Io L'Impresa - Febbraio 2012

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FEBBRAIO 2012

Anno XXXV - n.17 del 14/02/2012. Quotidiano

PARMA

Poste Italiane s.p.a. - Sped. abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 copia: € 1,50 - stampa: Rindi - con I.R.

Liberalizzazioni: un primo passo verso le riforme Dai taxisti ai notai, dai benzinai ai farmacisti: categoria per categoria le principali novità introdotte dal decreto B6150212

news

zoom Presentato il bando INAIL per la salute e sicurezza sul lavoro Finanziamenti destinati anche alle imprese con progetti mirati alla responsabilità sociale

l’impresa del mese Associarsi conviene con le agevolazioni di CNA ServiziPIù Le convenzioni a livello provinciale per avere sconti immediati e a portata di mano

Expensive Doll: il buon gusto al servizio della femminilità La produzione artigianale di lingerie personalizzata grazie ad un prezioso lavoro sartoriale


13 dicembre 2011 - 8 gennaio 2012

I NUMERI DI UN SUCCESSO! 6000 presenze registrate 15 giornate tutto esaurito 50 associazioni per un totale di 200 proposte di intrattenimento e laboratori

RINgRazIa I promotori

Associazione Provinciale di Parma

Con la collaborazione di

IKEA I sostenitori

Gli sponsor di giornata lacicogna


EDITORIALE 4

Primo piano Liberalizzazioni

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L’intervista Alberto Egaddi direttore della CCIAA

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NEWS

decisioni che si prenderanno in merito, può sgorgare il carburante che serve per rimettere in moto l’economia

Varchi aperti per tutti i mezzi

del Paese. In realtà da tempo ci diciamo che l’Italia do-

sempre da un’altra parte. Neppure la stagnazione della

rendite non più sostenibili e officia riti privi di significato, dove le riforme, come le discariche, sono necessarie, ma

Il progetto palestre sicure

nostra economia negli ultimi decenni, le crisi di sfiducia o gli attacchi speculativi che colpiscono

SPECIALE

regolarmente il nostro debito pubblico sui mercati internazionali, sembrano spingerci a fare il salto

L’impresa del mese

nella direzione auspicata. Questo atteggiamento impedisce di aggredire in profondità le cause del declino del Paese, ci siamo spesso inventati soluzioni che hanno solo spostato in avanti gli interventi di risoluzione dei problemi. Da tempo ci diciamo che dobbiamo selezionare le risorse economiche e sociali, aprendo

ZOOM

molti mercati e professioni oggi protette alla concorrenza, affinché le risorse disponibili vadano

Le convenzioni provinciali

laddove sono più produttive.

credito

Ma la selezione, la meritocrazia, fanno ancora fatica ad entrare nella normalità delle cose di questo

SERVIZI

Patronato EPASA: consulenza personalizzata adopo la riforma delle pensioni

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rischio che questo sia l’ostacolo maggiore per cambiare

L’incognita TEP

L’andamento dei tassi

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per alcuni aspetti troppo legato ai propri privilegi, con il davvero. Ognuno continua a rinchiudersi nella difesa di

Expensive Doll

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vrebbe cambiare pelle, che siamo un paese bloccato,

Impinatisti: un passo avanti verso la semplificazione

CNA Alimentare

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tempo nell’agenda dei Governi, perché si ritiene che dalle

Il bando INAIL

Costruzioni: Il certificato di congruità

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Welfare, fisco, liberalizzazioni, sono aree di intervento da

Trender: 3° trimestre 2011

Il seminario antisismica

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UN COLPO ALLE CORPORAZIONI?

Agenda

Il libro: Come misurare i social media In calendario: i prossimi appuntamenti ed eventi a Parma e in regione

Paese. Cna crede da tempo in questo processo, anche se, ritiene che per sostenere l’impresa diffusa e le imprese di minore dimensione, che contribuiscono alla creazione della maggior parte del reddito e dell’occupazione, vanno attentamente calibrate le misure relative a liberalizzazioni, concorrenza e accesso al mercato degli appalti. E’ vero infatti che gli interventi di liberalizzazione devono essere affrontati con estrema incisività, per generare, in buona sostanza, due effetti favorevoli alle imprese: abbattere i costi e le tariffe di taluni servizi pubblici e privati essenziali per la vita delle imprese; generare nuove opportunità di mercato attraverso l’arretramento di posizioni monopolistiche o oligopolistiche, in qualche caso anche attraverso una frammentazione della filiera verticalmente integrata. è altrettanto vero, tuttavia, che gli interventi devono avvenire all’interno di un quadro che definisca con i soggetti interessati il percorso sostenibile e che intervenga sulla base di alcune linee guida: definire le priorità sulla base del valore economico del settore nel quale sono presenti posizioni monopolistiche o oligopolistiche sul quale si intende intervenire, procedendo in ordine decrescente; definire sistemi alternativi di tutela della qualificazione dei soggetti interessati laddove sia presente l’esigenza di tutela della sicurezza del consumatore; come prevedere idonei strumenti ammortizzatori e compensativi, laddove gli interventi determino una caduta verticale del valore delle aziende.

Anno XXXV - n.17 del 14/02/2012. Quotidiano

Poste Italiane s.p.a. - Sped.abb.post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46), art. 1 comma 1, DCB Po - Dir. Resp. C. Di Gleria - Reg. Trib. BO n° 4686 del 23/11/78 - Dir. e Amm.: soc. Editoriale Artigianato e Piccola Impresa dell’Emilia R. Via Rimini,7 - 40128 Bologna - Tel. 051.2133100 - Parma - Via Spezia, 52/a - Tel. 0521.227211 Comitato di Redazione Per CNA: Domenico Capitelli, Maura Marmiroli, Andrea Mareschi Giornalisti: Fabrizio Furlotti, Erika Varesi redazione@cnaparma.it Progetto grafico e impaginazione: Edicta edizioni Per la pubblicità: pubblicita@cnaparma.it 0521.227211 CNA Parma - Via Spezia 52/a 0521.227211 - www.cnaparma.it

Che dire alla fine di questa nota, che sicuramente sono apprezzabili lo spirito e i contenuti del decreto, ma che sarà altrettanto importante, a nostro avviso, evitare che con queste misure si ritengano chiuse le questioni e risolti i problemi, perchè quelli contenuti nel decreto sono provvedimenti che necessiteranno di altri interventi strutturali e di un attento monitoraggio circa la loro effettiva applicazione, senza i quali anche le misure faticosamente introdotte oggi rischieranno di essere inefficaci. Gulatiero Ghirardi Presidente Provinciale

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primo piano Molti provvedimenti sono già entrati in vigore, altri avranno decorrenza differenziata

Liberalizzioni, il primo passo per diventare un Paese moderno? è

stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio il decreto legge sulle liberalizzazioni. Così come previsto dal testo stesso del decreto, alcuni provvedimenti sono andati in vigore con la stessa pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, altri vi andranno con una tempistica già codificata. Abbiamo già preso atto dalle proteste più o meno documentate dai media, che molti dei provvedimenti presi dal Governo con questo decreto hanno scontentato le categorie cui erano rivolti. Resta il fatto che le decisioni prese in sede Consiglio dei Ministri e pubblicate in Gazzetta Ufficiale sono diventate leggi e quindi regole da seguire. Seguendo la logica di quando sono entrati od entreranno in vigore, elenchiamo i più significativi. Provvedimenti già entrati in vigore FARMACIE Cinquemila farmacie in più e Regioni “commissariate” se non provvederanno all’assegnazione di almeno l’80% delle nuove licenze a concorso. Il numero delle autorizzazioni verrà quindi stabilito in modo che vi sia almeno una farmacia ogni 3.000 abitanti. Questo, secondo il Governo, farà sì che nascano 5.000 nuove farmacie rispetto alle 18.000 attuali, Per questo ogni Regione entro cinque mesi dovrà indire un concorso straordinario. Le farmacie potranno svolgere la propria attività ed i servizi medici aggiuntivi anche oltre gli orari ed i turni di apertura. La vendita dei farmaci di fascia C (non rimborsati dallo Stato) non è stata allargata a supermercati e parafarmacie. MEDICI I medici sono obbligati a inserire in ricetta

la dizione “o farmaco equivalente, se di minor prezzo”. ASSICURAZIONI Previsti sconti sulla RCAuto se si accetta a bordo la scatola nera. Gli agenti assicurativi dovranno offrire ai clienti informazioni su almeno tre diversi contratti forniti da altre compagnie assicurative per coprire la responsabilità civile per auto e natanti. PROFESSIONISTI Abolizione di tutte le tariffe professionali, sia minime che massime. Tutti i professionisti ora hanno l’obbligo di preventivo e di assicurarsi sui danni eventuali al cliente e hanno la possibilità di accedere ai Confidi. NOTAI La tabella con la quale si determina il numero e la residenza dei notai deve essere aumentata da subito di 500 posti. Il 30 giugno di ogni anno tra 2012 e 2014 sarà bandito “un concorso pubblico per la nomina” di 500 notai. Per gli anni successivi entro il 30 giugno sarà comunque bandito un concorso per la copertura di tutti i posti che si rendono disponibili.

Reintrodotto in zona Cesarini lo stanziamento di 5,7 miliardi destinato al pagamento delle imprese che hanno effettuato lavori o prodotto servizi per le Pubbliche Amministrazioni.

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UNA NUOVA SRL PER I GIOVANI Istituita una nuova figura di società per i giovani sotto i 35 anni, la società semplificata a responsabilità limitata: basterà un euro per versare il capitale e non sarà necessario l’intervento del notaio. BANCHE La Banca d’Italia fisserà l’ammontare degli importi delle commissioni da applicare sui prelievi effettuati con carta autorizzata tramite la rete degli sportelli automatici presso una banca diversa da quella del titolare della carta. Inoltre, nel caso le banche intendano condizionare l’erogazione del mutuo alla stipula di un contratto di assicurazione sulla vita saranno tenute a sottoporre al cliente almeno due preventivi di due differenti gruppi assicurativi. RETE CARBURANTI. I gestori degli impianti di distribuzione dei carburanti che sono anche titolari della relativa autorizzazione petrolifera potranno liberamente rifornirsi da qualsiasi produttore o rivenditore nel rispetto della vigente normativa nazionale ed europea.


speciale LIBERALIZZAZIONI

I titolari non proprietari possono tentare di riscattare l’impianto, previo indennizzo e i self service fuori città sono possibili senza limiti. I benzinai possono vendere anche alimenti, tabacchi e giornali. IMPRESE Stop a tutti i vincoli che limitano l’avvio di una nuova impresa. Reintrodotto in extremis lo stanziamento di 5,7 miliardi per pagare le imprese fornitrici della Pubblica Amministrazione. Le risorse vengono trovate in parte riallocando fondi, in parte consentendo l’emissione, fino a 2 miliardi, di titoli di Stato. EDICOLE è soppresso il limite minimo di superficie per la vendita della stampa quotidiana e periodica. Gli edicolanti potranno praticare sconti sulla merce venduta, rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori e potranno altresì vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto. LA STRUTTURA ANTITRUST DI PALAZZO CHIGI Sarà individuato presso la presidenza del Consiglio un ufficio che svolga le funzioni di tutela e di promozione della concorrenza nelle Regioni e negli enti locali e di tutela dei consumatori. La struttura monitorerà la normativa regionale e locale per individuare, anche su segnalazione dell’Antitrust, le disposizioni contrastanti con la tutela o la promozione della concorrenza. COMMERCIO Confermata la norma che lascia la più assoluta libertà di apertura e chiusura degli esercizi. CLASS ACTION Instaurazione di meccanismi più semplici Provvedimenti previsti entro sei mesi Authority per le Reti La nuova Authority dei trasporti, che si chiamerà Autorità per le Reti, avrà dei super-poteri, dalle licenze dei taxi alle regole di scorporo della rete ferroviaria

Ci aspettiamo una riduzione dei costi e le tariffe dei servizi pubblici e privati e la creazione di nuove opportunità di mercato attraverso l’arretramento di posizioni monopolistiche ed oligopolistiche.

Bisogna anche accelerare i tempi di pagamento delle pubbliche amministrazioni. è importante, in particolare per Rete Imprese Italia, dare impulso al processo di liberalizzazione dei mercati in cui è ancora forte la presenza pubblica attraverso le autorità indipendenti per garantire imparzialità, parità di trattamento e certezza della regolazione. Del resto il settore manifatturiero e i servizi di mercato sono settori in cui le barriere protezionistiche sono ormai del tutto assenti. Ben diversa la situazione di altri comparti quali le utilities, le professioni, il credito e le assicurazioni che presentano più consistenti barriere all’entrata di nuovi soggetti. Come Rete Imprese Italia abbiamo chiesto di rafforzare le misure del provvedimento che riguardano le disposizioni in materia di separazione proprietaria (Eni-Snam). Mentre abbiamo espresso valutazioni negative sulla disciplina introdotta in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari. Inoltre sono state avanzate proposte sulla liberalizzazione della distribuzione dei carburanti, del credito, ambito nel quale si chiede un maggior ruolo per i Confidi, della riduzione delle commissioni bancarie e di modificare la norma sul risarcimento Rc Auto, che penalizza i consumatori e le imprese di carrozzeria. Tali osservazioni vogliono essere un contributo di merito che viene avanzato unitariamente nell’intento di favorire una migliore definizione del provvedimento, più vicino alle istanze delle Pmi e dell’impresa diffusa con un collegamento più diretto alla necessità di rilanciare lo sviluppo”. Dichirazioni di Marco Venturi, presidente di turno di Rete Imprese Italia, al termine dell’audizione sul decreto legge sulle liberalizzazioni presso la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato.

da FS, passando per le nuove concessioni autostradali da regolare con il metodo del “price cap”. TAXI Spetterà all’Autorità delle Reti decidere se aumentare il numero di tassisti, “sentiti i sindaci”, aumenterà il numero di licenze

con annesse compensazioni una tantum ai tassisti, definirà le modalità per le licenze part-time, i criteri per l’extraterritorialità del servizio, il taxi collettivo, le tariffe flessibili e trasparenti. TRIBUNALE PER LE IMPRESE Sarà competente su proprietà industriale,

Il processo delle liberalizzazioni deve procedere in tempi rapidi a beneficio dei cittadini e delle imprese. Resta fondamentale fare scelte capaci di incidere sui nodi strategici per la crescita. M. Venturi

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primo piano

Quanto risparmieremo?

diritto d’autore, class action, cause tra soci, concorrenza sleale. Provvedimenti previsti entro fine anno BANCHE Entro settembre tutti gli istituti di credito dovranno assicurare l’avvenuta riduzione delle commissioni interbancarie a carico degli esercenti per tutte quelle transazioni effettuate con carte di pagamento. COMMERCIO Il governo avrà provveduto a emanare i decreti e i regolamenti indispensabili ad escludere alcuni settori dalla piena libertà di aprire negozi, imprese, attività economiche senza “limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti di assenso dell’amministrazione”. NOTAI Entro dicembre sarà fissata la data per il concorso pubblico che assegnerà 550 nuovi posti per l’esercizio della professione di notaio.

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Provvedimenti previsti dopo il 2012 ASSICURAZIONI Si passerà dagli attuali contrassegni cartacei a quelli elettronici o telematici. PROFESSIONI Il tirocinio per accedervi sarà per tutti di 18 mesi e, di questi, un semestre potrà essere avviato già durante i corsi universitari presso Pubbliche Amministrazioni, previa istituzione della convenzione quadro tra le Istituzioni interessate. SEPARAZIONE TRA SNAM ED ENI Se il decreto relativo è previsto entro sei mesi, l’attuazione del progetto di separazione tra tra SNAM ed ENI è previsto in un tempo non inferiore ai due anni. L’operazione è finalizzata alla creazione di un effettivo mercato concorrenziale del gas naturale tramite la garanzia di uno sviluppo ottimizzato della rete e di un suo accesso in condizioni non discriminatorie da parte degli operatori.

Il maxi decreto chiamato dallo stesso Presidente Monti “Cresci Italia” era ancora in prima bozza che l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF) aveva già predisposto uno studio in cui si era preventivato un risparmio medio annuo per una famiglia di quattro persone con un reddito di 80mila euro lordi l’anno e residente in una grande città, di circa 1.800 euro. Previsione che si è rivelata troppo ottimistica, in quanto alcune voci del decreto sono state poi modificate. Chiaro che nessuna stima può essere oggi ufficiale in quanto troppe sono le incognite e i margini di cambiamento che le norme potranno subire durante il confronto con le categorie interessate. Tuttavia le Associazioni dei consumatori (Adusbef e Confconsumatori) hanno rifatto i conti con quanto contenuto nel decreto già pubblicato in Gazzetta Ufficiale, in riferimento alle 24 milioni di famiglie italiane con una media di 2,5 componenti e spesa media annua di 29.304 euro. Il risparmio che si ottiene va nella direzione prevista dal Governo ed auspicata dai consumatori, raggiungendo i 946 euro all’anno. Questa la distribuzione dei “singoli risparmi”: carburanti:116 euro professioni: 184 euro commercio: 247 euro farmacie: 42 euro trasporti: 42 euro servizi pubblici locali - taxi: 86 euro bollette energia: 109 euro


primo piano

I principali provvedimenti fiscali Con la”Manovra Salva Italia” è stato introdotto anche un buon numero di novità sul versante fiscale. Diventa a regime la detrazione per le spese di ristrutturazione edilizia. I nuovi coefficenti per l’IMU Agevolazioni fiscali riferite al costo del lavoro nonché per donne e giovani Decorrenza: dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2011. Le nuove disposizioni introdotte prevedono: • l’integrale deducibilità ai fini delle imposte dirette (IRES e IRPEF) della quota dell’IRAP “dovuta” in riferimento al costo del lavoro; • agevolazioni IRAP per l’assunzione di lavoratori di sesso femminile e per quelli

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l decreto legge 6 dicembre 2011 n.201 è stato convertito con modifiche dalla legge di 22 dicembre 2011 n.214 e pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 27 dicembre scorso. Le modifiche introdotte nel corso dell’esame parlamentare entrano in vigore il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta. Nel commento dei principali provvedimenti di natura fiscale abbiamo indicato anche la decorrenza degli stessi.

Aiuto alla crescita economica (Ace) Decorrenza: dal periodo d’imposta in corso al 31/12/2011. La norma tende ad incentivare il rafforzamento patrimoniale delle imprese mediante la possibilità di dedurre dal reddito imponibile il rendimento del capitale di rischio (capitale proprio). L’ammontare deducibile corrisponde al “rendimento nozionale del nuovo capitale proprio” che si determina applicando l’aliquota percentuale del 3% (per i primi tre periodi d’imposta di applicazione) alla variazione in aumento del capitale proprio (di rischio) rispetto a quello esistente alla chiusura dell’esercizio in corso al 31/12/2010. Per il primo periodo di applicazione, normalmente il 2011, il capitale di riferimento

al 31/12 è costituito dal patrimonio netto risultante dal relativo bilancio, senza tener conto dell’utile di esercizio, allo stesso modo il confronto con il capitale proprio al 31.12.2010 avverrà senza tenere conto dell’utile 2010 che rappresenterà quindi una variazione in aumento del capitale nel 2011, ovviamente al netto dei prelevamenti o delle riserve distribuite. Per le imprese di nuova costituzione è considerato incremento tutto il patrimonio conferito. Conseguentemente gli incrementi di patrimonio realizzati mediante nuovi apporti di capitale o utili d’esercizio reinvestiti (non prelevati) determinano una riduzione del prelievo IRES/IRPEF. Sono interessate alla disposizione agevolativa le società di capitali e gli Enti commerciali, le stabili organizzazioni in Italia di società non residenti, le imprese individuali e le società di persone (snc e sas) in contabilità ordinaria. Il provvedimento anticipa quanto previsto dall’Art. 7 del DDL di delega al governo per la riforma fiscale e richiama, pur essendo connotato da modalità applicative diverse, le finalità ed alcuni criteri di determinazione della soppressa DIT (Dual Income Tax) ad opera del D.Lgs. 344 del 12 dicembre 2003.

di età inferiore ai 35 anni. Integrale deducibilità La quota deducibile viene calcolata in riferimento alle spese per il personale dipendente al netto delle deduzioni previste. Nello specifico, si tratta delle deduzioni per il costo del lavoro, delle deduzioni per le imprese autorizzate all’autotrasporto e delle deduzioni dalla base imponibile. In presenza di interessi passivi netti, il 10% dell’Irap residua dopo il calcolo dell’Irap dovuta sulle spese per il personale dipendente continuerà ad essere portato in deduzione dall’Irpef e dall’Ires con le consuete modalità. Agevolazioni per assunzioni di lavoratrici e di giovani di età inferiore ai 35 anni Occorre premettere che l’attuale normativa consente ai soggetti passivi IRAP diversi dalle pubbliche amministrazioni e dalle imprese operanti, in concessione e a tariffa, in determinati settori (energia, acqua, trasporti, infrastrutture, poste, telecomunicazioni, raccolta e depurazione delle acque di scarico e raccolta e smaltimento rifiuti) di dedurre un importo pari a 4.600 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato impiegato nel periodo d’imposta. In presenza di lavoratrici e di giovani di età inferiore ai 35 anni tale ammontare viene elevato a 10.600 euro. In presenza di lavoratrici e di giovani di età inferiore ai 35 anni nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise,

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Il contribuente può chiedere che il nuovo piano di rateazione preveda rate variabili di importo crescente per ciascun anno, in alternativa alle rate costanti. Le dilazioni concesse fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione (28/12/2011), in situazione di decadenza (per il mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di due rate) possono essere prorogate per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi a condizione che sia comprovato un temporaneo peggioramento della situazione di difficoltà posta a base della concessione della prima dilazione. Puglia, Sardegna e Sicilia, tale ammontare viene elevato a 15.200 euro. Di fatto, viene previsto un incremento di 6.000 euro delle deduzioni spettanti per favorire tali tipologie di occupazione.

Detrazioni per interventi di ristrutturazione, di efficientamento energetico e per spese conseguenti a calamità naturali. Decorrenza: dal 1 gennaio 2012 La detrazione del 36% per le spese di ristrutturazione edilizia diventa una agevolazione a regime e non a scadenza come prevista dall’attuale legislazione (si ricorda che nel tempo è stata più volte prorogata). Analogamente diventa strutturale anche la detrazione del 36% sull’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristrutturazione o da cooperative. Le suddette detrazioni sono previste dal nuovo articolo 16 bis del D.P.R. 917/1986 e mantengono gran parte delle loro caratteristiche circa i contenuti e le modalità di applicazione. Da un primo esame della disposizione, in riferimento alle spese di ristrutturazione edilizia: • viene confermata la percentuale del 36% e la sua applicazione in riferimento ad un limite di 48.000 euro • vengono considerati agevolabili anche gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi in presenza di dichiarazione di stato di emergenza • tra le spese sostenute sono ricomprese anche quelle di progettazione e per prestazioni professionali connesse all’esecuzione delle opere edilizie e alla messa a norma degli edifici • la detrazione è prevista in 10 quote annuali indipendentemente dall’età del soggetto che ha sostenuto le spese.

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Viene prevista la proroga di un anno della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio che si applicherà pertanto anche per l’anno 2012. A decorrere dall’anno 2013, per tali interventi, vale a dire quelli previsti per la detrazione 55%, si applicherà la detrazione del 36% prevista dal nuovo articolo 16 bis,

Riduzione del’aggio di riscossione Decorrenza: dall’1.01.2014 Viene prevista la riduzione dell’aggio di riscossione spettante al concessionario per l’attività di riscossione (Equitalia Spa) delle somme iscritte a ruolo. Entro il 31.12.2013 dovrà essere emanato l’apposito decreto per fissare la nuova misura da rimborsate ai concessionari, garantendo ai contribuenti oneri inferiori a quelli attuali, la riduzione potrà quindi operare solo da 2014.

Rateazione degli avvisi bonari Decorrenza: dal 28.12.2011 è stato eliminato l’obbligo della fideiussione in caso di rateazione degli importi dovuti a seguito dei controlli automatici delle dichiarazioni dei redditi per gli importi superiori a ad euro 50.000,00. Il mancato pagamento della prima rata entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della comunicazione, o anche di una sola delle rate diverse dalla prima entro il ter-

comma 1, lett. h) del TUIR e si potrà fruire della detrazione anche per le spese sostenute per la sostituzione di scaldaacqua tradizionali con scaldaacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.

Ulteriore rateazione per le iscrizioni a ruolo Decorrenza: dal 28.12.2011 I soggetti che hanno ottenuto la possibilità di rateizzare le imposte iscritte a ruolo per temporanea situazione di obiettiva difficoltà, possono ottenere, in caso di comprovato peggioramento, della situazione, la proroga della dilazione una sola volta, per un ulteriore periodo e fino a 72 mesi, a condizione che non sia intervenuta decadenza.


speciale NOVITà FISCALI

mine di pagamento della rata successiva, comporta la decadenza dalla rateazione e l’importo dovuto per imposte, interessi e sanzioni in misura piena, dedotto quanto versato, è iscritto a ruolo. In caso di tardivo versamento di una rata diversa dalla prima (ma comunque eseguito entro il termine di pagamento della rata successiva) è possibile avvalersi del ravvedimento operoso per pagare la sanzione in misura ridotta. Se non si utilizza il ravvedimento operoso l’ufficio procede all’iscrizione a ruolo della sanzione del 30% e degli interessi legali. Le disposizioni si applicano anche alle rateazioni in corso al 28/12/2011.

Anticipazione sperimentale dell’imposta municipale propria - IMU Decorrenza: dal 2012 al 2014 in via sperimentale, a regime dal 2015 La disposizione anticipa parzialmente ed in via sperimentale, per gli anni 2012, 2013 e 2014, l’applicazione dell’Imposta Municipale Propria (IMU) prevista dal provvedimento sul “federalismo municipale” (D.lgs 23/2011). Il presupposto dell’IMU è il possesso di immobili (fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli) compresa l’abitazione principale e le sue pertinenze. Di fatto, dal 1/1/2012, l’IMU sostituirà l’ICI ma rispetto alla sua applicazione sono state inserite modifiche che avranno rilevanza positiva sul gettito. La base imponibile dell’IMU è costituita dal valore dell’immobile che, in riferimento agli immobili con rendita catastale, è determinato, come per l’ICI, applicando alla rendita catastale rivalutata, i nuovi coefficienti previsti dalla nuova disposizione e cioè: • Fabbricati cat. A, C2, C6 e C7 esclusi A10: Rendita x 1,05 x 160 • Fabbricati cat. B, C3, C4 e C5: Rendita

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x 1,05 x 140 Fabbricati cat. A10: Rendita x 1,05 x 80 Fabbricati cat. D: Rendita x 1,05 x 60, escluso D5 che ha moltiplicatore 80 Fabbricati cat. C1: Rendita x 1,05 x 55 Terreni agricoli: reddito dominicale x 1,25 x 130 Terreni agricoli: reddito dominicale x 1,25 x 110 per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli iscritti alla previdenza agricola

Rimane applicabile la disciplina ICI per la determinazione della base imponibile riferibile ai fabbricati categoria D non censiti e per le aree edificabili. Viene prevista anche una rimodulazione delle aliquote applicabili, mantenendo la possibilità per i Comuni di variare le stesse, in aumento o in diminuzione, entro determinati limiti percentuali. Tale facoltà deve essere adottata con deliberazione del Consiglio comunale entro il termine di approvazione del bilancio di previsione. Le aliquote previste sono: • 0,76%: aliquota di base (possibilità modifica comuni: +/- 0,3%) • 0,4%: aliquota abitazione principale e sue pertinenze (possibilità modifica comuni: +/- 0,2%) • 0,2 %: aliquota fabbricati rurali ad uso strumentale (possibilità modifica comuni: +/- 0,1%) Sono previste riduzioni dell’aliquota di base (fino a 0,4%) anche in riferimento ad immobili non produttivi di reddito fondiario, di immobili posseduti da soggetti IRES, di immobili locati. In riferimento all’abitazione principale e alle sue pertinenze è prevista una detrazione pari a 200 euro, rapportati al periodo dell’anno durante il quale è presente tale destina-

zione, per gli anni 2012 e 2013 la detrazione è maggiorata di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni purchè dimori ed abbia la residenza nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. I comuni possono deliberare l’aumento della suddetta detrazione fino a concorrenza dell’intera imposta dovuta, ma, in tal caso, non può essere stabilita un’aliquota superiore a quella ordinaria (0.76%) per le unità immobiliari tenute a disposizione. Il gettito IMU viene ripartito tra lo Stato e i comuni; allo Stato viene infatti attribuita una quota pari alla metà dell’importo ottenuto applicando l’aliquota base (0,76%) alla base imponibile di tutti gli immobili, ad esclusione dell’abitazione principale e relative pertinenze e dei fabbricati rurali.

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L’INTERVISTA Alberto Egaddi, Direttore della Camera di Commercio di Parma

Il programma triennale della CCIAA

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a Camera di Commercio di Parma, in base alla Legge 580 di riforma, ha di recente adottato Il Programma Pluriennale 2011-14. Al Direttore Dr. Alberto Egaddi, abbiamo chiesto di illustrarcene il significato. “Il Programma Pluriennale 2011-14 rappresenta il riferimento strategico per l’Ente camerale nel raggiungimento della propria mission istituzionale. Un sorta di faro, alla luce del quale orientare tutte le scelte di investire nelle varie attività di sostegno dell’economia e delle imprese. La Camera di Commercio di Parma ha dunque impostato il proprio programma pluriennale con un occhio al contesto esterno, alla crisi ed alle attività svolte negli anni precedenti, riassunte nel bilancio di mandato 1999-2009. Il documento delinea anche il percorso che la Camera dovrà affrontare per dare applicazione ai recenti sforzi del Governo nella direzione di migliorare l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni. Da sempre, del resto, la Camera di commercio di Parma mette al centro del suo lavoro l’approccio più snello ed efficace con i naturali interlocutori, le imprese, ma anche con i cittadini tramite l’infor-

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mazione, l’informatizzazione, la consulenza diretta presso gli sportelli”. Quali sono le novità introdotte che lo caratterizzano? “Dato lo scenario in cui si dovrà lavorare nei prossimi anni, che vede timidi segnali di ripresa e alcune peculiarità positive per la nostra provincia, come lo sviluppo dell’imprenditoria femminile, straniera e sociale, il lavoro che ci attende va nella direzione già chiaramente intrapresa dal nostro Ente gli scorsi anni, con qualche intervento più diretto e mirato. Occorre continuare a promuovere e sostenere la competitività del sistema delle imprese, con particolare riguardo alle Pmi, principalmente attraverso: • l’assistenza all’accesso al credito: per rispondere ad una esigenza particolarmente forte soprattutto in questo periodo, trasversale a qualunque forma o settore d’attività d’impresa e forte criticità, • il supporto all’internazionalizzazione: per accedere a nuovi mercati, per crescere ma anche per favorire la ripartizione del rischio. Con l’obiettivo generale di consolidare il posizionamento internazionale del sistema Parma, • lo stimolo all’innovazione:

per aumentare la capacità competitiva delle nostre imprese nel mercato globale, dove è necessario distinguersi per il livello qualitativo dei prodotti e servizi rispetto alla concorrenza basata sul prezzo. Parma deve consolidarsi quale vero e proprio polo internazionale dell’agroalimentare facendo leva anche sul capillare lavoro di ricerca della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, ora nostra Azienda speciale, e favorendo la vocazione di Parma come area di eccellenza scientifica, culturale e formativa. Oggi infatti la concorrenza si gioca anche su asset intangibili, che possono fare la differenza: il sistema della formazione e della ricerca, nel quadro dell’economia della conoscenza, posiziona il territorio parmense tra i migliori d’Italia e su di esso occorre fare leva anche per attrarre investimenti e capitale umano”. Oggi il problema cruciale soprattutto per le Pmi è il credito. Come viene affrontato questo argomento? “L’accentuarsi delle difficoltà di accesso, dei ritardi di pagamento per effetto della crisi economica e del patto di stabilità degli enti, portano gli interventi sul credito ad avere un’alta priorità. Basti pensare che i due capitoli del bilancio di previsione accesso al credito e contributi diretti alle imprese sono stati finanziati con 260.000 euro in più, arrivando così a coprire più della metà delle risorse promozionali dell’Ente, con oltre 2.200.000 euro destinati. La Camera di Commercio si impegna nei prossimi anni a svolgere il ruolo di attore di importanza primaria proprio per dare impulso alla rimozione

o attenuazione delle criticità esistenti per le imprese. Un intervento che sia allo stesso tempo inter partes e super partes, che coinvolga il sistema bancario e gli enti locali. Le azioni dell’ente camerale si concentreranno nel sostegno alle singole imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, nel processo di ottenimento del credito, individuando interventi nel sostenere il finanziamento dell’intera gamma delle operazioni aziendali. Sempre con il fondamentale ruolo del sistema dei Confidi, che permetterà di moltiplicare considerevolmente i benefici di quanto investito dall’Ente camerale. Si punterà ad interventi mirati, sempre sulla base del confronto con e tra le associazioni economiche; iniziative di investimento, in particolare indirizzate verso ambiti strategici per la crescita competitiva dell’impresa (vedi innovazioni di processo e prodotto, innovazioni organizzative e gestionali, azioni per l’internazionalizzazione etc.). Un obiettivo è anche quello di favorire iniziative ed interventi per la crescita della cultura finanziaria e gestionale negli imprenditori, aspetto fondamentale per interagire efficacemente con il mondo bancario, come da nuovi orizzonti di Basilea 3”.


Trender: i dati del terzo trimestre. Fatturato e investimenti in crescita a Parma

Una sostanziale stagnazione

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tatici fatturato e investimenti, in altri termini una sostanziale stagnazione, caratterizza l’andamento del terzo trimestre 2011.

Così lo ha descritto il più recente rapporto di Trander, l’Osservatorio congiunturale della micro e piccola impresa dell’Emilia Romagna presentato a Bologna il 31

gennaio scorso. I dati evidenziano infatti una sostanziale stagnazione per il fatturato complessivo (-0,2% rispetto allo stesso trimestre del 2010), in calo anche il fatturato interno (-0,3%) e il fatturato conto terzi (-1,2%). Al passo lento del fatturato corrisponde una sostanziale staticità degli investimenti, il cui livello resta piuttosto basso, nonostante la dinamica favorevole del terzo trimestre che registra una crescita tendenziale del +6,7%. Anche a livello dei singoli territori la fase di crisi non sembra essere superata. Per quanto riguarda in particolare la nostra provincia, l’indagine

cciaa: incontri per il settore edilizia in crisi Aperta in Camera di Commercio una vera e propria “unità di crisi” per il settore costruzioni. Rappresentanti di associazioni di categoria e istituti di credito si sono più volte incontrati, per individuare strategie e azioni concrete che potessero sollevare un settore oggi profondamente in crisi. Sono state sensibilizzate le Amministrazioni Comunali di diversi centri della provincia per sollecitare i pagamenti alle imprese. Ancora sollecitate diverse Amministrazioni Comunali attraverso una lettera in cui si certifica l’esistenza di un reale credito che le imprese hanno nei loro confronti. Terzo filone su cui si sta lavorando è quello degli immobili invenduti, attraverso di una serie di incentivi ed agevolazioni che ne consentano una più facile alienazione.

Trender rileva un andamento positivo sia per quanto riguarda il fatturato che per gli investimenti.

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NEWS Scade il 7 marzo il termine per presentare la documentazione necessaria al bando

L’INAIL fiananzia la sicurezza sui posti di lavoro

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Inail ha fornito le indicazioni necessarie per partecipare al bando per finanziamenti alle imprese per la realizzazione di interventi finalizzati al miglioramento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Soggetti interessati Tutte le imprese, anche individuali, iscritte alla CCIAA o all’Albo Imprese Artigiane in regola con gli obblighi contributivi Tipologie di intervento ammissibili Progetti d’investimento: riduzione od eliminazione o prevenzione di una causa d’infortunio

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o fattore di rischio Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale: SGL, certificati o non certificati, modelli ex D. Legs. 231/01, sistemi di gestioni della responsabilità sociale SA 8000. Caratteristiche del contributo I finanziamenti complessivamente ammontano a 205 milioni di euro, ripartiti su base regionale (ad esempio per la Regione Emilia Romagna lo stanziamento è pari a 15.175.551 Euro). Il contributo è pari al 50% delle spese ammesse, compreso tra 5.000 e

100.000 euro Spese finanziabili Tutte quelle necessarie per la realizzazione del progetto, comprese quelle accessorie o strumentali necessarie per la sua realizzazzione e completezza (es. opere murarie, spese di progettazione ecc...) Presentazione della domanda e scadenze è possibile presentare la domanda tramite il “punto cliente” del portale INAIL (www. inail.it) fino alle ore 18 del 7 marzo 2012, con il rilascio di un codice identificativo in caso di superamento del valore soglia, determinato dalla

somma dei punteggi, Fino a tale date è possibile modificare i dati o effettuare simulazioni per il raggiungimento della soglia minima di 105 punti, dove il punteggio è definito in base a parametri che sono associati alle caratteristiche dell’impresa e del progetto.. Dopo il 14 marzo sul portale INAIL saranno pubblicati i termini di inizio e chiusura dello sportello per l’invio del codice alfanumerico: si creerà un elenco cronologico regionale, con lunghezza in base ai fondi disponibili. INAIL invia PEC con ricevuta presentazione: entro 30 giorni dal ricevimento occorre inviare copia della domanda telematica firmata dal titolare / legale rappresentante (firma digitale se invio tramite PEC) e tutta la documentazione prevista. Entro 120 giorni dalla ricezione, INAIL verifica tutta la documentazione e comunica l’accoglimento della richiesta. In tutti gli uffici della CNA Provinciale è possibile ricevere ulteriori informazioni e la consulenza per l’intera procedura: dalla compilazione della domanda, al suo aggiornamento, dall’invio telematico alle successive azioni.


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NEWS Fornovo: premiati i progetti realizzati dai ragazzi degli istituti superiori

L’innovazione entra nelle scuole

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l Il 17 dicembre 2011, presso la scuola Istituto Gadda di Fornovo Taro, si è svolta la premiazione dei migliori progetti presentati dalle scuole Superiori e di Formazione riguardanti l’Innovazione. I temi da trattare potevano essere i seguenti: Tecnica e tecnologia; Economia e commercio;Turismo e cultura: Informatica; Ambiente; Ecologia; Risparmio delle risorse; Integrazione fra scuola ed imprese. Il concorso è stato patrocinato dalla Provincia di Parma ed organizzato e finanziato dal Comune di Fornovo. Nella mattinata del 17 dicembre c’è stato quindi, davanti a studenti ed imprenditori, la premiazione dei migliori progetti avvenuta dopo la valutazione fatta da una commissione composta da varie persone in rappresentanza delle istituzioni e delle imprese (Cna era pre-

sente attraverso il responsabile di Cna Innovazione). I progetti valutati sono stati i seguenti: “Per muoversi meglio nel nostro paese” della classe 1a della scuola Forma Futuro di Fornovo di Taro “Recupero dell’identità storica di un luogo: centro polifunzionale a Villa Carona” della classe 1a A Liceo delle Scienze Applicate della scuola Gadda di Fornovo di Taro “Le parole del gusto, il gusto delle parole” delle classi 2a D Liceo Socio-Psico-Pedagogico e 3a C Liceo Linguistico della scuola Zappa-Fermi di Borgo Val di Taro “La prima vera sfida con il mondo del lavoro”della classe 2a Costruttore su macchine utensili della scuola Forma Futuro di

Fornovo di Taro “Un Pellegrino del XXI° secolo sulla Via Francigena nel territorio di Fornovo”della classe 3a A Liceo Biologico della scuola Gadda di Fornovo di Taro “Obiettivo 2 euro Come si può risparmiare energia verniciando” della classe 4a A Liceo Biologico della scuola Gadda di Fornovo di Taro “L’acqua, un bene prezioso da salvaguardare e valorizzare” della classe 3a A Liceo Biologico della scuola Gadda di Fornovo di Taro. Come sostenuto durante le premiazione dal Sindaco Emanuela Grenti il valore del concorso va al di là del premio riconosciuto ai ragazzi, ed è sostanzialmente la collaborazione tra scuola ed impresa che sempre di più può diventare strumento di conoscenza e di crescita.Tutto questo ben riassunto dallo slogan del concorso:“Vinciamo la crisi con l’Innovazione”

Langhirano: la scuola conosce l’azienda Anche nel 2012 continua lo stretto rapporto tra la Cna di Langhirano e l’Istituto Carlo Emilio Gadda di Langhirano che ha preso avvio con il protocollo di intesa e collaborazione del 2011. Dopo gli incontri tra imprenditori e studenti, svolti in più momenti durante l’anno scorso e che verranno ripetuti durante i mesi primaverili, sono invece iniziate le visite aziendali con le prime classi del percorso di studi. In particolare la classe 1°C ha visitato nel mese di gennaio l’impresa Gelmini srl, all’avanguardia nella progettazione e vendita di macchine alimentari e leader nel settore di quelle legate alla lavorazione dei formaggi. Durante la mattinata, accompagnati da alcuni insegnanti, i ragazzi hanno potuto visitare la zona di produzione e vedere direttamente come vengono realizzate alcune lavorazioni e montaggi. Successivamente, grazie alla disponibilità di Elena ed Elda Lanfranchi sono state illustrate le modalità con le quali l’azienda programma e gestisce le consegne all’estero ed evade gli ordini dei clienti, prendendo visione delle distinte base tecnica e di produzione e dei progetti di costruzione. Cna e le sue imprese, non solo in questo caso, sono sempre disponibili a facilitare l’interazione tra i due mondi e lo scambio delle reciproche conoscenze..

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NEWS Infomobolity rilascia i permessi per l’intero parco veicoli di una sola azienda

Varchi elettronici aperti per tutti i mezzi

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distanza di oltre un anno dalla delibera che accoglieva le richiesta di CNA di consentire alle imprese artigiane che accedono al centro per motivi di lavoro di avere un permesso

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per ogni mezzo posseduto, finalmente Infomobility ha messo a disposizione i permessi annuali (tipo AR) per le aziende che lo desiderano: avere un permesso per ogni mezzo, ricordiamo, consente di

evitare il complesso passaggio burocratico che prevede, in caso di accesso ai perimetri sorvegliati dai varchi elettronici, di comunicare con anticipo la propria targa per l’abbinamento al permesso temporaneo. Si tratta di un ultimo tassello di un percorso lungo e difficile, che ha consentito di arginare alcuni disagi emersi con l’installazione dei varchi elettronici: dall’iniziale regola che prevedeva un permesso per ogni tre veicoli posseduti, si passò a un permesso ogni due veicoli e ora, finalmente, la copertura vale per l’intero parco mezzi. Ricordiamo anche le altre modifiche normative richieste

e ottenute, fortunatamente in minor tempo, necessarie a consentire il passaggio dei pullman da turismo oltre che la possibilitĂ dei carri attrezzi di non dovere piĂš chiedere il nulla osta per fare soccorsi nelle zone protette dai varchi.


SPECIALE CNA ALIMENTARE Regolamento UE 1169/2011 “Informazione sugli alimenti ai consumatori” nuova normativa per l’etichettatura dei prodotti alimentari Premessa

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opo oltre 4 anni di lavoro è stato pubblicato sulla Gazzetta Ue del 22 Novembre 2011 il nuovo regolamento europeo sull’etichettatura, da applicarsi contestualmente in tutti gli stati membri della Comunità. A 20 giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta, entra in vigore, pertanto il Regolamento che diventa effettivo a partire dal 13 DICEMBRE 2011, ma con 3 anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme (l’adeguamento è di 5 anni per l’etichettatura nutrizionale) e l’eventuale smaltimento delle scorte. Il nuovo Regolamento modifica tutte le Direttive europee precedenti, e nello stesso tempo anche le normative nazionali, compreso il Decreto Legislativo 109/92 e successive modifiche, che sta alla base della normativa generale sull’etichettatura degli alimenti; il compito del regolamento è quello di armonizzare tutte le norme dei paesi UE su tre fronti: la presentazione e la pubblicità degli alimenti, l’indicazione corretta dei principi nutritivi e del relativo apporto calorico, nonché le informazioni sulla presenza di ingredienti che possono provocare allergie. L’intento primo è quello di rafforzare la salvaguardia e tutela

della salute dei consumatori, senza intaccare la libera circolazione delle merci, e garantendo la massima trasparenza nelle operazioni commerciali. Vengono stabiliti dei requisiti supplementari in tema di etichettatura, con lo scopo di agevolare i consumatori a compiere scelte più sane e informate. Nell’inserto speciale, staccabile, un riassunto dei punti più evidentemente toccati dal Regolamento, con la relativa tabella di comparazione alla normativa nazionale precedente, tenendo presente che potrebbero aggiungersi correzioni per mezzo di atti nazionali integrativi. La tabella non è purtroppo completa, in quanto il regolamento è scritto su circa 60 pagine di documento. In ultima pagina l’anticipazione dell’incontro che CNA ALIMENTARE DI PARMA organizza per le imprese, a supporto di una maggiore informazione sull’argomento. Robuschi Sonia Responsabile Prov.le CNA ALIMENTARE CNA COMMERCIO E TURISMO

Tabella di comparazione Reg. UE 1169/2011 e Normativa Nazionale (prevalente DLgs 109/92) Art. 2 Definizioni alimento preimballato: l’unita di vendita destinata a essere presentata come tale al consumatore finale e alle collettivita, costituita da un alimento e dall’imballaggio in cui e stato confezionato prima di essere messo in vendita, avvolta interamente o in parte da tale imballaggio, ma comunque in modo tale che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o cambiare l’imballaggio; alimento preimballato: non comprende gli alimenti imballati nei luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta LE ULTIME RIGHE FANNO RIFERIMENTO AI PREINCARTATI CHE VENGONO TRATTATI ALL’ART. 44

109/92, art.1 Campo di applicazione prodotto alimentare preconfezionato l’unita di vendita destinata ad essere presentata come tale al consumatore ed alle collettivita, costituita da un prodotto alimentare e dall’imballaggio in cui e stato immesso prima di essere posto in vendita, avvolta interamente o in parte da tale imballaggio ma comunque in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata;

Art. 2 Definizioni ingrediente: qualunque sostanza o prodotto, compresi gli aromi, gli additivi e gli enzimi alimentari, e qualunque costituente di un ingrediente composto utilizzato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se sotto forma modificata; i residui non sono considerati come ingredienti; COSA SI INTENDE PER RESIDUI? LE INTERPRETAZIONI RESTANO APERTE

109/92, art.1 Campo di applicazione Per ingrediente si intende qualsiasi sostanza, compresi gli additivi, utilizzata nella fabbricazione o nella preparazione di un prodotto alimentare, ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata

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Art. 9 Elenco delle indicazioni obbligatorie Conformemente agli articoli da 10 a 35 e fatte salve le eccezioni previste nel presente capo, sono obbligatorie le seguenti indicazioni: a) la denominazione dell’alimento; b) l’elenco degli ingredienti; c) qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico elencato nell’allegato II o derivato da una sostanza o un prodotto elencato in detto allegato che provochi allergie o intolleranze usato nella fabbricazione o nella preparazione di un alimento e ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma alterata; d) la quantita di taluni ingredienti o categorie di ingredienti; e) la quantita netta dell’alimento; f ) il termine minimo di conservazione o la data di scadenza; g) le condizioni particolari di conservazione e/o le condizioni d’impiego; h) il nome o la ragione sociale e l’indirizzo dell’operatore del settore alimentare di cui all’articolo 8, paragrafo 1; i) il paese d’origine o il luogo di provenienza ove previsto all’articolo 26; j) le istruzioni per l’uso, per i casi in cui la loro omissionerenderebbe difficile un uso adeguato dell’alimento; k) per le bevande che contengono piu di 1,2 % di alcol in volume, il titolo alcolometrico volumico effettivo; l) una dichiarazione nutrizionale. DIVIENE OBBLIGATORIA LA DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE; L’INDICAZIONE DELLA QUANTITA’ NOMINALE RIMANE POSSIBILE; IL MARCHIO DEPOSITATO NON E’ PIU’ UTILIZZABILE PER INDICARE L’OSA; L’INDICAZIONE DEL LOTTO RIMANE OBBLIGATORIA.

109/92, art. 3 Elenco delle indicazioni dei prodotti preconfezionati Salvo quanto disposto dagli articoli successivi, i prodotti alimentari preconfezionati destinati al consumatore devono riportare le seguenti indicazioni: a) la denominazione di vendita; b) l’elenco degli ingredienti; c) la quantita netta o, nel caso di prodotti preconfezionati in quantita unitarie costanti, la quantita nominale; d) il termine minimo di conservazione o, nel caso di prodotti molto deperibili dal punto di vista microbiologico, la data di scadenza; e) il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella CE; f ) la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento; g) il titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande aventi un contenuto alcolico superiore a 1,2% in volume; h) una dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto; i) le modalita di conservazione e di utilizzazione qualora sia necessaria l’adozione di particolari accorgimenti in funzione della natura del prodotto; l) le istruzioni per l’uso, ove necessario; m) il luogo di origine o di provenienza, nel caso in cui l’omissione possa indurre in errore l’acquirente circa l’origine o la provenienza del prodotto. m-bis) la quantita di taluni ingredienti o categorie di ingredienti come previsto dall’art. 8.

Art. 44 Disposizioni nazionali per gli alimenti non preimballati Ove gli alimenti siano offerti in vendita al consumatore finale o alle collettivita senza preimballaggio oppure siano imballati sui luoghi di vendita su richiesta del consumatore o preimballati per la vendita diretta, a) la fornitura delle indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), e obbligatoria; b) la fornitura di altre indicazioni di cui agli articoli 9 e 10 non e obbligatoria, a meno che gli Stati membri adottino disposizioni nazionali che richiedono la fornitura, parziale o totale, di tali indicazioni o loro elementi. 2. Gli Stati membri possono adottare disposizioni nazionali concernenti i mezzi con i quali le indicazioni o loro elementi come specificato al paragrafo 1 devono essere resi disponibili e, eventualmente, la loro forma di espressione e presentazione. I PRODOTTI PREIMBALLATI SONO I PRE-INCARTATI (NON I

109/92, art. 16 Vendita dei prodotti sfusi I prodotti alimentari non preconfezionati o generalmente venduti previo frazionamento, anche se originariamente preconfezionati, i prodotti confezionati sui luoghi di vendita a richiesta dell’acquirente ed i prodotti preconfezionati ai fini della vendita immediata, devono essere muniti di apposito cartello, applicato ai recipienti che li contengono oppure applicato nei comparti in cui sono esposti. 2. Sul cartello devono essere riportate: a) la denominazione di vendita; b) l’elenco degli ingredienti salvo i casi di esenzione; c) le modalita di conservazione per i prodotti alimentari rapidamente deperibili, ove necessario; d) la data di scadenza per le paste fresche e le paste fresche con ripieno di cui al D.P.R. 9.2.01, n. 187; e) il titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande con contenuto alcolico superiore a 1,2% in volume; f) la percentuale di glassatura, considerata tara, per i prodotti con

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PRE-CONFEZIONATI). RIMANGONO ESCLUSI DALLE NUOVE NORME LE BEVANDE ALCOLICHE, GLI ALIMENTI SFUSI (COME L’ORTOFRUTTA) E QUELLI PRE-INCARTATI DAI SUPERMERCATI, COME CARNI, FORMAGGI E SALUMI CHE LA GRANDE DISTRIBUZIONE “PORZIONA”, AVVOLGE NEL CELLOPHANE E COLLOCA SUI BANCHI DI VENDITA. è CORRETTA INFORMAZIONE AL CONSUMATORE?

gelati glassati. 3.Per i prodotti della gelateria, della pasticceria, della panetteria e della gastronomia, ivi comprese le preparazioni alimentari,l’elenco degli ingredienti puo essere riportato su un unico e apposito cartello tenuto ben in vista oppure, per singoli prodotti, su apposito registro o altro sistema equivalente da tenere bene in vista, a disposizione dell’acquirente, in prossimita dei banchi di esposizione dei prodotti stessi. 4. Per le bevande vendute mediante spillatura il cartello di cui al comma 1 puo essere applicato direttamente sull’impianto o a fianco dello stesso. 5. Le acque idonee al consumo umano non preconfezionate, somministrate nelle collettivita ed in altriesercizi pubblici, devono riportare, ove trattate, la specifica denominazione di vendita “acqua potabile trattata o acqua potabile trattata e gassata” se e stata addizionata di anidride carbonica. 6. I prodotti dolciari preconfezionati, ma destinati ad essere venduti a pezzo o alla rinfusa, generalmente destinati al consumo subito dopo l’acquisto, possono riportare le indicazioni di cui al comma 2 solamente sul cartello o sul contenitore, purche in modo da essere facilmente visibili e leggibili dall’acquirente. 7. Sui prodotti di cui al comma 1, nelle fasi precedenti la vendita al consumatore, devono essere riportate le menzioni di cui all’art. 3, comma 1, lett. a), b), e) ed h); tali menzioni possono essere riportate soltanto su un documento commerciale relativo a detti prodotti, se e garantito che tale documento sia unito ai prodotti cui si riferisce al momento della consegna oppure sia stato inviato prima della consegna o contemporaneamente a questa.

Art. 13 Presentazione delle indicazioni obbligatorie Fatte salve le misure nazionali adottate ai sensi dell’articolo 44, paragrafo 2, le informazioni obbligatorie sugli alimenti sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili. Esse non sono in alcun modo nascoste, oscurate, limitate o separate da altre indicazioni scritte o grafiche o altri elementi suscettibili di interferire. 2. Fatte salve le specifiche disposizioni dell’Unione applicabili a particolari alimenti, le indicazioni obbligatorie di cui all’articolo 9, paragrafo 1, che appaiono sull’imballaggio o sull’etichetta a esso apposta sono stampate in modo da assicurare chiara leggibilita, in caratteri la cui parte mediana (altezza della x), definita nell’allegato IV, e pari o superiore a 1,2 mm. 3. Nel caso di imballaggi o contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 80 cm 2 , l’altezza della x della dimensione dei caratteri di cui al paragrafo 2 e pari o superiore a 0,9 mm.

109/92, art. 14 Modalità di indicazione delle menzioni obbligatorie dei prodotti preconfezionati La denominazione di vendita, la quantita, il termine minimo di conservazione o la data di scadenza nonche il titolo alcolometrico volumico effettivo devono figurare nello stesso campo visivo. Le indicazioni di cui all’art. 3 devono figuraresull’imballaggio preconfezionato o su un etichetta appostavi o legata al medesimo o su anelli, fascette, dispositivi di chiusura e devono essere menzionate in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed indelebili; esse non devono in alcun modo essere dissimulate o deformate. Nel caso delle bottiglie di vetro destinate ad essere riutilizzate e sulle quali e riportata in modo indelebile una dicitura e, pertanto, non recano ne etichetta ne anello ne fascetta nonche nel caso degli imballaggi o dei recipienti la cui superficie piana piu grande e inferiore a 10 cm2 sono obbligatorie solo le seguenti indicazioni: la denominazione di vendita, la quantita e la data; in tale caso non

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… 5. Le indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettere a), e) e k), appaiono nello stesso campo visivo. 6. Il paragrafo 5 del presente articolo non si applica nei casi specificati all’articolo 16, paragrafi 1 e 2. VIENE INTRODOTTO L’OBBLIGO DI RISPETTARE DETERMINATE DIMENSIONI DEI CARATTERI DI STAMPA E SIGNIFICATIVO CONTRASTO TRA SCRITTA E SFONDO

si applica la disposizione di cui al comma 1.

Art. 21 Etichettatura di alcune sostanze o prodotti che provocano allergie o intolleranze Fatte salve le disposizioni adottate ai sensi dell’articolo 44, paragrafo 2, le indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), sono conformi ai requisiti seguenti: a) figurano nell’elenco degli ingredienti conformemente alle disposizioni stabilite all’articolo 18, paragrafo 1, con un riferimento chiaro alla denominazione della sostanza o del prodotto figurante nell’elenco dell’allegato II; nonche b) la denominazione della sostanza o del prodotto figurante nell’allegato II e evidenziata attraverso un tipo di carattere chiaramente distinto dagli altri ingredienti elencati, per esempio per dimensioni, stile o colore di sfondo. In mancanza di un elenco degli ingredienti, le indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera c), includono il termine “contiene” seguito dalla denominazione della sostanza o del prodotto figurante nell’elenco dell’allegato II. Quando piu ingredienti o coadiuvanti tecnologici di un alimento provengono da un’unica sostanza o da un unico prodotto figurante nell’elenco dell’allegato II, cio e precisato nell’etichettatura per ciascun ingrediente o coadiuvante tecnologico in questione. Nei casi in cui la denominazione dell’alimento fa chiaramente riferimento alla sostanza o al prodotto in questione, le indicazioni di cui all’articolo 9, paragrafo 1,lettera c) non sono richieste IL REGOLAMENTO IMPONE REGOLE GRAFICHE DESTINATE A PORRE IN EVIDENZA LA PRESENZA DI ALLERGENI

109/92, art. 5 Designazione degli aromi Gli ingredienti, elencati nell’All. 2, sez. III, o derivati da un ingrediente elencato in tale sezione, utilizzati nella fabbricazione di un prodotto finito e presenti anche se in forma modificata, devono essere indicati nell’elenco degli ingredienti se non figurano nella denominazione di vendita del prodotto finito. Le sostanze derivate da ingredienti elencati nell’All. 2, sez. III, utilizzate nella fabbricazione di un prodotto alimentare e presenti anche se in forma modificata, devono figurare in etichetta col nome dell’ingrediente da cui derivano; detta disposizione non si applica se la stessa sostanza figura gia col proprio nome nella lista degli ingredienti del prodotto finito. Gli ingredienti elencati all’All. 2, sez. III, devono figurare nell’etichettatura anche delle bevande contenenti alcool in quantita superiore a 1,2 per cento in volume. L’indicazione dell’ingrediente o degli ingredienti o dei derivati di cui all’All. 2, sez. III, e preceduta dal termine “contiene”, se detti ingredienti non figurano nella denominazione di vendita o nell’elenco degli ingredienti

Fonte tabella comparativa: NEWSFOOD.COM

ALLERGENI Accanto all’obbligo, già previsto nell’ultima rivisitazione del 109/92 di indicare gli allergeni sia sui prodotti preconfezionati,sia sui prodotti venduti allo stato sfuso, dovranno essere indicati anche nei prodotti alimentari SOMMINISTRATI NEI RISTORANTI,NELLE MENSE,NEI BAR CON ANNESSA RISTORAZIONE, ecc… ETICHETTATURA NUTRIZIONALE Attualmente dichiarare i componenti nutrizionali è facoltativo, a meno che non vengano introdotte particolari diciture quali“senza zucchero”,che a tal punto implicano l’indicazione di tutti i componenti nutrizionali stessi.Ai sensi del nuovo Regolamento, L’ETICHETTATURA NUTRIZIONALE DIVENTA OBBLIGATORIA E DOVRANNO ESSERE INDICATI IN ETICHETTA 7 ELEMENTI : IL VALORE ENERGETICO, I GRASSI, I GRASSI SATURI,I CARBOIDRATI,GLI ZUCCHERI TOTALI, LE PROTEINE E IL SALE, riferiti a 100 g o 100 ml di prodotto,che potrà essere affiancata da dati riferiti ad una porzione.NON SI APPLICA ad alcuni prodotti alimentari NON TRASFORMATI,quali le carni fresche,mele,pesche,ecc… e prodotti che non hanno un valore energetico alto come per esempio le spezie, il caffè, il the, e le bevande alcoliche.

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SCADENZA La data di scadenza DEVE ESSERE RIPORTATA, oltre che sulla scatola, ANCHE SULL’INCARTO INTERNO DEL CIBO. LA CARNE, LE PREPARAZIONI A BASE DI CARNE, I PRODOTTI ITTICI SURGELATI O CONGELATI NON LAVORATI, DEVONO INDICARE IL GIORNO, IL MESE E L’ANNO DELLA SURGELAZIONE O CONGELAMENTO. APPLICAZIONE DEL REGOLAMENTO ART. 1, c. 3 Il presente regolamento si applica agli operatori del settore alimentare in tutte le fasi della catena alimentare quando le loro attività riguardano la fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si applica a tutti gli alimenti destinati al consumatore finale, compresi quelli forniti alla collettività,e a quelli destinati alla fornitura delle collettività. IL PROVVEDIMENTO HA COMPORTATO UN LUNGO LAVORO DI APPROFONDIMENTO E CONFRONTO TRA GLI STATI. SONO PREVISTI ANNI (DAI 2 AI 5) PER L’ADEGUAMENTO GRADUALE ALLE NUOVE NORME E ANCHE LA POSSIBILITà DI DEFINIRE QUALCHE ELEMENTO, DA PARTE DEGLI STATI NAZIONALI. SEGNALEREMO PROBLEMI PARTICOLARI E AGGIORNAMENTI DEL REGOLAMENTO.

SAVE THE DATE!! MERCOLEDI’ 7 MARZO 2012 presso l’HOTEL DE LA VILLE (Barilla Center) Ore 14.00 - 19.00

Regolamento Ue 1169/2011 Relatore: Dott. GIUSEPPE DE GIOVANNI Spazio dedicato alle domande delle imprese sulle tematiche trattate A seguire:

SAFE LABEL & CLEAR FOOD Progetto Kalos Presentazione software etichettatura In collaborazione con CNA ALIMENTARE REGIONALE


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Privati e Tep: necessarie nuove condizioni Le ragioni degli imprenditori privati a fronte di un contratto che scade (senza proroghe) a fine mese

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ine mese (bisestile) con una serie di scadenze importanti per la Tep: da una parte il CdA (per decadenza naturale), dall’altra il contratto con i privati, già scaduto lo scorso anno e prorogato ”d’ufficio”. Il tutto mentre il bando per l’acquisizione del 49% lasciato libero dalla proprietà (Comune e Provincia), solo un paio di mesi fa, è andato deserto. A Gianni Montali, presidente di Travelbus, il consorzio che associa praticamente tutti gli autisti privati che assicurano alla Tep il trasporto persone in gran parte della provincia, abbiamo chiesto la sua opinione sul fatto che il bando sia andato deserto. “Probabillmente le aziende che avevano presentato interesse di fatto, hanno poi ritenuto che non esistessero le condizioni per proseguire, soprattutto in funzione dello scenario regionale che si stava prospettando rispetto a tutta la tematica sul trasporto pubblico locale (TPL) , ma anche per la situazione politico-amministrativa di Parma, dove il Commissario Prefettizio non può prendere decisioni nel merito di eventuali accorpamenti con le aziende delle province limitrofe. Risultato: occorre attendere le elezioni comunali di primavera per avere quella stabilità politica e potere decisionale perché le Amministrazioni, Comunale e Provinciale, facciano le relative scelte sul futuro dell’azienda”. La Tep ha in calendario a fine mese due importanti scadenze: il CdA e il contratto con i privati. Qual è la posizione di Travelbus in merito al rinnovo del contratto? “Occorre partire dal fatto che tale con-

tratto era già scaduto giusto un anno fa e che fu prorogato “d’ufficio” alle identiche precedenti condizioni. Ora, se lo scorso anno la proroga fu un passaggio poco più che formale, quest’anno non può essere così”. Perché? “Perché noi, come imprese private, non siamo in condizione e non abbiamo la volontà di replicare tale e quale le condizioni economiche attraverso cui abbiamo operato sino ad ora. Senza smania di protagonismo o voglia di rivincita, ma, sia per quello che le imprese private hanno significato per i bilanci della Tep in termini di recupero e di assestamento di bilancio, sia per quelli che sono stati gli aumenti dei costi che le imprese private sono state costrette a subire e a sobbarcarsi in questi ultimi tre anni, noi non siamo intenzionati a prorogare tout court senza ridiscutere le condizioni contrattuali. Ci rendiamo conto che ciò provocherà problemi e qualche tensione, ma i segnali noi li abbiamo lanciati a chi di dovere ben prima della fine del 2011. Abbiamo provato a contattare i dirigenti della Tep per non arrivare senza premesse a discutere addirittura alla fine di febbraio”. Da dicembre ad oggi cosa è successo? “Cosa NON è successo (ndr: intervista effettuata il 31 gennaio 2012). Da parte della dirigenza dell’azienda nessun segnale, nessuna convocazione, quindi nessuna discussione o semplice scambio di opinioni. Non nego preoccupazione, in ciò condividendo il sentimento di non pochi nostre imprese associate sul mantenimento del lavoro, ma d’altronde noi abbiamo tutte le ragioni”. Vediamo di analizzare queste ragioni. A parte l’impennata fortissima dei costi che è davanti agli occhi di tutti, in che modo i privati negli ultimi tre anni hanno contribuito a mantenere in equilibrio i bilanci della Tep? “ Partiamo dal dato di fatto che noi facciamo, per conto della Tep, tre milioni di Km all’anno. è stato calcolato che il risparmio della Tep per quanto riguarda il soggetto privato, corrisponde a 1 euro al Km. Il calcolo è presto fatto: abbiamo

contribuito al bilancio della Tep per tre milioni di euro ognuno degli ultimi tre anni. Nel frattempo però le imprese private si sono sobbarcate pesantissimi oneri, si pensi solo al gasolio e alle assicurazioni. Queste sono le ragioni fondamentali per cui non possiamo accettare che ci venga proposto lo stesso contratto, ma sono anche le ragioni del nostro stupore per il fatto di non essere stati ancora contattati. Noi tutti abbiamo bisogno di garanzie, di verificare le proposte con le imprese associate, anche se in esse sussiste una duplice preoccupazione: da una parte la necessità di poter contare ancora su quel servizio, dall’altra la presa d’atto che non è assolutamente possibile continuare alle medesime condizioni degli anni scorsi”. Se entro il 29 non succede niente, o non sono accettate le vostre proposte, cosa succede? “Speriamo non debba succedere niente, ma non mi nascondo dietro un dito: se una delle prime preoccupazioni della nostra assemblea è avere ancora la garanzia del lavoro, altrettanto forte è la indisponibilità a continuare a queste condizioni. Per cui c’è il rischio oggettivo che dal 1° marzo qualcuno dovrà decidersi in che modo garantire quei tre milioni di km, compreso l’Happy Bus in città, che le imprese private fanno per conto di TEP. Non vogliamo minacciare nessuno ma il fatto è che non possiamo più permetterci il lusso di garantire quei servizi ai costi che abbiamo garantito sinora”.

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NEWS

Antisismica: l’importanza dell’informazione Illustrate in un seminario tecnico organizzato da CNA Costruzioni Parma le attuali normative

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n seminario tecnico sull’antisismica che si tiene esattamente a cavallo dei due terremoti che hanno colpito il parmense nel mese di gennaio, potrebbe apparire curioso, ma senz’altro porta alla ribalta una tematica che in Italia presenta luci ed ombre. Relatore del seminario è stato l’Ingegner Marzio Morini, esperto strutturista e volto ben noto nell’ambito degli incontri organizzati dal CNA Costruzioni.

I lavori sono iniziati con la presentazione dell’attuale situazione normativa antisismica italiana, un settore che – purtroppo – sembra vivere una stagione di rinnovamento solo in conseguenza ad eventi sismici fortemente impattanti sull’opinione pubblica. A livello nazionale il punto di riferimento è rappresentato dal D.M. 14 gennaio 2008, un decreto non prettamente sismico ma che contiene indicazioni generali. Questo strumento normativo è stato ripreso ed ampliato dalla regione Emilia Romagna che nel 2008, ha approvato la L.R. n. 19 contenente le norme per la riduzione del rischio sismico. Questa legge tutela gli edifici di interesse strategico, come ad esempio ospedali ed opere infrastrutturali, che devono mantenere la loro funzionalità anche in caso di sisma, poiché sarà proprio a quelle strutture che le persone si rivolgeranno. Obblighi minori sono invece previsti per tutti gli interventi ritenuti privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici,

così come riportato nel dettaglio dalla Deliberazione della giunta regionale n. 687 del 23 maggio 2011. Oltre ad una trattazione approfondita degli aspetti tecnici riportati nella normativa di riferimento, il seminario ha toccato anche punti importanti come ad esempio le problematiche relative alla zonazione sismica nazionale, tuttora a macchia di leopardo. Un altro elemento critico è rappresentato dal fatto che il territorio italiano è stato suddiviso in maglie di 5.5 chilometri di lato alle quali è stato associato un preciso valore di accelerazione orizzontale del terreno. Ecco che nasce dunque una problematicità non indifferente, dal momento che la forza sismica, e di conseguenza anche la progettazione antisismica, è legata all’area geografica (sito-dipendente), mentre invece il controllo delle pratiche sismiche è sulla base del territorio amministrativo (zona-dipendente). Una battuta finale è stata riservata all’evento sismico di magnitudo 4.9 che

Roberto franchini presidente dell’unione costruzioni cna emilia romagna A Roberto Franchini, Presidente regionale dell’Unione Costruzioni di CNA Emilia Romagna abbiamo rivolto alcune domande sull’argomento. Qual è la posizione di CNA sulla legislazione antisismica a livello regionale? «CNA cerca di rilevare le necessità delle imprese, per poi fare delle proposte sia di integrazione che di modifica alle normative esistenti. Noi siamo assolutamente a favore delle leggi sull’antisismica, ma vorremmo che ci fosse meno burocrazia. Già sin dalla prima stesura della legge regionale CNA aveva espresso le sue perplessità. Bisogna inoltre considerare che la burocrazia non riguarda solo l’antisismica, ma moltissimi altri ambiti, perciò i problemi del settore sono facilmente intuibili». Cosa è accaduto da allora? «In seguito al terremoto dell’Aquila del 2010 la situazione si è evoluta. Sull’onda emotiva di questo evento vi è stata infatti la volontà, da parte degli amministratori regionali, di dare una sorta di “slancio” alle costruzioni antisismiche. Il problema, tuttavia, rimane sempre quello della verifica: è rarissimo che siano rispettati i 60-90 giorni previsti per il rilascio dell’autorizzazione

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antisismica». Come hanno provveduto le autorità regionali per cercare di accelerare le procedure? «Per consentire ai comuni di poter smaltire un volume di pratiche ormai diventato ingestibile, la Regione ha formato una commissione alla quale le amministrazioni locali hanno inviato le pratiche delle quali non riuscivano ad occuparsi. Questa è una evidente dimostrazione delle difficoltà nel gestire le pratiche di autorizzazione, e dei conseguenti gravi danni alle imprese che invece si aspettano risposte in tempi rapidi». Si sta muovendo qualcosa a livello nazionale?

«Stiamo lavorando su due piani: il primo è quello della sburocratizzazione a livello regionale, mentre il secondo è riferito al quadro nazionale. L’attuale normativa di riferimento infatti crea le condizioni perché il cantiere, o meglio la realizzazione delle opere, diventi “difficile”. Abbiamo perciò chiesto e ottenuto che la regione aprisse un tavolo con il governo per modificare, ove possibile, questa legge. In questo tavolo si stanno facendo importanti passi avanti». Nel dettaglio, come si è attrezzata la regione Emilia Romagna per snellire le procedure? «I Comuni non rifaranno più i conteggi tecnici presentati dagli ingeneri, ma considereranno solamente una base di cinque o sei voci riducendo pertanto le tempistiche. Si sta inoltre realizzando un software che consentirà, in modo automatico, di rilasciare l’autorizzazione sismica proprio sulla base di questa valutazione speditiva. C’è tuttavia da considerare un aspetto importante, emerso dal tavolo regionale: pare – e sottolineo, pare – che ben l’85% delle pratiche non possano essere autorizzate a causa di errori nei calcoli, e già solo questo aspetto potrebbe aprire una lunga discussione».


NEWS ha colpito Parma lo scorso 24 gennaio. Secondo Morini, che si è occupato personalmente di diverse perizie in edifici pubblici, bisogna soprattutto fare attenzione agli eccessi di allarmismo. Spesso i giornalisti tendono a ricercare la notizia che fa scalpore, senza effettivamente avere le nozioni tecniche per distinguere – ad esempio – una crepa “fisiologica” da una che indica un effettivo rischio di crollo. Conclude Morini: «Gli edifici devono rimanere in piedi, certo, ma si devono anche “rompere” in alcuni punti in modo tale da dissipare efficacemente l’energia del terremoto. Queste rotture, in un certo senso, sono volute e prevedibili, ed è proprio così che si salvano le persone. Il problema è spiegarlo alla gente».

ormindelli: le imprese devono essere sempre partecipi A Franca Ormindelli, Presidente Provinciale CNA Unione Costruzioni abbiamo chiesto quali obiettivi, da parte di CNA, si poneva l’iniziativa. «Uno degli obiettivi che ci poniamo con questi incontri è quello di rendere le imprese edili partecipi del processo decisionale, e non semplici spettatrici che vengono a conoscenza – o, talvolta, letteralmente subiscono – le decisioni dall’alto a cose già fatte. Nella filiera dell’edilizia riteniamo che l’impresa possa e debba essere un soggetto attivo in grado di integrare e migliorare le proposte del legislatore grazie agli aspetti tecnici e pratici di propria competenza. Legislatori e imprese non possono essere soggetti che non si parlano, ma devono concorrere insieme alla realizzazione di opere in modo preciso, veloce, pratico». Ci fa un esempio relativo alla problematica della mancanza di discussione? «Talvolta la normativa è difficile da applicare anche per i tecnici stessi. Ci vorrebbe una “cultura” da parte delle pubbliche amministrazioni per ridurre gli eccessivi tecnicismi ed esporre i concetti in modo snello. In particolare, talvolta, si nota un eccessivo dettaglio che impedisce al professionista di esprimere la propria sensibilità in fase progettuale».

L’obbligo di dimostrare la congruità La mancanza provata di tale requisito non consentirà di ottenere il DURC

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e imprese edili con dipendenti stanno ricevendo in questi giorni una circolare da parte della Cassa edile di Parma relativa all’avvio della sperimentazione della cosiddetta congruità. Si tratta di un meccanismo, previsto sia da norme di legge (il comma 6 bis dell’art.118 del D.Lgs 163/06) che da accordi contrattuali, finalizzato a far emergere situazioni di lavoro

nero e irregolare; in buona sostanza l’impresa dovrà dimostrare non solo di essere regolare, cioè di versare i contributi INPS, INAIL e cassa edile, dei propri lavoratori ma anche di avere un costo del personale “congruo” appunto, vale a dire adeguato rispetto ai lavori da eseguire. Per intenderci con un esempio banale e un po’ esagerato: non basterà più che un’ipotetica azienda dimostri di pagare

regolarmente i contributi per i suoi due operai ma dovrà anche dimostrare come fa a costruire un palazzo di venti appartamenti con solo due operai. Naturalmente il palazzo potrà essere costruito non solo con l’apporto di personale dipendente: alcune lavorazioni potranno essere subappaltate, l’impresa potrà avvalersi della collaborazione di lavoratori autonomi ecc… e la cassa edile dovrà tenere presente tutte queste informazioni nel processo di valutazione della congruità dell’impresa. Anche le ore di lavoro prestate dai soci vengono adeguatamente conteggiate e questo è importante in quanto accade spesso che in una piccola impresa artigiana l’apporto lavorativo dei soci sia pari o superiore a quello dei dipendenti. A regime, in assenza di congruità, l’impresa non potrà ottenere un DURC regolare se prima non avrà effettuato un versamento integrativo. La congruità si misura in rapporto a percentuali di incidenza minima della manodopera

sul valore totale dell’opera, differenziate per categoria di lavori, che sono state determinate a livello nazionale (le trovate in calce alla presente). Si tratta di un sistema complesso, non facile da far funzionare e non è un caso se la sperimentazione parte solo ora in tutta Italia (mentre i primi cenni alla congruità, sia in leggi che in accordi tra parti sociali, risalgono ad alcuni anni orsono). La congruità non si applicherà nel caso di lavori, svolti per committenti privati, di importo inferiore a 70.000,00 euro. Le finalità di questo meccanismo sono pienamente condivisibili e in linea di principio CNA vede con favore ogni azione tesa a combattere la concorrenza sleale operata dalle imprese irregolari nei confronti di quelle serie; nondimeno, nel caso specifico, qualche perplessità sulla reale

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LE percentuali di incidenza minima della mano d’opera

efficacia del sistema permane, tra l’altro a fronte di un inevitabile appesantimento burocratico per imprese, consulenti e associazioni e per le stesse casse edili che dovranno gestire una considerevole mole di informazioni che in precedenza non venivano trattate. Alcuni adempimenti verranno gestiti direttamente da chi eroga il servizio paghe, CNA Servizi o consulenti privati, a seconda dei casi, tuttavia alcune incombenze riguarderanno direttamente le imprese a cui, in particolare, sarà chiesto di porre un’attenzione maggiore che in passato nel comunicare i subappalti e altre informazioni relative ai cantieri. Questa comunicazione tuttavia non è la sede per entrare in dettagli di tipo operativo (tra l’altro ci sono diversi aspetti ancora poco chiari), per questo ci saranno altre occasioni; qui ci interessava soprattutto fornire alle imprese un inquadramento complessivo del sistema. Rammentiamo peraltro che quella che sta per partire è appunto una sperimentazione; anche in caso di mancata congruità non ci saranno effetti sul rilascio del DURC, e

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questo almeno fino al 2013. Tuttavia è importante aderire da subito a questa fase di sperimentazione, in quanto è proprio in questa fase che l’impresa potrà familiarizzare con le procedure evidenziando difetti e criticità delle stesse, e senza incorrere in conseguenze negative qualora l’impresa risultasse non congrua. Vi invitiamo a segnalarci tempestivamente problemi e difficoltà in cui doveste imbattervi. Per garantire un’applicazione uniforme su tutto il territorio italiano la materia della congruità è riservata alle parti sociali nazionali e non è possibile derogare localmente alle regole concordate a Roma;

nondimeno sarà nostra cura trasmettere tempestivamente ai colleghi di CNA nazionale tutti i problemi e le criticità che ci verranno comunicate dai nostri soci. L’Unione CNA Costruzioni nazionale e le altre associazioni di rappresentanza dell’artigianato e della piccola impresa edile hanno sempre seguito con attenzione tutta la vicenda (tra l’altro ottenendo importanti modifiche e semplificazioni a favore delle piccole aziende; alcune le abbiamo citate in precedenza) e così continueranno a fare in futuro cercando di contemperare la battaglia per la regolarità con la sacrosanta esigenza dei piccoli imprenditori di non

Il riferimento è alle tipologie di opere al di sotto delle quali scatta la presunzioni di non congruità OG1-Nuova edilizia civile compresi impianti e forniture 14,28% OG1-Nuova edilizia industriale esclusi impianti 5,36% Ristrutturazione edifici civili 22,00% Ristrutturazione edifici industriali esclusi impianti 6,69% OG2-Restauro e manutenzione di beni tutelati 30,00% OG3-Opere stradali, ponti, etc. 13,77% OG4-Opere d’arte nel sottosuolo 10,82% OG5-Dighe 16,97% OG6-Acquedotto e fognature 14,63% OG6-Gasdotti 13,66 % OG6-Oleodotti 13,66% OG6-Opere di irrigazione ed evacuazione 12,48% OG7-Opere marittime 12,16% OG8-Opere fluviali 13,31% OG9-Impianti per la produzione di energia elettrica 14,23% OG10-Impianti per la trasformazione e distribuzione 5,36% OG12-OG13-Bonifica e protezione ambientale 16,47%

essere soffocati da eccessivi adempimenti. A chi non fosse troppo soddisfatto dei risultati vorrei ricordare che questi accordi sono sempre il frutto di un compromesso; ai tavoli non ci sono solo le associazioni artigiane, ma anche gli industriali, le centrali cooperative e i sindacati dei lavoratori, senza contare che in alcune fasi non sono mancate forti pressioni anche da parte del mondo politico. Gianmario Venturini, Responsabile provinciale CNA Costruzioni, t. 0521227211 gventurini@ cnaparma.it


Un passo avanti verso la semplificazione Installazione impianti: Unioncamere si dichiara d’accordo al passaggio automatico dalla L.46/90 al DM 37 Battipaglia: un risultato che è anche un succeesso

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orniamo sull’argomento, più volte affrontato sia su questo nostro mensile che in comunicazioni agli associati, del passaggio dalla vecchia Legge 46/90 al DM 37/08, la norma che attualmente regola il settore dell’installazione impianti. Il problema sorge dal fatto che il DM 37 non contiene un regime transitorio che regoli il passaggio dalla vecchia legge al nuovo regime; una delle conseguenze è che l’installatore che non abbia presentato un’apposita istanza (onerosa) si ritrova oggi nel certificato rilasciato dalla Camera di Commercio le abilitazioni con ancora i riferimenti alla 46/90. L’Unione Installazione e Impianti di CNA ha sempre sostenuto che, salvo situazioni particolari, l’aggiornamento dovesse essere effettuato automaticamente dalle Camere di commercio, senza oneri per le imprese e senza bisogno che l’installatore presenti un’apposita istanza. Ora è finalmente arrivata un’importante presa di posizione di Unioncamere (l’Associazione delle camere di commercio) a favore una trasposizione automatica delle lettere della 46/90 a quelle del DM 37 “ogniqualvolta ci sia identità di contenuto tra l’attività prevista dalla precedente disciplina e quella attuale”; solo quando tale identità non dovesse ricorrere, chiarisce Unioncamere “l’impresa sarà tenuta a presentare alla Camera di

Commercio una apposita domanda per chiedere l’integrazione dell’attività che risulta iscritta negli archivi camerali”; è’ quanto ha sostenuto il Presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello in una lettera inviata al Presidente di CNA Installazione e Impianti e agli omologhi di Confartigianato e Assistal. Attenzione: non si tratta ancora della decisione di procedere in questa direzione in quanto si attende un ok del Ministero però il fatto che Unioncamere si sia sbilanciata a favore del passaggio automatico è sicuramente di grande rilievo e l’eventualità che le Camere di commercio possano, in un prossimo futuro, procedere in questa direzione, si è fatta ora molto concreta e reale. Certo sarebbe stato preferibile se questa presa di posizione e una conseguente (ma al momento non scontata) decisione del governo fossero arrivati prima: infatti, soprattutto negli ultimi sei mesi e a fronte di pressioni di vario genere da parte di clienti, tecnici o enti pubblici, diverse imprese del settore hanno già presentato la pratica per l’aggiornamento al DM 37. L’indicazione che diamo ai nostri associati (quelli che non hanno ancora provveduto all’adeguamento) è, come in precedenza, molto pragmatica ovvero valutare caso per caso se valga o meno la pena aspettare ancora qualche mese e attendere lo sviluppo degli eventi au-

“Questo risultato – ha dichiarato Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale di CNA Installazione Impianti – ottenuto grazie all’azione unitaria delle associazioni del settore impiantistico ed alla capacità relazionale della nostra Confederazione nei confronti dei vertici di Unioncamere, è un indubbio successo dell’intera categoria che consentirà alle imprese una semplificazione delle procedure, un risparmio di risorse e costituisce un importante precedente affinché il Ministero dello Sviluppo Economico emani quella norma transitoria che regoli il passaggio dalla L. 46/90 al DM 37/08 la cui mancanza tante incertezze ha provocato nel sistema imprenditoriale dell’impiantistica”.

gurandoci che nel frattempo, incassato il si del governo, le camere di commercio possano dare il via all’opera di trasposizione automatica delle abilitazioni dalla vecchia 46 al Dm 37; a costo di risultare noiosi (ma ci teniamo a che sul punto non ci siano malintesi) vogliamo tuttavia ribadire che la lettera di Unioncamere rappresenta un parere sicuramente autorevole ma non ha valenza legislativa, la norma vigente è il DM 37/08 e la richiesta, da parte di un cliente di un certificato camerale aggiornato al Dm 37 è da considerarsi del tutto legittima; quando poi la richiesta arriva da un ente pubblico (ad esempio INAIL; sezione ex ISPESL richiede da tempo che allegati alle dichiarazioni di conformità che riceve, ci sia un certificato camerale già aggiornato al DM 37) l’installatore di fatto non ha scelta. In conclusione non possiamo che ribadire che la decisione su quale sia la condotta migliore, se attendere o fare subito la pratica di adeguamento, non va operata astrattamente ma sempre in base alla propria concreta situazione e pesando attentamente i pro e i contro della scelta.

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NEWS Progetto “Palestre Sicure” per il benessere e la salute delle persone

Prevenzione e benessere I

l progetto “Palestre Sicure” è compreso nel Piano nazionale d’azione 2008 contro le dipendenze, e nasce dall’esigenza di prevenire e contrastare tra i frequentatori delle palestre e dei centri di fitness l’utilizzazione e la diffusione delle sostanze dopanti, promuovendo un modello di buona gestione complessiva mirato al miglioramento dello stato di salute e di benessere degli utenti. Più in generale, il progetto si propone di valorizzare il ruolo di tali centri nella promozione di un’attività che tuteli la sicurezza degli utenti e che miri alla promozione di uno stile di vita sano. Esso è stato definito nel pieno rispetto delle norme specifiche già emanate in materia da alcune Regioni, nonché nel rispetto degli obiettivi del Programma

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quadro “Guadagnare Salute”, coordinato dal Ministero della Salute con il contributo di nove dicasteri, finalizzato a rendere più facili le scelte salutari e di promuovere campagne informative che mirino a modificare comportamenti inadeguati che favoriscono l’insorgere di malattie degenerative di grande rilevanza. Per questo, al fine di valorizzare il ruolo delle attività motorie come strumento di benessere psico fisico degli individui giovani e meno giovani, nel rimandare al livello regionale la fase applicativa dell’intero progetto si individuano gli Assessorati e i Dipartimenti responsabili delle politiche per la Salute (con possibili eccezioni) come principali esecutori e coordinatori delle azioni previste. Sulla base di ciò, inoltre, nell’implementazione delle fasi per il

raggiungimento degli obiettivi, il settore della Sanità svolgerà un ruolo fondamentale sia in termini di verifica e controllo verso le Palestre aderenti, sia in riferimento ad azioni di sensibilizzazione dei cittadini verso modelli corretti e sani di attività motoria e sportiva. Il CPR –Centro Parmense Riabilitativo – di Claudio Bozzetti (in foto), con sede a Parma in Via Ghirarduzzi 13/B ha aderito al Progetto Palestra Sicura attraverso l’iscrizione al Registro delle Palestre Etiche finalizzato alla promozione del benessere nell’attività motoria della Regione Emilia Romagna. Coloro che volessero aderire al Progetto Palestre Sicure, si possono rivolgerei a Giulia Ghiretti Coordinatrice provinciale Cna Benessere Sanità ai seguenti riferimenti: 0521 -227201 oppure email: gghiretti@cnaparma.it

le imprese del settore tessile a confronto con la Manovra economica L’Unione CNA Federmoda di Parma ha organizzato giovedi 12 gennaio 2012 presso la sede provinciale di CNA un incontro, rivolto a tutte le imprese del settore tessile e della moda, sui temi molto attuali legati alla recente manovra economica. All’incontro con i nostri consulenti fiscali, tra i vari argomenti è stato approfondito il nuovo regime dei minimi in vigore dal primo gennaio 2012 e presentato una panoramica sulle novità fiscali, le imposte che gravano sulle imprese del settore, sulla loro finalità e sulla contribuzione previdenziale. Questo è stato il primo incontro di una serie di seminari tematici che verranno organizzati nel corso dell’anno da CNA Federmoda con lo scopo di affrontare diversi aspetti tecnici, formativi e di aggiornamento.


L’IMPRESA DEL MESE

Expensive Doll: il trionfo della femminilità Creatività e buon gusto caratterizzano la produzione di lingerie personalizzata grazie ad un accurato e prezioso lavoro sartoriale

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a biancheria intima è la maggior espressione della femminilità, è come una sorta di essenza”. Esordisce così Maria Elena Bonnini, parlando della suo marchio Expensive Doll.Un progetto quello di Maria Elena iniziato quando, nel 2009, ha deciso - dopo anni di lavoro come stilista d’alta moda - di costruire una ditta che realizzi in modo totalmente artigianale biancheria intima femminile. “Sono sempre stata attratta da nastri, pizzi, perle e tutto ciò che poteva nascondere qualcosa di femminile: è per questo che ho scelto di specializzarmi nel campo della biancheria. In un piccolo indumento intimo, c’è un lavoro sartoriale minuto e prezioso”. Le collezioni di lingerie Expensive Doll sono realizzate con materiali di qualità, provenienti da Paesi dell’Unione Europea - come i pregiati pizzi francesi - e si differenziano dalla classica biancheria perchè utilizzano solo fibre naturali, quali seta e cotone che garantiscono la massima adattabilità e tollerabilità sulle pelle.“è importante - sottolinea Maria Elena - la qualità dei materiali, che giustifica anche il costo che si aggira tra i 200-300 euro a completo, ma anche e sopratutto la manodopera italiana. Gli italiani danno il meglio di sè quando devono lavorare con le mani. Realizzare lingerie in modo artigianale è una cosa complicata: richiede pazienza, impegno, ma sopratutto amore». Il punto di forza delle collezioni di Expensive Doll è la personaliz-

zazione, sia per quello che riguarda le misure che possono essere prese anche sulla cliente stessa, ma anche per la possibilità di avere le iniziali personalizzate, ricamate a mano, sugli indumenti. Una sorta di tuffo nel passato che riporta a quando le mamme e le nonne ricamavano sulla biancheria della sposa le iniziale del nome: ed è proprio alle giovani spose (ma non solo!) che si rivolge Expensive Doll. “La nostra linea di

lingerie - prosegue Maria Elena - è dedicata alle occasioni speciali, quelle che devono essere ricordate.Tra le nostre clienti il target più alto è quello delle ragazze tra i 18 e i 30 anni, ma non mancano anche signore sulla quarantina, che cercano biancheria speciale, sia da giorno che da notte, per un evento da non dimenticare. Vendiamo - continua la Bonnini - ad personam. Le

CARTA D’IDENTITà NOME: EXPENSIVE DOLL TITOLARE: MARIA ELENA BONNINI DOVE SI TROVA: A parma, LARGO SCHEDONI 5 TEL. 346.3526532 E-MAIL: info@expensivedoll.com SITO: www.expensivedoll.com

clienti mi contattano direttamente: questo per instaurare con loro un rapporto intimo che mi permette di seguirle nella prova dei capi, nella scelta dei tessuti e nell’acquisto finale, consigliandole al meglio”. Le collezioni, infatti, servono come base ma il capo finale viene modificato - proprio perchè prodotto in modo artigianale e non in serie - a seconda delle esigenze delle clienti, personalizzandone il colore, il tessuto e le decorazioni. “Il confine tra la banalità e la volgarità è labile e bisogna stare attenti a non caderci”, ecco perchè Expensive Doll guarda alla femminilità senza essere nè banale nè volgare, ma puntando sulla realizzazione di capi esclusivi -in stile retrò sia nei tessuti che nei colori - mettendo in gioco la propria passione e l’amore per la moda artigianale e femminile.

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ZOOM

Associarsi alla CNA conviene Sconti, vantaggi e agevolazioni anche a livello provinciale con la carta CNA ServiziPiù

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completare il quadro delle agevolazioni, degli sconti o dei vantaggi che si hanno associandosi a CNA Parma, pubblichiamo, in una quanto mai succinta sintesi, le convenzioni in essere a livello provinciale, dopo aver segnalato quelle a livello nazionale nel numero di gennaio. Va da sè che per avere il quadro compleeto o maggiori informazioni occorre rivolgersi ad una sede della CNA o collegarsi al sito www.cnaparma.it

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microbiologiche e immunologiche non solo a servizio dei residenti della zona est della città ma anche nei Comuni di Sorbolo e Colorno. PARMA, Via Emilia Est, 144 | Tel. 0521 494727 - SORBOLO, Via Marconi, 28 | Tel. 0521 694012 - COLORNO |Via IV Novembre, 1 | Tel. 0521 814605. CENTRO MEDICO SPALLANZANI Sconto del 10%. Punto prelievi, laboratorio per ogni tipo di analisi ed esame (sangue, urine, fertilità maschile, gravidanza, paptest, elettrocardiogramma), poliambulatorio medico specialistico (dermatologia, cardiologia, oncologia, ginecologia, allergologia, ecc... ). Via Mazzini 3, Parma | Tel. 0521 287178. Poliambulatorio San Camillo Sconto del 10% su ogni esame o visita. Medici specialistici per oltre venti specialità mediche. Particolarmente presente è la


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Acquisizioni e servizi OPEL Grazie a CNA ServiziPIÙ e Opel, tutta la sportività e l’innovazione che desideri sono già a portata di mano. Opel riserva, infatti, a tutti gli associati CNA titolari di Carta ServiziPIÙ condizioni di acquisto estremamente agevolate. Scaimotor (Parma, via Emilia Ovest 100/A, tel. 0521 670111) PiemmeAuto (Fornovo, loc. Felegara, tel. 0525 430328 - Fidenza, Via Coduro 1/F, tel. 0524 527182 - Fiorenzuola (PC),Via Scapuzzi 44/B, Tel. 0523 240308). ENERGIA - EMPOWER Servizio per l’acquisto di energia elettrica ai migliori prezzi di mercato attraverso un accordo in grado di offrire l’opportunità alle nostre aziende di partecipare ad aste telematiche, attraverso la formazione di gruppi di acquisto, per la fornitura di energia elettrica. Si tratta di una formalizzazione, ma senza nessun impegno da parte del partecipante, di un gruppo di acquisto che invita i diversi erogatori di energia (Enel, Multiutilty Hera, Gascom, Eneco Energia, ecc ..) a formulare il miglior prezzo da proporre al gruppo stesso. Questa innovativa modalità fino ad ora ha consentito, nelle diverse aste che si sono svolte, reali abbattimenti tra il 10 ed il 30% del costo annuo. Per maggiori informazioni sul progetto contattare: Paolo Medioli | Responsabile Area Mercato CNA Parma | tel 0521227211 | email pmedioli@cnaparma.i ENERGIA - GRUPPO HERA CNA Parma ha stretto un importante accordo con Hera Comm, multiutility leader a livello nazionale, per garantire a tutti gli Associati la fornitura di energia elettrica e gas a prezzi agevolati, nonché assicurare ai clienti un servizio attento alla qualità, al risparmio, alla trasparenza. La relazione privilegiata con Hera Comm offre un sicuro vantaggio competitivo rispetto alle normali condizioni di mercato combinato con una costante attività di assistenza nell’analisi dei processi e nell’ottimizzazione dei costi. Hera Comm protegge i clienti dalle crisi cicliche di disponibilità di gas attraverso l’accesso diretto ai grandi impianti di trasporto internazionale ed ha attuato importanti investimenti infrastrutturali di lungo periodo a garanzia di una fornitura

energetica conveniente in ogni stagione dell’anno e in tutte le congiunture. Per maggiori informazioni sul progetto contattare: Paolo Medioli | Responsabile Area Mercato CNA Parma | tel 0521227211 | email pmedioli@cnaparma.it.N° verde Hera Comm 800999700. Verifica impianti elettrici - sovit srl Organismo di Ispezione autorizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico per l’esecuzione delle verifiche come da DPR 462/01: impianti di messa a terra, installazioni e dispositivi di protezione contro i fulmini, impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione. Via Venezia, 195 – Parma | tel. 0521 775915 CREDITO - servizi offerti in CNA ParmaPREFINA SRL è la società di consulenza creditizia e finanziaria per le Imprese artigiane e le PMI delle province di Reggio Emilia e Parma, e opera in qualità di agenzia di UNIFIDI, il confidi regionale unitario dell’artigianato e delle PMI, nel campo della consulenza, assistenza, redazione e inoltro delle domande di garanzia per finanziamenti garantiti, finanziamenti non garantiti, consulenza creditizia. Prefina Srl, Via La Spezia 75, 43125 Parma Tel. 0521 227283 - Tel. 0521 227244 Tel.0521 227231 - Tel. 0521 227292 CONVENZIONI BANCARIE PER LA GESTIONE DEI CONTI CORRENTI AZIENDALI Per informazioni: ufficio credito provinciale CNA tel. 0521227211 o contattare la sede CNA di riferimento. ARTIGIANCASSA POINT Convenzione con Artigiancassa, società del gruppo BNP Paribas, per l’apertura di un “Artigiancassa point” nelle sede Prefina di Parma, in via La Spezia. L’obiettivo è quello di velocizzare i tempi e snellire le pratiche per gli imprenditori, offrendo loro prodotti finanziari su misura. Per informazioni: Lamberto Zolesi | Tel. 0521.227283 | e-mail lzolesi@cnaparma.it LEASING CNA ha attivato una collaborazione con una primaria società di leasing attraverso la quale sarà possibile ottenere finanziamenti relativamente all’acquisto di immobili, di automobili, veicoli commerciali, veicoli industriali, strumenti ed attrezzature. Per informazioni: Lamberto Zolesi | Tel. 0521.227283 | e-mail lzolesi@cnaparma.it AUDIOVISIVI - SCONTI SIAE Sconto del 25% sui diritti musicali e per chi detiene apparecchi radiofonici e televisivi in negozi e laboratori. ASSISTENZA LEGALE Servizio di assistenza legale. Per gli asso-

ciati la prima consulenza con l’avvocato è gratuita.Per appuntamento telefonare al numero 0521 227211. DIARIA GIORNALIERA Il servizio prevede una diaria giornaliera in caso di ricovero ospedaliero per malattia. consulenze e servizi sull’infortunistica stradale studio professionale 2M Consulenza per danni relativi a incidenti stradali ed assistenza per infortunio. In caso di infortunio l’onorario massimo richiesto sarà del 10% della somma risarcita, e solo a liquidazione avvenuta. Sempre gratuito, è l servizio di rivalsa per il recupero dei costi dei dipendenti assenti dal posto di lavoro per incidente stradale causato da terzi. Viale Piacenza 18 B Tel. 0521 988321 SERVIZI INTERNET - NETBUILDER SRL Azienda leader nel campo della progettazione software, offre agli associati sistemi unici e innovativi.Via Zarotto 63, Parma | Tel. 0521 247791 | email: info@netbuilder.it librerie “giunti al punto” Sconti speciali per acquisto libri. Corso Garibaldi, 22/I | tel/fax 0521 228042 | parma@giunti.it . Per conoscere l’elenco completo delle librerie Giunti al Punto: http://www.giuntialpunto.it/librerie/ index.jsp CENTRO SERVIZI PER L’AGROALIMENTARE offre alle imprese CNA del settore specifiche analisi relative all’autocontrollo igienico-sanitario, dallo stabilimento di produzione fino al singolo dettagliante. SERVIZI DI INTERPRETARIATO E TRADUZIONI - INTERLINGUE SRL Traduzione e interpretariato di alta qualità ad aziende industriali, enti pubblici e privati e professionisti che operano a livello internazionale. Strada Repubblica 45, Parma | Tel. 0521 1841150 - 503353. PUBBLICITà E PROMOZIONE GAZZETTA DI PARMA - PUBLIEDI Per i soci CNA offre 4 diversi pacchetti per inserzioni composti da diverse tipologie di spazi, a costi davvero vantaggiosi. PUBBLICITà E PROMOZIONE IO L’IMPRESA edizione di Parma è la rivista mensile di CNA Parma dedicata all’informazione e alle attività delle imprese. Viene distribuita in abbonamento postale a tutti gli associati e alle Autorità della Provincia per una tiratura che supera le 6.000 copie mensili. CNA offre a tutti gli associati diverse possibilità promozionali con pacchetti di inserzioni pubblicitarie a condizioni agevolate rispetto i normali costi di listino.

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credito IN FRENATA IL TASSO DI RIFERIMENTO SULL’AGEVOLATO Si interrompe in febbraio la crescita in atto del tasso di riferimento per il credito agevolato. La misura di questo parametro si fissa infatti al 7,23% dal 1° febbraio con una variazione dello 0,55% rispetto al valore del 7,78% in vigore nel mese precedente. Anche se la presente variazione è la più rilevante nell’ultimo decennio non è però sufficiente a contrastare gli effetti degli incrementi registrati negli ultimi mesi, con il valore dell’indicatore che si mantiene ancora ben al di sopra del 7%. Rimane stabile invece al 3,07% il tasso di riferimento Comunitario che si applica alle operazioni di attualizzazione dei contributi pubblici al sistema delle imprese. Invariato al 1% anche il tasso di sconto Comunitario , dopo l’ultima variazione decisa dalla Banca centrale Europea che ha diminuito dello 0,25% il tasso minimo di rifinanziamento nell’ambito dell’Eurosistema. Evoluzione al ribasso invece per i valori medi mensili dell’Euribor che passa dal 1,437% al 1,244% per il parametro a base 360 mentre scende dal 1,457% al 1,261% per la base 365.

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Osservatorio dei tassi - FEBBRAIO 2012 EURIBOR TASSO DI RIFERIMENTO EUROPEO EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 3 MESI (m.m.p.) 360 g.

3,07% 1,261% 1,244%

EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 365 g. EURIBOR 6 MESI (m.m.p.) 360 g. TASSO UFF. SCONTO B.C.E.

1,544% 1,523% 1,00%

convenzione cna-banche: tassi a FEBBRAIO 2012 Vi aderiscono: Cariparma Credit Agricole – Banca Monte Parma – Unicredit Banca - Banca Popolare Emilia-Romagna – Credem – Banca Popolare di Lodi – Carisbo – Monte Paschi Siena - Banche di Credito Cooperativo. Scoperto di c/c Effetti s.b.f. Anticipo fatture

Fascia 1 5,311% 3,161% 3,761%

Fascia 2 6,211% 3,661% 4,461%

Fascia 3 6,811% 4,161% 5,061%

Fascia 4 7,661% 5,061% 5,561%

Le imprese che non hanno ancora aderito alla Convenzione per “fasce di merito creditizio” usufruiscono, in attesa di entrarvi, delle seguenti condizioni: Cariparma CREDIT AGRICOLE Scoperto di conto corrente Effetti salvo buon fine 6,536% 4,811%

Anticipo fatture 5,411%

Banca Monte Parma Scoperto di conto corrente 5,436%

Anticipo fatture 4,411%

Effetti salvo buon fine 3,811%


SERVIZI

Pensione? Come e quando

Maura Marmiroli mmarmiroli@cnaparma.it

In tutti gli uffici del Patronato EPASA la consulenza giusta dopo la profonda riforma del sistema pensionistico

Responsabile: Rodolfo Riccò rricco@cnaparma.it

RESPONSABILE PROVINCIALE SERVIZI

Servizi fiscali e contabili Servizi paghe

Responsabile: Fiorenza Maschi fmaschi@cnaparma.it

Creaimpresa

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza di direzione

Responsabile: Roberta Lommi rlommi@cnaparma.it

Consulenza ambiente e sicurezza

Responsabile: Giorgio Ferravioli gferravioli@cnaparma.it

Consulenza credito

Responsabile: Lamberto Zolesi lzolesi@cnaparma.it

C

ome è ormai risaputo, il Decreto “Salva Italia” (legge 2011 del 6/12/ 2011) , tra i tanti drastici provvedimenti, ha radicalmente mutato il sistema previdenziale e pensionistico del nostro Paese per quanto riguarda gli anni e i contributi necessari per maturare il diritto alla pensione. La più rilevante è l’introduzione del “prorata” contributivo per tutti, per le anzianità contributive maturate dal 1° gennaio 2012, cioè le quote di pensione maturate a partire dal 1° gennaio 2012 verranno calcolate con il sistema del calcolo contributivo. Naturalmente questo non è che un singolo e generico dato, ma ogni lavoratore ha un proprio percorso personalizzato che va analizzato caso per caso. Per questo CNA Parma con il Servizio di

Agenzia di Parma

Consulenza Previdenziale è in grado di offrire tutti gli adempimenti relativi alla posizione pensionistica di ognuno: • Valutazione della situazione personale • Informazioni e controllo della contribuzione versata • Aggiornamenti relativi alle novità previdenziali future Questa consulenza può chiarire tutti i dubbi relativi alla pensione, avendo al fianco un consulente che potrà accompagnare il richiedente lungo tutto il percorso del pensionamento. Contattando al più presto uno degli uffici del Patronato EPASA presenti in tutte le sede di CNA in Parma e provincia, si potranno ricevere maggiori e più dettagliate informazioni in merito alla posizione pensionistica individuale.

Consulenza contrattuale lavoro

Responsabile: Graziano Viglioli gviglioli@cnaparma.it

Consulenza informatica

Responsabile: Marina Conforti mconforti@cnaparma.it

CNA Innovazione e internazionalizzazione imprese

Responsabile: Marcello Mazzera mmazzera@cnaparma.it

Previdenza - EPASA Parma

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

CNA World

Responsabile: Augusto Marasi amarasi@cnaparma.it

Formazione - Ecipar Parma

Responsabile: Lorenzo Cavalli lorenzo.cavalli@eciparpr.com

ISTRA di Belletti Romano & C.

s.a.s.

Giulietta Alfa Romeo e molte altre... A noLeGGIo Largo Coen 21/B - Parma - Tel. 0521 941743 - Cell. 346 6179817 parma.pr@maggiore.it - info@noleggioautoparma.com FEBBRAIO / 12

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Come “misurare” i social media Lo strumento ideale per verificare i risultati di una strategia di marketing e migliorare il lavoro quotidiano

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rovare un sistema di misurazione e di analisi nel complesso e articolato mondo dei social media è un compito tutt’altro che facile. Misurare“internet”di per sé sarebbe un compito piuttosto semplice, dopotutto tecnicamente ogni singolo clic può essere tracciato.Tuttavia, la mancanza di metodo condiviso rende particolarmente difficoltosa l’interpretazione dei dati: il pericolo è quello di utilizzare in modo scorretto gli indicatori o di finire per collezionare una serie di dati numerici che si rivelano vuoti, perché privi del contesto di riferimento. Ma una cosa è certa: l’elaborazione di una efficace strategia di comunicazione con precisi obiettivi di business non può prescindere dalla misurazione dei risultati.

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È quindi necessario mettere pazientemente in ordine le cose nel caotico universo del web e permettere, anche i quei decisori aziendali che non hanno una grande familiarità con la rete, di poter valutare con criteri oggettivi i risultati dei propri investimenti. Social Media ROI è il primo testo, edito in Italia, che si pone l’obiettivo di far luce sul territorio ancora non del tutto esplorato dei ritorni (non solo economici) sui social media. Vincenzo Cosenza con questo libro riesce infatti, in modo molto efficace, a mettere a fuoco diverse cose: dalla diffusione dei social media in Italia e nel mondo, agli strumenti disponibili con cui strutturare attività coerenti con le strategie di marketing e con le funzioni aziendali. La misurazione di obiettivi e risultati diventa così un efficace strumento in grado anche di scardinare preconcetti superficiali sull’uso dei social media, la bussola per migliorare il lavoro quotidiano all’interno dell’azienda, la guida per immaginare il percorso che porterà fan e follower a diventare consumatori soddisfatti e, magari, sostenitori fedeli del brand.

Social Media Roi Vincenzo Cosenza Apogeo, 288 pagine 25 euro

IN calendario Cioccolato vero

17-18-19 febbraio 2012 Parma - Piazza Garibaldi Ritorna nel cuore del centro storico di Parma la rassegna più dolce organizzata da CNA Alimentare di Parma.

Reg Ce 1169/2011 Riordino della normativa sull’etichettatura dei prodotti alimentari

mercoledì 7 marzo 2012 ore 14-18 Grand Hotel de la Ville (Barilla Center) Seminario organizzato da Cna Alimentare Parma in collaborazione con Cna Alimentare Regionale. Per info 0521/227248

Cosmoprof 2012

9 - 10 - 11 marzo 2012 Bologna Fiere Da oltre 40 anni Cosmoprof è l’evento internazionale più importante del settore dell’estetica, della bellezza e della cosmesi con un’attenzione particolare rivolta all’industria delle Spa. Per info 0521/227201

lunedì 12 marzo 2012 ore 9 - 14 Cepec annuale Meeting. Per info 0521/227201

ParmaCamp

sabato 24 marzo 2012 ore 10 - 18 Grand Hotel de la Ville (Barilla Center) Il titolo di questa seconda edizione sarà “Changes”

Incontro tra Benessere e Sanità e le future imprenditrici del settore estetica

sabato 24 marzo 2012 ore 18 - 22,30 Per info 0521/227201



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