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ULTIMO NAUFRAGIO

(speriamo sia l’ultimo)

Il dolore non ha voce né parole. Non si può assolutamente continuare con questo tipo di politica. Costringere i derelitti del mondo a usare i “barchini” che affondano soprattutto nelle vicinanze delle rive per arrivare da noi.

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Noi tutti non possiamo continuare a guardare passivamente, a non fare nulla o non abbastanza, così come abbiamo fatto con Mimmo Lucano che si era inventato una accoglienza straordinaria.

Sì, ci sarebbero tante cose da dire ma non mi sembra il caso.

Questi sono giorni del dolore. Giorni in cui ripensare a quale politica sperimentare per questi fratelli sfortunati.

Non parlo di pietà, parlo di diritti.