Diarioterapia e adolescenza. Il diario come risorsa nell'intervento educativo.

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Diarioterapia e Adolescenza. Il diario come risorsa nell’intervento educativo Francesco Paolo Pizzileo

INDICE DEGLI ARGOMENTI PRESENTAZIONE .......................................................................... pag. 4

PARTE I 1. Scrittura del diario e auto-riflessione

1.1

Metodo Progoff........................................................................ pag. 21

1.2

Un’esperienza illuminante ....................................................... pag. 23

PARTE II 2. Metodo e tecniche di auto-analisi del diario intensivo

2.1

Maggiore auto-consapevolezza e accettazione si sé .............. pag. 38

2.2

Maggiore facilità all’espressione dei propri sentimenti ........ pag. 40

2.3

Maggiore amicizia con sé stessi ............................................. pag. 43

2.4

Sfogo che può diventare creativo ........................................... pag. 43

2.5

Auto-sostegno ......................................................................... pag. 44

2.6

Auto-esplorazione................................................................... pag. 46

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3. Counseling diarioterapico e adolescenza “difficile”

3.1

Il Counseling diarioterapico ................................................... pag. 63

3.2

Il colloquio di Orientamento diarioterapico ........................... pag. 68

3.3

L’Osservazione diaristica controllata o Target Child .............. pag. 76

3.4

La scrittura del diario nella formazione professionale ............. pag. 82

CONCLUSIONI ............................................................................... pag. 82 BIGLIOGRAFIA ............................................................................. pag. 84

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PRESENTAZIONE

La scrittura diaristica è come un ponte, lo si attraversa e si arriva sempre da qualche parte. E’ un beneficio per le persone sane, in quanto scarica la tensione e consente di “rivisitarsi dentro”, ma anche per le persone disagiate o affette da malattia, in quanto scrivere su un quaderno le proprie ansie, paure, preoccupazioni, certamente dà sollievo e conforto. E’ uno strumento di creazione di uno specchio, in cui ci si può "leggere". Essa consente alla persona di raggiungere le emozioni, anche quelle più difficili o nascoste, ed è l'anello tra l'esperienza di tutti i giorni e la sua rielaborazione. Gli esperti ne consigliano l’uso agli adulti che vogliano riordinare le proprie idee, agli anziani per migliorare la coscienza di sé e prevenire l'Alzheimer, ma anche ai giovani, come una guida alla riflessione. In campo pedagogico, il passaggio progressivo verso un’indispensabile auto-consapevolezza, attraverso la narrazione scritta di sé, consiste nel ri-allacciare rapporti con il proprio Io, scoprendo il piacere di ascoltarsi e di parlarsi, in cui il confronto aperto e autentico con sé stessi implica il coraggio di mettersi in discussione e di promuovere crescita e cambiamento. In questa prospettiva, assume rilevanza il Counseling Diarioterapico rivolto agli adolescenti: si tratta di un ambito di intervento specifico, diverso dal sostegno che si fornisce sia agli adulti che ai bambini. Essendo l’adolescenza una fase di crescita, in cui il cambiamento diventa un elemento centrale per la costruzione della personalità, il supporto offerto da questa forma di relazione di aiuto può essere molto importante per risolvere le tante situazioni di tensione e di stress che Edizioni E-book Circolo Virtuoso 2011

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sempre più spesso i giovani si trovano a vivere. Atteggiamenti e comportamenti a rischio sono soliti svilupparsi proprio nel periodo adolescenziale, perciò l'attività preventiva deve essere instaurata prima dell'insorgenza di un disagio e dunque il counseling diarioterapico deve essere volto ad analizzare e prevenire anche i problemi legati ai bassi risultati scolastici, considerato che, questi, potrebbero essere predittori di problemi comportamentali in generale. Alla luce di quanto detto fin qui, l’Educatore (insegnante, pedagogista, assistente sociale…) potrà aiutare il giovane a “fare silenzio dentro di sè”, per passeggiare nelle profondità del proprio animo, in mezzo ai ricordi e iniziare a narrarli, anche per elaborarli. Il diario è sì un deposito di emozioni, di sogni, di bisogni, di desideri, ma è anche un luogo di elaborazione dei conflitti fra sé e il mondo, sé stessi e la famiglia, sé stessi e la propria identità in mutazione continua. E’ il tempo dell’incontro con il proprio centro interiore, lo spazio entro cui - anche nell’età adulta - costruire la propria soggettività e la direzione del proprio progetto di vita. Ogni pagina scritta ha un effetto liberatorio, è una strategia maieutica per entrare in relazione con i propri vissuti intensi e profondi, per dare voce ai sogni più segreti, alle paure più nascoste e difficili da comunicare persino a sé stessi. Confidare ad una pagina inquietudine, rabbia, dolore, delusione e paura, serve a lasciarli andare. Significa fare un primo passo verso la loro risoluzione. In questo modo, il giovane sperimenterà il senso dell’auto-efficacia che si trasforma in un’esperienza narrativa-emozionale molto carica e in grado di restituirgli la percezione e la consapevolezza di essere agente attivo nei confronti delle scelte operative richieste dalla realtà di vita.

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di

Francesco Paolo Pizzileo

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PARTE I

1. Scrittura del diario e auto-riflessione Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta della scrittura diaristica esplorando le dimensioni che la caratterizzano, la capacità di auto-analisi dell’io scrivente ed alcuni problemi pratici di questa disciplina importante per chi è chiamato ad educare. Per cominciare è utile riflettere su ciò che potrebbe costituire un diario. Fisicamente, potrebbe essere un quaderno, un raccoglitore ad anelli pieno di fogli, una raccolta su disco magnetico oppure un nastro audio su cui registrare Edizioni E-book Circolo Virtuoso 2011

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avvenimenti quotidiani. Ogni persona usa il diario in maniera diversa. Come sostiene R. Klug: il diario è sì un luogo per registrare avvenimenti quotidiani, ma è anche uno strumento di auto-conoscenza, un aiuto alla concentrazione, uno specchio per l'anima, un luogo per generare e acquisire idee, una valvola di sicurezza per le emozioni, una palestra per lo scrittore e un buon amico e confidente. Se da una parte il diario è un luogo che 'lascia tutto fuori', dall’altra aiuta a dare un senso a ciò che è fuori. L’esperienza della scrittura diaristica rappresenta un’area di confine che crea una dialettica tra vita privata e mondo esterno. Ma può la scrittura di un diario assumere il valore di una forma letteraria compiuta? Oppure - per citare il giovane Lukács - che cosa può conferire forma ad un diario? Il diario è un continuo tentativo dello scrivere di sé, è un testo ferito che non aspira a nessuna unità o compattezza ma è continuamente avido di cicatrizzarsi nell'assorbire aspetti del vivere che altrimenti sfuggirebbero. Qual è, dunque, la forma che un diario dovrebbe inizialmente prendere? Secondo T. Rainer a molti piace iniziare il diario con una sorta di libera scrittura: costoro, per un certo periodo, scrivono nel diario ciò che viene loro in mente, lasciando emergere liberamente pensieri ed esperienze, anche “accantonate”.

Ad altre

persone piace iniziare un diario scrivendo pagine e pagine che hanno il sapore di una vera e propria autobiografia. (…)

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Bibliografia - AA.VV., Counseling Scolastico, Volume 2, “Prevenire è Possibile”, Cerbara, 2008. - BATINI F., ZACCARIA R., Foto dal futuro, Zona, 2002. - CAMAIONI L., BASCETTA C., AURELI T. (2001), L'osservazione del bambino nel contesto educativo, Collana Itinerari. - CAROTENUTO A., Integrazione della personalità, Tascabili Bompiani, Bologna 2002. - RICERCA (2005), Chances di vita e adulti significativi nelle scelte scolastiche e professionali degli adolescenti. un confronto nord/sud, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma. - DEMETRIO. D., Scritture erranti. L’autobiografia come viaggio del e nel mondo. Intervista, a cura di A. Ciantar, Edup, Roma 2003. - DEMETRIO D., L’educazione interiore. Introduzione alla pedagogia introspettiva, Milano, La nuova Italia 2000. - GERARD K., GERARD D., Il counseling agli adolescenti. Strategie e abilità, Gardolo (TN), Centro Studi Erickson 2009. - LAGHI F., Adolescenza tra rischi e risorse. Teorie, ricerche e strumenti, Roma, Carlo Amore 2006. - MASIA C., AUDINO D., Scrivere il memoir : come utilizzare i ricordi per scrivere di sé stessi con autenticità, Dino Audino Editore 2010.

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Diarioterapia e adolescenza di Francesco Paolo Pizzileo ISBN 978-88-97521-07-5 Ed. Circolo Virtuoso Prezzo: â‚Ź 8,90

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