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Turismo lento: l’Italia dei cammini e dei borghi

Nonostante il calo turistico generalizzato degli anni del Covid, un segmento del settore è riuscito a crescere: quello dei cammini, del turismo alternativo e di prossimità. L’esigenza di soluzioni Covid free ha permesso la connessione con i piccoli borghi in una dimensione che unisce natura e cultura, senza l’affollamento del turismo di massa che non garantiva il distanziamento sociale.

Per l’estate 2023 è attesa in Italia un’affluenza turistica da record, con il ritorno di molti alle località più gettonate che al momento sembra siano Ostuni, Matera, Capri, Tropea, Rimini, Positano e Monopoli. Chi non avrà voglia delle grandi località turistiche, anche estere come Creta, Maiorca, Santorini e Ibiza, preferendo invece rimanere in loco e immergersi nella frescura dei cammini montani o conoscere luoghi più affascinanti, potrà beneficiare di una organizzazione ormai più che collaudata.

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Per chi avesse tempo e resistenza in Italia c’è il cammino più lungo del mondo, il Sentiero Italia, con un percorso che si districa per tutto il territorio nazionale con oltre 450 tappe, 7200 km e 350000 m di dislivello complessivo. Per gli amanti dell’alta quota c’è un cammino poco noto di 500 km che parte dal Passo del Tonale e giunge in 28 tappe fino alla Marmolada: lo chiamano il Sentiero della Pace perché è un percorso di riflessione sulla tragedia della Grande Guerra. Attraversa infatti tra vette, forti, trincee e strade gran parte dei luoghi teatro delle battaglie tra l’esercito italiano e quello austriaco.

Nel Bel Paese, oltre ai cammini che si snodano sulle montagne, c’è anche spazio per i borghi e il mare: il cammino del Salento, per esempio, con percorsi nella media di sei ore al giorno collega la città di Lecce al santuario di Finis Terrae a Santa Maria di Leuca con la possibilità di scegliere se passare dalla costa o attraverso i piccoli borghi salentini con tappe di circa 6 ore al giorno di cammino.

Per chi volesse immergersi in una vera esperienza spirituale, “Con le ali ai piedi” permette di ripercorrere i luoghi di ritiro spirituale e di preghiera di San Francesco seguendone i passi per 500 km dalla Valle Reatina al Gargano in un percorso suddiviso in 25 tappe.

Molti dei cammini italiani sono stati rivalutati tramite le politiche ministeriali sin dal 2016, quando l’allora ministro Franceschini impegnò il proprio dicastero in un piano nazionale per la rivalutazione di borghi, centri storici e di tutte le forme di turismo lento che hanno portato alla riqualificazione del patrimonio di edilizia rurale che per molto tempo era rimasto abbandonato. Il MiBACT ha anche prodotto e aggiornato nel tempo un vero e proprio Atlante dei Cammini. Chiunque volesse trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze potrebbe comunque facilmente consultare il sito internet camminiditalia.org, dove è possibile trovare informazioni sia sui tracciati più conosciuti, sia sui percorsi meno battuti e tutti da scoprire lasciando meravigliato qualsiasi turista.

Sentiero della pace, Sentiero Italia, Cammino del Salento, Con le ali ai piedi: a spasso per l’Italia, tra mare e montagne

La Via delle Sorelle: un cammino fra le due Città europee della cultura 2023 Quest’anno, un nuovo cammino si affaccia all’attenzione del mondo del trekking e del turismo di prossimità: la Via delle Sorelle, nel 2023 emette il suo primo vagito ma l’aspettativa è quella che possa crescere anche con il passaparola. Alessia Marsigalia, infatti, presidente dell’Associazione Slow Ride Italy di Brescia in un’intervista su Grand Tour – a passo libero, il programma dedicato su Radio 24, ha affermato: “abbiamo tanta voglia di fare. Speriamo che il cammino diventi come il buon vino che più invecchia più è buono” come quelli della Franciacorta, della Val Calepio e quelli delle Terre del Vescovado i cui vigneti saranno pienamente attraversabili.

L’idea della Via delle Sorelle è quella di creare una linea verde naturale tra due aree fortemente urbanizzate con la volontà di mostrarne un altro volto. Il suo percorso si snoda tra le colline lombarde collegando le due città più colpite inizialmente dalla pandemia, Bergamo e Brescia. La Via delle Sorelle è anche un lascito, un’eredità sostenibile della candidatura congiunta delle due città lombarde, che insieme sono Capitale Italiana della Cultura 2023. Il cammino si snoda lungo un percorso di 132 chilometri diviso in sei tappe, tutte da percorrere a piedi e ha come luoghi d’inizio due straordinari patrimoni UNESCO, come il complesso monastico Santa Giulia a Brescia e la Città Alta di Bergamo.

La Via delle Sorelle, nella sua filosofia di evasione dall’urbanizzazione che colpisce il territorio delle due province,

Quest’anno c’è anche un nuovo cammino: la Via delle Sorelle, il filo d’oro che unisce Bergamo e Brescia, Città europee della cultura 2023 attraversa aree naturalistiche e parchi regionali distribuiti sul territorio di ben 34 comuni tra paesaggi collinari, vigneti e aziende vitivinicole, panorami montani, corsi d’acqua e laghi. Un percorso lungo il quale sarà possibile vedere installazioni di arte visiva che trasformano il cammino in una sorta di palcoscenico a cielo aperto come l’opera disseminata di Claudia Losi, le installazioni tessili dell’artista Laura Renna e quelle di Massimo Uberti.

La Via delle Sorelle è stata tracciata secondo regole di sostenibilità da seguire ma che permettono al turista di mantenere uno stretto rapporto con natura e storia, come se si trattasse di un viaggio in terra straniera con tanto di timbro su un apposito passaporto. In ognuna delle sei tappe di questa arteria verde che punta alla scoperta di luoghi meno conosciuti, i viandanti potranno trovare ristoro e accoglienza in strutture predisposte e ostelli e tramite le proprie credenziali potranno accedere a prezzi calmierati ed anche alla Riserva del Torbiere del Sebino.