Io L'Impresa - Ottobre 2012

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ottobre 2012

Anno XXXV - n.100 del 15/10/2012. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Verso l’accorpamento delle province Un percorso dettato dalla necessità di razionalizzare le Amministrazioni locali. Ormai certa l’unione di Piacenza e Parma B7281012

news

l’impresa del mese

zoom CNA Fita-Ecipar: al via i corsi obbligatori per la professione L’attestato di frequenza conferma i requisiti necessari. La partenza è prevista per il 5/11

I contributi dalla CCIAA per fare crescere le imprese Il plaining completo di interventi finalizzati a diverse iniziative e azioni positive

Nuova Pasticceria Lady: la professionalità più volte premiata

La grande cura delle materie prime, l’esperienza e la maestria meritano il top dal Gambero Rosso



EDITORIALE 4

Primo piano L’accorpamento delle province

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news Decreto Sviluppo: le disposizioni sul lavoro Ecipar - Fita: al via i corsi professionalizzanti Amva: progetti per l’occupazione Apprendistato in regola con Ecipar Imprenditori stranieri di successo

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zoom Contributi e finanziamenti della CCIAA

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credito L’andamento dei tassi

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L’impresa del mese Nuova Pasticceria Lady

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AGENDA Il libro

Anno XXXV - n.100 del 15/10/2012. Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it - 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

riordino degli enti locali: privilegiare le caratteristiche socio-economiche dei territori Nei giorni scorsi, il CAL (Consiglio delle autonomie locali) ha votato a maggioranza il documento sul riordino dei confini amministrativi all’interno delle Regioni. Il documento approvato a maggioranza prevede che le province di Parma e di Piacenza si uniscano, come quelle di Reggio e Modena ed alcune altre della Romagna in modo da avere una regione formata da cinque province e non più nove come in precedenza. La delibera di accorpamento è conseguente e tiene conto dei principi contenuti nella legge approvata in Agosto. meglio nota come “Spending review”.Anche all’interno del sistema Camerale, il quale non è toccato direttamente dalla predetta normativa, si è aperto il dibattito, che prende spunto da una sollecitazione del Ministro Passera, ma qui si sta ragionando con criteri differenti e con la previsione di differenti modalità di razionalizzazione. Cna, in tempi non sospetti, ha sostenuto la tesi che andava nella direzione della soppressione dell’Ente Provincia, perchè da tempo le nostre richieste contenevano azioni che andavano nella direzione di una radicale razionalizzazione dei costi e dei livelli della politica. Gli accadimenti degli ultimi tempi ci rendono ancor più convinti della necessità di proseguire in questa direzione. Semplificazione, riorganizzazione, abbattimento dei costi burocratici sono da tempo inseriti tra le priorità dell’agenda dell’Associazione, di conseguenza accogliamo con favore ogni riforma che vada in questa direzione. Sulle ipotesi di accorpamento non vi e stato grande dibattito, solo una discussione tutta interna agli organismi interessati, e neppure grande coinvolgimento dei soggetti della rappresentanza per un confronto nel merito. Se fossimo stati chiamati ad esprimere un parere, sicuramente avremmo preferito un accorpamento che riducesse ulteriormente il numero delle province e ciò non perché siamo sostenitori della “Grande Emilia” tout court, ma perchè crediamo che un soggetto di queste dimensioni possa rispondere meglio a tutti gli obiettivi che si devono perseguire con un simile progetto: razionalizzazione organizzativa, abbattimento dei costi, affinità economiche ed infrastrtturali, contiguità dei territori che a livello economico, più che politico, già da tempo dialogano tra loro. Auspichiamo così, che il sistema camerale, nella riflessione in corso abbia il tempo e il coraggio di proporre un progetto di riforma che tenga conto anche di questi elementi. Cna Parma si riconosce nel documento approvato nel mese di Settembre da Unioncamere Emilia Romagna laddove si dice che la riorganizzazione funzionale degli ambiti territoriali di operatività delle strutture camerali, pur coerente con le esigenze generali di contenimento ed efficientamento della spesa pubblica, può non coincidere necessariamente con le proposte di riordino della governance territoriale. Per le proprie peculiarità e competenze, le Camere di Commercio sono sicuramente in grado di sovraintendere a molte delle funzioni che non saranno più prerogativa delle nuove province: internazionalizzazione delle imprese, sviluppo delle attività economiche, formazione, innovazione, ricerca e sviluppo, sono attività e funzioni che sono nell’operatività del sistema camerale, molto spesso gestite in duplicazione di ruoli. Per concludere, a nostro avviso, è sicuramente funzionale per l’economia delle imprese e dei territori, e in questa direzione ci si dovrà indirizzare, un riordino che tenga conto delle caratteristiche socio-economiche del territorio, evitando il pericolo che il sistema camerale venga utilizzato come pedina di scambio per facilitare il consenso politico sul ridisegno dei confini amministrativi. Gualtiero Ghirardi - Presidente Provinciale

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primo piano Sempre più probabile la costituzione di una provincia unica tra Parma e Piacenza

Taglio delle province, tra requisiti, controproposte e... referendum L

a semplificazione e riorganizzazione dell’amministrazione locale e statale sul territorio oggi è arrivata ad essere una tra le più sentite priorità del governo Monti, e ciò in piena coerenza con gli obiettivi di riduzione della spesa pubblica che hanno portato ai tagli che ogni italiano sta già toccando con mano in prima persona, ma anche per dare un bel colpo di forbice a quei costi della politica che oggi sono al centro del ciclone per i fatti della Regione Lazio, ma non solo. Se oggi, appunto per quanto di più ignobile sta emergendo dal sottobosco della politica, l’attenzione dei media e il discredito degli italiani è soprattutto rivolto alle Regioni, in quanto istituzioni,

sono in realtà le Province che sono state identificate, in via emblematica, come sedi degli “sprechi e delle inefficienze della Pubblica Amministrazione”, per cui il dibattito, ormai da tempo, si è di conseguenza concentrato prevalentemente sull’opportunità di eliminare o accorpare le Province. Una volontà che si sta traducendo in azione concreta oggi, ma che da anni, pur supportata da progetti di razionalizzazione anche validi, si è sempre scontrata tra posizioni anche e solo ideologiche, relegando in secondo piano la questione degli ambiti territoriali ottimali per razionalizzare la gestione delle competenze e degli interventi pubblici. Prima con la “Manovra salva Italia” poi

Quali saranno le funzioni della “nuova provincia” ? Di certo edilizia scolastica, ambiente e trasporti. Ma chi gestirà la formazione professionale, i centri per l’impiego, il sociale, il turismo, l’agricoltura, lo sport?

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con la recente “Spending review”, il governo Monti ha dato un deciso colpo di acceleratore alla questione, varando un percorso di “riordino” delle Province, in base a requisiti minimi decisi dal Governo, che coinvolge nell’individuazione delle proposte le Regioni, d’intesa con i Consigli delle Autonomie Locali (CAL). Con


speciale RAZIONALIZZAZIONE AMMINISTRAZIONI LOCALI deliberazione del Consiglio dei Ministri del 20 luglio sono fissati i requisiti minimi (2.500 chilometri quadrati e 350.000 abitanti) al di sotto dei quali non è possibile mantenere in vita le Province. Parametri che mettono a rischio 64 enti provinciali, salvandone 33 (oltre alle 10 Città metropolitane già individuate). In riferimento ai possibili accorpamenti per superare i requisiti minimi, la legge precisa che “assume il ruolo di Comune capoluogo delle singole province, il Comune già capoluogo di provincia con maggior popolazione residente, salvo il caso di diverso accordo tra i Comuni già capoluogo di ciascuna provincia oggetto di riordino”. Un percorso che, pur con alle spalle questi punti fermi, non ha ancora concluso il suo iter, in quanto entro il 3 di ottobre il CAL deve inviare alla rispettiva Giunta Regionale un’ipotesi di riordino (si auspica concordata) che, in coerenza coi requisiti minimi previsti, entro il 24 ottobre dovrà essere trasmessa al Governo che, attraverso un Decreto-legge procederà al riordino delle Province sulla base delle proposte ricevute dalle Regioni, in cui sarà comunque confermato che gli organi di governo – non più elettivi – saranno il Presidente e il Consiglio, con la soppressione della Giunta. Nella nostra regione, possiedono, allo stato attuale, i requisiti minimi le Province di Bologna, Ferrara, Modena e Parma,

di conseguenza, per le altre è previsto l’accorpamento. Così come nelle altre Regioni anche in Emilia - Romagna il ruolo di sintesi spetta dunque alla Giunta e al CAL (Consiglio delle Autonomie Locali) il quale, in base allo statuto regionale, costituisce un “organo di rappresentanza, consultazione e

coordinamento tra la Regione e gli enti locali”, costituito da 22 membri di diritto (i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e dei Comuni con più di 50.000 abitanti) e da 22 membri elettivi (i Sindaci dei Comuni non capoluogo fino a 50.000 abitanti, di cui la metà appartenenti a Comuni montani, eletti

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primo piano

dall’assemblea dei Sindaci). Le ipotesi di quali potranno essere gli accoppiamenti o gli accorpamenti tra le Province, coerentemente all’individuazione delle Province che posseggono i requisiti, oggi sono ancora non ben definite. Sembra certa la costituzione di una Provincia unica della Romagna (Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini), così come certa è l’attribuzione a Bologna di “città metropolitana”,mentre l’ipotesa di costruire una grande provincia dell’Emilia comprendente Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, sembra non aver trovato, almeno nell’immediato, i consensi dovuti. E allora, siccome i tempi stringono, i Consigli Provinciali di Piacenza e Parma, rispettivamente il 24 e il 25 settembre scorsi, hanno deliberato all’unanimità un ordine del giorno che prevedeva la costituzione di un unico Ente-Provincia, anche se è quanto meno singolare che nel corso della stessa seduta, il Presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi abbia sostenuto l’opportunità di accelerare i tempi per indire un referendum provinciale che chieda ai cittadini se vogliano cambiare regione, volgendo le spalle all’Emilia Romagna per guardare verso la Lombardia. Va da sé che, a questo punto, Reggio Emilia andrà ad accorparsi con Modena. Tornando al Consiglio Provinciale di Parma che ha votato all’unanimità la “fusione” con Piacenza, c’è da sottolineare un passaggio centrale dello stesso OdG che chiarisce come l’ipotesi della “Grande Provincia Emiliana” non sia del tutto pre-

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cluso, in quanto stabilisce “di concorrere al riordino regionale costruendo con Piacenza una nuova Provincia; di continuare a perseguire l’obiettivo della costituzione di un ente di area vasta comprendente le attuali Province di Parma, Piacenza, Modena e Reggio Emilia, che nel futuro, insieme con la costituenda provincia della Romagna e la nascita della Città metropolitana di Bologna, configuri un modello istituzionale regionale più al passo coi tempi e in linea con le dinamiche di integrazione europea”. Se un primo passo, quello formale, richiesto nei termini della legge, è stato fatto, rimangono ancora alcuni passaggi cruciali,

progetti non andati in porto, non poche incertezze, diverse perplessità che lo stesso Presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ha voluto sottolineare nella lettura della relazione che ha introdotto il dibattito e il susseguente voto, non nascondendo le riserve sulla modalità con cui a livello governativo è stata affrontata la vicenda legata al futuro di questi enti, mettendo in evidenza le incertezze e le contraddizioni che permangono, in particolare sulle funzioni (si sa di certo che la nuova Provincia continuerà ad occuparsi di edilizia scolastica, ambiente e trasporti, ma ancora non è dato sapere se gestirà pezzi importanti quali la formazione professionale, i centri per l’impiego, l’agricoltura, il turismo, lo sport, il sociale) e sulla natura di questi enti, se saranno cioè di primo livello, come è ora, o di secondo livello, così come recita l’ultimo decreto del Governo. “Pur in questa situazione in cui mancano indicazioni importanti siamo chiamati a prendere decisioni sui confini – ha detto Bernazzoli – abbiamo valutato nel corso di queste settimane le diverse ipotesi a cominciare dalla costituzione di un’area vasta che andasse da Modena a Piacenza e mettesse insieme realtà molto forti per potere anche competere meglio come territorio. Non vi è stato però il tempo per raggiungere un’intesa larga. Con Piacenza siamo riusciti a trovare sicuramente una affinità che ci permette di avviare questo percorso, intanto che si definiscano competenze, ruolo, funzioni e governance di queste nuove Province” .


speciale RAZIONALIZZAZIONE AMMINISTRAZIONI LOCALI

PIACENZA Superficie in Kmq 2.589 Abitanti 290.141 Densità 112,07 abitanti/Kmq 48 Comuni PARMA Superficie in Kmq 3.449,32 Abitanti 442.070 Densità 128,16 abitanti/Kmq 47 Comuni

REGGIO EMILIA Superficie in Kmq 2.292,89 Abitanti 533.614 Densità 232, 73 abitanti/Kmq 45 Comuni

RAVENNA Superficie in Kmq 1.858 Abitanti 391.275 Densità 210,59 abitanti/Kmq 18 Comuni

MODENA Superficie in Kmq 2.688,65 Abitanti 706.509 Densità 262, 77 abitanti/Kmq 47 Comuni

FORLì - CESENA Superficie in Kmq 2.377 - Abitanti 395.489 Densità 166,38 abitanti/Kmq - 30 Comuni

BOLOGNA Superficie in Kmq 3.703 - Abitanti 1.000.335 Densità 270, 14 abitanti/Kmq - 60 Comuni Città metropolitana - abitanti 383.949

RIMINI Superficie in Kmq 863,58 - Abitanti 329.970 Densità 382,1 abitanti/Kmq - 27 Comuni

FERRARA Superficie in Kmq 2.631,12 Abitanti 359.994 Densità 136,82 abitanti/Kmq 26 Comuni

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primo piano Unioncamere sta ragionando sul riordino degli ambiti territoriali di riferimento delle CCIAA

Camere di Commercio, si cambia? I

n un quadro di razionalizzazione dell’Amministrazione locale e statale, così come detta la legge del 7 agosto u.s, a cui è seguita la decisione di accorpamento delle Province che non rispondono a determiinati requisiti, anche il sistema camerale, in seguito ad una proposta autonoma di razionalizzazione delle proprie strutture, quindi per niente legata alle dinamiche attivate attraverso un dettato di legge che riguardano il riordino delle Province, sta ragionando di un’autoriforma finalizzata alla razionalizzazione della rete territoriale, senza inficiare l’efficacia della propria mission nei confronti delle imprese e dei territori. Una discussione ancora aperta negli organi dirigenziali dell’Ente, che ha visto l’Emilia Romagna aprire la discussione e tracciare importanti percorsi-guida per le future decisioni. Ad Andrea Zanlari, Presidente della Camera di Commercio di Parma e di Union Camere Emilia Romagna abbiamo chiesto di farci il quadro della situazione attuale. “Con l’introduzione nell’ordinamento giuridico del concetto di Sistema camerale, la riforma del 2010 ha riconosciuto e valorizzato la vocazione delle Camere di commercio a pensare e agire in un’ottica di rete, ovvero come il punto di raccordo privilegiato tra politiche pubbliche - nazionali e locali - e sistema delle imprese.

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Il Sistema camerale italiano è composto dalle Camere di commercio italiane, le Unioni regionali, Unioncamere e diverse società di sistema, ma anche le Camere di commercio italiane all’estero e quelle estere in Italia. In particolare, la riforma ha ribadito e ampliato le competenze camerali, rafforzando la capacità delle Camere di sviluppare attività e progetti a favore della promozione del Made in Italy, del rispetto delle regole di mercato, della diffusione della giustizia alternativa, dell’innovazione e della semplificazione. Sul piano istituzionale la riforma ha conferito a tutto il Sistema camerale pari dignità nel dialogo con gli enti locali e gli altri protagonisti dello sviluppo del territorio, stabilendo la possibilità di sottoporre pareri e proposte alle amministrazioni centrali dello Stato e alle Regioni sulle questioni di interesse del sistema delle imprese. Preso atto che, su spinta delle istituzioni comunitarie, le quali hanno sottolineato l’atipicità nel panorama europeo di un assetto basato su tre enti territoriali elettivi (Regione, Provincia, Comune),

l’istituzione provinciale come l’abbiamo finora conosciuta è in via di superamento, Unioncamere Emilia-Romagna ha voluto affrontare con rapidità ed efficacia il tema della riorganizzazione del sistema per garantire la coesione del sistema e assicurare al tessuto economico la continuità di funzioni e servizi, prevedendo di mettere a fattor comune tutte le possibili sinergie tra le diverse strutture camerali. I recenti provvedimenti sul riordino delle Province non investono in automatico l’assetto degli enti camerali in virtù della specifica autonomia funzionale a essi riconosciuta. Inoltre la legge di riforma approvata nel 2010 ha confermato che le Camere presentano una specificità nel panorama degli enti pubblici, in considerazione della presenza negli organismi direttivi dei rappresentanti dell’economia (imprese, consumatori, sindacati dei lavoratori, cooperazione, ordini professionali). La Giunta di Unioncamere ER, composta dai Presidenti delle nove Camere di commercio presenti in regione, il 10 settembre ha quindi approvato all’unanimità un documento sul “riordino degli ambiti territoriali” di operatività degli enti camerali, al fine di “elevare l’efficienza degli interventi per la competitività delle imprese”. Il documento approvato dalla Giunta traccia la direzione di marcia di un percorso guidato da alcuni punti cardine:


speciale RAZIONALIZZAZIONE AMMINISTRAZIONI LOCALI ottimizzare la gestione delle competenze camerali, perseguire economie di scala e di specializzazione per aumentare il volume degli interventi di promozione dell’economia, contenere i costi. Nel contempo vanno tutelati il radicamento territoriale e la funzione di prossimità con le imprese. A tal fine la riorganizzazione del sistema camerale non può basarsi su criteri quali la popolazione residente e la superficie territoriale (principi su cui si fonda il riordino delle Province), piuttosto deve prendere in considerazione parametri dimensionali e di operatività come il bacino di utenza dell’attività e indicatori di efficienza e di rigidità delle spese. La Convention annuale delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna (Reggio Emilia, 1-2 ottobre) ha confermato la convergenza delle associazioni di categoria sull’approccio indicato da Unioncamere Emilia-Romagna. Il documento è stato nel frattempo inviato al Presidente dell’Unioncamere nazionale, Ferruccio Dardanello perchè le CCIAA dell’Emilia-Romagna, grazie a questo

atteggiamento proattivo nell’affrontare la questione, possano essere capofila nel tracciare il disegno nazionale di riorganizzazione delle strutture camerali. Una volta completati gli approfondimenti, le proposte saranno sottoposte al vaglio del Ministero dello Sviluppo Economico, individuato dalla riforma del 2010 come l’istituzione di riferimento per i provvedimenti di attuazione della normativa sull’istituto camerale». Si possono già intravedere possibili soluzioni per la CCIAA di Parma? «Le possibili soluzioni che riguarderanno l’ente camerale di Parma saranno quelle individuate nell’ambito di Unioncamere Emilia-Romagna, e quindi ipotesi che guardino oltre i confini regionali sono, ad oggi, da escludersi». Cosa comporterebbe se la Provincia facesse riferimento ad un territorio e la CCIAA di Parma ad un altro? «L’ente Provincia per come l’abbiamo conosciuto è destinato a scomparire, resteranno alcune competenze che non riguarderanno lo sviluppo dell’economia. Il problema dell’eventuale sfasamento

tra territorio di riferimento della CCIAA e competenza della Provincia quindi sostanzialmente non si pone». L’ipotesi è che l’ente camerale potrà fare riferimento a un territorio tendenzialmente corrispondente all’attuale territorio provinciale, ma si tratta appunto di ipotesi attualmente in discussione.

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focus

Decreto Sviliuppo: le disposizioni inerenti il mondo del lavoro Previsti contributi per nuove assunzioni di alto profilo e nuovi interventi per le zone terremotate

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el numero di settembre del nostro mensile abbiamo riportato i provvedimenti fiscali di maggior interesse per le imprese contenute nel DL 83/12, convertito in legge il 7 agosto n.134, meglio conosciuto come “Decreto Sviluppo”. Qui di seguito mettiamo in evidenza quei provvedimenti che ineriscono il lavoro sotto diversi punti di vista e in diversi settori ma che soprattutto per la nostra regione assumono un rilievo particolare. Ulteriori disposizioni per le zone interessate dal sisma del 20 e 29 maggio art. 10 Il 35% delle risorse destinate al futuro bando ISI INAIL 2012 viene destinato ad interventi di messa in sicurezza, compresa la ricostruzione, di capannoni ed impianti industriali danneggiati dal sisma avvenuto in Emilia, Lombardia e Veneto tra maggio e giugno 2012. La ripartizione delle risorse tra le Regioni ed i criteri per il loro utilizzo saranno definite con apposito DPCM. Disposizioni in materia di responsabilità solidale dell’appaltatore art. 13-ter In caso di appalto di opere o di servizi, l’appaltatore è responsabile in solido con il subappaltatore del versamento: • delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente • dell’IVA dovute in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del subappalto. La responsabilità opera nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto. L’appaltatore si libera dalla responsabilità solidale se, prima del pagamento del corrispettivo, verifica che gli adempimenti che

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sono giunti a scadenza sono stati eseguiti dal subappaltatore. L’adempimento degli obblighi può essere anche comprovato da un’attestazione asseverata dal responsabile dell’assistenza fiscale di un Caf imprese, da un commercialista o da un consulente del lavoro. L’appaltatore è legittimato a sospendere il pagamento del corrispettivo fino a quando il subappaltatore non produce la documentazione che comprova l’effettuazione degli adempimenti. Il committente non è più responsabile in solido, ma deve verificare la documentazione che attesta la corretta esecuzione degli adempimenti succitati da parte dell’appaltatore e degli eventuali subappaltatori. Il mancato controllo è punito con una sanzione amministrativa, variabile da euro 5.000 a euro 200.000, se risulta che gli adempimenti non sono stati corret-


focus tamente eseguiti dall’appaltatore e dal subappaltatore. A tal fine, il committente può sospendere il pagamento del corrispettivo fino all’esibizione da parte dell’appaltatore della documentazione. La disposizione si applica in relazione a contratti conclusi: • da soggetti che li stipulano nell’ambito di attività rilevanti ai fini IVA • in ogni caso, dai soggetti elencati negli Art. 73 (società di capitali, società cooperative, enti pubblici e privati con attività commerciale diversi dalle società, ecc.) e 74 (Stato ed enti pubblici) del Tuir. La disposizioni non si applica alle stazioni appaltanti previste nel codice dei contratti pubblici (D.lgs 163/2006). Contributo tramite credito d’imposta per le nuove assunzioni di profili altamente qualificati Art. 24 Dal 26/06/2012, e’concesso a tutte le imprese un contributo, utilizzabile esclusivamente in compensazione, sotto forma di credito d’imposta del 35%, con un limite massimo pari a 200 mila euro annui ad impresa, del costo aziendale sostenuto per le assunzioni a tempo indeterminato di: • personale in possesso di un dottorato di ricerca universitario conseguito presso un’università italiana o estera se riconosciuta equipollente in base alla legislazione vigente in materia; • personale in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico, di cui all’Allegato 2 del decreto, impiegato in attività di Ricerca e Sviluppo. Il contributo, che deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi ma non concorre alla determinazione del reddito e della base imponibile IRAP, può essere fruito da tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalle dimen-

sioni aziendali, dal settore economico di appartenenza e dal regime contabile adottato. Il credito d’imposta è concesso se il nuovo personale costituisce un incremento rispetto al numero complessivo dei dipendenti del periodo d’imposta precedente. Al fine di favorire la ripresa economica e garantire il mantenimento dei livelli occupazionali nelle zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, una quota del beneficio è riservata ad assunzioni operate da imprese con sede o unità locali nei territori dei comuni del cratere sismico. Sono previste specifiche cause di decadenza del diritto a fruire del contributo: • numero complessivo dei dipendenti inferiore o pari a quello indicato nel bilancio presentato nel periodo d’imposta precedente • i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di tre anni (due anni nel caso di PMI) • siano definitivamente accertate violazioni non formali alla normativa fiscale, contributiva in materia di lavoro dipendente, sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori o siano emanati provvedimenti definitivi della magistratura contro il datore di lavoro per condotta antisindacale. • in sede di conversione è stata inserita un’ulteriore ipotesi di decadenza: la delocalizzazione delle attività produttive in un Paese extra UE che comporti la riduzione delle attività in Italia nei tre anni successivi al periodo di imposta in cui ha fruito del contributo. Per usufruire del contributo le imprese dovranno presentare apposita istanza sulla base delle disposizioni applicative che saranno emanate, entro 60 giorni dal 26/6/2012, da un successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero dell’economia

e delle finanze. Misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell’occupazione nelle attività svolte da call center art. 24-bis Sono introdotte discipline a tutela dell’occupazione per le attività svolte da call center con almeno venti dipendenti che intendono delocalizzare. Se un’azienda decide di spostare l’attività di call center fuori dal territorio nazionale deve darne: • comunicazione preventiva, almeno 120 giorni prima del trasferimento, al Ministero del lavoro, indicando i lavoratori coinvolti • comunicazione all’Autorità garante per la protezione dei dati personali, indicando quali misure vengono adottate per il rispetto del codice in materia di protezione dei dati personali e del registro delle opposizioni; • analoga informativa deve essere fornita dalle aziende che già oggi operano in Paesi esteri. Le aziende che delocalizzano attività

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in Paesi esteri non possono fruire dei benefìci previsti dalla L. n. 407/1990. Il mancato rispetto delle nuove disposizioni comporta la sanzione amministrativa pecuniaria di 10.000 euro per ogni giornata di violazione. I call center che svolgono attività di vendita diretta di beni e servizi cd.“outbound” possono usare i contratti di collaborazione coordinata e continuativa a progetto. Sulla base del corrispettivo definito dalla contrattazione collettiva nazionale di riferimento. Riordino della disciplina in materia di riconversione e riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa art. 27 Il Ministero dello sviluppo economico, nei casi di situazioni di crisi industriali complesse con impatto significativo sulla politica industriale nazionale, adotta Progetti di riconversione e riqualificazione industriale al fine di: a) sostenere la competitività del sistema produttivo nazionale; b) attrarre nuovi investimenti; c) salvaguardare i livelli occupazionali. I Progetti promuovono investimenti produttivi, la riqualificazione delle aree interessate, la formazione del capitale umano, la riconversione di aree industriali dismesse, il recupero ambientale e l’efficientamento energetico dei siti e la realizzazione di infrastrutture strettamente funzionali agli interventi. Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, elabora misure volte a favorire il ricollocamento professionale dei lavoratori

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interessati da interventi di riconversione e riqualificazione industriale. Tali misure possono essere realizzate mediante il coinvolgimento di imprese abilitate allo svolgimento di servizi di outsourcing e possono essere cofinanziate dalle regioni, nonché dai fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua. Per le disposizioni applicative si deve attendere un successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto. Revisione della legge fallimentare per favorire la continuità aziendale art. 33 Il decreto sviluppo ha introdotto novità significative riguardanti la gestione delle crisi aziendali. Infatti, considerando anche le modifiche inserite in sede di conversione in legge, sono state introdotte importanti integrazioni alla Legge Fallimentare (L. F.) nelle parti relative: - all’azione revocatoria (integrati gli artt. 67, 69-bis e 72 della L.F.) - al concordato preventivo (artt. 161 seguenti della L. F.) - agli accordi di ristrutturazione (art. 182 bis della L. F.) - alle disposizioni penali. Inoltre, altre integrazioni hanno riguardato l’art. 38 del Codice dei Contratti Pubblici (Requisiti di ordine generale) e gli artt. 88 e 101 del TUIR con riferimento alle procedure concorsuali precedentemente richiamate.

Il restayling della Legge Fallimentare continua poi con l’introduzione di nuovi articoli ed in particolare l’articolo: - 169-bis: Contratti in corso di esecuzione; - 182-quinquies: Disposizioni in tema di finanziamento e di continuità aziendale nel concordato preventivo e negli accordi di ristrutturazione dei debiti; - 236-bis: Falso in attestazioni e relazioni. Lo spirito degli interventi è volto a raggiungere i seguenti e principali obiettivi: - incentivare la denuncia tempestiva della crisi aziendale - incrementare la protezione del debitore durante la presentazione di un piano di ristrutturazione - superare le criticità dei finanziamenti durante la fase di preparazione o negoziazione dell’accordo - colmare il vuoto normativo relativo al concordato preventivo con continuità aziendale - definire una specifica responsabilità per il professionista attestatore - definire una disciplina sui requisiti di indipendenza del professionista. Agenzia per la promozione all’estero el’internazionalizzazione delle imprese italiane art. 41 Il Ministero dello Sviluppo economico dovrà adottare un DM che regolamenti gli aspetti operativi necessari ad aiutare le imprese italiane ad andare all’estero promuovendo il raccordo con i soggetti pubblici e l’accesso alle agevolazioni disponibili. Modifiche alla legge 28 giugno 2012, n. 92, e misure in materia di accordi di lavoro art. 46-bis Le modifiche alla Riforma Fornero riguardano in particolare i seguenti istituti: • contratto a termine: il periodo minimo di


focus interruzione fra due contratti a termine è ridotto a 20 o 30 giorni (rispettivamente per contratti di durata fino a sei mesi o superiore) per le attività stagionali e in ogni altro caso previsto dai contratti collettivi stipulati ad ogni livello dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale • somministrazione di lavoro a tempo indeterminato: la stessa viene ammessa in tutti i settori produttivi, in caso di utilizzo, da parte del somministratore, di uno o più lavoratori assunti con contratto di apprendistato • lavoro autonomo con partita IVA: diventano meno stringenti i parametri da rispettare, perché il rapporto non sia presunto di co.co.co., in quanto gli indicatori di para subordinazione, collegati alla durata del rapporto e al reddito percepito, devono sussistere per due anni consecutivi; • lavoro accessorio: per l’anno 2013 le prestazioni possono essere rese in tutti i settori produttivi, compresi gli enti locali, e nel limite massimo di 3.000 euro di corrispettivo per anno solare, da percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito • estensione ai lavoratori collocati in mobilità nel corso dell’anno 2014 della durata dell’indennità prevista per coloro che sono collocati in mobilità nel 2013 • contribuzione alla Gestione Separata: viene modificato il trend di crescita delle aliquote. Per gli iscritti ad altra gestione previdenziale si accelera la relativa progressione mentre per i non iscritti ad altra gestione previdenziale si differisce l’inizio della progressione all’anno 2014 • CIGS in caso di procedure concorsuali: fino al 31/12/2015, il trattamento potrà essere concesso solo quando sussistano prospettive di continuazione o di ripresa

dell’attività e di salvaguardia, anche parziale, dei livelli di occupazione. Resta invece confermata dall’1/1/2016 l’abrogazione dell’articolo 3 della L.223/91 • gestione collettiva della crisi aziendale: gli accordi collettivi che concordino il ricorso agli ammortizzatori sociali devono essere depositati presso il Ministero del lavoro, secondo modalità che verranno indicate con decreto direttoriale • collocamento disabili: nella base occupazionale non sono computabili i lavoratori occupati con contratto a tempo determinato di durata fino a sei mesi • trasferimento d’azienda e tutele art. 2112 c.c.: anche nei casi di concordato preventivo e di omologa dell’accordo di ristrutturazione dei debiti, la disciplina dell’art. 2112 c.c. si applica nei termini e con le limitazioni previste dall’accordo collettivo con cui è stato definito il mantenimento, anche parziale, dell’occupazione. Misure per lo sviluppo delle imprese culturali dello spettacolo art. 51-bis Agli organismi dello spettacolo, nelle diverse articolazioni di genere e di settore, costituiti in forma di impresa, è riconosciuta la qualifica di micro, piccola e media impresa ai sensi della disciplina dell’UE. Le stesse fruiscono delle agevolazioni previste dalla legislazione nazionale e comunitaria a favore delle piccole e medie imprese. Misure per lo sviluppo dell’occupazione giovanile nel settore della green economy Art. 57 Possono essere concessi finanziamenti a tasso agevolato a soggetti privati che operano in determinati settori della cosiddetta “green economy”. L’accesso ai finanziamenti viene subordinato a requisiti occupazionali. In particolare:

• i progetti di investimento presentati dalle imprese devono prevedere occupazione aggiuntiva a tempo indeterminato di giovani con età non superiore a 35 anni alla data di assunzione • nel caso di assunzioni superiori a tre unità, almeno un terzo dei posti e’ riservato a giovani laureati con età non superiore a 28 anni • le nuove assunzioni, per singola impresa richiedente, devono essere aggiuntive rispetto alla media totale degli addetti degli ultimi 12 mesi Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 20 e del 29 maggio 2012 art. 67-septies Le discipline contenute nel D.L. n. 74/2012 e nell’art. 10 del decreto 74 stesso si applicano anche ai territori: • dei comuni di Ferrara e Mantova; • e, ove risulti l’esistenza del nesso causale tra i danni e gli eventi sismici, dei comuni di Castel d’Ario, Commessaggio, Dosolo, Motteggiana, Pomponesco, Viadana, Adria, Bergantino, Castelnovo Bariano, Fiesso Umbertiano, Casalmaggiore, Casteldidone, Corte de’ Frati, Piadena, San Daniele Po, Robecco d’Oglio, Argenta.

LAVORAZIONI MECCANICHE lavorazioni di fresatura e tornitura su macchine cnc e tradizionali di Mora Andrea Via Della Valle, 4/B - Q.re La Bionda - 43036 Fidenza - PARMA - Tel. 0524.84937 - Fax 0524.533321 amministrazione@morameccanica.it

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NEWS CNA FITA - ECIPAR Dal 5 novembre obbligatori per le imprese di trasporto merci conto terzi

Al via i corsi professionalizzanti TRASPORTO MERCI CONTO TERZI per imprese di trasporto con veicoli di massa complessiva superiore a 1,5 ton. fino a 3,5 ton. Contenuti del percorso Elementi di diritto civile Elementi di diritto commerciale Elementi di diritto sociale Elementi di diritto tributario Gestione commerciale e finanziaria dell’impresa Accesso al mercato Norme tecniche e di gestione tecnica Sicurezza stradale Destinatari Il percorso è obbligatorio per coloro che intendano avviare un’attività di trasporto merci con veicoli di massa complessiva superiore a 1,5 ton e per le imprese “ex esentate” che devono adeguare i propri requisiti entro il 7 aprile 2013

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a quando è entrato in vigore il regolamento europeo 1071/2009 il 4 dicembre 2011, vi sono state modifiche nella normativa italiana di accesso alla professione di autotrasportatore. Oggi pertanto i requisiti richiesti per esercitare con veicoli di massa complessiva superiore ai 1500 kg ed inferiori a 3500 kg sono: 1)capacità professionale 2)capacità finanziaria 3)onorabilità 4)stabilimento Le imprese che all’entrata in vigore della norma già esercitavano con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 e fino a 3,5 tonnellate (o quelle che hanno chiesto l’iscrizione all’Albo per esercitare con tali veicoli fino al 6 aprile 2012 – anche se non hanno documentato l’acquisizione entro tale data di almeno un autoveicolo) debbono dimostrare i 4 requisiti per l’accesso alla professione entro il 7 aprile 2013. Fino a tale data possono libe-

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ramente immettere in circolazione gli stessi autoveicoli. Per queste imprese, ai sensi dell’articolo 11, comma 6-bis, della legge 35/2012, l’idoneità professionale può essere comprovata con la sola frequenza ad un corso di formazione “professionalizzante” iniziata entro la predetta data. Con tale prova (facilitata), le citate imprese potranno tuttavia esercitare solo con autoveicoli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate Le imprese nuove che intendono esercitare con autoveicoli di massa complessiva superiore a 1,5 e fino a 3,5 tonnellate devono prima dimostrare onorabilità, idoneità finanziaria e professionale alla Provincia e poi, una volta iscritte, documentare il requisito di stabilimento all’Ufficio Motorizzazione, unitamente alle nuove regole di accesso al mercato previste per questa tipologia di imprese, dal comma 6-quinquies, dell’articolo 11, della legge 35/2012 (cioè acquisto di cessione di azienda che poi si cancella, cessione

Durata e periodo di svolgimento 70 ore di lezione + 4 ore di verifica finale. Dal 5 novembre 2012 al 7 febbraio 2013. Due incontri la settimana dalle 18,30 alle 21,30. è prevista la frequenza del 100% Termine iscrizioni 31 ottobre 2012 Numero di partecipanti previsti Il percorso verrà avviato con un numero minimo di 15 partecipanti Docenti Professionisti con pluriennale esperienza nel settore Attestato Al termine del percorso, previo superamento della verificafinale, verrà rilasciato l’attestato di frequenza, requisito obbligatorio per esercitare la professione Costo 750 euro + IVA (saldabile in tre rate) Sede di svolgimento ECIPAR di Parma Scarl via G. e G. Sicuri 44/a Parma Per infromazioni ed iscrizioni tel. 0521/267011 fax 0521/267070 Referente Roberto Andaloro

parco veicoli di categoria non inferiore a Euro 5 da azienda che poi si cancella ovvero acquisizione e immatricolazione di almeno 2 autoveicoli di categoria non inferiore a Euro 5). Per quanto riguarda l’idoneità professionale va presentato l’attestato di frequenza del corso professionalizzante ivi previsto e che peraltro va ancora disciplinato da parte della Direzione Generale. Per rispondere a tale eveninza

CNA FITA di Parma, in stretta collaborazione con il proprio ente formativo ECIPAR Parma, ha strutturato - con partenza il 5 novembre - il primo corso previsto dalle norme per l’inizio dell’attività di autotrasportatore il cui programma è possibile verificare nel box qui di fianco. Per ulteriori informazioni contattare Daniela Ottelli 0521/227281 o Roberto Andaloro 0521/267011


NEWS Il programma del Ministero del Lavoro favorisce anche le Pmi

AMVA: progetti per l’occupazione L’

Apprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale – AMVA – è un Programma promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, attuato da Italia Lavoro, con il contributo del Fondo Sociale europeo. Il Programma intende promuovere l’applicazione del contratto di apprendistato, per incrementare i livelli occupazionali dei giovani nel mercato del lavoro italiano, oltre sostenere e diffondere gli strumenti volti a favorire la formazione on the job e l’inserimento occupazionale

PER CHI è L’OBBLIGO DEL TACHIGRAFO? Dando risposta ai quesiti presentati nel marzo 2011 e giugno 2012 inerenti il riconoscimento delle casistiche oggetto di esenzione dall’uso del tachigrafo, i Ministeri dei Trasporti e dell’Interno, attraverso una circolare congiunta, hanno fornito i necessari chiarimenti, togliendo operatori di Polizia ed utenti dall’ampio margine

di giovani che si trovano nello stato di svantaggio attraverso la promozione di dispositivi per incentivare il contratto di apprendistato, la creazione delle “botteghe mestieri” e contributi per la creazione di nuova impresa con particolare riferimento a comparti produttivi propri della tradizione italiana. Nell’ambito della linea di intervento “sperimentazione operativa”saranno realizzate 3 attività APPRENDISTATO Tale azione è finalizzata alla promozione e diffusione di un uso più incisivo di dispositivi e strumenti volti a favorire l’inserimento occupazionale di giovani da 15 a 29 anni. Per le aziende che assumeranno giovani con contratto di apprendistato sono previsti: 5.500 euro di contributo per ogni giovane, che abbia compiuto quindici anni e fino al venticinquesimo anno di età, assunto con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale (in tutti i settori di attività); 4.700 euro di contributo per ogni giovane di età compresa tra i diciassette e i ventinove anni, assunto con contratto di apprendistato professionalizzante o di mestiere (in tutti i settori di attività).

di incertezza preesistente e dando accoglimento alle tesi da noi sostenute come associazione riguardo l’esenzione e la parificazione dei veicoli di imprese private ai mezzi posseduti dai soggetti concessionari di reti stradali. Rimaneva tuttavia il problema di come attestare la sussistenza dei presupposti richiamati dalla circolare congiunta. Al fine di completare il discorso è stato ulteriormente coinvolto il Ministero dell’Interno tramite il CAPS - Centro

Sperimentazione di un modello per formare giovani all’interno di “BOTTEGHE DI MESTIERI” quali strutture impegnate nei comparti produttivi propri della tradizione italiana, individuate mediante un avviso pubblico (110 “botteghe dei mestieri” in altrettante province). Per questo tipo di azione sono previsti i seguenti incentivi: 2.500 euro mensili per ogni bottega di mestiere in cui 30 giovani disoccupati svolgono un tirocinio semestrale per la formazione on the job; 500 euro mensili per 3.300 giovani ( 30 per le 110 province) inseriti nelle botteghe che beneficeranno di un periodo (6 mesi) di formazione lavoro in azienda. CREAZIONE NUOVE IMPRESE Ovvero sviluppo e gestione di un sistema sperimentale di contributi finalizzati alla creazione di nuova imprenditoria da parte di giovani con attitudine imprenditoriale Per questo tipo di azione sono previsti i seguenti incentivi: 10.000 euro per 500 giovani interessati a promuovere nuove imprese nei comparti produttivi propri della tradizione italiana. Per info: www.italialavoro.it o www.lavoro.gov.it

meno burocrazia per avviare i proggetti Per capire la reale efficacia delle iniziative legate al progetto AMVA ci siamo rivolti a Roberto Andaloro, AD di Ecipar Parma. “Certo le iniziative sono molto accativanti e per questo abbiamo avuto, anche a livello di CNA Regionale, diversi incontri con rappresentanti di AMVA per affrontare anche le problematiche che purtroppo si sono presentate quando siamo scesi sul piano pratico. Ad esempio sul progetto apprendistato l’azienda avrebbe dovuto aprire una fidejussione bancaria. Certo, assolutamente restituibile in assoluta sicurezza, ma nessuna impresa, soprattutto in questo periodo, avrebbe voluto impegolarsi con una fidejussione. Anche il progetto delle botteghe artigiane, che abbiamo seguito in particolare, presentava una difficoltà a monte: occorreva presentare in partenza 20 imprese del settore merceologico individuato, che fossero tra loro in rete, e trovare, sempre a priori, tutti i tirocinanti. Quindi problemi logistici ed organizzativi di non semplice risoluzione. Sul terzo progetto dedicato all’avvio imprenditoriale stiamo lavorando con AMVA attraverso un bando regionale che ha agevolato l’approccio. è stata approvata una serie di “voucher” per l’avvio di imprese che stiamo mettendo in opera in collaborazione con CNA CREAIMPRESE e con l’Unione Province Italiane dell’Emilia Romagna.

Addestramento Polizia Stradale di Cesena - che, proponendo alcune integrazioni, ha validato la modulistica allegata. Ricordiamo che l’esenzione può riguardare le imprese private di trasporto che svolgono servizi di assistenza, installazione e manutenzione della segnaletica stradale, le imprese che svolgono servizio di “spazzaneve”, imprese impegnate nei cantieri edili autostradali per lavori di asfaltatura.

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NEWS Continua la rubrica dedicata alle imprese che tagliano un traguardo importante della loro attività

I nostri auguri di buon compleanno A

nche in questo numero di “Io l’impresa Parma” mettiamo in vetrina le imprese che in questo mese di ottobre festeggiano l’anniversario della loro costituzione. A spegnere la candelina del mezzo secolo è la Ghidini Gabriele e figli S.N.C. 50 anni di attività Ghidini Gabriele e figli s.n.c. Basilicanova - CNA Produzione 40 anni di attività Dodi S.N.C. di Dodi Franco e C. San Pancrazio Parmense CNA Servizi alla comunità 30 anni di attività Edil-Legno srl Fidenza CNA Produzione

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20 anni di attività Pelagatti S.N.C. di Pelagatti Emilio e C. Parma CNA installazione e impianti Baruchelli Florio e Figli S.N.C. Parma - CNA Servizi alla comunità Grafica Moderna S.N.C. di Luciano Marsico San Pancrazio Parmense - CNAComunicazione e terziario Termoidraulica Reggiani di Reggiani Giulio e C. Noceto CNA Installazione e impianti Spagheria Bolsi S.N.C. di Bolsi Giorgio e C. San Secondo Parmense - Comercio e turismo Tecnotaglio di Fornari Bruno & C S.N.C. Basilicanova CNA

Federmoda Arcari Mobili S.N.C. di Arcari Eugenio e C. Parola CNA Commercio e turismo Salumificio Ferrari Giovanni Srl Tizzano Val Parma CNA Alimentare Garulli Evasio & C S.N.C. Sorbolo CNA Produzione Tele-Standard di Garimberti Dante & C Sas Sorbolo CNA Installazione e impianti Fanfoni Impianti Srl Collecchio CNA Installazione e impianti Abati Bruno Arredamenti S.N.C. Salsomaggiore Terme CNA Produzione Cosmic Group Srl Salsomaggiore Terme

CNA Commercio e turismo Bussacchini Srl Salsomaggiore Terme CNA Commercio e turismo 10 anni di attività Manini Marco Ponte Taro CNA Installazione e impianti Primavera impresa di pulizie di Tallarita Maria Busseto CNA Servizi alla comunità Casa della scarpa di Salvatore Traina Sorbolo CNA Servizi alla comunità Brozzi Devid Parma CNA Installazione e impianti Decorgessi di Vitale Domenico Torrile CNA Costruzioni Palomba Claudia Fontanellato CNA Fita


acconciatore? Solo se abilitato Diventare acconciatore, ma anche esercitare la professione, non sarà più come prima. Dal 30 agosto,

sistri: sospeso il pagamento per il 2012 è contenuta nel Decreto Sviluppo, l’ufficializzazione della sospensione del SISTRI e, ccon essa anche il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012. IL Decreto n°83/12, appunto definito “Decreto Sviluppo” di fatto rende inefficace anche quello pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 agosto scorso in merito alle semplificazioni del SISTRI, in quanto all’articolo 52 prevede che “il termine di entrata in operatività del Sistema SISTRI, … è sospeso fino al compimento delle anzidette verifiche e comunque non oltre il 30 giugno 2013 ...” Lo stesso articolo al comma 2 è molto esplicito in quanto recita “... è altresì sospeso il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012”. Pertanto, nonostante

ma in via provvisoria, in attesa di una delibera definitiva da parte della Regione, prevista a fine mese, solo chi è in possessso dei requisiti richiesti dalla legge, ovvero un’abilitazione riconosciuta, ottenibile attraverso il superamento di un esame tecnicopratico, al termine di percorsi di formazione professionale di cui la Regione Emilia Romagna ha stabilito i parametri per acquisire i requisiti per la definizione standard della figura di acconciatore, potrà

esercitare. Di fatto viene completamente cancellata la Legge 161 che dal 1963 regolamentava il settore. Pertanto viene a cessare la possibilità del riconoscimento dell’abilitazione a seguito dello svolgimento di attività professionale come dipendente, apprendista, titolare, socio o collaboratore familiare di una impresa di acconciatore. La Regione Emilia Romagna a seguito dell’entrata in vigore del Decreto 147/12 dell’agosto scorso ha voluto tuttavia precisare che i soggetti che avessero già maturato il diritto al riconoscimento dell’abilitazione ai sensi dell’art. 2, L. 161/1963, entro il 13 settembre 2012 compreso, potranno comunque presentare istanza di abilitazione.

il suddetto decreto pubblicato il 23 agosto preveda il pagamento dei contributi SISTRI entro il 30 novembre 2012, tale disposizione risulta inefficace poiché tutto il decreto è da ritenersi inapplicabile in una situazione di sospensione dell’intera

disciplina, anche in considerazione che una disposizione prevista con decreto ministeriale è di ordine inferiore rispetto ad una legge, e dunque non può modificarla. In definitiva, le imprese non dovranno effettuare alcun versamento.

save the date: c’è il cocktail della ricerca Imperdibile l’appuntamento che CNA Innovazione Parma e ASTER hanno organizzato per mercoledì 17 ottobre presso il Grand Hotel de la Ville (Barilla Center) quando, a partire dalle 17, due settori determinanti della nostra stessa civiltà, ma non sempre comunicanti fra loro, il mondo dell’impresa e quello della ricerca, troveranno la più accattivante atmosfera per dialogare, confrontarsi e individuare nuove opportunità legate all’innovazione. Un confronto aperto, assolutamente fuori dagli schemi, dove la virtuosa combinazione tra l’esperienza, la passione, la pragmaticità, il coraggio, la curiosità e la forza degli imprenditori si confronta, dialoga alla pari con la competenza, la capacità di analisi, il gusto della scoperta ed il patrimonio di conoscenza dei ricercatori. Una formula già sperimentata con successo, concomitante con la settimana europea dedicata alle Pmi, che prende il nome di “Cocktail della ricerca”, nata non solo per favorire il dialogo tra questi due mondi, ma anche per rendere reciprocamente fruibili i servizi e le risorse di ognuno.

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NEWS Dallo scorso aprile è in vigore il nuovo testo unico che ridefinisce alcune norme fondamentali

Apprendistato in regola con Ecipar

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ra le attività di Ecipar in campo formativo, spicca quella che fa riferimento all’apprendistato che dall’aprile scorso fa riferimento ai criteri di legge dettati dal Nuovo Testo Unico per l’Apprendistato (dlgs.167/11), che ha abrogato tutte le norme precedenti in materia di apprendistato, pur confermando le tre tipologie “classiche”: 1) per la qualifica o per il diploma professionale, 2) professionalizzante o contratto di mestiere, 3) di alta formazione o di ricerca. Le principali novità introdotte dal Testo Unico, relativamente all’apprendistato professionalizzante o di mestiere, sono: definizione del contratto di apprendistato come contratto a tempo indeterminato, durata massima del contratto di 3 anni (tranne che per le figure equiparabili all’artigianato e per l’artigianato in generale), possibilità di recesso al termine della durata formativa del contratto, nuove modalità

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sanzionatorie, monte ore formativo variabile. Il Testo Unico definisce inoltre che la formazione obbligatoria per l’apprendistato professionalizzante (al momento l’unico utilizzato in fase di assunzione), il cui monte ore annuale dipende dal titolo di studio dell’apprendista e da eventuali crediti formativi, con una durata minima di 80 ore fino ad un massimo di 130 ore, venga disciplinata nella seguente modalità. La parte di formazione trasversale è definita dalla Regione Emilia Romagna nelle DGR 775 del 11 giugno 2012 e DGR 1150 del 30 luglio 2012 . Con questa tipologia di formazione s’intende :“formazione finalizzata a far acquisire all’apprendista le competenze che comprendono le conoscenze e capacità di un’area professionale del Sistema regionale delle qualifiche, quelle fondative di una professione e comuni a più qualifiche della stessa area professionale”. La Regione finanzia la formazione trasversale con un vou-

cher pari a 500 euro per ogni annualità e per un complessivo di 40 ore di formazione . Ecipar si occupa in quanto ente accreditato, della gestione burocratica della modulistica e del ritiro del suddetto voucher. La parte professionalizzante è definita dal CCNL di riferimento dell’Azienda. Il monte ore complessivo sui tre anni dipende dal titolo di studio dell’apprendista e da eventuali crediti formativi per figure professionali e per titolo di studio. Il costo della formazione professionalizzante è a carico dell’impresa. Il ruolo di Ecipar Ecipar opera nell’ambito della formazione per l’apprendistato erogando servizi di consulenza, assistenza alle imprese per la formazione interna, erogazione della formazione trasversale, erogazione della formazione tecnico professionale tramite la metodologia “On the job” e formazione dei tutor aziendali. Il servizio che ECIPAR offre comprende anche il supporto alle aziende nella corretta applicazione del contratto dal punto di vista della formazione da erogare, valutando con l’azienda il regime contrattuale/ formativo in essere e il corretto monte ore formativo

accreditamento a garanzia di efficacia Ecipar in qualità di socio del Consorzio Formazione e Lavoro, è un organismo accreditato dalla Regione EmiliaRomagna ed ammesso, quale soggetto attuatore, all’erogazione e gestione delle attività formative in materia di apprendistato. Negli ultimi anni sono stati gestiti e attivati da Ecipar in media 1200 percorsi formativi, e pianificate 70 aule di formazione proposte sia sul territorio di Parma che sulla intera provincia. In questo modo è stato possibile garantire a molteplici realtà imprenditoriali del territorio di ottemperare agli obblighi formativi previsti dalla normativa vigente.

da applicare in base al CCNL di appartenenza, al sistema regionale, e alle conoscenze possedute dall’apprendista. sistema regionale, e alle conoscenze possedute dall’apprendista. Quindi perché conviene appoggiarsi a ECIPAR?


NEWS - perché il contratto dell’apprendistato non può prescindere dagli obblighi formativi. - perché ECIPAR è in grado di supportare l’azienda nella stesura del Piano Formativo Individualizzato, grazie a consulenti formati e qualificati, elaborato e consegnato alle aziende entro 30 giorni dalla data di assunzione come previsto dagli obblighi di legge . - perché Ecipar è in grado di garantire all’azienda la partecipazione del proprio apprendista a corsi di formazione in materia di sicurezza per i lavoratori neo assunti (così come previsto dal l’Accordo Conferenza Stato Regioni in materia di sicurezza sul lavoro del 21 dicembre 2011), entro i 60 giorni dalla data di assunzione. - perché fornisce un monitoraggio costante, un libretto

formativo del cittadino e un attestato finale che rispetta i criteri individuati dagli organismi di controllo. - perché eroga da anni percorsi formativi mirati alla qualificazione e alla professionalizzazione dei propri corsisti grazie ad un ampia scelta di programmi formativi e di metodologie didattiche che vanno dalla formazione frontale e all’utilizzo delle diverse piattaforme in modalità e-learning. Le aule sono organizzate sia su Parma che in provincia, garantendo agli apprendisti delle aziende clienti la fruizione di: - aule di formazione sulla sicurezza sul lavoro rischio basso-medio e alto; - laboratori tecnici per elettrici; - laboratori per costruttori di macchine utensili; - laboratori di ristorazione

macrobiotica e naturale; - aule e laboratori di estetica/ acconciatura; - aule di marketing, tecniche di vendita e controllo di gestione; - aule specifiche di settore per termoidraulici; - aule professionalizzanti per

operatori amministrativo segretariale; - inglese commerciale, di base e di livello avanzato; - laboratori di informatica con attenzione alla promozione dell’immagine azienda le su social network. E molto altro ancora.

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INCHIESTA La storia di quattro stranieri che sono riusciti a diventare imprenditori nel nostro Paese

Io ce l’ho fatta! è

sempre bello ascoltare le storie di come oggi imprenditori di successo hanno messo in piedi la loro azienda. Dal momento in cui è scattata l’idea, magari dopo anni di praticantato o di lavoro dipendente, di come hanno iniziato tra ansie e sacrifici, con scarsa esperienza, ma col coraggio e la convinzione di potercela fare che contraddistingue tutti coloro che intraprendono una propria attività. Ma c’è chi per arrivare a creare un proprio spazio nel mondo della piccola impresa, oltre a queste, ha dovuto aggiungere altre difficoltà. Partire dal proprio Paese, lasciare la famiglia, gli affetti più cari, abbandonare gli studi o riporre addirittura una laurea “inutile” in un cassetto, arrivare in un Paese sconosciuto, pieno di incognite, non sempre ospitale, adattarsi al suo stile di vita, dover pensare al proprio sostentamento cercando un lavoro, per poi crearlo, da imprenditore. Queste pagine sono dedicate a quattro di loro che qui, a Parma, hanno trovato l’ambiente giusto, chi li ha ascoltati e chi li aiutati per coronare il loro sogno imprenditoriale.

Nabok Alla dall’Ucraina Sarta Nabok Alla è arrivata dall’Ucraina nel nostro Paese tredici anni fa. L’economia ucraina affrontava all’epoca un periodo di grande crisi, dovuta sia alla crisi finanziaria globale di fine anni ’90, che all’altissimo livello di inflazione presente nel Paese. Tradizionalmente le ricchezze dell’Ucraina sono il grano – tanto che era soprannominata il granaio d’Europa -, il legname e l’estrazione mineraria. Dopo aver ottenuto l’autonomia e le susseguenti riforme, l’economia ha dato diversi segnali di ripresa, dimostrando di essere uno delle più sviluppate nei Paesi dell’ex Unione Sovietica. “Posso paragonare la situazione del mio paese d’origine, negli anni in cui sono emigrata io, a quella che vive adesso l’Italia. I giovani laureati non hanno possibilità di lavoro e per crearsi un futuro devono andare fuori dal proprio Paese e allontanarsi dalla propria famiglia – comincia così Nabok Alla, proprietaria dell’attività sartoriale Ago e

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Fili di via Savani, il racconto del suo percorso lavorativo.“Sono laureata – continua – in Economia e Commercio, ma il mio titolo di studio in Ucraina non serviva a nulla. Ho deciso di venire qui in Italia per cercare lavoro e sono stata fortunata perché ho conosciuto una ragazza parmigiana che mi ha aiutato ad aprire la sartoria e inizialmente ha lavorato al mio fianco, insegnandomi il mestiere. Dopodichè, quando ho iniziato l’attività da sola, mi è stato molto utile l’aiuto della CNA: sono sempre stati gentili e disponibile e mi hanno risolto molti problemi e questioni burocratiche, che da sola avrei faticato a svolgere. Mi rivolgo a loro ogni volta che ho bisogno e finora sono sempre rimasta molto soddisfatta”. Nabok Alla abita a Parma con il figlio ventenne e, dopo tredici anni trascorsi qui, si sente italiana, ma sull’attuale crisi puntualizza: “Quando sono arrivata io, partire da zero era più facile, mentre adesso per i ragazzi ci sono meno opportunità. Anche nel mio settore sono cambiate molte cose e il lavoro è diminuito, tanto che

se prima avevo bisogno di una dipendente che mi aiutasse, ora riesco a gestirmi le riparazioni e le creazioni sartoriali da sola. Abbandonare il mio Paese d’origine non è stato facile, ma era l’unica opportunità che avevo per costruire qualcosa. Non ho sfruttato la mia laurea, ma – conclude Alla - sono riuscita comunque ad aprire un’attività e posso ritenermi fortunata”. Shpendi Ndreu dall’Albania Lavorazione prosciutti Shpendi Ndreu ha lasciato l’Albania e la sua famiglia, negli anni novanta, dopo aver conseguito la laurea in Economia e Commercio, con l’intento di proseguire gli studi in Italia.“Il primo periodo

qui in Italia non è stato facile. Volevo continuare a studiare e prendere la laurea magistrale nell’università italiana, ma i soldi non bastavano mai e nonostante tutti i miei sforzi fui costretto ad abbandonare gli studi e mettermi a lavorare.” Fin da subito Ndreu ha iniziato a lavorare nei salumifici e a specializzarsi nella lavorazione dei prosciutti, prodotti tipici della zona di Langhirano. Dopo alcuni anni ha deciso di provare ad aprire un’attività imprenditoriale per proprio conto e – dopo alcuni tentativi non proprio soddisfacenti – si è rivolto alla CNA di Langhirano. “Il mio rapporto è CNA è bellissimo. Da parte loro c’è sempre molta professionalità – spiega


INCHIESTA Ndreu – e gentilezza nel rapportarsi con noi imprenditori e aiutarci a risolvere i problemi quotidiani che si hanno nella gestione di un’azienda, anche piccola che sia”. Oggi l’impresa di Ndreu conta una cinquantina di dipendenti e si occupa della lavorazione dei prosciutti e dei prodotti di salumeria per conto terzi: “Non abbiamo una sede nostra, ma lavoriamo a chiamata, quindi non solo nella zona di Parma, ma anche in altre parti e città italiane, soprattutto ad Udine”. Il distacco dal Paese d’origine non è stato sicuramente facile: “I primi anni qui in Italia sono stati duri, la mia famiglia d’origine era rimasta in Albania. Adesso sto bene in Italia e non ho intenzione di ritornare, ormai la mia vita è qui: mi sono sposato, ho due figli e anche la mia famiglia si è trasferita qui vicino a me. Credo che l’Italia sia un Paese fantastico e che possa dare molte opportunità di lavoro; adesso è un periodo di crisi un po’ in tutti i settori, e non posso dire che il mio non ne risenta, ma sono fiducioso e so che questo Paese può farcela a ripartire e risollevarsi”. Aldemilda Lotito dal Brasile Estetista La storia di Aldemilda Lotito è diversa dalle altre. Originaria del Brasile è stata adottata da una famiglia napoletana quando aveva solo nove anni: “La mia famiglia era molto povera. Mia madre ha cresciuto otto figli, ma la nostra situazione economica era pessima, l’unico lavoro possibile era quello dei campi, così sono stata data in adozione. Ho ripreso i contatti con la mia famiglia d’origine circa cinque anni fa: adesso in Brasile si vive meglio e il governo garantisce casa e assistenza sanitaria gratuita anche alla mia famiglia”. Ad oggi, infatti, il Brasile è considerato tra i Paesi emergenti più in crescita per il PIL, anche se l’industria si è sviluppata solo da qualche

decennio. Aldemilda si è laureata in Lingue e si è trasferita a Parma circa tre anni fa, per seguire gli spostamenti lavorativi del marito. “Ho aperto il mio centro estetico dopo un anno che mi ero trasferita in questa città. L’Italia è un Paese fantastico, ci sono cresciuta e lo sento mio. Fare l’estetista è sempre stata la mia passione, così ho anche frequentato la scuole specializzate per questo mestiere e ho conseguito il diploma per esercitare l’attività di estetista. Nel primo periodo mi è stato molto utile l’aiuto della CNA soprattutto per la compilazione delle carte, ma anche per il servizio dei commercialisti: con loro mi trovo molto bene anche perché si occupano molto professionalmente della gestione complessiva dell’azienda”. Oltre ad Aldemilda nel centro estetico lavora anche una dipendente, ma la ricerca non è stata facile: “I ragazzi fanno fatica a trovare lavoro – è vero – ma spesso non si accontentano di quello che offre il mercato. Prima di scegliere la ragazza che lavora con me, ho fatto molti colloqui e nonostante offrissi un buon lavoro, molti rifiutavano perché le ore di lavoro erano troppe”. Il centro estetico di Aldemilda Lotito si trova in via Emilia Est 21/b.

Julian Xeka dall’Albania Edilizia e decorazione d’interni Terra di grande emigrazioni, l’Albania ha dato i natali anche a Julian Xeka, proprietario di Studio Decor un’impresa che si occupa di edilizia e decorazione per interni. Julian arriva in Italia a soli 13 anni, nel 1997, approfittando della presenza sul nostro territorio del fratello e degli zii. “Quando sono arrivato ero un ragazzino, ma sapevo già fare molte cose. Nel mio paese bisogna saper fare di tutto, i soldi sono pochi e spesso per riuscire a cavarsela il fai da te è indispensabile: avevo imparato a imbiancare le pareti, costruire muri, aggiustare la bicicletta. Insomma tutto ciò che aveva a che fare con la

manualità.” L’attività di Julian si occupa principalmente di ristrutturazione di interni di edifici pubblici e privati, in particolare banche, ospedali, salumifici: “Ho iniziato a lavorare appena arrivato in Italia e in principio lavoravo con un ragazzo di Langhirano, poi mi sono messo in proprio e adesso ho una squadra di dieci persone. Siamo molto apprezzati e abbiamo lavoro in tutta Italia, da Roma a Milano a Napoli: le attività più richieste sono la pavimentazione, gli intonaci, il cartongesso, i tinteggi e tutto ciò che abbia a che fare con l’edilizia di interni. La nostra caratteristica è che per offrire il meglio, lavoriamo giorno e notte, e i nostri clienti sono sempre molto soddisfatti”. Anche Julian è contento del supporto e dell’aiuto che CNA gli ha offerto all’inizio e della sua avventura e che continua ad offrirgli tutt’ora. “Con CNA mi trovo benissimo, sono sempre disponibili e i loro consigli si rivelano molto utili nella gestione dell’amministrazione e dell’azienda.” L’azienda di Julian non sembra risentire della crisi, anzi nel 2012 ha avuto più lavoro che negli anni precedenti. “è motivo di soddisfazione per noi e per me in special modo: significa anche che ciò che ho seminato con fatica in tutti questi anni, ha portato a ottimi frutti”.

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ZOOM Ogni anno la Camera di Commercio di Parma mette a disposizione nuove opportunità

Contributi per la crescita delle imprese L

a Camera di Commercio di Parma, oltre gli innumerevoli servizi che offre all’imprenditoria locale attraverso una variegata gamma di opportunità, oltre il sostegno diretto ad iniziative mirate allo sviluppo complessivo del territorio, mette a disposizione delle imprese anche un pacchetto di finanziamenti e contributi finalizzati al sostegno diretto di azioni concretamente utili alle imprese. Obiettivo di queste nostre pagine è di fornire ai lettori un plaining completo di questi contributi che la Camera di Comercio mette a disposizione, in modo da prenderne visione in modo completo, ma con un necessario chiarimento. Di ogni azione finalizzata ad uno specifico contributo, abbiamo riportato a grandi linee gli obiettivi, la destinazione, l’entità e altre notizie spot proprio per dare una visione globale degli interventi possibili. Resta evidente che per chi volesse far riferimento ad uno o più finanziamenti, è assolutamente necessario prendere visione completa del regolamento dal sito della Camera di Commercio di Parma seguendo questo percorso: www.pr.camcom.it - Promozione contributi alle imprese - accedi ai regolamenti e alla modulistica, oppure accedere alla consulenza dell’ufficio credito della CNA (Lamberto Zolesi tel. 0521/227283) per istruire ogni pratica di richiesta contributi.

Contributi per la realizzazione di check-up economico-finanziario, gestionale Il contributo è riservato alle imprese che si avvalgano di servizi consulenziali (di professionisti, società di servizi alle imprese, associazioni di categoria o loro strutture di servizi) per la realizzazione di un check-up economico finanziario, gestionale o di un’analisi per la valutazione del Rating. è prevista la concessione di un contributo in conto capitale pari al 50% delle spese sostenute (al netto dell’IVA) e documentate. La domanda dovrà essere presentata prima che l’intervento sia stato realizzato.

Contributi per la partecipazione a fiere e mostre specializzate

Contributi per la creazione e il consolidamento di nuove imprese (business plan) La Camera di Commercio di Parma, prevede lo stanziamento di un fondo per l’erogazione di contributi in conto capitale finalizzati a supportare le future neo imprese nella fase precedente l’avvio effettivo dell’attività imprenditoriale in provincia di Parma. Il regolamento è riservato agli aspiranti imprenditori ed alle neo imprese che si avvalgano di servizi consulenziali (di professionisti, società di servizi alle imprese, associazioni di categoria o loro strutture di servizi) per la stesura di un piano di impresa/business plan per valutare la fattibilità e potenzialità della loro idea imprenditoriale. La domanda dovrà essere presentata prima che il business plan sia stato realizzato. Il modulo da allegare è differenziato in caso si tratti di aspirante imprenditore (A) o neo imprenditore (B). è previsto un contributo in conto capitale per il 50% delle spese sostenute e documentate per la consulenza prestata per la formulazione e la stesura del Piano di Impresa/Business Plan e per i servizi specialistici ad essi connessi fino ad un massimo di Euro 3.000,00 ed il 60% delle spese, sopra indicate, fino ad un massimo di Euro 4.000 se le richieste di contributo provengono dalle categorie svantaggiate di cui all’art. 2, comma 6. Avranno priorità e una maggiorazione del contributo le richieste presentate da: • aspiranti imprenditori di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti che avvieranno una ditta individuale o costituiranno un’ impresa giovanile; • aspiranti imprenditrici femminili che avvieranno una ditta individuale o costituiranno una impresa femminile; • neo imprese femminili e giovanili; • disoccupati o in mobilità, iscritti al Centro per l’Impiego della Provincia di Parma o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti; • lavoratori (CIGS) coinvolti in processi di crisi, riconversione o difficoltà industriale o produttiva o neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti.

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Il contributo è a favore di imprese o consorzi con sede nella provincia di Parma, che partecipino a mostre e fiere in Italia (per le manifestazioni aventi luogo a Piacenza, Reggio Emilia e Modena saranno concessi contributi solo ad imprese che vi partecipano per la prima volta e che non occupano un numero superiore a 50 dipendenti) o all’estero. Il contributo viene corrisposto nella misura del 20% per le fiere in provincia di Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Modena e nel resto d’Italia, del 40%, per le fiere nei Paesi europei ed extraeuropei, delle spese ammissibili. Sono ritenute finanziabili le spese relative all’area espositiva noleggiata (escluso l’allestimento) ed al trasporto dei prodotti esposti. La domanda deve essere presentata almeno 30 giorni prima della data di inizio della manifestazione.

Contributi a favore delle imprese maggiormente esposte a fatti criminosi Sono ammesse al contributo le imprese esercenti attività commerciali e di servizio, aperte al pubblico. Gli interventi finanziabili si riferiscono all’ acquisto ed alla installazione di sistemi di sicurezza che siano mezzo per l’immediata segnalazione alle Forze dell’ordine del fatto criminoso in atto. Sono ammesse ai benefici del presente Regolamento le imprese commerciali e le attività di servizio, aperte al pubblico, che esercitano la loro attività in sede fissa. in sede non fissa, solo le seguenti attività: - trasporto persone con autoveicoli pubblici non di linea (taxi, N.C.C.); - agenzia e rappresentanza commerciale di prodotti orafi. Il contributo è nella misura del 40% delle spese sostenute, da un minimo di 500,00 euro fino ad un massimo di 1.500,00 euro.


ZOOM Contributi per il commercio elettronico Ai contributi possono accedere le aziende con non più di 50 dipendenti. Sono finanziabili i progetti di e-commerce, tra cui la promozione del sito web utilizzato per le transazioni on line, il canone del primo anno per la connessione ad internet e altri servizi per il commercio elettronico. Il contributo ammonta al 25% delle spese sostenute sino a un massimo di 1.800,00 euro.

Contributi per la sicurezza e la tutela della salute negli ambienti di lavoro La Camera di Commercio incentiva gli interventi e gli investimenti finalizzati alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori delle aziende locali. Sono ammesse al contributo le domande presentate da imprese (di tutti i settori) che occupano al massimo 50 dipendenti. Il contributo, pari al 25% della spesa, potrà ammontare a 1.500,00 euro per singolo intervento. Gli interventi ammissibili a finanziamento si possono così riassumere: - acquisto di attrezzature e/o macchinari in sostituzione di precedenti non a norma - adeguamento di macchinari esistenti in azienda non più rispondenti alle disposizioni comunitarie in materia di sicurezza - acquisto dispositivi di protezione individuale - messa a norma dell’impianto elettrico; - attività di consulenza e supporto per la effettuazione della valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori e per ottenimento autorizzazioni - valutazione da agenti fisici - valutazione dell’esposizione a sostanze pericolose - adeguamento dei luoghi di lavoro - realizzazione dei programmi di formazione generale obbligatoria in materia di sicurezza dei lavoratori, dirigenti e preposti, - altri interventi specifici, debitamente documentati

Contributi per la formazione continua delle imprese Il contributo è a favore di imprese parmensi che non abbiano più di 100 dipendenti. Viene agevolata la spesa sostenuta per la partecipazione alla formazione professionale di imprenditori e collaboratori familiari. Sono finanziabili le spese per la formazione professionale che comportino la partecipazione a corsi, seminari, master realizzati da organismi accreditati all’esercizio dell’attività di formazione, anche se in via non esclusiva, nell’ambito della Regione Emilia-Romagna, da Università ed Enti di alta formazione; la cui durata non superi i 18 mesi. Il contributo concesso è di 1.000,00 euro a partecipante, pari al 25% dei costi del corso. In caso di più partecipanti della stessa impresa il contributo sarà pari al 20% del costo globale del corso, seminario o master (esclusa IVA) frequentato, fino ad un massimo di Euro 4.000,00 in ragione d’anno per azienda.

Contributi per la realizzazione di iniziative di promozione e pubblicità sui mercati esteri Sono ammesse al contributo le imprese che non occupino più di 100 dipendenti. Gli interventi finanziabili si riferiscono all’ acquisto di spazi pubblicitari su riviste specializzate, radio, televisione in un paese estero, la realizzazione di incontri e conferenze stampa, o l’ideazione e stampa di brochure e materiale pubblicitario in lingua estera, la partecipazione a workshop, anche in Italia, finalizzati alla promocommercializzazione di pacchetti turistici nei mercati esteri. Il contributo è nella misura del 25% fino ad un massimo di 2.500,00 euro. Sono riconosciute ammissibili e finanziabili le spese di agenziagrafica o pubblicitaria, di stampa econsulenza, di traduzione, di organizzazione e allestimento di strutture, noleggio spazi e affitto locali allo scopo, interpretariato.

Contributi per l’introduzione di sistemi di gestione aziendale Allo scopo di incentivare investimenti finalizzati a stimolare processi di innovazione organizzativa all’interno delle aziende locali la Camera di Commercio riconosce contributi a favore di imprese - con massimo 50 dipendenti - che adottino sistemi di gestione per la certificazione aziendale, sistemi di gestione per la qualità, di gestione ambientale, di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori e di gestione della responsabilità sociale. Il contributo, erogato a fondo perduto, potrà corrispondere fino al 25% della spesa per un massimo di 3.000,00 euro per una singola certificazione. Potranno essere ammesse fino a tre certificazioni congiunte, per un ammontare massimo di 11.000,00 euro di contributo.

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ZOOM Contributi per l’introduzione di sistemi di certificazione per la sicurezza alimentare Sono ammesse al contributo le imprese parmensi - con massimo 50 dipedenti - che vogliono ottenere certificazioni nel settore agro-alimentare secondo gli standard delle norme internazionali. Il contributo è erogato a fondo perduto fino al 25% delle spese ammissibili (consulenze specialistiche esterne; formazione interna del personale, finalizzata al conseguimento della certificazione, rilascio della certificazione da parte di organismi autorizzati, pari ad importo massimo di 3.000,00 euro.

di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori e di gestione della responsabilità sociale. Il contributo, erogato a fondo perduto, potrà corrispondere fino al 25% della spesa per un massimo di 3.000,00 euro per una singola certificazione. Potranno essere ammesse fino a tre certificazioni congiunte, per un ammontare massimo di 11.000,00 euro di contributo.

Contributi per la costituzione e lo start up di consorzi di imprese e di cooperative Allo scopo di incentivare investimenti finalizzati a stimolare processi di innovazione organizzativa all’interno delle aziende locali la Camera di Commercio riconosce contributi a favore di imprese - con massimo 50 dipendenti - che adottino sistemi di gestione per la certificazione aziendale, sistemi di gestione per la qualità, di gestione ambientale, di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori e di gestione della responsabilità sociale. Il contributo, erogato a fondo perduto, potrà corrispondere fino al 25% della spesa per un massimo di 3.000,00 euro per una singola certificazione. Potranno essere ammesse fino a tre certificazioni congiunte, per un ammontare massimo di 11.000,00 euro di contributo.

Contributi a favore delle iniziative di consorzi di imprese Allo scopo di incentivare investimenti finalizzati a stimolare processi di innovazione organizzativa all’interno delle aziende locali la Camera di Commercio riconosce contributi a favore di imprese - con massimo 50 dipendenti - che adottino sistemi di gestione per la certificazione aziendale, sistemi di gestione per la qualità, di gestione ambientale,

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NEWS Informazione per pneumatici Dal 1° novembre entra in vigore l’obbligo di informare i consumatori circa alcune prestazioni degli pneumatici, per migliorare la sicurezza, l’effcienza economica, ambientale e del consumo di carburante e con bassi livelli di rumorosità. I produttori dovranno rendere possibili le informazioni attraverso materiale informativo o una etichetta posta sul battistrada. Rivenditori, gommisti, autofficine dovranno assicurarsi che etichetta o materiale informativo, siano bene visibili. Tali informazioni

riguardano: a) la resistenza al rotolamento dei pneumatici in relazione al consumo di carburante b) l’aderenza al bagnato dei pneumatici, in relazione alla sicurezza ( spazio frenata , acqua planning ecc. c) la rumorosità esterna dei pneumatici (espressa in decibel. Tali informazioni riguardano esclusivamente i pneumatici per autovetture (C 1) , trasporto leggero (C2) e trasporto pesante (C3) fabbricati a partire dal 1° luglio 2012 (data di Produzione 2712; dove 27 è la ventisettesima settimana e 12 è l’anno 2012).

un questionario per creare nuove collaborazioni Attraverso la compilazione di un questionario e della successiva diffusione delle notizie e segnalazioni risultanti, la CNA Zona di Parma intende creare le condizioni per favorire il contatto e la conoscenza tra le diverse attività che operano nella zona, in modo che possano nascere tra queste collaborazioni di produzione, commerciali, gruppi per confronti tecnici e formativi. Non sempre, infatti, le imprese dispongono al proprio interno delle risorse necessarie alla soddisfazione delle richieste del mercato o a particolari personalizzazioni di beni o servizi. Fare affidamento esclusivamente sulle proprie forze significa spesso rinunciare a sezioni di mercato e l’impossibilità di essere competitivi su ogni fronte. All’interno di questo scenario si vanno a delineare le forti potenzialità dei rapporti di collaborazione tra le imprese: indispensabili per tracciare nuovi obiettivi coerenti con l’attualità e con le tendenze del settore in cui l’impresa opera. Anche per queste ragioni è auspicabile una massiccia partecipazione al sondaggio proposto dal questionario scaricabile dal link http://bit.ly/Q3Fewd. Il questionario compilato va poi spedito via mail a fcepparulo@cnaparma.it o via fax allo 0521 227205

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NEWS

Modificati gli sconti in autostrada Ridotti i coefficienti applicabili sul fatturato, aumentano gli scaglioni con soglia minima doppia

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ovità importanti per la direttiva del ministro dei Trasporti sull’utilizzo dei fondi destinati, per il 2012, alle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali per l’autotrasporto ed agli interventi per migliorare i controlli e la sicurezza della circolazione stradale. Infatti, recependo le osservazioni svolte in più di un’occasione dagli uffici della Commissione Ue, la direttiva interviene drasticamente sui coefficienti applicabili al fatturato in pedaggi maturato dall’impresa, riducendo quello che, fino alla scorsa annualità, è stato applicato ai veicoli di categoria ecologica euro 2,

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ed aumentando quello dei veicoli euro 4 e superiori.In particolare, i nuovi coefficienti ds spplicare alla categoria ecologica euro sono: Euro 2 - 0,5 Euro 3 - 1 Euro 4 esuperiori - 2 La stessa direttiva ritocca verso l’alto gli s caglioni di fatturatocollegati alle suddette percentuali di riduzione Le novità appena viste rendono pertanto difficilissimo l’ac-

cesso alla misura con veicoli di categoria euro 2, tenuto conto sia del dimezzamento del fatturato utile (diretta conseguenza del nuovo coefficiente 0,5, rispetto a quello in vigore nel 2011 che ammontava ad 1), sia dell’incremento della soglia di fatturato minima per l’accesso al beneficio (200.000 euro contro quella del 2011, fissata

in 100.000 euro). Viene confermato l’incentivo per i transiti notturni (con ingresso in autostrada dopo le 22 ed entro le ore 2.00, o uscita prima delle 6), in base al quale la riduzione compensata viene aumentata del 10% per le imprese che hanno realizzato almeno il 10% del loro fatturato durante queste fasce orarie.


News

Le nuove convenzioni di CNA Parma Stipulati gli accordi per la verifica e la revisione degli strumenti di misurazione e per la fornitura delle Multicard ENI

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ue nuove convenzioni si sono aggiunte alle già numerose che CNA Parma ha sottoscritto con società o imprese specializzate, con lo scopo di agevolare le imprese associate nella loro attività. è stata stipulata una convenzione con SID PARMA SRL, centro di vendita ed assistenza apparecchi di misurazione, con sede in Via traversante San Leonardo 13/a, che ha per oggetto i seguenti servizi: • verifica metrica legale per bilance meccaniche ed elettroniche fino a 30 kg e da 30 kg a 300 kg • verifica metrica non legale per bilance

meccaniche ed elettroniche come sopra • richiamo periodico di scadenza verifica legale • apposizione di targhetta di assolvimento obbligo verifica metrica, a garanzia del consumatore. è noto che ai sensi del D.M. 182/2000, tutti gli strumenti di misura utilizzati per lo svolgimento dell’attività, quali possono essere le bilance per la pesatura, vanno verificate e revisionate con cadenza triennale o secondo scadenza indicata sulla targhetta verde, solitamente apposta dall’installatore al momento dell’implementazione dello strumento. Il controllo di verifica sullo strumento avviene a cura dell’ex ufficio metrico che ha sede presso la Camera di Commercio di competenza, dietro richiesta dell’operatore e senza sollecitazione da parte dell’ente preposto; il modulo di richiesta si può scaricare dal sito della Cciaa di Parma. Le tariffe riservate ai soci CNA, dietro esibizione della tessera di appartenenza all’associazione, sono reperibili presso la sede provinciale al seguente recapito: Sonia Robuschi – Responsabile provinciale CNA Alimentare – CNA Commercio tel. 0521 227248 – email srobuschi@cnaparma.it. Oltre alla convenzione sopra citata, vi ricordiamo che è in essere la convenzione tra CNA e CSA – CENTRO SERVIZI PER L’AGROALIMENTARE soc. coop. che ha per oggetto le Analisi microbiologiche, chimico-fisiche di prodotti alimentari, superfcici e attrez-

zature, potabilità delle acque, nonché la consulenza sull’individuazione dei punti critici e applicazione delle relative azioni correttive, controlli e monitoraggio. Il piano tariffario applicato agli associati CNA, dietro esibizione della tessera di adesione alla nostra associazione,è reperibile sempre presso Sonia Robuschi.

sconti e vantaggi anche con eni Un accordo che prevede la fornitura delle Multicard ENI a condizioni commerciali particolarmente vantaggiose per tutti gli associati CNA Parma. L’accordo prevede la fornitura delle Multicard ENI a condizioni commerciali particolarmente vantaggiose per tutti gli associati CNA Parma La Multicard ENI riserva le seguenti condizioni commerciali agli associati CNA Parma: • Eliminazione della scheda carburante • Carte valide sulle stazioni Eni/Agip in Italia • Fatturazione elettronica in formato PDF • Sconto in fattura su benzine e gasoli di 0,014 €/lt ( in modalità servito, non cumulabile con lo sconto Fai da Te) • Fatturazione quindicinale • Pagamento a mezzo RID, 30 gg data fattura •Costo annuo di 5€/carta Gli associati CNA Parma dovranno dimostrare la loro appartenenza al Gruppo (copia della tessera anno in corso oppure dichiarazione di CNA) Per info: Alberto Fortunati Petrolcam srl Via Geminiano Capilupi 21 41122 Modena Tel. 059 3722027 – Fax 059 370351 alberto.fortunati@external.eni.com

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credito anche nel mese di ottobre tassi in discesa Prosegue la discesa del tasso di riferimento per il credito agevolato, il cui valore si attesta al 5,93% rispetto al 6,28% del mese precedente. Il valore di questo indicatore si posiziona pertanto a 1,85 punti percentuali rispetto alla sua entità nel mese di gennaio 2012. Si segnala altresì una diminuzione anche per il tasso di riferimento Comunitario che si applica alle operazioni di attualizzazione dei contributi pubblici alle imprese; dopo quest’ultima variazione esso si assesta al 2,05% rispetto al 2,38% del mese precedente. Fanno quindi segnare generalizzati decrementi tutti i tassi collegati a questo indicatore come la Legge 598/84 e la Legge Sabatini 1329/65. Resta invece stabile allo 0,75% il tasso ufficiale di sconto della Banca centrale Europea dopo la Diminuzione decisa lo scorso 11 luglio. Diminuzione in atto anche per il Rendistato, la cui media è ora al 4,960% rispetto al valore del 5,338% dello scorso luglio. Per quanto riguarda gli indicatori finanziari nazionali , anche questo mese presentano un andamento al ribasso. L’Euribor tre mesi mmp 365 giorni cala dallo 0,292% all’attuale 0,256% mentre l’indicatore a base 360 giorni scende allo 0,252%.

Moratoria per i prestiti bancari In data 28 febbraio 2012, Rete Imprese Italia,Confindustria,Alleanza Cooperative ed altre associazioni imprenditoriali hanno siglato con l’A.B.I. un accordo denominato “Nuove misure per il credito alle P.M.I.” L’intesa è stata siglata anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera e dal Vice Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. L’accordo, dopo le positive analoghe esperienze dei due precedenti protocolli del 2009 e del 2011, si pone l’obiettivo di aiutare le imprese a superare le attuali situazioni di criticita’ sul fronte

contributi dalla cciaa: investimenti Ricordiamo agli Associati che è ancora attivo fino alla fine dell’anno il plafond stanziato dalla Camera di Commercio di Parma finalizzato a favorire gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese del nostro territorio. Il contributo previsto consiste nell’abbattimento di due punti percentuali sui tassi che le imprese pagheranno alle banche convenzio-

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Osservatorio dei tassi - ottobre 2012 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

2,05% 0,256% 0,252%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

0,501% 0,494% 0,75%

convenzione cna-banche: tassi a ottobre 2012 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 4,506% 2,356% 2,956%

Fascia 2 5,406% 2,856% 3,656%

Fascia 3 6,206% 3,556% 4,456%

Fascia 4 7,256% 4,656% 5,156%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla “convenzione per fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,531% 3,806%

Anticipo fatture 4,406%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 4,431%

Anticipo fatture 3,406%

Effetti salvo buon fine 2,806%

creditizio. è quindi prevista la possibilità della sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei finanziamenti a medio-termine; il piano di ammortamento slitta per un periodo analogo alla sospensione mentre gli interessi sul capitale sospeso devono essere corrisposti alle scadenze originarie. Sono ammissibili anche richieste di allungamento dei mutui per un periodo pari al 100% della durata residua del piano di ammortamento con un massimo di due anni per i mutui chirografari e di tre anni per quelli ipotecari. Le banche prenderanno in considerazione anche richieste di allungamento (fino a 270 giorni) delle scadenze del

credito a breve termine per sostenere le esigenze di cassa, su operazioni di anticipazione di crediti certi ed esigibili. Qualora il finanziamento originario sia assistito da garanzie, l’estensione delle stesse per il periodo di ammortamento aggiuntivo è condizione necessaria ai fini della realizzazione dell’operazione. Le banche interessate dovranno aderire all’accordo entro 30 giorni, dopodiche’ le imprese potranno presentare le richieste ai vari sportelli utilizzando la modulistica che ogni banca predisporrà sulla traccia fornita dall’A.B.I. Per ogni ulteriore informazione le imprese Associate alla CNA possono rivolgersi all’Ufficio-credito. (0521227283) oppure 348-5603419.

nate con Unifidi a fronte di prestiti su investimenti aziendali max di 100.000 euro e per una durata massima di 36 mesi. Il contributo, erogato in forma attualizzata, consiste in circa 32 euro per ogno 1.000 euro di finanziato per cui esso puo’ raggiungere al massimo l’importo di 3.200 euro. L’Ufficio Credito della Cna (Lamberto Zolesi 0521-227283) e le sedi territoriali dell’Associazione sono a disposizione per l’inoltro a Unifidi e alla Cciaa sia delle richieste di finanziamento che delle relative richieste di contributo.

internazionalizzazione La Camera di Commercio di Parma stanzia annualmente un plafond destinato ad erogare contributi in conto-capitale alle imprese parmensi che partecipano a fiere e mostre specializzate all’estero e in Italia. Sono finanziabili le spese relative all’area espositiva e al trasporto dei prodotti esposti. La misura dell’intervento Camerale è pari al 20% della spesa ammessa per le fiere in Italia e del 40% per quelle nei paesi europei ed extra-europei. Il contributo non potrà superare 800 euro per le mostre in Italia, 2.000 euro per i paesi dell’Unione Europea e 4.200 euro per fiere in tutti gli altri paesi non appartenenti all’Unione Europea. I contributi saranno erogati ogni quadrimestre, a decorrere dal 1/1 di ogni anno. L’Ufficio Credito della CNA è a disposizione degli associati per ogni consulenza o approfondimento in merito all’iter procedurale per la richiesta dei contributi.


L’impresa del mese

Nuova Pasticceria Lady: la bontà premiata Le ragioni del premio Gambero Rosso: accurata selezione di materie prime abbinata all’esperienza di un grande maestro pasticcere

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ulla Guida del Gambero Rosso 2013, tra i migliori bar d’Italia, primo in Emilia Romagna, figurerà per il terzo anno la “Nuova pasticceria Lady” di San Secondo, a significare un primato quanto mai meritato che trova le sue ragioni in un mix di motivazioni che Angelo Pezzarossa, dal ’92 gestore del locale, ci riassume. “Innanzi tutto un bel sorriso all’accoglienza del cliente, poi un servizio fatto nel modo giusto, una scelta particolareggiata delle materie prime, ed infine una maestria unica nelle preparazioni. Il nostro intento è veicolare positività in ogni momento della giornata, in quanto siamo convinti che una pausa caffè, o per un pasticcino o un salato, debba sempre essere spesa nel migliore dei modi”. Una guida come il Gambero Rosso pone molta attenzione alla scelta delle materie prime. Ce ne vuol parlare, partendo dal caffè? “Ci riforniamo da un microtorrefatore di Verona che è stato l’antesignano delle monoorigine. Significa che quotidianamente noi serviamo un caffè che non è miscelato con altre varietà per cui incarna la varietà stessa con tutte le sue peculiari caratteristiche. Attualmente serviamo tre differenti qualità e origini: dall’India centrale, della zona di Haiti, dal centro Africa, ognuna con aromi e caratteristiche proprie. Stessa cura nella selezione lo riserviamo al latte. Un’azienda agricola di Samboseto ci fornisce di latte, rigorosamente intero, e della panna che resta uno degli elementi base della nostra pasticceria. Con lo stesso metro abbiamo la fornitura di granaglie, da un agricoltore che sulle colline di Lesinano coltiva biodiversità

dimenticate da tempo, di salumi con piccoli produttori della zona, di burro, ecc.. Sul tè si potrebbe aprire un lungo capitolo, ma anche qui pensiamo di offrire il top della produzione mondiale”. Va bene la cura per le materie prime di altissima qualità, ma in pasticceria conta anche la maestria… ”Nel laboratorio opera una equipe di ragazzi giovanissimi appena usciti da Alma, che ci assicurano grande qualità e sempre idee nuove, coordinati da quel grandissimo maestro che è Carlo Bonini che, con la sua esperienza pluriennale, ci sta offrendo una qualità superiore e un bagaglio culturale, soprattutto sui lievitati, che è ineguagliabile. Il tutto tenendo fermo un principio fondamentale: essere il più naturali possibile nella scelta delle materie prime e il più semplici possibile nella lavorazione. L’equazione vincente è dunque: materie prime eccelse e semplicità nella lavorazione alle quali aggiungerei la stagionalità come altro elemento determinante”. C’è un dolce particolare che vuole menzionare? “In onore del 40° anniversario dell’ultimo film della saga Don Camillo e Peppone, girato qui, a San Secondo, ecco il nostro “Don Camillo”, una dolce combinazione tra cioccolato e pistacchio” Vi proponete anche per la pausa pranzo? “Con piatti freschi di giornata e la stessa

CARTA D’IDENTITà NOME: nuova pasticceria lady DOVE SI TROVA: A san secondo parm.se via garibaldi 37 tel. 0521.872388 www.nuovapasticcerialady.com

qualità di sempre che mettiamo anche per il servizio catering, dando sempre il nostro tocco personale, ma ricalcandolo su misura sul committente”. Il locale riserva un angolo importante all’enoteca. Cosa mi dice in proposito? “La mia grande passione. Anche qui cerchiamo di coinvolgere micro produttori verso lunghi tiraggi sui lieviti, verso passiti abbastanza estremi da poter accompagnare a cioccolata o vini rossi da accostare ai dolci per cui siamo a tutto tondo in continuo fermento e ricerca per riuscire ad offrire un calice particolare, giusto per ogni occasione”. Ci può fare qualche esempio? “Da oltre 15 anni abbiamo una strettissima collaborazione con Salvatore Murana, il più illustre e premiato viticoltore di Pantelleria. Il suo passito è il nostro vanto, per Natale ci manda la sua uva zibibbo passita che mettiamo nel nostro panettone, nello zabaione che prepariamo tutti i giorni mettiamo una parte di marsala e una di zibibbo, poi ancora lo usiamo per le bagne di tanti nostri dolci. Quindi se ci chiedono il segreto degli aromi che riusciamo dare ad alcuni nostri dolci, eccolo svelato: non rinunciare a stappare una bottiglia eccezionale per la loro realizzazione. Ma anche nei vini non dimentichiamo la territorialità: collaboriamo con un micro viticoltore di Santa Croce di Zibello che cura il proprio vigneto come un bonsai e riesce a produrre una fortana che vinifica in metodo classico che è una delizia da scoprire”.

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Quindici consigli fuori dal coro Ma è davvero da folli pensare di poter fare impresa in Italia?

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un’impresa fare impresa in Italia. Qualcuno se n’è andato, qualcuno sta pensando di andarsene o se ne andrà per mettere in atto il proprio progetto all’estero. Altri invece sono rimasti, o rimarranno per realizzare qui la propria idea d’impresa. Folle? Forse sì, ma non impossibile, anche ora che la crisi sembra non aver fine. Questo vademecum per l’imprenditore “pazzo” (o per chi vuole diventarlo) presenta 15 semplici consigli - e molte esperienze - per chi non si arrende al declino del made in Italy, ed è convinto di poter realizzare un’idea vincente nel nostro Paese,“nonostante” l’Italia. Nato da un progetto sorto nel cuore della Toscana, tra le colline del Chianti e il centro di arte

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e cultura del nostro Paese, “Mad in Italy” ha l’obiettivo di valorizzare il coraggio “italico” in un momento difficile, ed è un invito a rialzarsi e a vedere la realtà da una prospettiva diversa, anzi,“mad”. Ciascuna regola - come“Ragiona in grande, anche se sei piccolo”, “Condividi il futuro con i tuoi figli anche se non ne hai”,“Se decidi di cambiare idea, non è una tragedia” - è illustrata dai consigli e dalle storie di coloro che l’hanno messa in pratica con successo. Molto tempo prima di divenire libro, il progetto Mad In Italy prese vita e si sviluppò online attraverso una piattaforma web che nasce con un’anima fortemente social. Oltre ad ospitare il racconto di alcune case history“Mad in Italy!”,il sito dà l’opportunità ad imprenditori e aziende di creare un proprio profilo presentandosi come imprese “Mad in Italy!”. !”. Inoltre, ricercatori, giovani che si affacciano sul mondo del lavoro, consulenti e affermati professionisti alle ricerca di nuovi stimoli professionali, possono pubblicare il loro “Mad curriculum”.

IN calendario Educare alla prevenzione del rischio sismico Bologna - Sabato 13 ottobre ore 9,30 Aula Magna della Fondazione Aldini Valeriani via Bassanelli 9/11 Il convegno si prefigge di “Educare alla prevenzione del rischio sismico” attraverso interventi di esperti del settore, amministratori, rappresentanti dell’Associazione e con l’integrazione di una mostra permanente multimediale, come una piazza virtuale, per conoscere, dibattere, fare domande, condividere, approfondire e fare esperienza. Sarà presente tra gli altri Roberto Franchinipresidente Regionale di CNA Costruzioni.

Convegno dei costruttori edili

Bologna - Venerdì 19 ottobre ore 10 Fiera dell’edilizia Saie La discussione avrà coe tema “Rigenerare gli edifici abitativi obsoleti per creare sviluppo e una qualità dei servizi e delle città sicuri e migliori”. è prevista la presenza del sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti.

Cocktail della ricerca

Mad in Italy

Quindici consigli per far business in Italia nonostante l’Italia Cito Giampiero - Paolo Antonio Editore: Rizzoli Etas Collana: Management 250 pagine - 18 euro sito: madinitaly.mettiamocilatesta.it/

Parma - Mercoledì 17 ottobre ore 17 Grand Hotel de la Ville Confronto tra il mondo dell’impresa e quello della ricerca scientifica per un reciproco scambio di conoscenze sul tema dell’innovazione. “Innovazione e Ricerca: opportunità e strumenti per le PMI. Imprenditori, ricercatori e professionisti si confrontano”



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