Io l'impresa - Dicembre 2013

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dicembre 2013

Anno XXXVII - n.03 del 14/01/2014. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Guardiamo al futuro Rinnovati i vertici di CNA. Daniele Vaccarino nuovo presidente dell’Associazione. All’Assemblea nazionale il bilancio di Ivan Malavasi e le sfide per il domani B9220114

news

zoom Legge di stabilità: cosa accade per gli imprenditori Le principali novità della manovra che riguardano il lavoro e le imprese.

L’impresa del mese Tutte le convenzioni nazionali per gli associati Essere aderenti a CNA significa anche poter usufruire di vantaggi e agevolazioni.

Maria Lamanna: il sogno della borsa Made in Italy L’imprenditirice parmigiana, in dodici mesi al centro della moda internazionale.



EDITORIALE 4

Primo piano

La CNA ha un nuovo Presidente, Vaccarino 10 Assemblea nazionale: si parla di economia, Paese e imprese

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news Legge di stabilità: le novità Fita: i motivi del no al blocco del trasporto Un premio all’innovazione delle PMI

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zoom Tutte le convenzioni nazionali per gli associati

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servizi Tecna e modello OT24

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credito L’andamento dei tassi

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L’impresa del mese

Maria Lamanna

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agenda Il libro

Anno XXXVII - n.03 del 14/01/2014 Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

Auspici per il 2014 e delusione per la timida azione del governo Care colleghe e colleghi, con questo articolo che è il primo del nuovo anno, desidero innanzi tutto, anche a nome della Presidenza, rinnovare l’auspicio che il 2014 sia veramente l’anno della svolta in positivo per la nostra economia e per le nostre imprese. Gli sforzi che abbiamo fatto in questi anni passati meriterebbero sicuramente per ognuno di noi, e per le nostre famiglie, un premio, e quale miglior premio per un imprenditore se non il poter lavorare in un contesto di tranquillità e certezze. Purtroppo questo non sembra ancora l’orizzonte possibile, infatti se analizziamo succintamente i provvedimenti che riguardano le imprese contenuti nella Legge di Stabilità di recente approvata non possiamo non convenire con il giudizio di Rete Imprese Italia laddove si dice che “Questa manovra non soddisfa le nostre attese di uno sforzo coraggioso e convinto per rilanciare lo sviluppo e rimettere in moto investimenti e consumi. L’Italia ha bisogno di un cambio di passo molto più deciso, di interventi quantitativamente molto più rilevanti e di immediata efficacia”. Nel merito abbiamo apprezzato il fatto che la manovra abbia recepito alcune istanze provenienti dalle imprese, ma complessivamente ci sembra che il testo della Legge di Stabilità contenga anche una lunga fila di interventi perlopiù destinati a rimanere, per ora, sulla carta. Tra i provvedimenti che vengono incontro al mondo produttivo rientrano la proroga delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica, il ripristino del credito d’imposta sulle accise per l’autotrasporto e la riforma dell’Albo nazionale dell’autotrasporto, la riduzione delle tariffe Inail, la sanatoria per le sanzioni e gli interessi connessi a errori effettuati nel versamento della seconda rata Imu del 2013. Ben più consistente è l’elenco dei provvedimenti che lasciano insoddisfatti. La pressione fiscale rimane insopportabile e non emerge alcuna inversione di tendenza nemmeno con il cosiddetto fondo taglia-tasse. Su questo strumento grava l’incertezza riguardo all’effettivo ammontare di risorse disponibili per diminuire la tassazione delle imprese, alle quali potrebbero affluire soltanto poche briciole. Resta altissima la confusione sulla tassazione locale, la sperequazione tra prestazioni e contributi Inail e Inps e la soluzione prevista per patrimonializzare i Confidi. Altro problema che non accenna a diminuire è la stretta creditizia, anzi, a novembre 2013, i prestiti alle imprese si sono ulteriormente ridotti. Per le imprese si tratta di un autentico crollo: rispetto a un anno prima il calo è stato del 6% (contro il 4,9% di ottobre). Si tratta di dati, che in un “Paese normale” sarebbero da tempo oggetto di seria riflessione, e non solo di sporadici commenti, compreso il perché le Banche hanno liquidità per comprare titoli di Stato e non per finanziare la stabilità e gli investimenti delle imprese. Questo credit crunch infinito ostacola il circolo virtuoso di crescita, innovazione e creazione di nuove opportunità di lavoro che potrebbe essere generato dalla inalterata propensione imprenditoriale degli italiani e soffoca nella culla ogni spiraglio di ripresa, allontanando l’Italia dai Paesi d’Europa dove qualche barlume di crescita già s’intravede. I vertici nazionali dell’Associazione hanno espresso al Governo, e lo hanno fatto con forza anche nel corso della >> Prosegue a pagina 12

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primo piano Passaggio del testimone durante l’assemblea CNA. Il Presidente uscente Malavasi traccia i punti dei suoi dieci anni. Vaccarino eletto con il 69%dei consensi

La CNA ha un nuovo Presidente L’

assemblea annuale 2013 della CNA, svoltasi a Roma dal 12 al 14 dicembre presso l’Auditorium Conciliazione, ha coinciso con l’elezione del Presidente Nazionale - il dodicesimo da quando, nel 1946, fu costituita la Confederazione Nazionale dell’Artigianato indicato dai circa 300 grandi elettori, scelti da oltre 8000 imprenditori, a loro volta delegati da una base di 40mila imprenditori. Al termine delle operazioni di voto segreto e del relativo scrutinio, è risultato eletto col 69% dei consensi Daniele Vaccarino, Presidente della CNA di Torino. Con le stesse modalità sono state elette anche la nuova Presidenza e la rinnovata Direzione Nazionale. I lavori di giovedì 12 sono stati aperti dal messaggio del Presidente Napolitano e dalla relazione del Presidente uscente Ivan Malavasi nella quale ha tracciato il quadro dei dieci anni che lo hanno visto alla testa della Confederazione. “Signori Ministri, Autorità, gentili ospiti, care amiche, cari amici, porgo a tutti il mio benvenuto all’Assemblea della CNA. Ringrazio i Presidenti, i Segretari e i Direttori di Casartigiani, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, con i quali condividiamo il percorso di R.E TE. Imprese Italia di cui ho l’onore di essere Presidente portavoce per il semestre in corso. Siamo insieme impegnati a rafforzarne l’azione, consapevoli che le modalità della rappresentanza debbano evolversi per rimanere in sintonia con le mutevoli esigenze delle piccole imprese e dell’impresa diffusa. Ma ringrazio soprattutto voi care amiche, cari amici. Come sapete, questo è il mio ultimo discorso da Presidente della CNA. Inutile nascondere la mia grande emozio-

ne. Un’emozione che si mescola ai tanti ricordi di questi dieci anni, dieci anni di storia personale, di storia della nostra

elette anche la nuova Presidenza e la rinnovata Direzione Nazionale Associazione, di storia del Paese. Alla soddisfazione per i risultati conseguiti, al rammarico per quanto avrei voluto fare senza riuscirci. In questi dieci anni, ho

Malavasi: «Le modalità della rappresentanza debbano evolversi per rimanere in sintonia con le mutevoli esigenze delle piccole imprese e dell’impresa diffusa»

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ASSEMBLEA NAZIONALE ELETTIVA sentito vicina una grande organizzazione di persone, di professionalità, di competenze. Sono stati dieci anni densi, faticosi, in cui mi sono stati compagni il senso di responsabilità nei confronti delle imprese e l’onore di rappresentarle. L’impresa, del resto, da sempre è l’orizzonte della mia azione. È il mio mondo! Proprio per questo, oggi, che è giorno di bilanci, non posso non vedere la frustrazione, lo sconforto e il malessere che lo attraversano. Come non posso non vedere la profonda crisi che percorre l’Italia. Una crisi morale che alimenta e diffonde risentimento, sdegno, particolarismi e che corrode le forze del nostro Paese e ne mina la fiducia! Affievolisce la convinzione che lavorando insieme si possa costruire un futuro migliore. Dà spazio a forme di protesta facilmente strumentalizzabili e difficilmente controllabili, dove la rabbia rischia di compromettere le regole della convivenza civile. Avverto acuto lo smarrimento di fronte alla debolezza delle nostre istituzioni, diventate fragili quando, invece, servireb-

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Il Presidente Napolitano esprime vivo apprezzamento per il contributo che la CNA intende portare al confronto in atto nel Paese sugli orientamenti di politica economica e industriale.

bero forti, autorevoli e credibili, vicine ai cittadini, argine alle velleità e agli estremismi. Custodi della speranza. Vi è una splendida frase di Sant’Agostino che rappresenta bene il mio pensiero e, credo, quello di molti di voi. “La speranza - dice Sant’Agostino - ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per le cose come sono e il coraggio per cambiarle.”

La cna nell’ultimo decennio ha rafforzato la sua capacità di soggetto rappresentante Senza coraggio la speranza muore, rimane lamento davanti alle cose che vanno male. Il coraggio va dunque nutrito come un figlio, con desiderio e passione, perché possa scuotere il Paese dall’inerzia a cui, troppo spesso, tende. Questo vale per tutti a partire da noi. Le rappresentanze degli interessi devono trovare nuove sensibilità, nuovi modelli organizzativi per rispondere e adattarsi efficacemente alle mutate condizioni dell’economia e della società. In questi dieci anni la CNA ha cercato di farlo. Col massimo impegno, ha intrapreso un percorso di profonda trasformazione interna per provare di dare risposta alle istanze del territorio e migliorare la diffusione e la qualità dei

La peculiare capacità delle aziende italiane di coniugare tradizione e moderne tecnologie, costituisce un elemento determinante per la tenuta di una realtà imprenditoriale che nonostante le difficoltà della crisi, punta a mantenere livelli di elevata qualità produttiva. In questo quadro, l’impegno della CNA - che rappresenta un settore fondamentale dell’economia del nostro Paese - per agevolare la ricerca di soluzioni innovative, studiare le tendenze dei mercati e sviluppare rapporti con i consumatori, riveste una particolare importanza. Con questo spirito il Presidente della Repubblica auspica la piena riuscita dell’Assemblea annuale e invia a lei, agli organizzatori, ai relatori e a tutti i presenti un cordiale augurio di buon lavoro. Donato Marra Segretario Generale dellla Presidenza della Repubblica Italiana

servizi agli associati. Ma non solo! Credo di potere ragionevolmente affermare che la CNA, nell’ultimo decennio, ha rafforzato anche la sua credibilità come soggetto di rappresentanza degli interessi e la sua capacità di interlocuzione e proposta. Certamente, pur se molto è stato fatto, tanto ancora resta da fare. Tuttavia, non è stato così per tutti. In questi anni non tutti coloro che dovevano cambiare hanno cambiato e non tutti coloro che dovevano assumere scelte coraggiose lo hanno fatto. Da ormai troppo tempo il nostro il Paese sembra essere senza guida, incerto su dove andare. Incapace di elaborare una visione del proprio futuro e di orientare ad essa le scelte, in modo strategico e coerente. Incapace di trasmettere fiducia alle nuove generazioni. Ma per le imprese l’incertezza e la sfiducia sono un grave pericolo, soprattutto quando stanno compiendo quella che definirei una vera e propria traversata nel deserto; quando il mondo è scosso da processi di grande trasformazione e alle economie nazionali è richiesto di adattarsi e competere in condizioni sempre più complesse e difficili. Si è detto che l’ultimo decennio è stato “il decennio perduto” dell’economia italiana! Se guardo indietro al 2002, quando ho iniziato il mio impegno con voi, non posso non ricordare le grandi speranze che animavano il Paese che, da poco entrato nell’Euro, si accingeva ad affrontare

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primo piano la sfida dell’integrazione monetaria che avrebbe dovuto garantire una rinnovata e duratura fase di crescita economica. Su questa speranza e su un Paese impreparato si è abbattuta la crisi del 2008. Il bilancio complessivo si misura con tre numeri pesantissimi: il PIL ha perso il 9%, la produzione della manifattura il 25% e le costruzioni il 38%. Il nostro sistema produttivo negli ultimi cinque anni si è contratto di un quarto! Cari amici, con questo non voglio dire che la scelta di aderire all’Unione monetaria sia stata un errore. Ma è stato sicuramente un errore fermare il cammino dell’integrazione europea alla sola Unione monetaria e non andare avanti nella costruzione di un’Europa politica. Un’Europa che pone solo vincoli e limitazioni agli Stati membri, quando una grave e persistente recessione genera costi economici e sociali così elevati, finisce con lo smarrire le ragioni profonde e le idealità che hanno portato tanti popoli a intraprendere un percorso comune. Ragioni che possono rivivere solo nello slancio ideale verso la costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Non credo ci siano alternative. O si va in questa direzione o i rischi di un’involuzione sono forti e del tutto evidenti. Vorrei ricordare a tal proposito qualche dato. Dal 2008 i consumi si sono ridotti del 7,4%, la disoccupazione è raddoppiata arrivando a superare il 12% e 1 milione e 700mila famiglie, circa il 7% del totale, versa in condizioni di povertà. Sono dati allarmanti che si aggiungono all’accresciuto divario tra Mezzogiorno e resto del Paese e che richiedono una svolta radicale sia a livello europeo sia a livello nazionale. Il semestre di Presidenza europea, che l’Italia guiderà da luglio prossimo, potrà e dovrà essere l’occasione per mettere fine a questa lunga stagione di solo rigore e di austerità e rafforzare quei segnali di ripresa dell’economia, che ci dicono essere in atto e che però ancora non riusciamo a scorgere. è chiaro che la soluzione ai gravi problemi del Paese non può venire solo dall’Europa. Siamo consapevoli che la crisi si è innestata ed è stata aggravata da un insieme di condizioni interne di fragilità. Condizioni che hanno a che fare con l’inefficienza della nostra amministrazione pubblica, con le rigidità del mercato del lavoro, con l’enormità del nostro debito e le caratteristiche della spesa pubblica, con le carenze delle infrastrutture e le lentezze della giustizia civile. Condizioni che non sono state adeguatamente

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affrontate e che vanno rapidamente modificate per tornare ad essere un Paese competitivo nel mondo, uscendo da quella situazione in bilico tra declino e rinascita.

vincono le imprese che si mettono in rete, quelle che innovano e che dialogono con l’estero Servono scelte nette e coraggiose. Del resto, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora il quinto Paese manifatturiero nel mondo e il secondo in Europa, nonché leader mondiale nell’attivo commerciale con l’estero per 1.000 dei 5.000 prodotti scambiati sulla Terra. Ma allo stesso tempo non dimentichiamo che nell’economia globale competono e vincono i sistemi paese, vincono le imprese che si connettono, che fanno rete. Vincono i paesi che accompagnano le proprie imprese all’estero; i paesi che attraggono imprese dall’estero. I paesi che offrono servizi, che aiutano innovazione e ricerca, che promuovono modelli di sviluppo nuovi che individuano nella sostenibilità e nella green economy la via da seguire. I paesi che non consentono alla criminalità di appropriarsi dell’economia e della vita dei cittadini. Vincono, in una parola, i paesi che sanno creare un contesto favorevole

allo sviluppo e sanno dare certezza e trasparenza al rapporto tra Stato, cittadini e imprese. Le imprese piccole e medie hanno fatto, da sole, più di quello che potevano fare! Hanno ripensato il proprio modello produttivo ed organizzativo, si sono aperte all’export e adattate alle modifiche della domanda. Ricordo che, nel biennio successivo al crollo del 2009, proprio le imprese esportatrici più piccole sono state le prime a recuperare i livelli pre-crisi e, oggi, realizzano il 55% delle esportazioni manifatturiere. Il nostro valore aggiunto è dato dalla combinazione di qualità, stile e cultura che fanno grande il Made in Italy; troppo spesso imitato e contraffatto, ma difficilmente replicabile. Non tutte le nostre imprese, però, hanno potuto seguire il percorso internazionale. A soffrire sono soprattutto quegli artigiani che, per la natura della loro attività, rimangono legati al mercato interno e quelle imprese colpite dalla disarticolazione delle filiere produttive. Rispetto alle tante imprese che hanno cessato l’attività, due sono i dati in positiva controtendenza: le imprese femminili, che nel 2013 sono aumentate di 5.000 unità, e le imprese gestite da imprenditori immigrati il cui contributo alla nostra economia è in continua ascesa. Il dato complessivo, tuttavia, mostra che il numero delle imprese artigiane è tornato indietro di dieci anni: oggi sono poco più di 1 milione e 400mila. Il saldo tra le chiusure e le aperture rispetto al 2008 registra un calo di 83mila unità che corri-


ASSEMBLEA NAZIONALE ELETTIVA spondono a circa 220mila posti di lavoro persi. E al nostro grido di allarme nessuno ha risposto! Eppure si tratta di un numero enorme: come se nel panorama produttivo nazionale fossero scomparse insieme l’Eni, la Fiat e le Ferrovie delle Stato! E tutto questo è avvenuto nel più totale silenzio e nella disattenzione della politica; come se quelle imprese e i suoi lavoratori fossero invisibili! Cari amici, non è solo questione di numeri: rischiano di scomparire distretti e filiere che hanno fatto la storia del nostro sistema produttivo. Noi non vogliamo rassegnarci a questo destino. Sappiamo bene quale sia la malattia di questi anni ed anche quale sia la cura e quanta disciplina e volontà siano necessarie per uscire da queste difficoltà. è proprio il nostro saper fare, costruito in secoli di intelligenza e cultura, unito all’impronta innovativa delle nuove generazioni, la chiave che può invertire la rotta: esiste un mercato potenziale enorme che solo la felice fusione tra tradizione e modernità può soddisfare. Questo è possibile garantendo un ambiente sociale ricco di capitale umano, di servizi, di beni comuni, infrastrutture materiali e immateriali come la banda larga, in grado di sostenere le imprese e le nuove forme di artigianato digitale che si stanno affacciando nelle nostre economie. Ma il nostro non può e non deve essere uno sforzo solitario. Vogliamo, come italiani, giocare in una squadra. Vorremmo vedere che lo Stato agisca come l’allenatore di questa squadra, aiutandoci a crescere e a vincere. E invece vediamo aumentare il costo del lavoro, la pressione fiscale, gli oneri della bolletta energetica e il peso della burocrazia. E, mentre vediamo altri paesi investire in capacità e competenze, nel nostro gli investimenti in formazione, innovazione e sviluppo languono e nella lotta agli sprechi e nell’adozione delle attese riforme non si va oltre gli annunci. C’è un fare sul serio e c’è, purtroppo, un far credere: non possiamo più permettercelo! Ai cambiamenti realizzati dalle imprese lo Stato e la politica non hanno saputo rispondere in modo adeguato. Non hanno saputo rispondere con una legge elettorale in grado di restituire agli elettori la possibilità di scegliere da chi essere rappresentati e consentire governi stabili. Stento a comprendere come per tanti anni i Governi e i Parlamenti, che si sono succeduti, siano potuti rimanere sordi alle tante richieste del Paese. In tal senso, la Corte Costituzionale che si fa supplente della

politica con la pronuncia sul cosiddetto “porcellum”, è un segno che ogni livello di guardia è stato superato! Governo e Parlamento si affrettino dunque ad a provare, con un atto di responsabilità, una nuova legge elettorale in sintonia con le esigenze di governabilità del Paese. Oramai il tempo è scaduto! La politica non ha saputo neanche ridisegnare l’architettura istituzionale del Paese per ridurre veramente i troppi livelli di governo, superare l’attuale bicameralismo che ha ormai perso le sue ragioni d’essere, ridurre il numero dei

sono necessari più efficienza e meno costi. e non è più tollerabile una semplificazione fatta solo a parole parlamentari, ridurre i costi della politica e ricucire, così, le fibre del rapporto tra cittadini e Stato e restituire credibilità alle istituzioni. Signori Ministri, Signori parlamentari, i cittadini e le imprese sono confusi. Non si vede un disegno organico teso a riorganizzare, una volta e per tutte, le Regioni, eliminare le Province, così come le comunità montane e le migliaia di costose agenzie promosse dai governi locali. Sono necessarie più efficienza e meno costi! La complessità del mondo globale

richiede un’azione amministrativa incisiva, efficiente ed efficace; richiede responsabilità univoche e un coordinamento che non può essere garantito da burocrazie frammentate, costose e attente solo a riprodurre se stesse. Insomma, cari amici quello che tutti noi constatiamo giorno per giorno è che purtroppo, troppe volte, alle promesse non seguono decisioni chiare, univoche e concrete. Mi riferisco, per fare un esempio a noi vicino, alle disposizioni per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione: non sono ancora stati saldati tutti i debiti pregressi, che già se ne aggiungono di nuovi, riproducendo una situazione che speravamo di aver definitivamente superato! E’ un atto che a lungo andare rimette in discussione il legame che unisce il cittadino allo Stato, dando vigore a forme ingovernabili di risentimento sociale. Non è mai tollerabile che lo Stato non paghi le imprese, ma ancor di più oggi che, a migliaia, chiudono per mancanza di liquidità! Allo stesso modo non è più tollerabile una semplificazione fatta solo a parole. Dietro una semplificazione ci sono dieci complicazioni! Dietro un provvedimento teso a ridurre il peso della burocrazia ne ritrovo due che la complicano! E anche quando l’amministrazione riconosce i propri errori, come nel caso del Sistri, non si riesce ad andare oltre il mero disconoscimento della paternità del provvedimento sbagliato! Dopo venti anni che facciamo semplificazioni, i costi e le complicazioni per avviare

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primo piano e gestire un’impresa restano così elevati da scoraggiare anche i più audaci. E non va certo meglio se parliamo della spending review. Dov’è quella discontinuità promessa alla imprese che avrebbe riqualificato la spesa pubblica ed eliminato sprechi e inefficienze? Noi continuiamo a ritenere che ciò sia possibile a cominciare dal taglio selettivo delle spese per i consumi intermedi, senza che ciò pregiudichi qualità e quantità dei servizi pubblici. C’è una spesa buona, che arricchisce cittadini ed imprese per la qualità dei beni comuni e dei servizi che offre, che deve essere salvaguardata. E c’è una spesa cattiva, che induce assistenzialismo, rendite, spreco e, qualche volta, corruzione e malaffare. Noi non possiamo più tollerala! Occorre il coraggio e l’audacia di scelte strategiche di lungo termine anche se nell’immediato poco popolari.

Occorre il coraggio e l’audacia di scelte strategiche di lungo termine anche se nell’immediato poco popolari Non ci si può più sottrarre alla necessità di destinare più risorse alla ricerca e all’innovazione, così come alla scuola ed all’università, veri e propri investimenti strategici per la ripresa. Ricordo che tutta la spesa pubblica per investimenti è scesa ininterrottamente a partire dal 2006, penalizzando anche il

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rinnovamento e l’efficienza del sistema di infrastrutture, ambito in cui l’Italia registra un sensibile ritardo che, peraltro, aggrava il divario tra il Nord e il Sud. La mancanza di infrastrutture adeguate nei settori dell’energia, del trasporto, della viabilità e della logistica, condiziona la vita dei cittadini, penalizza la competitività delle nostre imprese e scarica sulla collettività e sul sistema produttivo costi più gravosi di quanto non lo sarebbero quelli necessari per la realizzazione delle opere stesse. Un esempio, se il nostro Paese, che ha un patrimonio artistico e culturale unico al mondo, disponesse di un sistema di collegamenti più moderno e interconnesso potrebbe intercettare una quota molto più significativa dei flussi turistici mondiali! La dotazione di capitale pubblico è tra i fattori che determinano il potenziale di crescita di un Paese. La riduzione degli investimenti ha prodotto una caduta verticale degli appalti, penalizzando l’intero comparto delle costruzioni, uno dei settori trainanti della nostra economia, oggi in drammatica difficoltà. Inoltre, il tentativo di revisione dei sistemi di qualificazione per gli appalti pubblici favorisce le grandi imprese impoverendo tutte le altre. Gli investimenti pubblici sono indispensabili anche per assicurare quegli interventi di manutenzione del territorio la cui importanza non può essere ricordata solo in occasione dei tragici eventi calamitosi che distruggono vite e storie. Ogni anno assistiamo al dramma di terremoti, inondazioni e frane seguito da giorni di polemiche e promesse che, inesorabilmente, finiscono nel nulla! Abbiamo anche bisogno di una politica industriale degna di questo

nome, al pari degli altri paesi europei, per orientare e sostenere l’innovazione e promuovere lo sviluppo del nostro sistema produttivo. Servono interventi tesi a contenere i costi di produzione, a incentivare gli investimenti e a favorire la crescita delle imprese.Vanno privilegiati gli strumenti di aiuto stabili e automatici per modificare le decisioni di investimento. E soprattutto abbiamo bisogno di leggi che producano effetti immediati! Cari amici, illustri ospiti, la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese rimane tra la più alte del mondo e, paradossalmente, è aumentata con il persistere della crisi. E’ insostenibile il peso delle imposte che gravano sulle imprese indipendentemente dai risultati dell’attività economica! Non possiamo continuare a pagare tasse su redditi che non abbiamo conseguito! Penso in particolare agli acconti IRES al 102,5%, dei veri e propri finanziamenti alla Stato che sottraggono preziosa liquidità alle imprese! E che dire dell’IRAP e dell’IMU sui capannoni, due imposte incomprensibili perché calcolate sui posti di lavoro e sui luoghi in cui essi vengono creati. Come se creare lavoro e occupazione non fosse uno dei beni più importanti di un Paese ma un pegno da pagare! Ma non basta. Anche adempiere al pagamento delle imposte diventa sempre più complicato ed espone le imprese a un elevato rischio di errore e di sanzioni. La Banca Mondiale stima che per pagare le tasse ed adempiere agli obblighi connessi occorrano 269 ore l’anno, più che in ogni altro paese industrializzato! E che dire della confusione che regna sull’imposizione comunale sugli immobili, confusione peraltro ancora non risolta. Si è passati dalle TARES alla IUC, passando per TRISE e TUC, con al loro interno TASI e TARI. Le imprese non sono interessate al nome dei tributi, ma piuttosto all’ammontare dei tributi. Un ammontare che, a conti fatti, aumenta sempre! Per non parlare poi della responsabilità solidale negli appalti e sub-appalti delle ritenute dei dipendenti, che ritarda l’incasso dei crediti e costa alle imprese circa 1 miliardo di Euro. Misura tanto odiosa quanto inutile! Tutti noi siamo per la lealtà fiscale e riteniamo sia giusto pagare le tasse e pagarle in modo proporzionale al reddito effettivamente realizzato. Chiediamo pertanto che alle imprese più piccole sia consentito di determinare il reddito d’impresa secondo criteri di cassa,


ASSEMBLEA NAZIONALE ELETTIVA

come previsto dalla Delega Fiscale non ancora attuata, al pari di tanti altri provvedimenti! Non possiamo immaginare un fisco che non sia capace di contrastare in modo efficace l’evasione e l’elusione ma altresì non possiamo concepire un fisco che non

Le imprese hanno bisogno di azioni concrete ed immediate che solo in parte hanno trovato spazio nella Legge di Stabilità guardi alle imprese come luogo in cui si produce e si crea ricchezza. è giunto il momento di uscire dalla spirale fatta di elevatissima pressione fiscale, elevato numero di controlli, alto tasso di evasione, di abusivismo e lavoro nero! Iniziamo a destinare alla riduzione delle tassazione sul lavoro e imprese le risorse recuperate dalla lotta all’evasione e dalla riduzione della spesa pubblica. Lo abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento assieme a tutto il mondo delle imprese. Speriamo vivamente che il nostro appello trovi una accoglimento non di circostanza

e che nella Legge di Stabilità venga inserito un vincolo preciso con obiettivi, tempi e quantità! Le imprese hanno bisogno di azioni concrete ed immediate. Hanno bisogno di quelle azioni che, solo in parte, hanno trovato spazio nella Legge di Stabilità. Ed è per questo che rivolgo il mio appello al Parlamento affinché compia scelte forti e coraggiose di contenimento dei costi e di sostegno alla domanda per rilanciare investimenti e consumi, salvaguardando il potere di acquisto delle pensioni. E assicurando adeguate condizioni di welfare per famiglie e pensionati. Le imprese hanno bisogno di ridurre il costo del lavoro, non solo agendo sul cuneo fiscale, ma principalmente adeguando le tariffe INAIL e i contributi per la malattia INPS alle prestazioni effettivamente erogate. Chiediamo che il saldo positivo generato dalla gestione artigiani non sia più utilizzato per compensare il disavanzo degli altri comparti. Vogliamo che esso venga restituito a chi lo ha generato investendo ingenti somme sulla sicurezza del lavoro. Vorremmo inoltre che i nuovi criteri per l’accesso alla cassa integrazione in deroga non escludano in alcun modo le piccole imprese, le imprese artigiane e tutto il mondo che supporta dall’esterno le loro attività. Anche perché molte delle risorse utilizzate per gli ammortizzatori in deroga provengono dalle stesse imprese:

sono prelevate dagli stanziamenti per la diminuzione del costo del lavoro, dalla decontribuzione e dai Fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori. è sotto gli occhi di tutti la drammaticità della disoccupazione giovanile che ha raggiunto il 40%! Segno inequivocabile di un Paese che soffre! Per i giovani senza lavoro il futuro è solo una parola vuota. Confidiamo molto che il Programma di garanzia per i giovani, associato ad un mercato del lavoro con regole più semplici e di stampo europeo, possa concretamente incidere sulle loro aspettative occupazionali. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, perché il loro futuro è la nostra responsabilità offrendo ai giovani la possibilità di imparare un mestiere all’interno delle nostre imprese durante il periodo di studio. Cari amici permane assai grave la situazione finanziaria delle nostre piccole imprese. Il credito, nel solo mese di ottobre, ha fatto registrare un calo del 4,9% che la stessa Banca d’Italia non ha esitato a definire “storico” per la sua negatività. Artigiani e piccole imprese fanno sempre più fatica ad accedere ai finanziamenti bancari. Alle banche chiediamo più coraggio nei confronti di chi mette in gioco tutto se stesso e quello che possiede. Alla politica chiediamo di rafforzare gli strumenti di garanzia per mitigare gli effetti dell’accresciuto rischio, integrando efficacemente intermediari privati e pubblici. I consorzi fidi, che in questi anni terribili hanno spesso rappresentato l’unico aiuto contro la stretta del credito, vanno sostenuti con un intervento immediato di natura straordinaria di rafforzamento patrimoniale. La soluzione contenuta nel testo approvato al Senato che utilizza parte di diritti camerali è ancora inadeguata! Dare credito alle nostre imprese significa dare fiducia all’Italia! Siamo consapevoli che per avviare il Paese verso una crescita duratura servono riforme profonde e politiche industriali, sociali ed occupazionali di lungo periodo che garantiscano un sicuro ritorno in termini di competitività e produttività al sistema economico. Il Paese ha davanti un’importante occasione che può costituire un grande volano di crescita, soprattutto per il nostro Mezzogiorno. I fondi strutturali. Nei prossimi sette anni, dal 2014 al 2020, tra fondi comunitari e forme di cofinanziamento nazionale, l’Italia potrà disporre continua a pag. 10 >>

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primo piano Presidente della Cna di Torino, amministratore della Carmec, figlio d’arte di un artigiano metalmeccanico

Vaccarino, chi è il nuovo Presidente D

aniele Vaccarino è il 12esimo presidente della Cna. Imprenditore metalmeccanico, Vaccarino è nato nel 1952. Figlio d’arte, il papà era un artigiano metalmeccanico, dal 1987 è amministratore della Carmec srl. Presidente della Cna di Torino, è stato vice-presidente della Camera di Commercio del capoluogo piemontese. Vaccarino è stato eletto al termine di una fase congressuale che si è svolta in tutta Italia. I delegati/elettori, circa 300, che hanno indicato, a voto segreto, il dodicesimo presidente della Cna, sono stati legittimati da circa 9mila imprenditori che, a loro volta, sono stati delegati dai circa 40mila imprenditori che hanno partecipato alle assemblee svolte in tutta Italia. Daniele Vaccarino ha ottenuto il 69% dei voti.Valter Tamburini ha ottenuto il 30%. Le schede bianche sono state l’1%. Il nuovo presidente della Cna pratica sci, trekking, motociclismo e calcetto. Appassionato di viaggi e di conoscenza dei popoli, Vaccarino ha partecipato a numerose iniziative

<< prosegue da pag. 9 di oltre 110 miliardi di euro che vorremmo fossero destinati a pochi obiettivi veramente strategici. Un uso strategico, efficiente ed efficace dei fondi può consentire al Paese di ritrovarsi nel 2020 con un minore divario territoriale, un sistema produttivo più competitivo, innovativo e internazionalizzato, una maggiore capacità di utilizzo e fruizione del patrimonio culturale e ambientale e una migliore dotazione di infrastrutture materiali e immateriali, di beni e servizi comuni. Sosterremo, come abbiamo fatto sinora, il lavoro che il Ministro Trigilia sta conducendo in collaborazione con le regioni per evitare gli errori del passato e dare alle scelte maggiore strategicità e concentrazione. Dobbiamo agire affinché l’Europa consenta di liberare dai vincoli del patto di stabilità le risorse nazionali legate ai Fondi Strutturali. Una riflessione va fatta, infine, sulla programmazione ancora in

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umanitarie in Africa. Ha anche contribuito a realizzare una scuola di ceramica in Israele, dove studiano insieme giovani israeliani e palestinesi.

L’elezione di Daniele Vaccarino è avvenuta giovedì 12 dicembre, al termine della prima giornata dei lavori dell’Assemblea Nazionale elettiva della Cna.

corso. In una fase quale quella attuale, non possiamo permetterci di non utilizzare, e al meglio, risorse che possono e debbono rappresentare una spinta verso la fuoriuscita dalla crisi. Così come non possiamo permetterci di mancare l’appuntamento di Expo 2015 che può e deve diventare una vetrina internazionale per il nostro

Cari amici, care amiche che dire? ...vi ringrazio ancora una volta per questo decennio per me bellissimo. Un decennio in cui ho appreso molto, a cambiare se è necessario, a percorrere nuove strade, a guardare oltre il presente, oltre gli interessi immediati e di parte. Di fronte alle difficoltà, allo scoramento, alle delusioni non bisogna arrendersi, ma continuare a sognare. In questo ho tratto ispirazione dalle parole di Nelson Mandela, un uomo la cui vita, la cui azione, le cui idee hanno fatto la storia- del novecento “Un vincitore è soltanto un sognatore che non si è mai arreso”. Dobbiamo continuare a sognare senza arrenderci cari amici e care amiche, fare anche scelte forti che non pensavamo mai di dover fare, traendo energia dalle nostre radici, dalla nostra cultura di impresa, dalla nostra storia migliore, dalla nostra intelligenza, dai nostri saperi che saranno antichi, ma hanno una dirompente modernità. Solo così possiamo consegnare ai nostri figli e al nostro Paese un futuro migliore”.

di fronte alle difficoltà non bisogna arrendersi ma continuare a sognare Paese; una occasione straordinaria per favorire il rilancio degli investimenti e della domanda per tutto il territorio nazionale. Mi avvio a concludere. Tante, dunque, le sfide che il nostro tempo incerto ci pone...sfide che richiedono l’audacia dello sguardo lontano, la forza che si nutre di passato, la resistenza che si nutre di fiducia nel futuro.


ASSEMBLEA NAZIONALE ELETTIVA

L’artigianato riesce a coniugare cambiamento e tradizione, qualità e unicità. Le misure del Governo

Zanonato: “Pmi da valorizzare” “D

obbiamo farcela. E io sono ottimista. L’Italia ce la farà”. Con queste parole il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, ha concluso nella giornata dell’assemblea nazionale di CNA l’intervento del presidente uscente Ivan Malavasi, con un messaggio d’auspicio e di speranza. Dopo aver preso atto che i dati contenuti nella relazione di Malavasi fotografano esattamente la crisi vissuta dal Paese, Zanonato ha sottolineato che artigiani e Pmi “hanno difeso l’occupazione dei dipendenti come si difende il lavoro dei propri figli e si sono esposti in prima persona per tutelarla”. Il Ministro, quindi, ha sostenuto che, “come Governo, siamo fortemente impegnati a rispondere in tempi il più possibile rapidi all’emergenza sociale rappresentata dalla chiusura delle imprese e dalla crescita della disoccupazione”. “In questo momento - ha aggiunto Zanonato - abbiamo la possibilità di lasciarci definitivamente alle spalle la più grave crisi nella storia repubblicana. Credo che il Governo abbia la consapevolezza delle potenzialità esistenti nel Paese e del lavoro da svolgere. Già domani verrà

approvato il piano Destinazione Italia, che contiene una serie di misure concrete, non appelli generici”. Tra i provvedimenti all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri fissato per do-

.

Gli attacchi alla politica sono attacchi alla rappresentanza Enrico Letta Presidente del Consiglio

Prima di tutto invio un saluto a Ivan Malavasi che mi ha insegnato tantissime cose sulle piccole e medie imprese e sul loro lavoro. Ma vorrei sottolineare anche il modo esemplare in cui Ivan Malavasi ha interpretato in questi anni il senso della rappresentanza. Bisogna sostenere il mondo della rappresentanza nel momento in cui viene messo in discussione il ruolo delle organizzazioni che legittimamente rappresentano le categorie, come nel caso dell’autotrasporto, dove si mette in discussione un accordo firmato dai rappresentanti di oltre il 90% del settore con il governo. Gli attacchi alla politica sono attacchi alla rappresentanza. Sulla Legge di Stabilità abbiamo lavorato bene insieme e qualche passo si potrà ancora fare. Per esempio, usando le risorse provenienti dalla spending review e dal rientro dei capitali dall’estero per tagliare le tasse sul lavoro. Ma è necessario complessivamente rilanciare la politica industriale e soprattutto per le piccole e medie imprese. Dovete avere gli strumenti che possano far seguire all’arresto della caduta del Pil il ritorno alla crescita, prima di tutto dell’occupazione. Dobbiamo continuare a lavorare assieme e per questo auguro un grande in bocca al lupo a Ivan e a tutti voi”.

mani, Zanonato ha evidenziato il fondo taglia cuneo fiscale (che sarà alimentato automaticamente dai risparmi di spesa della spending review e con i proventi del rientro dei capitali), il credito d’imposta per la ricerca e il digital-bonus (che sulla scorta dell’eco-bonus dovrebbe favorire la digitalizzazione delle Pmi), le misure per tagliare il costo delle polizze assicurative, il ridisegno degli ammortizzatori sociali, l’introduzione di minibond, fondi di credito e cartolarizzazioni per facilitare il credito alle Pmi, la facilitazione del recupero e ri-uso delle aree dismesse. Il Ministro ha anche ribadito che “va combattuta la stretta creditizia, scoppiata anche a causa di regole inadeguate che limitano l’attività delle banche, ma, per attuare una reale inversione di tendenza, è necessario far confluire una parte dell’enorme risparmio degli italiani verso le Pmi”. “Nella strategia per avviare la ripresa – ha concluso Zanonato – bisogna valorizzare sempre di più l’artigianato, che riesce a coniugare cambiamento e tradizione, qualità e unicità, caratteristiche distintive del nostro Paese, un’eredità che non possiamo danneggiare. Artigiani e piccoli imprenditori sono motore di ricchezza e crescita industriale e vanno messi al centro delle politiche di sviluppo”.

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primo piano Se ne è discusso in una tavola rotonda alla quale hanno partecipato i Ministri Lupi e Triglia

Come rilanciare economia e Paese U

n confronto diretto, per il rilancio e lo sviluppo del Paese. All’interno dell’assebleasi è svolta anche una tavola rotonda moderata dalla giornalista Luisella Costamagna alla quale hanno partecipato Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Carlo Trigilia, Ministro per la Coesione Territoriale e Ivan Malavasi. Un dibattito su tutte le questioni dominanti la politica e l’economia della nostra Italia, dove è stato lo stesso Malavasi ad accendere la miccia della discussione. “Bisogna cambiare pagina. Adesso! Avete detto che alla riduzione del cuneo fiscale – ha affermato Malavasi – si provvederà con le risorse derivate dai tagli alla spesa e dal rientro dei capitali dall’estero. Ma a quanto prevedete ammonteranno queste somme? Vogliamo sapere chi sbaglia, chi applaudire e chi contestare fra un anno. Nel frattempo, mi domando, noi tutti ci domandiamo perché il Governo non ritenga utile chiamare le forze sociali per fare un patto per l’Italia per il rilancio e lo sviluppo del Paese”. Incalzati dalle domande di Luisella Costamagna, i Ministri hanno espresso il loro parere sui punti di forza e di debolezza della politica e del sistema Paese. Entrambi hanno sottolineato, comunque, il ruolo importante, trainante, per l’economia italiana di quell’anomalìa positiva, come l’ha definita Lupi, costituita dai distretti. “Ogni distretto - ha rilevato il Ministro – vale quanto una Fiat. Ma è incredibile agli osservatori stranieri pensare che gomito a gomito lavorino tante medie, piccole e piccolissime imprese senza farsi concorrenza, ma facendo sistema e collaborando verso obiettivi comuni. Purtroppo, in Italia tanti soloni continuano a criticare questa specificità rifiutandosi di riconoscerla. Da molte osservazioni e pochi ragionamenti scaturisce la verità, da molti ragionamenti e poche osservazioni il suo contrario. Ma noi andiamo avanti. Siamo un grande Paese industriale e vogliamo continuare a esserlo”. “A quanti criticano la debolezza delle risposte del governo – ha sostenuto Trigilia – vorrei ricordare la situazione in cui eravamo solo due anni fa,anche l’anno scorso.Quanto alle proteste, in un Paese democratico non devono far paura, anzi. A patto, però, che le proteste non travalichino in atti violenti inaccettabili. Ecco perché è inammissibile

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che si possa soffiare irresponsabilmente sul fuoco”. A favore del governo, Trigilia ha posto “l’impegno a spendere, e bene, tutte le risorse del ciclo di fondi europei in via di conclusione, che ammontano ancora a 27 miliardi, ma di questi tra sette e dieci miliardi sono a rischio. L’esecutivo – ha spiegato il Ministro – sta cercando di mettere in sicurezza tali fondi per utilizzarli allo scopo di rilanciare l’economia attraverso strumenti quali facilitazioni al credito per le Pmi, decontribuzione per l’occupazione giovanile, piccoli lavori pubblici. Il problema è, per il prossimo ciclo di fondi, 30 miliardi in sette anni, la rigidità della Commissione europea. Per poter usare questi 30 miliardi – ha concluso Trigilia – dobbiamo mettercene altri 30 come nostro contributo. Ma dovremmo ottenere che non vengano contabilizzati nel

rapporto deficit/Pil, altrimenti l’operazione diventa un grave problema”. A sua volta, Lupi ha ricordato l’azione del governo sul fronte dei lavori pubblici. “Quando ci siamo insediati c’erano risorse impegnate per lavori pubblici superiori ai 5 miliardi. Ma per l’80% erano concentrate su due grandi lavori, cantierizzabili solo dal primo maggio del 2016. Ora anche noi riteniamo importante le grandi opere infrastrutturali, ma pensiamo che siano indispensabili sul territorio soprattutto piccole opere immediatamente cantierizzabili. Che sono quelle in cui possono essere impegnate anche le piccole imprese. è il caso dei 100 bandi dell’Anas per lavori di importo tra i 5 e i 10 milioni e le 3500 opere in comuni inferiori ai 6mila abitanti che partiranno nel prossimo febbraio”.

>> Continua da pagina 3 - Editoriale di Gualtiero Ghirardi recente Assemblea Elettiva, tutta l’insoddisfazione per la scarsa attenzione riservata alle imprese in particolare a quelle medio piccole, hanno espresso preoccupazione per un quadro che non manifesta segnali positivi, un quadro che richiede ulteriori urgenti ed efficaci interventi a sostegno delle imprese. Cari Colleghi, è in momenti come questo che occorre serrare le file e rafforzare la rappresentanza “vera” per far pesare di più una Associazione, non estemporanea come le molte che nascono in questo periodo e che molto spesso sono funzionali ad una sola persona, una Associazione che da quasi settant’anni è a fianco delle imprese e degli imprenditori nel confronto quotidiano con il Governo, le Istituzioni e gli Enti economici. Anche per il 2014 abbiamo deciso di mantenere inalterata la quota associativa, nella consapevolezza delle difficoltà del momento, impegnandoci comunque a mantenere inalterato il livello di qualità di servizi e rappresentanza. Con la certezza che anche per il 2014 sarete in molti ad accordarci la vostra fiducia rinnovando l’adesione, auguro a tutti un anno ricco di soddisfazioni imprenditoriali. Gualtiero Ghirardi Presidente di CNA Parma


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NEWS Poco incisivi gli interventi a favore del rilancio dell’economia: si perde un’occasione importante

Legge di Stabilità 2014: deluse le aspettative “Q

uesta manovra non soddisfa le nostre attese di uno sforzo coraggioso e convinto per rilanciare lo sviluppo e rimettere in moto investimenti e consumi. L’Italia ha bisogno di un cambio di passo molto più deciso, di interventi quantitativamente molto più rilevanti e di immediata efficacia”.Questo è quanto si legge nel comunicato di Rete Imprese Italia, pubblicato all’indomani dell’approvazione della Legge di Stabilità 2014, da parte del Governo guidato da Enrico Letta. “Abbiamo apprezzato il fatto che la manovra abbia recepito alcune istanze provenienti dalle imprese – continua la nota – ma complessivamente ci sembra che il testo della Legge di Stabilità contenga anche una lunga fila di interventi perlopiù destinati a rimanere, per ora, sulla carta”. Un giudizio severo, quello espresso dalle associazioni di categoria italiane, che esprime e rimarca una delusione profonda,perché si riteneva questo il momento più opportuno per introdurre quelle riforme, che il sistema Italia necessità da tanti anni. Ora che la psicosi finanziaria era alle spalle. Ora che un governo di larghe intese, secondo logica, avrebbe dovuto poter

contare su un’altrettanto larga maggioranza parlamentare, insomma un autostrada libera per approvare le riforme. Invece no. Ci troviamo con una legge che non incide nella sostanza, non affronta di petto le difficoltà, ma si accontenta di qualche aggiustamento, qualche sistemazione, rimanendo nel solco di un percorso di garanzia della stabilità finanziaria dello stato italiano, che grava sulle imprese, sul lavoro e sui giovani. Vediamo comunque le principali novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 che riguardano il lavoro e le imprese. Irap e Irpef: il cuneo fiscale È il piatto forte della Legge di Stabilità. È stato introdotto un aumento delle detrazioni IRPEF per i dipendenti (fino a 55 mila euro lordi), con conseguente simbolico aumento in busta paga, e uno sgravio IRAP (pari a 15mila euro) per le imprese che assumono nel 2014, incrementando la base occupazionale. No tax area estesa fino a 8196 euro, sono state rimodulate le fasce soggette a detrazione. Viene istituito un Fondo per la riduzione del cuneo, da finanziare con proventi della lotta all’evasione e risparmi da Spending Review.

Per i professionisti, buone nuove sull’Irap, con l’istituzione del Fondo per l’esenzione di imprenditori, artisti e iscritti alle categorie professionali dal 2014. Le agevolazioni INAIL valgono un miliardo per il 2014: i contributi andranno diminuiti in relazione al buon andamento dell’infortunistica aziendale. Cresce l’indennizzo da danno biologico, con indicizzazione ai prezzi al consumo Istat non superiore al 50%. Viene consentita la restituzione integrale dell’Aspi per il contributo addizionale 2014 per contratti che da tempo determinato diventano a tempo indeterminato. Riforma dell’Imu e immobili Al via la riforma dell’Imu nel 2014, con un primo taglio delle tasse per le imprese e i lavoratori per abbattere il cuneo fiscale, sebbene le risorse a disposizione per farlo non siano tante. Per gli edifici sono stati stanziati 700 milioni di euro, di cui mezzo miliardo per le detrazioni sulla casa a famiglie in difficoltà, e i restanti 200 milioni per le riduzioni fiscali alle imprese. Aiuto crescita economica (Ace) La Legge di Stabilità 2014

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conferma il potenziamento dell’Ace, l’aiuto alla capitalizzazione delle aziende, la cui aliquota aumenterà dal 3 al 4,5%, e al 6% nel 2015. Incentivi all’occupazione Ci sono 700 milioni per l’assunzione agevolata, nel pacchetto per la crescita del governo. L’agevolazione serve a incentivare la creazione di posti di lavoro per giovani (150 mln), donne e lavoratori over 50 (200 mln) e disoccupati (350 mln). Quelle realtà imprenditoriali che abbiano reso stabile il rapporto di lavoro con operatori di call center potranno vedersi riconosciuti incentivi per un anno, fino a un decimo della retribuzione lorda imponibile a fini previdenziali. Fiscalità imprese Le aziende potranno rivalutare il costo fiscale dei propri beni strumentali e relative partecipazioni inserite a bilancio entro il 31 dicembre 2012, con pagamento dell’imposta sostitutiva al 16% e al 12%, a seconda che il bene sia o meno ammortizzabile. Bloccato l’aumento dell’Iva alle cooperative sociali dal 4% al 10%. Svalutazioni crediti: sì alla facoltà di deduzione ogni cinque anni delle svalutazioni.


NEWS Compensazioni: allargamento delle regole sui crediti Iva alle compensazioni per imposte dirette a 15mila euro ogni anno. Cresce allo 0,2% l’imposta di bollo per tutti quegli oggetti finanziari che siano diversi dai conti correnti Soglia massima dal 2014 a 14mila euro per le aziende, inerente bollo di conti correnti e deposito titoli. Le detrazioni fiscali Irpef andranno rimodellate entro il prossimo 31 gennaio sulle tax expenditures, oppure entrerà in vigore un taglio al 18% per l’anno in corso e al 17 per il prossimo. Start-up Nuove semplificazioni per attirare cervelli e capitali esteri sono inserite nell’articolo 5 di Destinazione Italia (Dl 145/2013): visto di ingresso e permesso di soggiorno più veloce e facile per imprenditori

e investitori in start-up innovative. Mutui agevolati per le nuove imprese (costitutite da non più di sei mesi) e per le microimprese, per finanziare investimenti fino a 1,5 milioni di euro. Digitalizzazione imprese Voucher IT da 10mila euro per le imprese che investono in digitalizzazione, utilizzabili in particolare per l’acquisto di software, hardware, servizi che migliorano l’efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga, la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle PMI. Fondi per PMI Si prevede un rifinanziamento da 1,2 miliardi per il Fondo di Garanzia delle PMI, per migliorare le condizioni del credito. Il prelievo sui vitalizi

dei parlamentari oltre i 90mila euro verrà indirizzato verso questo fondo. È prevista una sezione speciale per progetti di ricerca e innovazione con una disponibilità di 100 milioni. Il Dl Destinazione Italia prevede facilitazioni per potenziare l’emissione dei mini Bond. POS per i professionisti Una norma scattata il primo gennaio 2014 e contenuta nel Decreto Sviluppo bis del 2012,

prevede che tutti i soggetti che esercitano attività di vendita (negozi e professionisti), debbano accettare pagamenti in moneta elettronica, compresi carte di credito e bancomat, per spese superiori ai 30 euro. Inascoltate le critiche delle associazioni di PMI. Mancano i decreti attuattivi. Per ora, però, non ci sono sanzioni per chi non rispetta l’obbligo: insomma, un’entrata in vigore dimezzata.

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NEWS “Una pericolosa avventura senza prospettiva”, così sono state giudicate le mobilitazioni di dicembre

Fita: i motivi del no al blocco del trasporto

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NA FITA dell’Emilia Romagna, che associa in regione oltre 7.500 imprese di autotrasporto, chiede sia fatta chiarezza sulle responsabilità di chi, approfit-

tando del difficile momento economico, ha tentato, senza peraltro riuscirci, di trascinare il mondo dell’autotrasporto in una pericolosa avventura senza prospettive.

attacchi ed intimidazioni alla fita Nei giorni scorsi sono state indette delle iniziative di protesta da parte di gruppi di autotrasportatori contro le politiche in atto per questa categoria. La CNA Fita ha deciso di non aderire all’iniziativa del blocco ed il suo presidente, Cinzia Franchini è stato oggetto di minacce gravi ed inaccettabili. Tutti gli aderenti all’associazione esprimono solidarietà verso la presidente e sdegno verso gli autori, ancora sconosciuti e che la polizia cerca di individuare. Nonostante il grande clamore che ha preceduto la protesta, nei fatti è stata un Cinzia Franchini insuccesso. Il presidente di CNA Fita dell’Emilia Romagna, Daniele Giovagnini, ha spiegato il perché della decisione della Confederazione. Innanzitutto si mette in luce che la scelta di non partecipare al blocco è dovuta ad una predilezione per il confronto piuttosto che per lo scontro di piazza. Inoltre si ribadisce che è importante lavorare in maniera unitaria, isolando gli inutili rivoltosi il cui intento è quello di creare disagio e non di ottenere risultati concreti per la categoria. Nei giorni scorsi il Governo ha destinato 330 milioni all’autotrasporto, al ripristino del rimborso delle accise sui carburanti, facendo revocare il fermo nazionale.

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“Anche i trasportatori, come quasi tutte le categorie economiche e gli imprenditori di questo Paese - ha dichiarato il Presidente regionale di CNAFITA, Daniele Giovannini - hanno ragioni da vendere: costo del lavoro, costo dei carburanti, intermediazione parassitaria, concorrenza sleale ed illegalità nel settore, sono solo alcuni dei problemi più impellenti; ma per far valere le proprie ragioni hanno scelto la strada del confronto e non certo quella dello scontro di piazza.” Nei giorni scorsi le principali Associazioni di categoria del settore aderenti ad UNATRAS e ANITA hanno ottenuto dal

Governo le risposte auspicate, cosa che ha portato alla revoca del fermo nazionale. Sono venute infatti: la conferma dei 330 milioni di euro destinati all’autotrasporto, nonché il ripristino del rimborso delle accise sui carburanti. Sono già stati realizzati i primi incontri sul cabotaggio stradale. Sono stati presi impegni sulla riforma dell’Albo Trasporti e sulla riduzione dei costi Inail. “Per ottenere i risultati di cui la categoria ha bisogno – prosegue il Presidente regionale di CNA-FITA - non è necessario affidarsi a chi non ne interpreta le esigenze e non ne condivide gli obiettivi, a chi vuole la rivolta di piazza per il solo gusto di generare confusione e disagi. Ritengo, pertanto, si debba denunciare l’irresponsabilità dell’Associazione Trasporto Unito, che peraltro rappresenta uno scarso 3%, che si è prestata a strumentalizzazioni esterne generando un gravissimo danno di immagine a tutto il settore dell’autotrasporto italiano. Occorre proseguire sulla strada del confronto, lavorando unitariamente, isolando chi strumentalizza problemi e situazioni critiche e respingendo ogni forma di provocazione.”


NEWS La Camera di Commercio di Parma menziona anche due aziende CNA: Cabiria scarl e Progetto ED srl

Un premio all’innovazione delle PMI I

l 12 dicembre presso la sede della Camera di Commercio si è svolto l’incontro “Innovare premia – Mutamenti. Tendenze. Sfide”durante il quale si è svolta la premiazione delle imprese vincitrici del “Bando innovazione”. Dieci attività aziendali hanno ricevuto l’importante riconoscimento e due fanno parte della CNA. I complimenti per il premio ottenuto dalle aziende della nostra confederazione vanno a “Cabiria Scarl” per la cooperazione e “Progetto Ed Srl” per l’artigianato. Ricordiamo anche le altre imprese premiate: A Due di Squeri Donato & C. Spa e Spencer Italia Srl per l’in-

dustria, Riva Egisto e Giuliano Società Agricola e Parma Vivai Società Agricola per l’agricoltura, Cooperativa Sociale A.R.L. Terra Dei Colori, Metalmeccanica Spaggiari Srl per l’artigianato, Open Fields Srl e Nonno Fereoli Srl nel commercio. In seguito i rappresentanti dei vincitori hanno partecipato ad un talk show condotto dal giornalista Andrea Gavazzoli che li ha guidati nel racconto della loro interpretazione del concetto di innovazione. L’evento è stato aperto da

Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma, che ha ha sottolineato come le imprese premiate abbiano saputo intraprendere un progetto a lungo termine in campo innovativo, di ricerca e sviluppo, non facendosi intimorire dall’attuale periodo complesso e critico. La serata è stata intensa, infatti è stata aperta dall’esposizione del Rapporto sull’Innovazione nel parmense, curato da Valerio Vanelli dell’Università di Bologna, per l’Osservatorio Innovazione CISE-Unioncamere Emilia-Romagna. Sono stati numerosi i punti esposti. Innanzitutto va notato il fatto che oltre la metà delle imprese di Parma (54,6%) ha dichiarato di non aver introdotto nessuna innovazione nell’ultimo triennio. Pur nella negatività del dato, bisogna notare che la percentuale rispetto all’indagine precedente è scesa (nel 2009 la percentuale era pari a 62). Inoltre l’innovazione è assente nel 56% delle piccole imprese e nel 30% di quelle

medie e grandi. Nel campione di Parma, il 10% delle imprese che hanno introdotto almeno un’innovazione ha visto aumentare il proprio fatturato, oltre il 50% ha mantenuto il risultato dell’anno precedente, mentre poco meno del 40% ha peggiorato i ricavi. Fra le imprese parmensi non innovative, l’8,6% aumenta il fatturato, il 46,7% resta stabile mentre il 44,7% peggiora. Tra chi ha svolto innovazione radicale solo il 14,3% ha subito una diminuzione del fatturato. Complessivamente si assiste ad un netto decremento degli investimenti, che nella maggior parte dei casi riguarda i materiali, seguono energia e innovazioni in ambito informatico. L’ostacolo principale indicato da otto imprese su dieci è l’eccessiva pressione fiscale. Infine, ma non per importanza, sono i vantaggi per le aziende che decidono di investire nella ricerca e nello sviluppo. Primo tra tutti l’incremento della qualità dei prodotti e servizi, seguono i miglioramenti econo-

mici e quelli di organizzazione aziendale. In alto foto di gruppo delle aziende premiate dalla Camera di Commercio. A sinistra Elisa Chizzini di Progetto ED, mentre riceve il riconoscimento dal presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari, qui sotto Tiziana Mozzoni che riceve l’attestazione per Cabiria Scarl

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NEWS CNA di Parma punta sui giovani artigiani artisti, con il lancio del Progetto Art in Progress

Collettivamente Creativi: spazi per esporre S

i dice spesso che i più giovani sono restii a sporcarsi le mani e ad impegnarsi in lavori manuali. Si tratta di una valutazione un po’ superficiale, ma che spesso si riscontra in tanti atteggiamenti. La CNA di Parma, però, ritiene che tante risorse creative tra i giovani siano ancora inespresse ed ha deciso di

puntare sugli artigiani-artisti promuovendo iniziative a loro dedicate. In primis il progetto “Art in Progress” in cui tutti coloro che avevano bisogno di un luogo per esporre le proprie opere artigianali e creative, hanno potuto sfruttare gli spazi della sede della CNA di via La Spezia. Il grande successo dell’inizia-

POS: LA NORMATIVA NON è CHIARA Pos, nuova preoccupazione per le PMI. R.E.TE. Imprese Italia è perplessa riguardo la nuova normativa sulla moneta elettronica che entra in vigore nel 2014. Il Presidente di R.E.TE. Imprese Italia Ivan Malavasi ha inviato una lettera al Governo per indicare i punti problematici della normativa in questione. Nella lettera si ritiene che l’utilizzo della moneta elettronica debba essere diffusa in maniera equilibrata. L’adeguamento alla normativa, oltre ad imporre dei pesanti costi per l’attivazione dei Pos, aggiunge ai costi fissi, ulteriori costi di gestione e di commissione su ogni transazione, che le imprese dovranno sopportare. Viste alcune imprecisioni sulle procedure e sui limiti dell’applicazione della legge si chiede un rinvio dell’entrata in vigore della norma per auspicare il pieno coinvolgimento delle parti in causa.

PAGAMENTI: SI ENTRA NELLA SEPA, ADDIO AL RID Il Regolamento UE 260/2012 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14 marzo 2012 ha previsto la sostituzione obbligatoria entro il 1 febbraio 2014 degli schemi di addebito diretto nazionali e l’adozione di schemi di pagamento europei conformi ai requisiti tecnici e commerciali individuati dal regolamento medesimo. Il Regolamento prevede, inoltre, che le autorizzazioni all’addebito rilasciate al beneficiario del pagamento prima del 1 febbraio 2014 per l’incasso di addebiti diretti periodici secondo uno schema nazionale rimangano valide anche dopo tale data. Al fine di rispettare le norme introdotte dalla regolamentazione europea e, nel contempo, mantenere invariate le modalità di pagamento attualmente in essere con la propria clientela, CNA Servizi Parma Soc. Coop. a r. l. e CNA Associazione Provinciale di Parma informano che nel corso dei prossimi mesi procederanno a porre in essere quanto necessario a consentire la sostituzione, senza soluzione di continuità, delle autorizzazioni all’addebito in conto RID in essere con la propria clientela con i nuovi strumenti di addebito diretto SEPA conformi ai requisiti del Regolamento UE 260/2012. I nostri clienti continueranno, comunque, a ricevere le nostre fatture in addebito sulle coordinate bancarie sulle quali abbiamo effettuato gli addebiti sino ad ora e nulla cambierà rispetto a quanto sottoscritto nel modulo RID. Per ulteriori informazioni sulla SEPA e sui nuovi strumenti di pagamento europei può rivolgersi al proprio fornitore di servizi di pagamento (istituto bancario) o, visitare la sezione SEPA dei siti istituzionali di Banca d’Italia e dell’Associazione Bancaria Italiana.

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tiva ha suggerito ai responsabili di organizzare una mostra collettiva, concretizzata nell’evento dal titolo “art and craft lab” che sarà ospitato negli spazi della CNA di Parma (via La Spezia 52/a) dal 20 dicembre 2013 all’ 1 febbraio 2014. Chi vorrà respirare arte ed artigianato durante i freddi giorni invernali e avrà voglia di estrosità, non potrà perdersi una visita alla mostra collettiva. Sono presenti infatti le opere di Federica Romagnoli, restauratrice specializzata nella conservazione di paliotti in cuoio dorati e dipinti e realizzatrice di manufatti, sempre in cuoio, di notevole pregio; il laborato-

rio “Carta Antica”, che dal 1989 si occupa del restauro di libri, di stampe, di pergamene e di carta decorata a mano; le opere pittoriche di Max Preti e i dipinti di Antonella Polazzo definita la “pittrice del silenzio”. La mostra si completa con lo scultore Nicola Romualdi espone le sue creazioni ispirate ai suoi studi letterari. Si possono anche ammirare le cornci, le stampe, i quadri e le specchiere dell’artigiana Maria Pia Martinelli, infine, piccole di aspetto, ma di grande pregio, sono le miniature di Manuela Micheli anch’esse in esposizione, come gli originali complementi di arredo di Chiara Berta, cha valorizzano e personalizzano la casa.


NEWS Il Decreto è illiberale e impone, di fatto, alle officine di convenzionarsi con una compagnia assicurativa

Le carrozzerie contro la riforma della RC Auto “I

l Governo sembra voler andare in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore RC auto, e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto”. Così le Associazioni dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani - che rappresentato 14.000 carrozzerie delle 17.000 operanti sul mercato nazionale – hanno commentano il provvedimento riguardante la riforma Rc auto che il 13 dicembre è passato all’esame del Consiglio dei Ministri. Il Governo ha varato un Decreto Legge che renderebbe nei fatti obbligatoria la “forma specifica” nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. “Questa ipotesi – sottolineano le Associazioni dei Carrozzieri - è l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le Assicurazioni impongono condizioni contrattualicapestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualità della riparazione. Inoltre si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l’auto dall’officina di fiducia”. “Liberalizzare – aggiungono i Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani - significa ampliare l’offerta, mentre il provvedimento all’esame del Governo metterebbe fuori gioco molte migliaia di carrozzerie che hanno individuato

nella propria indipendenza imprenditoriale la scelta strategica di mercato. Inoltre, la norma proposta si muove in

un grave e palese conflitto di interesse in cui ricadono le Assicurazioni che, per legge, sono obbligate a risarcire il

danno e non ad occuparsi direttamente della riparazione. Infatti, si permetterebbe a chi deve risarcire il danno, quindi a chi paga la riparazione, di decidere dove, come e quanto pagare. In quale economia liberista chi compra un servizio decide il prezzo e le modalità di vendita?” Le Associazioni dei Carrozzieri di Confartigianato, Cna e Casartigiani, che hanno proclamato la mobilitazione della categoria e annunciano una manifestazione a Roma il 29 gennaio, sollecitano l’eliminazione dell’obbligo di risarcimento in forma specifica dal pacchetto di norme sulla riforma dell’RC auto all’esame del Consiglio dei Ministri di domani. “Le carrozzerie indipendenti – concludono - non possono essere rottamate per decreto in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione”.

MULTIMEDIA MAKER, IL NUOVO CORSO ORGANIZZATO DA ECIPAR PARMA Un nuovo corso è stato attivato da Ecipar Parma. Si tratta di un percorso formativo che introduce ad una delle nuove attività, che la tecnologia digitale ha creato. Si tratta del progettista di prodotti multimediali, una figura professionale in grado di strutturare architetture funzionali e definire specifiche tecniche e modalità realizzative di soluzioni e applicativi web based, interpretando fabbisogni di committenti. Occorre quindi possedere conoscenze di grafica, comunicazione, logica e programmazione. Oltre ad avere una certa dimestichezza con il mondo di internet e i servizi che la rete offre. Proprio in considerazione di questi aspetti, il corso formativo di Ecipar prevede di approfondire molti contenuti, anche abbastanza diversi tra loro. Ecco in sintesi le caratteristiche del corso: Contenuti del percorso: metodologia, progettazione, usabilità, accessibilità, diritto d’autore. Grafica vettoriale, bitmap: siti, mobile, tablet (photoshop). Sviluppo progetti web based . Progettazione filmato . Gestione immagini, animazioni, effetti speciali. Sviluppo serious games. Prodotto web per postazione museale o totem fieristico. Il w3c e la web accessibility. Destinari: persone con conoscenze e capacità atti-

nenti l’area “Sviluppo e gestione sistemi informatici”, acquisite in percorsi di istruzione e/o formazione e/o attraverso l’esperienza professionale , occupate e/o disoccupate. Termine iscrizioni 14/02/2014 Iscrizioni e criteri di selezione: i potenziali partecipanti al percorso verranno sottoposti ad una selezione strutturata in un colloquio individuale ed un test scritto per valutare il livello di competenze nello specifico settore. In fase di selezione verrà data precedenza ai disoccupati Durata e periodo di svolgimento: 300 ore di cui 80 di stage dal 24/02/2014-30/06/2014 Attestato: Certificato di qualifica professionale (6° Livello EQF) Progettista di prodotti multimediali Numero di partecipanti previsti: 12 Sede del corso: presso le aule Ecipar, via Sicuri, 44, Parma. Informazioni: il percorso è finanziato dal Fondo Sociale Europeo ed è gratuito. (Regione Emilia Romagna. Rif. PA 2013-2278/Rer Deliberazione della Giunta Regionale n. 1749/2013). Per altre informazioni: tel. 0521.267011 o www.eciparpr.com, referente Roberto Andaloro.

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Le convenzioni 2014 per gli associati Dai servizi assicurativi aI buoni di ogni genere: tutti i vantaggi per gli appartenenti alla CNA

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ssociarsi ad una confederazione di categoria significa tante cose: innanzitutto vedersi rappresentati di fronte alle istituzioni, poter contare su una struttura in grado di fare gli interessi di una categoria e poter usufruire di diversi servizi a condizioni agevolate. Tra queste ultime opportunità la CNA, anche per questo 2014, ha siglato a livello nazionale convenzioni con prestigiosi marchi commerciali o aziende di servizi. Gli associati potranno così trovare svariate occasioni, sconti e convenienze proprio perchè appartenenti alla nostra organizzazione. Di seguito le convenzioni più significative stipulate a livello nazionale, con i relativi servizi e le corrispettive agevolazioni. ABBONAMENTI RIVISTE Class Class Editori è la casa editrice italiana leader nell’informazione. Si è sviluppata negli anni sfruttando le possibilità offerte dalla tecnologia, fino a diventare un gruppo multimediale che diffonde informazioni attraverso tutti i mezzi di comunicazione. Fra le sue attività, infatti, c’è la stampa quotidiana e periodica (MF/Milano Fi-

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nanza, Italia Oggi, Class, Gentleman, Case & Country...), e tra le ultime novità, le divisioni di business dedicate all’informazione per i professionisti dell’economia (Class Professionale) e della finanza (Milano Finanza Intelligence Unit). Cosa Class Editori offre la possibilità di abbonarsi a riviste che permetteranno di essere sempre aggiornati sul mondo dell’economia e della finanza, della moda, dello sport, dei viaggi, dell’attualità e altro ancora, con sconti fino al 50% dedicati al Sistema CNA. Per maggiori dettagli circa le offerte Class consulta la scheda riepilogativa di tutti gli sconti sugli abbonamenti, presente sul sito internet www.servizipiu.cna.it nella sezione Abbonamenti riviste/Class..

raggiunge tutti i lettori, facendo convivere l’amore per la cultura e per la qualità editoriale con le leggi del mercato, la propensione ad intuire e anticipare i cambiamenti con il rispetto e la tutela dei valori della società civile Cosa Sconti fino al 80% per l’abbonamento annuale su più di 90 riviste, come ad esempio Quattroruote, Donna Moderna, Focus, Focus Junior, Panorama, Topolino, Sorrisi e Canzoni, Sale & Pepe, ecc. Per maggiori dettagli circa le offerte Mondadori consulta la scheda riepilogativa di tutti gli sconti sugli abbonamenti, presente sul sito internet www.servizipiu. cna.it nella sezione Abbonamenti riviste/ Mondadori.

Mondadori Il Gruppo Mondadori, con più di cinquanta società controllate e collegate, italiane ed estere, è il maggiore gruppo editoriale italiano e copre tutto l’arco di attività dell’editoria, dalla creazione dei prodotti alla stampa, dalla distribuzione alla commercializzazione. La sua missione è, da sempre, favorire la diffusione della cultura e delle idee, con una produzione che tocca ogni genere e

ASSICURAZIONI Unipol Il nostro Servizio Assicurazioni è garantito da UNIPOL Assicurazioni, la compagnia che da sempre si caratterizza per la realizzazione di servizi e prodotti attraverso il confronto con il mondo imprenditoriale e con CNA in particolare. UNIPOL opera in Italia dal 1963 e in pochi anni ha dato vita ad un Gruppo assicurativo e finanziario


ZOOM BUONI ACQUISTO MyVoucher, la soluzione no tax per il

che si colloca ai vertici del nostro Paese. Il Gruppo ha già 6 milioni di Clienti che riconoscono in questa realtà solida e dinamica la migliore risposta alle loro esigenze di tutela quotidiana. Cosa A tutti i titolari della Carta CNA ServiziPIÙ e ai loro familiari si dà la possibilità di usufruire dei migliori prodotti assicurativi a condizioni vantaggiose. Unipol offre una vasta scelta di soluzioni personalizzabili che sono uno strumento efficace per tutelare la propria attività e la propria famiglia. Le Categorie di CNA con Unipol Assicurazioni hanno studiato specifiche coperture mirate alle esigenze delle singole attività, sia per i beni (immobili, macchinari, attrezzature e merci), che per le esigenze finanziarie dell’impresa (cauzioni, crediti, IVA, TFR). AUTONOLEGGIO E FURGONOLEGGIO Avis AVIS Autonoleggio S.p.A. parte del gruppo Avis Europe plc, è leader in Italia nel mercato dell’autonoleggio a breve termine, con oltre 220 uffici e 12 centri operativi. Avis garantisce soluzioni affidabili, flessibili e adeguate ad ogni esigenza con 22.000 veicoli. Cosa AUTONOLEGGIO: Tariffe dedicate estremamente convenienti in Italia con un risparmio fino al 30% sulle tariffe giornaliere standard e del 15% sulle tariffe weekend standard. Inoltre sconto fino al 10% sulla tariffa Men-

sile Auto con durata minima di noleggio di 27 giorni. FURGONOLEGGIO: Tariffe dedicate estremamente convenienti in Italia. AUTOVETTURE, VEICOLI COMMERCIALI Opel Opel, leader nel settore automobilistico ormai da molti anni, offre eccellenti prodotti sul mercato. Opel intende la qualità in termini di: - innovazione: progettuale e costruttiva, dove il design moderno e accattivante genera soluzioni rivoluzionarie che trascendono i tradizionali segmenti di mercato; - tecnologia: all’avanguardia, che si concretizza in benefici immediati per la clientela; - dinamismo: per la massima soddisfazione di guida; - affidabilità: imprescindibile per uno strumento di lavoro; - flessibilità: sia nell’offerta di prodotto sia nelle soluzioni d’acquisto; - capillarità: della rete di vendita e di assistenza. Cosa Opel riserva a tutti i Soci CNA titolari di Carta ServiziPIÙ numerose offerte in cui è possibile beneficiare dello sconto CNA e di altri incentivi come rottamazione, ecc. Le offerte Opel per CNA sono in costante evoluzione, pertanto sono soggette ad aggiornamenti periodici. Ti invitiamo a verificare eventuali variazioni alla presente offerta presso le concessionarie Opel.

welfare aziendale Grazie a CNA ServiziPIU’, da oggi le aziende Associate hanno a disposizione, a condizioni vantaggiose, i buoni acquisto MyVoucher, un nuovo strumento per motivare i propri dipendenti e collaboratori, beneficiando nel contempo di agevolazioni fiscali. Con MyVoucher, l’unico buono acquisto Tax Free che offre una vasta rete di accettazione dislocata su tutto il territorio nazionale, puoi infatti erogare fino a 258,23 annui detassati per ogni dipendente. Cosa Risparmio per gli Associati: - 7% di commissione (anziché il 10%), per la gestione del servizio: emissione, personalizzazione, confezionamento, trasporto dei Voucher con successivo monitoraggio ed assistenza durante l’esecuzione del servizio ed eventuali sue personalizzazioni; - account commerciale dedicato BUONI PASTO Torna Qui! Ticket service TORNA QUI!TICKET è la prima azienda leader del settore a capitale interamente italiano e tra le prime del mercato che offre il servizio dei Buoni Pasto. Il buono pasto rappresenta il servizio sostitutivo di mensa

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CARTA CARBURANTE

ed è lo strumento più efficace per tutte le aziende che non hanno un servizio di mensa interno, oltre ad essere una delle forme di incentivazione più apprezzate dal personale dipendente. Cosa Scopri i vantaggi del Buono Pasto: risparmia fino l’80% rispetto all’indennità in busta paga, anche con un solo collaboratore (dipendenti part-time, rapporto di collaborazione non subordinato come stagisti e lavoratori a progetto). I vantaggi per le Imprese Associate: - Esenzione da oneri fiscali e previdenziali*, fino a un valore di 5,29 euro per singolo Buono - Deducibilità al 100%. Il costo del servizio è deducibile come costo inerente la gestione del personale - IVA detraibile al 100% - SCONTO MINIMO CNA: 4% sul valore nominale dei buoni pasto acquistati BUONI CARBURANTE Shell Shell Italia è una società con una solida redditività. Dà lavoro direttamente a circa 1.200 persone e ad oltre 2.000 attraverso l’indotto. Il settore dei prodotti petroliferi comprende la distribuzione di carburante attraverso una rete di circa 1.350 punti vendita diretta. Shell Italia fa parte del gruppo Royal Dutch Shell plc. Shell ha come obiettivo di rispondere alla crescente domanda globale di energia ottimizzando al contempo le emissioni di gas serra. Cosa Il Buono Carburante è un ticket che conferisce al suo possessore il diritto a effettuare presso i distributori della rete Shell un rifornimento di importo pari al valore nominale del buono stesso.

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Grazie a CNA ServiziPIÙ potrai beneficiare dei vantaggi fiscali e amministrativi legati all’utilizzo dei Buoni Carburante Shell, oltre ad uno sconto esclusivo sul valore nominale e ad agevolazioni sui costi di spedizione. I Buoni Carburante Shell sono acquistabili in carnet (blocchetti) da 10 Buoni ciascuno. Ogni Buono Carburante Shell ha un valore nominale di 10 Euro. L’ordine minimo per l’acquisto di buoni carburante è di 1000 Euro. Vantaggi Esclusivi Cna - Spese di spedizione: gratuite per tutti i Soci CNA - Sconto CNA: su ordini a partire da 100 blocchetti sarà applicato uno sconto dello 0,5% sul valore nominale dei buoni acquistati Puoi utilizzare i Buoni Carburante come: - Premio per i tuoi dipendenti - Omaggio per i tuoi Clienti - Modalità di rifornimento del parco mezzi aziendale, qualora non avessi i requisiti per richiedere la Carta Carburante.

Shell Cosa Con la carta carburante euroShell Card semplifichi l’amministrazione legata alla spesa carburante e risparmi tempo e denaro, in totale sicurezza! CNA ti assegna gratuitamente per un intero anno la Carta Carburante per fare rifornimento diesel, benzina e GPL, senza contanti, senza commissioni e con uno sconto esclusivo. Vantaggi - Sconto di 2 centesimi al litro su benzina, diesel e GPL anche su Self-Service e Fai da te. - Semplifica la contabilità e sostituisce il contante. - Zero commissioni sulle transazioni e zero spese amministrative. - Accettata in oltre 4.600 distributori Shell, IP Gruppo api, Tamoil ed Esso in Italia e in 20.000 punti all’estero. - Tua anche se hai un solo veicolo - Fattura unica riepilogativa dei rifornimenti in formato elettronico ogni 15 giorni - Sicura perché protetta da codice pin OSTELLI Aig L’AIG, Associazione Italiana Ostelli per la Gioventù, fondato nel 1945 e riconosciuto come ente morale, assistenziale e culturale senza fini di lucro, offre tutte le garanzie di economicità e sicurezza. Cosa Ostelli della Gioventù, aperti a tutte le fasce di età offrono un’ampia gamma di sistemazioni, dalla stanza doppia con bagno in camera a stanze con più letti per


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la famiglia o il gruppo di amici numeroso, a prezzi che vanno dai 13 ai 20 euro a persona per notte. Presentando la Carta CNA ServiziPIÙ o il Modulo di Appartenenza al Sistema CNA (scaricabile sul sito www.servizipiu.cna.it) si può accedere agli Ostelli italiani gestiti direttamente dalla AIG senza acquistare

la Tessera Annuale AIG. Il Modulo di Appartenenza al Sistema CNA è valido anche per i Dipendenti, i Collaboratori e i Pensionati CNA (compresi loro familiari). Inoltre c’è una riduzione del 15% sul prezzo del pernottamento presso gli Ostelli gestiti direttamente dalla AIG: Alghero (SS), Ancona, Bergamo, Bologna, Cagliari, Firenze, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pian di Massiano. Prezzo agevolato per l’acquisto della Tessera AIG per soggiornare negli Ostelli non gestiti direttamente da AIG: - Tessera individuale e Family (tessera unica valida per un nucleo familiare con figli minorenni): 2 euro anziché 3; - Tessera Leader (tessera unica valida per un gruppo organizzato): 10 anziché 18 euro.

Elettronica Certificata. Il servizio è distribuito sul territorio da Sixtema Spa. Cosa I possessori di Carta CNA ServiziPIU’ possono beneficiare di una casella PEC Legalmail di Infocert a condizioni vantaggiose. Caratteristiche della PEC Legalmail standard in offerta per i soci CNA: - una casella da 1 GB di spazio; - 1 GB di Archivio di Sicurezza per il salvataggio automatico dei messaggi e delle ricevute; - notifica SMS della presenza di nuovi messaggi;

POSTA CERTIFICATA E FIRMA DIGITALE Sixtema Infocert Spa è il primo ente certificatore per la firma digitale in Italia, presente sul mercato con più di 500.000 caselle di Posta

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ZOOM Associati CNA. Cosa L’Associato CNA può recarsi presso le tante Strutture ed ottenere sconti fino al 30% su soggiorni e trattamenti. Sul sito internet www.servizipiu.cna.it è presente l’elenco delle Strutture aderenti ed è possibile scaricare un pdf illustrativo contenente i recapiti della Struttura scelta, semplicemente cliccando sul nome. VILLAGGI TURISTICI

- antivirus e antispamming ad alte prestazioni; - possibilità di inviare un messaggio contemporaneamente a 500 destinatari; - assistenza di un call center dedicato; - accessibilità via web attraverso canale sicuro; - uso mediante i più diffusi client di posta quali Outlook e Thunderbird; - possibile uso di filtri per gestire al meglio i messaggi; - opzione di inoltro automatico ad altre caselle; - possibilità di personalizzazione con proprio dominio; - accessibilità ai servizi InfoCert di firma digitale; La PEC è un obbligo di legge, ma anche un’opportunità di innovazione per gli Artigiani e le PMI: - Invio messaggi con ricevute di accettazione e consegna che attestano il momento di spedizione e recapito. - Certificazione del contenuto inviato, dato che la ricevuta di consegna contiene l’intero messaggio trasmesso - Registro della corrispondenza conservato per 30 mesi - Utilizzabile in caso di controversie legali come prova da opporre a terzi. QUOTIDIANO ECONOMICO Italiaoggi ItaliaOggi, con il quale il Sistema CNA ha avviato una proficua e vasta collaborazione, è il quotidiano economico, giuridico e politico leader nell’informazione per i professionisti del fisco, dell’economia e del diritto. È inoltre uno dei capisaldi di un affermato gruppo editoriale multimediale

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leader in Italia e quotato in borsa. Cosa Il Gruppo Class Editori riserva al Sistema CNA un’offerta esclusiva per la sottoscrizione di abbonamenti annuali al quotidiano ItaliaOggi. Lo sconto è del 46% e abbassa l’abbonamento da 467,20 a 249 euro (iva compresa) dal lunedì al sabato. TELEFONIA Vodafone Vodafone è il più grande gruppo di telecomunicazioni mobili al mondo, presente ad oggi in 27 Paesi . Vodafone Italia che è oggi considerata una delle più importanti realtà aziendali del nostro Paese e uno dei successi imprenditoriali dell’ultimo decennio. Cosa Vodafone Partita Iva è la nuova gamma di offerte lanciata da Vodafone Italia per supportare il business di tutti i Clienti che hanno una attività in proprio e che scelgono Vodafone come operatore. Le offerte Vodafone Partita Iva sono pensate per migliorare il lavoro dei clienti con Partita Iva attraverso soluzioni che includono servizi di telefonia mobile, fissa e internet capaci di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione. Per i Soci CNA, Vodafone non solo garantisce le migliori condizioni di acquisizione, ma assicura anche vantaggi esclusivi. TERME Terme in Italia CNA ServiziPIÙ ha aumentato il numero di Terme e Stabilimenti che offrono condizioni riservate e vantaggiose agli

Bluserena Hotel-villaggi direttamente sulla spiaggia con servizi e comfort 4 stelle al miglior rapporto qualità-prezzo in Abruzzo, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia. Cosa Bluserena riserva uno sconto del 15% sui listini 2014 nei suoi hotel-villaggi 4 stelle., calcolato sulle tariffe ufficiali indicate nei listini prezzi 2014 presenti sul sito CNA ServiziPIÙ. Le agevolazioni per CNA saranno attive anche nel periodo invernale (es. offerta Capodanno 2014 al Sansicario Majestic). Serena Majestic Hotel Residence a Montesilvano (PE); Serenè Village a Cutro (KR); Sibari Green Village, Cassano allo Jonio (CS); Grand Hotel Serena e Terme di Torre Canne a Torre Canne di Fasano (BR); Torreserena Village a Marina di Ginosa (TA); Calaserena Village a Maracalagonis (CA); Serenusa Village a Licata (AG). - Novità: per le vacanze invernali Sansicario Majestic a San Sicario (TO). RASSEGNA STAMPA Rassegna stampa nazionale curata da CNA Rassegna stampa curata da CNA, quotidianamente aggiornata e disponibile a tutti i soci registrati su www.servizipiu.it


SERVIZI

Premio Inail per le aziende virtuose Ambiente e sicurezza sul lavoro: il nuovo modello OT24 per l’applicazione delle riduzioni. La consulenza di Tecna

L’

INAIL ha approvato il nuovo modello OT24, per poter usufruire della riduzione del premio INAIL per le aziende che mettono in atto interventi finalizzati al miglioramento delle condizioni di salute, sicurezza e igiene negli ambienti di lavoro. L’INAIL può quindi applicare al Datore di Lavoro (purché l’Azienda sia in regola con le disposizioni in materia di prevenzione infortuni e di igiene del lavoro e con gli adempimenti contributivi e assicurativi), le seguenti riduzioni, che variano in base al numero di dipendenti: Lavoratori - Anno / Riduzione • Fino a 10 / 30% • Da 11 a 50 / 23% • Da 51 a 100 / 18% • Da 101 a 200 / 15% • Da 201 a 500 / 12% • Oltre 501 / 7% Per ottenere tali riduzioni, il Datore di Lavoro dovrà presentare entro il 28 febbraio 2014 specifico questionario compilato nelle sue parti, ove si evidenziano gli interventi migliorativi effettuati nel corso dell’anno 2013. Gli interventi sono suddivisi in sezioni in base al tema e ad ognuno di essi è assegnato un punteggio. Per avere il riconoscimento della riduzione occorre barrare tanti interventi quanti ne occorrono per ottenere il punteggio di 100 punti. L’INAIL potrà effettuare specifico controllo, chiedendo evidenza di quanto dichiarato dall’Azienda. La riduzione, che verrà riconosciuta per

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

Servizi fiscali e contabili

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

l’anno in corso alla data di presentazione della domanda, è comunicata formalmente da INAIL entro 120 giorni dalla data di scadenza/invio presentazione domanda. Suggeriamo pertanto a tutte le aziende interessate, considerata la consistente riduzione, di verificare già da ora la propria posizione per completare eventuali interventi necessari per la compilazione del questionario. TECNA Srl, la società CNA per l’ambiente e la sicurezza sul lavoro, è a disposizione di tutti gli associati per condurre le aziende ad ottenere la riduzione del premio INAIL. Per questo invitiamo gli interessati a contattarci per ogni informazioni e per le modalità di adesione al servizio. TECNA Srl tel. 0521 030551 e-mail info@tecnaparma.it

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Roberto Andaloro roberto.andaloro@eciparpr.com

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credito Osservatorio dei tassi - DICEMBRE 2013 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

1,66% 0,226% 0,223%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

0,333% 0,329% 0,25%

convenzione cna-banche: tassi a DICEMBRE 2013 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 4,476% 2,626% 3,226%

Fascia 2 5,376% 3,126% 3,926%

Fascia 3 6,526% 4,026% 4,926%

Fascia 4 7,726% 5,126% 5,626%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni:

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Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,501% 3,776%

Anticipo fatture 4,376%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,401%

Anticipo fatture 3,376%

Effetti salvo buon fine 2,776%


L’impresa del mese

Maria Lamanna e le borse Made in Parma Da organizzatrice di eventi per le associazioni di volontariato ad imprenditrice: anche in questo modo si può lavorare per il sociale

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a vissuto nei luoghi più remoti del globo per poi ritornare alle origini, nella sua città, Parma per dare vita ad un’avventura imprenditoriale che potesse esprimere il suo estro creativo e per continuare a lavorare per il sociale: “se io creo lavoro aiuto l’economia del nostro paese”. Protagonista della nostra Impresa del Mese è Maria Lamanna. Il marchio,che riprende il nome della creatrice di borse, è tutto italiano e potremmo dire a Km0 rispetto a Parma, perché tutto è fatto nella cittadina emiliana. Come è nata l’idea di avviare questo tipo di attività? “Tutto è nato dall’insoddisfazione di trovare una borsa che mi piacesse. Inizialmente credevo che fosse il Sudafrica, luogo in cui vivevo in quel periodo, a non soddisfare i miei gusti. Dopo una vacanza in Italia ho capito che non era il luogo, ma l’offerta nel mercato delle borse che non mi soddisfaceva. Mia madre mi suggerì di costruirmela da sola. Dopo averla disegnata avevo bisogno di qualcuno,in Sudafrica,che la confezionasse. Ho trovato chi era disposto a produrla, ma non singolarmente, accettò di farla ma riprodotta in 10 pezzi. Non sapendo cosa farne delle borse in più ho deciso di venderle. Visto il passaparola ed il successo è nata una seconda piccola collezione”. Perché ha deciso di tornare in Italia? “Innanzitutto volevo tornare a casa; poi avevo voglia di produrre qualcosa Made in Italy, perché abbiamo nel nostro Paese una

grande cultura dei prodotti di qualità ed era giusto sfruttare questa tradizione”. È stato difficoltoso avviare e portare avanti la sua attività? “Nonostante il periodo e quello che si dica della burocrazia italiana, io non ho avuto particolari difficoltà. Grazie al credito di una banca emiliana (Carisbo) che ha creduto subito nella mia idea imprenditoriale, per quanto si trattasse di borse, e grazie alla Camera di Commercio, che in poco tempo mi ha fatto aprire la partita i.v.a., posso dire che in tre giorni io ho costituito la mia ditta.Il mio rientro è stato entusiasmante, anche perché ho trovato subito un’azienda di pelletteria di Parma, GAFFE, che ha lavorato con nomi famosi della moda come Valentino, che ha subito appoggiato le mie idee creative. Con i ragazzi di GAFFE è stato subito amore a prima vista”. Quali sono i Paesi in cui ha più successo? “Sicuramente gli Stati Uniti e poi a seguire Londra. L’Italia è un po’ più dura, ma il successo all’estero sta diventando un biglietto da visita per il mercato italiano”. Quali sono i canali e gli strumenti di business che utilizza per le vendite in Italia e soprattutto all’estero? “Le mie borse sono presenti sia in negozi fisici che on line. In Italia ho due punti vendita uno a Parma e uno a Verona. Negli Stati Uniti grazie a Blomingdale’s i miei prodotti sono presenti a Los Angeles, Chicago, New York. Le mie creazioni sono anche a Londra, dove ho un po’ il cuore. Per quanto riguarda la vendita on line utilizzo siti di e-commerce”. Ha mai pensato di produrre altro o vuole concentrasi solo sulle borse? “Per il momento voglio concentrarmi sulla creazione di borse, ma se dovessi decidere di produrre dell’altro sicuramente sarebbero cappelli”. Quali sono i punti di forza dell’attività? “Sicuramente il fatto che rispettiamo le scadenze è un punto importante. Siamo molto seri quando si tratta di lavoro, ma per fare una cosa seria c’è bisogno di follia”. Per quale caratteristica si riconoscono i suoi prodotti? “Se devo definirli con un aggettivo sicuramente direi “decisi” perché ogni singola borsa è prodotta singolarmente ed ha un posto a sé nel contesto del marchio. Inoltre

CARTA D’IDENTITà NOME: Maria Lamanna DOVE SI TROVA: Parma, Strada Bassa dei Folli, 68 Tel. 393478194049 info@marialamanna.com

sono decisi per la costruzione, per la scelta del materiale.C’è una scelta voluta dei colori. Pochi fronzoli. Si va al sodo. Inoltre abbiamo creato dei “Fan gadget” per permettere a tutti di avere delle nostre piccole creazioni”. Come ha fatto ad arrivare sulle riviste di moda più prestigiose? “Sono state loro a cercarmi, inizialmente Vogue e Glamour che sicuramente si sono scambiate i servizi, facendo parte dello stesso gruppo”. Ha ricevuto riconoscimenti? “Ho vinto due premi. Nel giugno del 2013 ho vinto l’Independent Handbag Designer Awards. Avevo fatto la domanda e quando ho ricevuto la telefonata da New York ho capito di essere tra le finaliste. Sono belle soddisfazione. Quando sono arrivata lì il giorno della premiazione, ho avuto la sensazione di aver vinto e così è stato. Dopo questo premio ho avuto molta pubblicità e i miei prodotti sono stati venduti da Blomingdale’s. Ho vinto anche il premio Mipel per la categoria Design studios per il prodotto più innovativo e creativo. Dopo questo premio mi ha chiamato Vogue Italia che promuove il marchio su Wowcracy “.

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agenda

Nuovi artigiani e makers sul web Un e-book che raccoglie le testimonianze dell’evento Pillole di Futuro

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iorgio Soffiato ha raccolto in un ebook le testimonianze di artigiani e maker che hanno partecipato due mesi fa all’evento “Pillole di futuro”. Dalla moda ecosostenibile al commercio elettronico per artigiani digitali, “Lo farò” (titolo del libro elettronico) propone le storie, rinfrancanti, di giovani imprenditori capaci di fare le cose in modo nuovo e di condividere le proprie esperienze in rete. “Pillole di futuro” è un evento itinerante e multiforme che, proprio come il nostro ParmaCamp, fa dell’eterogeneità dei suoi micro talk il proprio elemento identitario e strutturale. Nasce come un momento di confronto in cui persone normali con delle

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storie vere, speciali, da raccontare, si aprono alla platea in contesti informali ed assieme provano a portare a casa un pensiero, una riflessione, un aperitivo su quello che succederà domani. Persone normali con storie speciali, recita il payoff:“Pillole” vuole portare alla ribalta gli innovatori della porta accanto, i rivoluzionari di quartiere, i creativi di tutti i giorni, le persone insomma che, anche dietro l’angolo, magari senza che noi lo sappiamo, stanno facendo con cuore e intelligenza, sfidando le difficoltà dell’inizio e l’impasse dell’avvio. Lo scorso 11 ottobre, poco dopo la Maker Faire di Roma, si radunarono a Rovigo alcuni tra i casi più interessanti nel panorama dei maker e del nuovo artigianato che si avvale del web come strumento di lavoro. Subito dopo l’evento gli organizzatori ebbero la sensazione che disperdere quello che era emerso durante gli speech sarebbe stato un grandissimo peccato. Nasce allora l’idea di racchiudere le esperienze che Stefania Zorzan, Luca Pais Becher, Silvia Massacesi, Davide Scomparin, Stefano Di Ciaccio e Laura Di Benedetto hanno raccontato a “Pillole di Futuro - Lo Farò” in un e-book da rendere liberamente scaricabile on line.

Lo farò Di Giorgio Siffatto E-book dell’evento“Pillole di futuro” http://bit.ly/KdbIUC

calendario Meccanica agricola e agroalimentare in Russia dal 7 al 12 Aprile 2014 Unioncamere Emilia-Romagna promuove una nuova missione imprenditoriale per favorire lo sviluppo di rapporti commerciali stabili tra le imprese emiliano-romagnole e russe. Gli interessati dovranno inviare la scheda di adesione all’indirizzo anna.mazzali@mo.camcom.it. Dettagli su www.pr.camcom.it.

Progetto India 2014 Dal 2 al 6 giugno 2014 Nuove opportunità per le imprese emiliano-romagnole dei settori “Edilizia e infrastrutture” . Verrà realizzata una missione imprenditoriale in India a favore del settore edilizio. La scheda di adesione dovrà essere trasmessa agli uffici di ciascuna Camera di commercio entro e non oltre il 24 gennaio 2014. Il progetto coinvolgerà 6/8 aziende scelte.

Opportunità in Turchia per le aziende sanitarie Febbraio 2014 Un progetto per le PMI sul mercato turco. Il progetto si rivolge a tutte le aziende della regione Emilia Romagna appartenenti alla filiera della salute e dei servizi correlati. Per informazione e chiarimenti contattare: Ufficio Internazionalizzazione, dott.ssa Sabrina Sabatini, tel. 0521 210243.246 – estero@pr.camcom.it



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