Io L'Impresa - Dicembre 2011

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dicembre 2011

Anno XXXIV - n.123 del 15/12/2011. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Un nuovo patto sociale per uscire dalla crisi Dall’Assemblea annuale di CNA le proposte dal mondo dell’artigianato e delle piccole e medie imprese

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zoom

news Siglato un accordo tra Unifidi e Ordine dei Commercialisti

Obiettivo comune: ottimizzare la consulenza per agevolare le imprese nell’accesso al credito

l’impresa del mese Cloud Computing: le potenzialità della nuova informatica Nuvola o bolla? Da un incontro promosso da CNA Emilia Romagna le prime risposte

Sartoria Ghirardi: mestiere e tradizione che diventano arte

è rimasto uno degli ultimi laboratori di Parma che confezionano abiti su misura



EDITORIALE 4

Primo piano Assemblea Annuale

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news TrendER: presentato il primo semestre 2011 Trasferimenti: Emilia Romagna penalizzata L’accordo tra Unifidi e Ordine dei Commercialisti La Casa dei bimbi arriva nel PalaCNA Inchiesta sull’abusivismo Rosa Abeli presidente di CNA Federmoda Parma

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L’intervista Alessandro Garbasi Sindaco di Neviano degli Arduini

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zoom Cloud Computing

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L’impresa del mese Sartoria Ghirardi

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credito

L’andamento dei tassi

Anno XXXIV - n.123 del 15/12/2011. Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

il futuro è la nostra responsabilità! I sogni dei nostri figli sono la nostra responsabilità Ci siamo illusi quando abbiamo creduto che il 2009 potesse essere solo una drammatica parentesi. Che, esauriti gli effetti negativi della crisi, tutto sarebbe proseguito come prima. Che i valori e le gerarchie, a cui eravamo abituati, sarebbero rimasti intatti. Negli ultimi tre mesi, alcune parole hanno improvvisamente perso ogni eccesso enfatico e retorico. Ogni esagerazione. Oggi viviamo, effettivamente, un mutamento epocale. Vediamo che la crisi può realmente travolgere i sistemi di protezione sociale che abbiamo costruito nel secondo dopoguerra, l’euro, l’Europa, la democrazia stessa. Cambiamenti dirompenti che riguardano la società nel suo intero, i valori, gli ideali. Riguardano la politica nella sua capacità di governo. A poco a poco, senza che ce ne rendessimo pienamente conto, l’Italia si è trovata ai bordi di una voragine finanziaria. 1900 miliardi di debito pubblico, il 120% di un PIL fermo da 10 anni a 1550 miliardi di euro. Costi del debito sempre meno sostenibili ci portano indietro nel tempo, indietro, agli anni ottanta. Da qualche giorno il Paese ha un nuovo Governo, un Governo che si è posto programmaticamente la sfida di sciogliere il nodo che tiene insieme rigore nei conti, crescita ed equità. Una sfida che noi condividiamo pienamente. Perché senza crescita non vi è soluzione al problema dell’indebitamento e senza equità si perde la sostenibilità sociale, importante tanto quanto la sostenibilità finanziaria. L’inerzia decisionale, in un sistema che non cresce, che ha alti costi di funzionamento, molteplici inefficienze, corrode le fondamenta, pur solide del paese, la sua reputazione internazionale e la sua credibilità. Oggi invece è necessario fare, agire, scegliere intrecciando intelligenza tecnica, visione e capacità politica. Come Rappresentanze di imprese abbiamo messo, generosamente, a disposizione dell’Italia un progetto di riforme per la crescita. Tagli alla spesa pubblica, riforma del fisco e delle pensioni cessioni del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, Infrastrutture ed energia. Sono i 5 ambiti nei quali riteniamo sia necessario incidere con un deciso intervento riformista. Un paese che voglia cambiare pagina deve riformare la composizione della spesa pubblica e liberare risorse per usi produttivi. Non può procedere solo attraverso tagli lineari. Le risorse liberate devono essere concentrate per irrobustire le infrastrutture e i servizi, per la banda larga e l’alta velocità, per sostenere le reti di impresa, per l’innovazione, la scuola e la ricerca. Servizi efficienti e pressione fiscale sostenibile, equa e trasparente, sono due facce della stessa medaglia. Nelle mutate condizioni della globalità, non si può competere senza un fisco che pensi le imprese come luoghi in cui si produce e si crea ricchezza! Segue a pagina 14

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primo piano Si è svolta a Roma lo scorso 24 novembre l’Assemblea Nazionale della CNA

Un nuovo patto sociale per uscire dalla crisi L’

Assemblea annuale della CNA che si è tenuta lo scorso 24 novembre a Roma, quest’anno ha assunto particolari significati per diversi motivi: il drammatico momento dell’economia nazionale ed europea, la numerosa partecipazione, di persona e attraverso messaggi video, di autorità istituzionali e politiche, il doppio ruolo di Malavasi, presidente della CNA e, pro tempore, di Rete Imprese Italia, l’insediamento, da pochi giorni, di un nuovo Esecutivo di Governo.Un evento, organizzato in maniera perfetta anche dal punto di vista della performance, che ha richiamato l’attenzione dei media anche per la relazione di Malavasi, lucida, profonda, critica e propositiva in tutto il suo svolgimento, che ha esordito sottolinenando l’iniziativa che per la prima volta nel nostro Paese ha visto le rappresentanze di tutte entità produttive (Rete Imprese, Confindustria e cooperative) e di servizio (banche e assicurazioni) sottoscrivere un documento unitario, “... su un percorso comune di proposta riformista per il Paese”. LA CRISI Buona parte della relazione Malavasi l’ha naturalmente riservata alla crisi che il Paese sta vivendo, attraverso analisi, dati e proiezioni future, abbinandoli a considerazioni generali “Vediamo che la crisi può realmente travolgere in un sol colpo i sistemi di protezione sociale che abbiamo costruito nel secondo dopoguerra, l’euro, l’Europa, la democrazia stessa. Abbiamo aggiunto, al nostro lessico quotidiano, persino parole e nozioni impensabili come il default di Stati europei. La crisi sta strappando uno dopo l’altro i molti veli che, sinora, avevano avvol-

to la globalizzazione, la finanziarizzazione dell’economia e i cambiamenti profondi che esse hanno prodotto negli stati nazionali”. L’EUROPA Sulla scia di questo ragionamento il tema è stato l’Europa e i problemi che sta vivendo. “L’Europa è diventata epicentro di una crisi nata altrove, rivelatasi, più lunga, più ampia, più profonda di ogni previsione. E l’Europa non ha trovato subito risposte adeguate. Si è mostrata titubante. Orientata, nella sua parte più forte, alla difesa miope di interessi nazionali si rischia di comprometterne la sopravvivenza stessa. Ma non c’è alternativa. È a livello europeo che possiamo e dobbiamo cercare le risposte. Non possiamo e non dobbiamo consentire che l’Italia, paese fondatore e ispiratore dell’Unione, debba stare

“Occorre un deciso intervento riformista su tagli della spesa pubblica, riforma del fisco e delle pensioni, cessioni del patrimonio pubblico, liberalizzazioni e semplificazioni, energia e infrastrutture”

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sempre dalla parte sbagliata del tavolo”. L’ITALIA Da qui lo spunto per parlare della situazione italiana e delle prospettive future:“L’Italia ha al riguardo responsabilità particolarmente elevate! A poco a poco, senza che ce ne rendessimo pienamente conto, l’Italia si è trovata ai bordi di una voragine finanziaria. L’alto debito pubblico associato allo scarso controllo del disavanzo, alla mancanza di crescita economica e ad una protratta inerzia nella decisione politica ha creato le premesse per l’attacco speculativo dei mercati finanziari, spingendo il Paese al limite del baratro. La strada che abbiamo davanti è in salita.Ma il Paese, ne sono certo, ha la forza, l’energia e la volontà per arrivare in cima. Ci augu-


speciale assemblea nazionale

riamo che il nuovo Governo possa avere tutto il tempo necessario per realizzare il programma di riforme che si è dato e che il Paese possa finalmente avviarsi su un percorso che renda la sua economia più competitiva. Oggi ciò che è necessario è fare, agire, scegliere, intrecciando intelligenza tecnica, visione e capacità politica. La salvezza del Paese, il rilancio dell’economia, il futuro, possono, infatti, venire solo da noi: se crediamo in noi stessi, compiamo scelte coraggiose e audaci e costruiamo un progetto in grado di produrre quelle discontinuità che creano sviluppo e benessere. Un progetto che richiede la presenza di una politica e di classi dirigenti capaci di agire con lungimiranza per dare sicurezza al Paese.Una politica e una classe dirigente capaci, per parafrasare De Gasperi, di non guardare alle prossime elezioni, ma alle prossime generazioni! La precondizione necessaria per ogni altra richiesta è il taglio dei costi della politica, subito. E dico subito!” LE PROPOSTE Come in ogni occasione Malavasi è quindi sceso sul piano pratico delle proposte concrete per uscire dal difficile momento, sottolineando il ruolo essenziale degli artigiani e della PMI.

In un momento caratterizzato da difficili sfide che impongono una comune assunzione di responsabilità, l’annuale assemblea della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa costituisce occasione importante per riaffermare le ragioni di una più forte coesione sociale, indispensabile per attuare le riforme strutturali necessarie alla crescita del Paese e per offrire nuove e più sicure prospettive alle giovani generazioni. Le iniziative assunte da Rete Imprese Italia, alle quali la CNA offre un contributo essenziale, e le più ampie convergenze raggiunte alla fine di settembre dalle Associazioni che hanno sottoscritto il “progetto delle imprese per l’Italia” dimostrano la volontà di affrontare la difficile situazione economica con spirito costruttivo ed unitario e un saldo ancoraggio all’Europa. Per il contesto imprenditoriale italiano, formato in gran parte da imprese di non ampie dimensioni, è essenziale che le forze politiche e le Istituzioni si impegnino a sostenere i processi di aggregazione e cooperazione soprattutto al fine di migliorarne la competitività e le capacità d’inserimento nei nuovi mercati attraverso un ampio ricorso all’innovazione. Con questo auspicio e nella certezza che dalla vostra assemblea emergeranno utili approfondimenti e concrete proposte, rivolgo a lei, gentile presidente, e a tutti i partecipanti il più cordiale saluto insieme ad un sentito augurio di buon lavoro.

“Con la vera politica, siamo pronti a collaborare, con la convinzione di chi antepone la cura dell’interesse generale agli interessi di parte. Il mondo delle imprese e dell’artigianato, che conosco molto bene, ha al suo interno valori e formidabili capacità essenziali a un Paese che guarda con fiducia al futuro: passione per il lavoro, riconoscimento del merito, senso del rischio, rifiuto dell’assistenzialismo, capacità di innovazione, coraggio di fronte alle sfide! Forti di tutto questo abbiamo messo, generosamente, a disposizione dell’Italia un progetto di riforme per la crescita.

L’annuale assemblea della CNA e della PMI costituisce occasione importante

per riaffermare le ragioni

di una più forte coesione sociale Giorgio Napolitano

Tagli alla spesa pubblica. Riforma del fisco e delle pensioni. Cessioni del patrimonio pubblico. Liberalizzazioni e semplificazioni. Infrastrutture ed energia. Sono i cinque ambiti nei quali riteniamo sia necessario incidere con un deciso intervento riformista. Per tornare a crescere, produrre ricchezza e lavoro, l’Italia ha necessità di cambiare i paradigmi di riferimento, senza esitazione e senza incertezza. SEGUE NELLE PROSSIME PAGINE

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primo piano

LA FIDUCIA L’Italia ha necessità di un nuovo patto sociale e intergenerazionale che dia contenuti e sostenga la fiducia sul futuro di tutti gli italiani, dei giovani, delle donne, delle famiglie, delle imprese. ... Perché ..il futuro è la nostra responsabilità! I sogni dei nostri figli sono la nostra responsabilità!”. La convention è proseguita con una tavola rotonda dal titolo “Le proposte delle imprese per l’Italia” moderata dal giornalista del Corriere della Sera Dario Di Vico, alla

quale sono intervenuti il presidente di Ania Fabio Cerchiai, il vice-presidente di Alleanza delle Cooperative Italiane Carlo Mitra, il direttore generale dell’Abi Giovanni Sabatini, il vice-presidente Confindustria, Edoardo Garrone oltre al presidente nazionale di CNA, Ivan Malavasi. In apertura dei lavori l’attore Michele Placido ha letto il discorso di Pericle agli Ateniesi (che pubblichiamo qui a fianco),un testo che esprime un senso civico e di democrazia da prendere come esempio, ancora valido oggi come 2500 anni fa.

Interventi eccellenti Messaggi oltre i formali saluti dalle più alte cariche dello Stato, dai neo Ministri e dalla Presidente di Confindustria

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ono stati molto apprezzati tutti gli interventi che hanno arricchito l’Assemblea Annuale dei messaggi delle più alte Istituzioni dello Stato e degli approfondimenti su tematiche specifiche o analisi della situazione del Paese, nonché di condivisione della linea e delle proposte contenute nella relazione di Malavasi. Renato Schifani Presidente del Senato “Desidero esprimere la mia adesione ideale all’iniziativa che ogni anno favorisce un prezioso momento di confronto tra le proposte del Governo e le aspettative del mondo della piccola impresa, autentico motore dell’economia italiana”. Gianfranco Fini Presidente della Camera “Non si può trascurare il fatto che le Pmi presentano innegabili vantaggi rispetto alla grande impresa a partire dal minor impatto sul territorio e l’ambiente e dalla funzione di coesione sociale e di contenimento dei conflitti sociali che esse possono svolgere.Un’imprendotorialità diffusa è infatti un fattore di dinamismo e di oggettiva intraprendenza. Un secondo innegabile vantaggio del sistema delle Pmi è poi evidenziato dai dati statistici: nell’ultimo decennio è questo il comparto che si è rilevato più dinamico e che ha registrato

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una più accentuata crescita, mentre le grandi imprese sono rimaste stagnanti. Corrado Passera Ministro dello Sviluppo Economico “Voi siete una delle spine dorsali del nostro sistema produttivo: se l’Italia è il secondo Paese manufatturiero d’Europa, lo dobbiamo in gran parte anche a voi,al milione e mezzo di aziende da voi rappresentate.A voi e alla vostra associazione va quindi la nostra massima attenzione,perché la fase di sviluppo che dobbiamo avviare passa dalla convinta partecipazione delle imprese artigiane e di tutto il mondo delle Pmi”. Emma Marcegaglia Presidente di Confindustria. “Come sapete in questi mesi si è creata una forte relazione fra Confindustria, Rete Imprese Italia,Cooperative, ABI e ANIA, un’alleanza che ci ha portato a prendere posizioni comuni per tutelare le imprese, ma soprattutto per far capire alle Istituzioni e alla politica che bisognava cambiare per fare una serie di riforme molto velocemente. Ognuno di noi ha messo da parte le istanze più specifiche del proprio settore per arrivare ad una sintesi alta, concreta. Sono molto onorata di avere con voi e le altre Associazioni questo rapporto che considero un grande valore e un grande patrimonio”.

Il discorso di Pericle agli ateniesi Qui ad Atene noi facciamo così. Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia. Qui ad Atene noi facciamo così. Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza. Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento. Qui ad Atene noi facciamo così. La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo. Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così. Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa. E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso. Qui ad Atene noi facciamo così. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla. Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia. Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore. Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero. Qui ad Atene noi facciamo così. Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C..


news

Aumenta il rischio di recessione TrendER ha presentato il rapporto congiunturale sul primo semestre 2011. Difficoltà di tenuta per chi opera solo sul mercato interno, si aggrava la tenuta finanziaria. Parma tra luci ed ombre

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l mercato fa fatica a riprendersi, soprattutto quello interno che per imprese che operano prevalentemente nei mercati locali e nazionali significa difficoltà di tenuta, diminuisce la competitività e si aggrava la tenuta finanziaria in termini di sofferenza, uno stato di difficoltà che la rilevazione di TredER, l’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa (da 1 a 19 addetti) realizzato da CNA Emilia Romagna e Banche di Credito Cooperativo con la collaborazione scientifica di ISTAT sui bilanci di 5.040 imprese associate in regione, ha presentato lo scorso 15 novembre, in riferimento al primo semestre 2011. L’andamento dei primi sei mesi evidenzia che la ripresina in atto a inizio anno, si sta raffreddando e che il rischio di ricaduta in recessione è dietro l’angolo. Il ritmo di crescita tendenziale del fatturato mostra un indebolimento semestrale che sottintende un rallentamento sistematico e progressivo a livello trimestrale. Il Fatturato Conto Terzi, che si conferma trainante, è la componente che perde slancio proporzionalmente di più. La Componente Estera, ha finalmente ripreso a tirare anche nelle micro e piccole imprese. Gli Investimenti restano in flessione, mentre la ripresa sembra manifestare vitalità più dal versante produzione ed erogazione servizi che dal lato fatturato. Relativamente ai macrosettori, gli indicatori mostrano come nel manifatturiero la ripresa sia ancora in atto mentre sembra già in esaurimento nel terziario. Il manifatturiero ha proseguito anche nel primo semestre 2011 il processo

di ripresa del fatturato, anche se a ritmo meno deciso rispetto al semestre precedente 2010 (da +13,6% nel secondo semestre 2010 a +10,2% nel primo sem. 2011). Nei servizi, la dinamica tendenziale del fatturato (+2,2%), mostra come la ripresa sia in questo caso, meno sostenuta del manifatturiero. Per le costruzioni, invece che di ripresa, si deve parlare di aggravamento della recessione poiché si registra un deciso accentuarsi della diminuzione di fatturato (-6,3% nel primo sem. 2011; era -2,7% nel semestre precedente). Tra le attività di produzione, tutte in recupero, solo meccanica e sistema moda registrano tassi di crescita del fatturato rilevanti e livelli di vendita sistematicamente in crescita. Il settore della trasformazione alimentare è quello in cui il fatturato cresce meno (+1,9%). Così come per i settori, anche a livello territoriale, le dinamiche del primo semestre sono particolarmente differenziate. Le province sono state colpite dalla recessione pressoché tutte in contemporanea. Se nel primo semestre 2010, quando ha iniziato a profilarsi la ripresa, sono tornate

Occorrono immediate riforme su fisco e lotta all’evasione

a crescere 3 province: Parma, Forlì-Cesena e Bologna, nei primi sei mesi 2011, le province che condividono la ripresa sono diventate 6 su 9, ma Parma, Bologna e Forlì-Cesena, che per prime erano entrate nel versante espansivo, al momento, ne risultano uscite. La debacle maggiore si registra a Forlì-Cesena, dove il fatturato del primo semestre 2011 cala del 15% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente; seguono Bologna (-2,6%) e Parma (-1,8%). Per quanto riguarda nello specifico la provincia di Parma, TrendER rileva che la ripresa tendenziale del fatturato continua a caratterizzare il terziario, mentre il manifatturiero sembra tornato in sofferenza, fatta eccezione per le sole trasformazioni alimentari che mettono a segno un ulteriore aumento tendenziale del fatturato il cui livello giunge a superare del 20% quello registrato a inizio 2008. Tra i servizi, invece, sono i trasporti a trainare la ripresa. Per tutti i settori dei servizi, così, il fatturato di inizio 2011 supera abbondantemente quello di inizio 2008. Le costruzioni registrano invece un netto ridimensionamento tendenziale del fatturato il cui ammontare si riporta ad un livello decisamente più basso di quello medio registrato a partire dal 2008 .

“La situazione economico e finanziaria – afferma Gabriele Morelli, segretario CNA Emilia Romagna – è drammatica e l’emergenza reale. Le nostre imprese ce la stanno mettendo tutta ma sono consapevoli che se non ripartono investimenti e lavoro, da sole non possono farcela. Sappiamo che non avremo risorse da destinare allo sviluppo se non si mettono in campo misure efficaci. Auspichiamo che il presidente incaricato ponga sul tavolo riforme importanti, a partire da quella fiscale e alla lotta all’evasione. La sfida che il nuovo governo si trova davanti è quella di coniugare rigore, sviluppo ed equità. Auspichiamo che la politica sia in grado di pensare al futuro e all’interesse del Paese e non si perda altro tempo, non ce lo possiamo permettere”.

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NEWS Secondo una ricerca è ultima per il trasferimento di risorse dallo Stato

Emilia Romagna penalizzata

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ai risultati di una recente ricerca effettuata dal Centro studi “Sintesi” di Mestre e presentata recentemente da CNA Emilia Romagna si evince che la nostra regione occupi l’ultima posizione per quanto riguarda il trasfeerimento di risorse dalla Stato centrale. Un dato per certi versi sconcertante se si pensa che la stessa ricerca rileva che l’Emilia Romagna risulta essere il territorio che, dopo la Lombardia, contribuisce in maniera più rilevante alle esigenze finanziarie del Paese, anzi risulta la regione più“fedele”dal punto di vista fiscale (risultato ottenibile incrociando i dati fiscali con alcuni indicatori sui consumi), dato che il residuo fiscale, vale

Agenzia di Parma

a dire il saldo tra le tasse pagate ed i servizi pubblici ricevuti, fa registrare ben 4.203 euro per abitante. A fronte di questo ultimo dato è interessante prendere atto di quanto lo Stato ha trasferito nel 2010 alla nostra regione: 5,8 miliardi di euro pari a 1.298 euro per abitante, di fatto il terzo valore più basso tra tutte le regioni. Intanto lo lo stesso parametro negativo è poi usato per le Province dove le risorse trasferite corrispondono a 10 euro per abitante, anche in questo caso occupando il terzultimo posto nella classifica nazionale. Va anche peggio per i Comuni dove il valore dei trasferimenti ai Municipi dell’Emilia Romagna è il più basso in assoluto (171 euro pro capite). A questo punto i ricercatori di “Sintesi” hanno introdotto un sempice ragionamento (ahimè solo come curiosità) se i Comuni dell’Emilia Romagna venissero trattati come gli altri municipi avrebbero 368 milioni di euro in più all’anno; se tutti i Comuni italiani fossero “trattati” come quelli dell’Emilia Romagna, il valore dei trasferimenti statali nei

bilanci delle Amministrazioni comunali italiane crollerebbe e dovrebbero fare a meno di 4,3 miliardi di euro. La ricerca tenta anche una considerazione finale quando sottolinea che l’assetto attuale dovrebbe modificarsi sensibilmente con l’attuazione del federalismo fiscale.L’obiettivo della riforma federale, infatti, consiste nel rafforzamento del grado di responsabilizzazione degli Amministrazioni locali nella gestione della cosa pubblica, da realizzarsi attraverso: - l’adozione del criterio dei“costi standard”per l’attribuzione delle risorse e l’abbandono della vecchia modalità della “spesa storica”; - il superamento del modello di finanza derivata, con risorse proprie e non più trasferite da altri livelli di governo. Ma il federalismo è ancora un cantiere aperto, lontano dal termine dell’iter parlamentare per poter essere applicato. E inoltre... con la mega manovra messa in atto dal Governo Monti nulla sarà più come prima. Ma una cosa è sicura,non aumenteranno di certo i trasferimenti di risorse dal centro alle periferie, ma.... sempre rispondendo ai canoni di “sacrificio, equità e sviluppo”..

mario ciclosi è il nuovo commissario del comune

Esattamente 17 anni dopo Mario Ciclosi torna ad essere il Commissario del Comune di Parma e ancora una volta in sostituzione dello stesso Commissario: Anna Maria Cancellieri. Allora la Cancellieri fu chiamata a coprire la carica di Prefetto a Vicenza, oggi è andata a rivestire la carica di Ministro degli Interni del Governo Monti. Mario Ciclosi, dunque, per la seconda volta si trova a sedere sulla poltrona più alta del Consiglio Comunale di Parma. Classe ‘48, d’origine marchigiana, con una grande esperienza in incarichi pubblici come Capo dell’Ispettorato Generale per d’amministrazione presso il Dipartimento delle Politiche del Personale Amministrativo del Viminale, Direttore Centrale del personale presso il dipartimento di Pubblica Sicurezza, Direttore della Divisione Affari Generali e Formazione del Personale del Servizio dei Segretari Comunali e Provinciali, Direttore Centrale per i servizi demografici presso il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. Per lui un salto di qualità: dal ‘94 al ‘96 fu nominato anche vice prefetto di Parma. A Parma Ciclosi ci resterà fino alle prossime elezioni amministrative, che si dovrebbero svolgere questa primavera.

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Tra Unifidi, Associazioni Artigiane e Ordine dei Commercialisti di Parma

Un accordo a favore delle imprese U

n importante accordo per dare un aiuto concreto alle imprese oggi più che mai impegnate a superare una crisi economica che non ha precedenti a memoria d’uomo, è stato siglato tra Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Parma e Unifidi, CNA, Apla Confartigianto e Gia. Un accordo che nasce quindi dalla necessità congiunta di realizzare un modello di collaborazione istituzionale finalizzato al raggiungimento di criteri di efficienza, correttezza e trasparenza nell’azione di accesso al credito da parte delle imprese. Obiettivo che è reso più agevolmente raggiungibile se si considera che nella realtà territoriale di Parma, l’Ordine dei dottori commercialisti e degli

esperti contabili (Odcecpr), attraverso i propri iscritti, rappresenta un collettore storico delle esigenze delle imprese mentre il sistema associativo, esprime una risposta alle esigenze di apertura al credito, per il sistema delle garanzie che è in grado di offrire tramite il confidi Unifidi. Con questo accordo Unifidi si impegna a fornire all’Odcec, tutte le informazioni riguardanti le opportunità finanziarie esistenti per le imprese che si rivolgono ai suoi iscritti ed a fornire l’operatività anche attraverso iniziative speciali. Odcecpr, invece diffonderà le informazioni ai propri iscritti, per consentire così alle imprese di potere usufruire di tutte le opportunità di volta in volta disponibili. In altre parole tutti gli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili potranno usufruire di un servizio di informazione e di assistenza per questo Unifidi metterà a disposizione uno sportello dedicato presso la propria filiale di Parma, in Camera di

Commercio, inoltre aoffrirà alle imprese clienti degli iscritti all’Odcecpr, il servizio della garanzia sulle forme creditizie. Le Associazioni artigiane dal canto loro svolgeranno, attraverso le proprie agenzie, l’attività promozionale di vendita del servizio di garanzia nonché alle imprese clienti degli scritti all’Odcecpr, il servizio di consulenza ed assistenza alle domande di garanzia. “Uno degli elementi di novità - afferma Paola Malvisi, responsabile di Unifidi di Parma - è che presso la Camera di Commercio, in Unifidi, apriamo uno sportello al quale possono rivolgersi indistintamente gli iscritti all’ Odcecpr per avere la consulenza nella predisposizione delle domande di finanziamento oltre ad informazioni sulla possibilità di accesso al credito o su finanziamenti pubblici. I commercialisti saranno ricevuti dai consulenti delle relative agenzie di CNA, Confartigianato e Gia, previa richiesta e relativo appuntamento. Quindi diversamente dal passato, non dovrannopiù recarsi presso le singole agenzie, ma dovranno venire qui, inCamera di Commercio, presso la sede di Unifidi Parma”.

Foschi: trasparenza e collaborazione Andrea Foschi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Parma, sottolinea i significati che sottendono all’accordo. “Quello fondamentale è che associazioni di categoria e ordine dei commercialisti hanno stretto questo accordo al fine di aprire il mercato dei Confidi, quindi Unifidi, anche ai clienti dei dottori commercialisti in maniera trasparente e collaborativa. Questo lo sottolineo con franchezza perché si è sempre voluta vedere una sorta di contrapposizione tra associazioni di categoria e ordini professionali, mentre in realtà questo accordo rende possibile alle aziende o al cittadino di scegliere sulla base delle sue aspettative dove rivolgersi, ma, ovunque faccia riferimento possa avere i servizi migliori in assoluto.. Voglio dire che se il cliente, l’azienda, scegliesse di rivolgersi per le alte prestazioni ad un dottore commercialista, nulla vieta poi di andare in Unifidi e richiedere quella consulenza che in certi casi le Associazioni fanno certamente meglio di noi. In questo momento, dove c’è un’evidente stretta creditizia si vede chi sono gli effettivi operatori del mercato: le Associazioni e i professionisti, perché le banche continuano a reagire in maniera fin troppo rigida a quelle che sono le condizioni di mercato. Obiettivo comune è dunque quello di sostenere con gli strumenti più qualificati le imprese del nostro territorio”.

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NEWS Fino all’8 gennaio 2012 in Piazza Garibaldi. Ingresso gratuito

Nel PalaCNA arriva la Casa dei Bimbi installazioni e impianti, TRE INCONTRI A NOVEMBRE

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artedì 13 dicembre, alle 15.30 all’interno del PalaCNA, la grande struttura semicircolare allestita in piazza Garibaldi, prende il via la terza edizione della Casa dei Bimbi. Uno spazio di 300 mq coperto e riscaldato, che ospiterà fino all’8 gennaio 2012 ben 200 proposte di intrattenimento per i piccoli dai tre ai nove anni, tutte a partecipazione gratuita, dalla danza alla pittura, dalla lettura alla costruzione di giocattoli, dalla musica al teatro. Un’edizione 2011 che riserva diverse novità, con un programma più ampio dello scorso anno (25 giorni di apertura) ed il raddoppio del numero di laboratori.Tra le novità, anche la collaborazione

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col Parma Calcio: il capitano Morrone sarà presente il 13 dicembre per l’inaugurazione, poi il 16 dicembre taglio della torta insieme ai giocatori per il compleanno della società. L’iniziativa, ideata e organizzata da Edicta Eventi con il coinvolgimento di 50 realtà del territorio, è promossa da Comune di Parma, Consorzio Gecc e CNA Parma, in collaborazione con IKEA e col sostegno di numerosi sponsor, tra cui 6 Chiesi Farmaceutici, Festa e Dintorni, Il Tonnotto, Multiservice, NaturaSi, Parma Social House. “Non potevamo far mancare la nostra adesione all’iniziativa” spiega Gualtiero Ghirardi, presidente provinciale CNA. “La Casa dei Bimbi è infatti un’opportunità per i

piccoli che incentiva il piacere di creare con le proprie mani e la propria immaginazione, un modo per avvicinarli al sapere manuale, che la nostra associazione da sempre promuove”. La struttura sarà aperta tutti i giorni secondo i seguenti orari: sabato, festivi e dal 27 al 30 dicembre e dal 3 al 5 gennaio dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; nei restanti giorni feriali dalle 15.30 alle 19.30. La Casa dei Bimbi resterà aperta anche a Natale (solo al pomeriggio) il 31 dicembre (solo al mattino) ed il 6 gennaio, per la Befana (al mattino e al pomeriggio), mentre sarà chiusa l’1 e il 2 gennaio. Per informazioni: Edicta Eventi tel. 0521 251848 www.lacasadeibimbi.it

Si sono svolti nel mese di novembre i tre seminari tecnici organizzati dall’Unione Installazione e Impianti di CNA Parma su temi di grande interesse per la categoria. Il primo incontro “Norma UNI 7129/2008: Impianti a gas per uso domestico alimentati da rete di distribuzione” ha avuto luogo martedì 8 novembre e mirava a far luce sui quesiti più frequentemente posti in ordine all’ applicazione della UNI 7129 e alle soluzioni tecniche ammesse, ma anche sul ruolo dell’installatore e degli operatori. Il secondo incontro, che si è tenuto martedì 15 novembre 2011, dal carattere più tecnico, era volto ad informare in modo approfondito sulle caratteristiche tecniche, le modalità d’uso e di installazione dei “Limitatori di sovratensione o SPD (Surge protection devices)”. Il terzo ed ultimo incontro, che si è svolto martedì 22 novembre, aveva la finalità di fornire approfondimenti sui “Sistemi di condizionamento degli edifici alimentati da fonti rinnovabili” conseguentemente alla recente delibera di G.R. 1366/2011 che estende l’obbligo di coprire una quota del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili anche al rinfrescamento estivo; dopo un rapido inquadramento degli obblighi di legge il seminario ha fornito ai numerosi presenti una panoramica delle soluzioni tecnologiche disponibili.


NEWS Il 16 dicembre l’incontro con Vincenzo Freni e Francesco Daveri

Presentato il bilancio sociale 2010 S

i è tenuta venerdì 16 dicembre la presentazione del Bilancio Sociale 2010 di CNA Parma: è, questo, il documento attraverso cui l’associazione intende testimoniare il suo impegno, il suo lavoro, il suo “far parte” della comunità economica, della città, del territorio e della comunità dei suoi cittadini. Il Bilancio Sociale è inoltre un importante strumento di trasparenza, dialogo e confronto con gli stakeholder dell’associazione, cioè con tutti coloro che nel tessuto economico e sociale del territorio - a vario titolo e ruolo - intrattengono relazioni dirette o indirette, formali o informali con Cna;

una volontà che, nell’edizione 2010, si è concretizzata anche attraverso il coinvolgimento delle risorse umane nel processo di rendicontazione. Nell’incontro del 16 dicembre i lavori sono stati aperti da Gualtiero Ghirardi, Presidente provinciale CNA; al suo intervento ha fatto seguito il saluto delle Autorità invitate all’incontro. La presentazione del Bilancio è stata a cura di Domenico Capitelli, direttore provinciale CNA Parma; Vincenzo Freni dell’Istituto Ricerche di Firenze ha poi presentato l’indagine “Pareggio di bilancio e sviluppo: manca la fiducia, gli imprenditori non ci credono”.A seguire, si è svolta una conver-

sazione con Francesco Daveri, ordinario di Politica Economica presso l’Università di Parma e docente nel programma MBA della Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi; ha condotto Fabrizio Binacchi, Direttore RAI Emilia Romagna. Il Bilancio Sociale - già consultabile sul sito web www. cnaparma.it - troverà spazio, in un ampio servizio di approfondimento, sul prossimo numero di “Io l’Impresa”; il rapporto verrà inoltre inviato, con comu-

nicazioni ad hoc, a mailing list mirate di interlocutori, nonché diffuso attraverso i media locali e presentato in occasione degli eventi o degli incontri organizzati che vedranno la partecipazione dell’Associazione.

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NEWS Un’inchiesta di “Repubblica Parma” svela inquietanti retroscena

Centri estetici abusivi e ...

L’

abusivismo, sia nel commercio che nelle professioni, è un fenomeno che è sempre esistito. Certo è che negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio boom: si pensi soltanto agli innumerevoli venditori improvvisati che si incontrano ai margini dei mercati rionali o lungo le spiagge nel periodo estivo, o in qualsiasi altro luogo frequentato, sino alle clamorose rivelazioni che trasmissioni come Le Iene o Striscia la notizia portano sui teleschermi, il più delle volte smascherando veri ciarlatani che esercitano professioni che comportano interventi diretti sulla persona. Tutte situazioni che producono danni fisici ed economici alle persone che vi aderiscono, danni all’immagine di chi esercita in modo serio quella professione, danni al

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mercato di quel determinato segmento perché è chiaro che viene applicata una concorrenza sleale, con “tariffe” notevolmente più basse del normale, dove le regole d’igiene sono assolutamente ignorate, senza parlare degli aspetti fiscali e degli obblighi ad essi connessi. Una vera e propria giungla dove a rimetterci sono soprattutto chi per esercitare la professione ha frequentato corsi di formazione, investito per aprire l’attività, affrontato ulteriori spese per garantire sicurezza alla propria clientela, rispettando le regole dettate dalle leggi e dal fisco. Parma e la sua provincia non sfuggono a questa situazione tanto che CNA Sanità e Benessere di Parma da tempo ha organizzato numerosi incontri con gli operatori su tutto il territorio provinciale per sondare

la consistenza del fenomeno e attivare azioni di denuncia. Un aspetto del tutto particolare di questa “casistica” presente nella nostra città, è stata portata al cospetto dell’opinione pubblica grazie ad un’inchiesta, condotta sulla falsariga di quelle che caratterizzano da sempre la trasmissione “Le Iene”, da parte dello staff giornalistico di Repubblica Parma. Obiettivo uno dei tanti “centri massaggi orientali” che stanno proliferando a getto continuo a Parma e che attraverso internet promettono un relax completo e… qualcosa di più. Munito di microtelecamera nascosta, il giornalista di Repubblica si è finto un cliente interessato a sperimentare qualsiasi tipo di relax ed alla fine è bastato molto poco perché venisse alla luce la vera finalità del “centro massaggi”: sesso di bassa lega e prostituzione malcelata dietro un’attività. Un’inchiesta che ha trovato seguito nell’edizione nazionale del quotidiano e che ha avuto CNA Sanità e Benessere di Parma come interlocutore dalla parte delle aziende che offrono veri servizi alla persona e come fonte di informazioni sul settore.

ghiretti: un fenomeno che va combattuto

E stata Giulia Ghiretti, responsabile di CNA Sanità Benessere di Parma a rispondere alle domande del giornalista di Repupplica. “I centri estetici e riabilitativi presenti in città sono una decina su 87 operanti sul territorio provinciale che possono praticare il massaggio terapeutico, consentito solo a professionisti abilitati, e il massaggio estetico che può praticare l’estetista in possesso di una qualifica professionale. Tra questi due estremi c’è una terra di mezzo dove tutto è possibile: persone che si improvvisano professionisti, quindi senza alcun requisito, che operano spesso in nero, senza controlli e certezze per il cittadino che vi si affida”. Come e da parte di chi dovrebbero essere fatti i controlli? “Dagli enti preposti, quindi Polizia e Guardia di Finanza per quanto riguarda l’attività e l’Ausl per la verifica dei requisiti igienico-sanitari. Tutte le istituzioni locali, dal Comune, alla Polizia municipale ma anche le stesse associazioni di categoria sono impegnate sul fronte della lotta all’abusivismo e al lavoro nero in questo settore. Tutti siamo impegnati con l’unico obiettivo di monitorare il settore attraverso continui controlli e attività di indagine, cercando di puntare alla qualità e alla trasparenza dei nostri centri estetici e alle garanzie che vengono offerte ai cittadini”.


Informazione puBblicitaria

Con l’arrivo della stagione fredda, dieci caldi consigli per risparmiare

C

on l’arrivo dell’inverno diventa d’obbligo per ogni imprenditore tenere sotto controllo i costi aziendali riducendo al massimo i consumi energetici della propria attività. Osservando alcuni semplici accorgimenti è possibile però risparmiare sulle bollette e sulle fatture invernali. Hera, da sempre attenta alle esigenze dei suoi clienti e in linea con i valori di sostenibilità e di risparmio energetico, propone dieci semplici consigli per contenere i nostri consumi, domestici e non. In casa, manteniamo una temperatura di 20 gradi; di notte abbassiamola e se fa caldo, spegniamo i termosifoni: la riduzione di 1 solo grado assicura un risparmio del 6%. Non copriamo i termosifoni con pannelli, tende o altro perché impediscono la diffusione

del calore. Non solo ma applicando valvole termostatiche ai termosifoni si può ottenere un risparmio fino al 30%. Rendiamo autonomo l’impianto centralizzato installando dispositivi di contabilizzazione individuale del calore e per aumentare l’efficienza dei termosifoni sostituiamo i vecchi termoconvettori con radiatori di calore. Durante la notte abbassiamo del tutto tapparelle o serrande e scegliamo sempre l’autolettura per tenere sotto controlli consumi anomali e pagare solo quello che si consuma. Se dobbiamo sostituire la caldaia scegliamo quella a condensazione con bruciatore modulante in grado di garantire la massima efficienza. Nei locali pubblici e commerciali invece usiamo orologi programmatori per spegnere e ridurre

l’intensità luminosa nei momenti in cui non serve, utilizziamo lampade a led o fluorescenti per risparmiare fino all’80% ed usiamo pompe di calore ad alta efficienza per il raffrescamento estivo e il riscaldamento invernale. Non meno importante, ricordiamo a tutti gli associati CNA Parma l’opportunità di usufruire di un bonus economico aggiuntivo sulla sottoscrizione dell’offerta luce e gas a mercato libero “Momento Giusto Lavoro” in virtù della convenzione sottoscritta tra Hera Comm e la nostra Associazione. Per concordare una consulenza gratuita con un incaricato Hera e conoscere tutti i vantaggi della convenzione in essere contattate la nostra Associazione al numero 0521.227211.

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NEWS Rosa Abeli è il nuovo presidente provinciale di CNA Federmoda Parma

Sinergie e coinvolgimento dei giovani L’

candidatura Rosa Abeli attraverso l’illustrazione di un programma ricco di idee e proposte sia per quanto riguarda i corsi di aggiornamento specifici: dalla modellistica applicata al pc, alle tecniche di confezione, alla rivalutazione di nuove forme di comunicazione per coinvolgere i giovani., sia per quanto riguarda le linee strategiche generali. Una maggiore sinergia tra le varie aziende che operano nel settore della moda per ambire ad una completa professionalità costituita da una parte lavorativa e una parte fiscale

che consenta di essere al passo con i tempi ed affrontare le varie difficoltà. in seguito all’elezione del nuovo presidente, è s tato integrato anche il Direttivo provinciale con l’ingresso di Alberto Ghirardi, Nella Costantini e Raffaella Bertolotti.

editoriale

che le imprese più forti. Se, a tutto questo, aggiungiamo la mancata compensazione di crediti e debiti tra imprese e pubblica amministrazione, e i costi di Equitalia nelle azioni di riscossione, abbiamo un quadro pesante delle difficoltà in cui è costretto a operare il nostro sistema produttivo. L’Italia ha necessità di cambiare i paradigmi di riferimento, senza esitazione e senza incertezza. Ha necessità di un nuovo patto sociale e intergenerazionale che dia contenuti e sostenga la fiducia di futuro di tutti gli italiani,

dei giovani, delle donne, delle famiglie, delle imprese. Roosevelt afferma che un popolo è pronto ad un “New deal” solo quando diventa consapevole di quanto si è dipendenti l’uno dall’altro, del fatto che non possiamo solo avere ma dobbiamo anche dare. Quando diventa consapevole che il benessere non si raggiunge unicamente attraverso l’aumento della ricchezza materiale, ma cresce grazie all’integrità, al senso di responsabilità e di giustizia. Queste sue parole valgono anche oggi. Solo andando oltre le divisioni

Segue da pagina 3

Senza un fisco capace di contrastare sommerso, elusione ed evasione, che non solo creano concorrenza sleale, ma sono, anche, un ostacolo insormontabile alla ripresa dell’economia. Come è un ostacolo la mancanza di credito. Senza risorse non si investe, non si innova, non si produce. La riduzione di liquidità disponibile e l’allungamento dei tempi di pagamento possono soffocare an-

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la scomparsa di rossella ottone

Unione CNA Federmoda Parma ha un nuovo Presidente. Giovedi 1 dicembre l’Assemblea provinciale dell’Unione ha infatti eletto proprio presidente Rosa Abeli titolare della ditta “Sartoria Atelier Rosa Abeli”. L’incontro si è sviluppato in due momenti. Nella prima parte la coordinatrice provinciale di CNA Federmoda Giulia Ghiretti ha fatto alcune brevi considerazioni sul recente evento “OltreLaModa” valutando le novità introdotte in questa’ultima edizione oltre le proposte e gli eventi in cantiere per il 2012. Nella seconda parte ha proposta la propria

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Si è spenta il 14 novembre ad Argenta (FE) Rossella Ottone, imprenditrice del settore abbigliamento, figura di spicco nella storia recente della nostra Associazione. Dal ‘91 presidente della CNA provinciale di Ferrara, nel ‘94 è eletta presidente Regionale della CNA Emilia Romagna, carica che ha mantenuto fino al luglio 1999, quando diventa Vice Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Ferrara, responsabilità che ricoprirà fino al maggio 2001. Dal luglio 1997 al giugno 2001, anno in cui fu eletta per la prima volta Deputato, ha ricoperto la carica di Vice Presidente Nazionale CNA.

e le contrapposizioni, alla radice del nostro comune sentire, dei nostri legami, della nostra storia e civiltà, possiamo trovare la forza, la passione, le idealità, i valori, la vitalità per rigenerare questo grande Paese ed aiutarlo a trovare nel nuovo mondo il posto che merita. Il futuro è la nostra responsabilità! I sogni dei nostri figli sono la nostra responsabilità! Stralci dall’intervento del Presidente Ivan Malavasi all’Assemblea Nazionale CNA


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L’INTERVISTA

Neviano degli Arduini: dialogo aperto Il Sindaco Garbasi punta sul sostegno alle attività produttive e al rilancio del turismo, senza dimenticare i servizi sociali

A

lessandro Garbasi, Sindaco di Neviano negli Arduini dal maggio scorso, eletto con una percentuale da record (85,98%), laurea in storia dell’arte medievale, iscritto all’albo dei promotori finanziari Family Banker, ci illustra come la nuova amministrazione stia sviluppando il rapporto tra Comune, PMI e aziende artigiane del territorio, focalizzando l’attenzione sui temi locali legati al turismo e al rilancio delle attrattività del paese e delle zone limitrofe. «Con le rappresentanze delle PMI e delle aziende artigianali e commerciali abbiamo intrapreso un percorso di dialogo e confronto che è iniziato in campagna elettorale e che sta continuando regolarmente. L’obiettivo è quello di individuare politiche comuni e mirate a favore e a sostegno di

queste categorie attraverso lo scambio di opinioni circa l’attuale situazione, per avere la massima presenza e attenzione sulle problematiche contingenti e sempre mutevoli del settore». Garbasi quindi aggiunge: «Certamente la crescita e lo sviluppo del Comune sono legati anche al turismo. Proprio per questo stiamo lavorando a un progetto importante per mettere in rete tutte le attrattive naturalistiche, sportive e culturali dell’area di Scurano, che già è meta di numerosi turisti. L’implementazioine del turismo e dei servizi consentirà poi anche di avere ricadute su tutto il territorio. Altro progetto importante è quello di realizzare “l’anello del Comune”, una pista su sterrato tra boschi, crinali, borghi storici e punti panoramici che permetterà ai

Cosa ci può dire per quanto riguarda i servizi sociali ? «Innanzi tutto occorre sottolineare che, grazie al “progetto servizi alla persona”, questi sono stati mantenuti tutti, anche a fronte di notevoli sacrifici. In questo particolare momento, infatti, dove la crisi economica determina una sempre maggiore richiesta di questi servizi da parte della cittadinanza, ritengo che proprio per questo non devono essere né ridotti né tantomeno aboliti, ma anzi, nel limite del possibile, incrementati»..

turisti di camminare in luoghi di eccellente bellezza per 40 km, da fare anche comodamente in tre giorni con visite ai musei e ai centri storici, nonché scoprire le specialità gastronomiche della nostra zona nei caratteristici punti di ristoro o alloggiare in agriturismi o strutture ricettive davvero interessanti, al di là dell’ormai noto e tanto apprrezzato Centro Turistico del monte Fuso. La ricaduta economica sui punti di ristoro e a carattere ricettivo penso sia evidente. Infine, abbiamo già iniziato a parlare di “Circuito dei Musei Nevianesi”, iniziando a tessere una rete tra i quattro musei esistenti sul territorio, quello dei lucchetti di Cedogno, quello della Resistenza di Sasso, quello dedicato all’Uomo e l’Ambiente di Bazzano, la collezione civica d’arte contemporanea di Sella più quello di nuova apertura, la Casa Museo “Bruno Bricoli” Colibri di Urzano».

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ZOOM

Cloud computing: un’opportunità Cos’è la “nuvola”? E quali potenzialità possiede in ambito business? Gli esiti del seminario promosso da CNA Emilia Romagna, Sixtema Spa, Google Enterprise e Revevol Italia

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are una definizione di Cloud Computing che sia univoca e largamente condivisa è un compito piuttosto arduo. La correttezza nell’uso di questo termine è spesso contestata da molti esperti: da una parte ci sono analisti che vedono queste tecnologie come una naturale evoluzione offerta dalla rete internet e da una connettività sempre più diffusa, e dall’altra analisti più critici che considerano il Cloud Computing poco più di una trappola al servizio degli uffici marketing delle grandi società. Cercando di superare le posizioni più radicali, possiamo soffermarci su una definizione autorevole che ci viene fornita dal National Institute of Standards and Technology (NIST) e che, pensate, in poco più di due anni è stata rivista per ben quindici volte prima di giungere alla definizione definitiva (http://1.usa.gov/ ohXnIM): “Il cloud computing è un modello che abilita l’accesso on-demand, onnipresente e conveniente tramite la rete ad un pool condiviso di risorse di calcolo configurabili (ad esempio, reti, server, storage, applicazioni e servizi) che possono essere rapidamente erogate e liberate tramite minimi sforzi di gestione o di interazione con i service provider”. L’avvento del Cloud Computing rivela, in altre parole, un radicale mutamento del paradigma derivante da trent’anni di

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centralizzazione: oggi le risorse e la potenza di calcolo sono situati in grandi data center, pubblici o privati, sparpagliati nel mondo (non importa dove) e accessibili tramite la rete. Ed è con l’obiettivo di un confronto aperto sul tema della “nuvola” e per fare chiarezza su tutte le sue potenzialità che a Bologna lo scorso 17 novembre è stato

organizzato l’incontro “Nuvola o bolla? Nuova informatica e nuove opportunità per le imprese italiane” promosso da CNA Emilia Romagna, Sixtema Spa, Google Enterprise e Revevol Italia. Dopo l’introduzione del segretario regionale di CNA, Gabriele Morelli, la parola è passata al CEO di Revevol Italia, Massimo Cappato, che ha illustrato ai numerosi presenti le enormi potenzialità di un approccio cloud alla quotidianità lavorativa criticando efficacemente anche la paura generale della sicurezza dei dati nella nuvola. Successivamente Daryoush Goljahani, Channel Manager Google Enterprise Italia, ha portato la stimolante visione di Google sul Cloud e ha catturato l’attenzione della sala con esplicative simulazioni che hanno reso l’idea, in modo inequivocabile, di come un approccio aziendale volto all’utilizzo di queste tecnologie (nel caso specifico delle Google Apps) possa migliorare sensibilmente la produttività e la collaborazione tra le persone dell’organizzazione. A concludere gli interventi Maurizio Vivi, Responsabile ricerca e sviluppo tecnolo-


CLOUD COMPUTING gie di Sixtema Spa, con uno stimolante intervento che ha ricostruito l’evoluzione del sistema informativo di CNA che già 10 anni fa iniziò con lungimiranza un approccio cloud per i servizi erogati verso tutte le CNA provinciali appartenenti alla rete. ClOud e PMI: i tempi sono maturi? Una cosa è certa: il Cloud Computing non è una moda del momento, ma una grande opportunità per migliorare competitività e capacità di innovazione, nonostante il nostro Paese soffra gravissimi ritardi dal punto di vista delle infrastrutture tecnologiche. Dopo un periodo di iniziale diffidenza, l’interesse per il cloud da parte delle imprese italiane è in costante crescita: per il 66% si tratta di un trend rilevante per l’informatica aziendale, c’è addirittura un 12% che lo considera “la nuova rivoluzione che cambierà il modo di fare IT”. Questi dati emergono da una ricerca condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano che ha sondato la realtà italiana attraverso una minuziosa analisi i cui risultati sono stati presentati

pubblicamente lo scorso 11 maggio durante il convegno “Cloud & ICT as a Service: fuori dalla nuvola!”. Tuttavia emerge anche che questo trend positivo taglia fuori per il momento le PMI: se per le grandi imprese il cloud è un fenomeno in atto e dalla crescente importanza, le piccole e medie imprese ne sono interessante ancora solo in modo trascurabile e non sembrano pronte a coglierne i tanti vantaggi. Le PMI, infatti, si trovano oggi ad uno stato embrionale. Il livello di diffusione del “Software as a Service” (un modello di distribuzione del software applicativo dove un produttore di software sviluppa, opera e gestisce un’applicazione web che mette a disposizione dei propri clienti attraverso internet) è ancora nell’ordine del 2-3% e riguarda principalmente CRM, sistemi di videoconferenza, pacchetti a supporto di attività amministrative e contabili, servizi a supporto delle attività amministrative del personale, sistemi di controllo delle presenze e di gestione delle trasferte. Eppure sono proprio le imprese di piccole dimensioni le realtà che potrebbero co-

gliere, da subito, i più importanti vantaggi ricorrendo al cloud: le limitate esigenze di personalizzazione e integrazione con gli eventuali sistemi di proprietà consentirebbero loro di sperimentare e utilizzare servizi evoluti con costi (e in tempi) molto contenuti.

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L’IMPRESA DEL MESE

Sartoria Ghirardi: il mestiere come un’arte Una tradizione che sposa capacità, esperienza e buon gusto ma che non vede un futuro a causa della mancanza di mano d’opera

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circa metà di borgo XX Marzo a Parma, sulla targa all’ingresso di uno dei numerosi negozi d’abbigliamento che vi si affacciano,si può leggere, in un bel carattere Bodoni maiuscolo sbalzato sull’insegna, una parola che lo differenzia da tutti gli altri. Questa parola è “sartoria”, abbinata al nome della famiglia proprietaria, cioè Ghirardi. Sartoria Ghirardi, due parole che nella nostra città vogliono dire tradizione nell’esercizio di un’arte come quella sartoriale, fin dal 1963 quando Bruno Ghirardi, coadiuvato dalla moglie Luciana aprì il primo laboratorio, in via Cairoli al quale si affiancò poi la camiceria.Presto il figlio Alberto,dopo la dovuta gavetta e il diploma conseguito alla Scuola di Sartoria di Milano, subentra nell’attività con l’apertura del negozio di via XX Marzo. E qui lo troviamo, nel negozio che dal 2006 ha alzato la saracinesca proprio di fronte al vecchio, e che abbina alla sartoria e alla camiceria anche la confezione. “Il problema - ci dice Alberto - è che la sartoria è destinata ad estinguersi ed il motivo è uno solo: la mancanza di mano d’opera. Non si trova più nessun giovane che voglia intraprendere questa professione, che io però definisco una vera arte. Pensi che noi lavoriamo con ex colleghi di mio padre o anziane, ma bravissime, pantalonaie”. Perché definisce la sartoria un’arte? “Perché esperienza, intelligenza, capacità manuali si combinano in modo da creare pezzi unici. Il sarto, così come il falegname o

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il fabbro,per questo deve essere considerato un artista”. Che differenze ci sono tra gli abiti di confezione e quelli sartoriali?“Il sarto ti veste,la confezione ti copre.Il cliente abituato da anni alla sartoria se indossa un abito da confezione dice che gli sta bene,ma solo se sta fermo, immobile come una statua. Il vestito del sarto è personalizzato su tutto e per tutte le occasioni,ci si può muovere con disinvoltura come avere addosso un maglione”.

C’è anche una differenza di prezzo? “Calcoli che per un abito fatto a mano occorrono sino a 38 ore di lavoro e che cucire un’asola a noi costa 7 euro”. Chi sono i vostri clienti? “Per lo più professionisti,dai 35 anni in su,che hanno il piacere di vestirsi in modo personale”. Esiste un rimedio per ovviare alla mancanza di mano d’opera? “Forse è davvero già troppo tardi. Già una trentina d’anni fa mio padre propose di organizzare laboratori/scuola per inserire giovani nelle sartorie

CARTA D’IDENTITà NOME: saRTORIA GHIRARDI TITOLARE: ALBERTO GHIRARDI DOVE SI TROVA: A parma, BORGO XX MARZO 8/C TEL. 0521/230319

perché imparassero il mestiere.Per una serie di motivi, che coinvolgono cambiamenti sociali, tendenze, indirizzi e scelte generali, la cosa non si è mai potuta fare. Inoltre anche le scuole professionali propongono il corso per modellista, figurinista, stilista, disegnatore ecc…, ma poi non c’è nessuno che sappia cucire”. E per quanto riguarda le camicie? “La camicia su misura ha ancora un certo appeal, anche perché riusciamo a mantenere un prezzo basso Qui le collaborazioni sono ancora buone e numerose”. Avete appena partecipato alla rassegna Oltrelamoda organizzata dalla CNA a Salsomaggiore. Cosa ne pensa?“Un evento organizzato molto bene, complimenti alla CNA, una location meravigliosa, molta partecipazione, molto bravi gli artigiani che hanno proposto le loro creazioni. Bisognerebbe darle maggior risalto e riuscire a fare una cosa simile anche a Parma”.


SERVIZI

Budget del personale Un nuovo servizio di programmazione e pianificazione aziendale attraverso la consulenza dell’ufficio paghe

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

Servizi fiscali e contabili

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

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l costo del personale rappresenta per un’azienda uno dei più importanti capitoli di spesa da sostenere. Per far si che tale impegno economico diventi uno strumento di sviluppo e di crescita delle potenziali risorse umane e, quindi, dell’azienda stessa. Il servizio che CNA Parma propone è uno strumento che consente un’analisi previsionale del costo del personale, basata sui dati e sui calcoli specifici del servizio paghe. L’applicazione prevede un ambiente specifico, alimentato con i dati derivanti dal servizio paghe, per consentire il ripetersi di simulazioni sulla previsione dei costi del personale per arrivare a scegliere e confermare una situazione soddisfacen-

te. In questo contesto sono previste le operazione tipiche della gestione come assunzioni, licenziamenti, applicazione di adeguamenti contrattuali, e così via. Il programma effettua su questi dati una proiezione di calcolo definita dall’utente da cui verificare l’andamento del costo del personale. Periodicamente l’utente può controllare gli eventuali scostamenti attraverso l’integrazione col prodotto Paghe CNA ed apportare nuove variabili per una nuova proiezione. Per saperne di più richiedi l’approfondimento tecnico (tel.0521.227122 mail:fmaschi@cnaparma.it)) per scoprire le possibilità che il servizio budget di CNA metterà a tua disposizione.

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Lorenzo Cavalli lorenzo.cavalli@eciparpr.com

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credito tassi altalenanti nel mese di dicembre Prosegue anche in dicembre la crescita del tasso di riferimento per il credito agevolato, infatti la misura passa dal 6,18% di novembre all’attuale 6,43%. Con questa variazione il tasso di riferimento è cresciuto complessivamente del 1,25% nell’arco di sei mesi raggiungendo il valore massimo degli ultimi dieci anni. Rimane invariato al 3,05% il valore del tasso di riferimento comunitario da applicare alle operazioni di attualizzazione a fronte di contributi pubblici erogati alle imprese; conseguentemente rimangono fermi i tassi ad esso collegati come quelli della Legge Sabatini o della Legge 598. è invece in diminuzione il tasso ufficiale di sconto comunitario che, per decisione della B.C.E. dello scorso 9 novembre scende dal 1,50% all’attuale 1,25%. In leggera diminuzione anche i valori dell’Euribor, tasso utilizzato dal mercato interbancario, il cui parametro tre mesi mmp 365 giorni scende dal 1,594% al 1,516% mentre quello a base 360 giorni passa dal 1,572% al 1,495%.

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Osservatorio dei tassi - dicembre 2011 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

3,05% 1,516% 1,495%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

1,738% 1,714% 1,25%

convenzione cna-banche: tassi a dicembre 2011 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 5,566% 3,416% 4,016%

Fascia 2 6,466% 3,916% 4,716%

Fascia 3 7,066% 4,416% 5,316%

Fascia 4 7,916% 5,316% 5,816%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla Convenzione per “fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 5,791% 4,166%

Anticipo fatture 4,766%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 5,691%

Anticipo fatture 4,666%

Effetti salvo buon fine 4,066%


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