazione dei giovani (come in altri paesi europei), per divenire il “vero luogo” in cui apprendere. Si fa fatica a coinvolgerle nel processo di definizione dei contenuti utili a formare le “nuove leve”, così che siano più pronte al momento di inserimento lavorativo; ma senza un loro concreto impegno e/o collaborazione, che parta dalla condivisione e definizione congiunta di tematiche e fabbisogni formativi cogenti, mai la “scuola” potrà rispondere tempestivamente ed efficaciemente. Raccogliamo presso le aziende lamentele sulla preparazione in ingresso degli studenti, anche per la rigidità del sistema di istruzione nel cambiare i programmi formativi in relazione ai processi produttivi e alla loro costante evoluzione (quale quella dettata da Industria 4.0); ma se vogliamo davvero dar vita a nuovi percorsi culturali e sostenere con efficacia lo sviluppo del sistema duale nella sua reale accezzione, tutti – scuola e impresa - dobbiamo porci in una logica costruttiva e collaborativa, consapevoli di dedicare il tempo “rubato” alla produzione per qualcosa di realmente valido, quale quello di impegnarci nello sviluppo delle nostre “risorse umane” e di un loro più efficace futuro professionale. 40


Raccogliamo la sfida SCUOLA 4.0 … riduciamo le distanze… IMPRESA 4.0 Cogliamo tutte le indicazioni per focalizzarle al meglio in una logica di integrazione informativa e formativa, sfruttiamo tutte le occasioni di raccolta e analisi dei dati per ottimizzare il prodotto e il processo formativo

Partecipiamo attivamente alla definizione delle competenze che servono ai nostri giovani, dedichiamo più tempo al confronto con la scuola, creiamo laboratori formativi all’interno delle nostre imprese

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