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La fotografia sincera e scomoda di Helmut Newton

Helmut Newton Legacy è il titolo della mostra pensata per il centenario della nascita di Helmut Newton (Berlino, 1920 – Los Angeles, 2004). A causa della pandemia tutto è stato posticipato, così l’esposizione, che ha debuttato a Berlino, raggiunge Milano soltanto ora. Abbiamo chiesto a Denis Curti, co-curatore della rassegna, di parlarcene.

Chi era Helmut Newton?

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Helmut Newton è stato un grande innovatore. La sua è una dimensione di racconto. Era ossessionato dalle immagini della cronaca nera, anche quelle splatter. Fa sorridere pensare che un personaggio del suo calibro fosse abbonato, tra le altre, alla rivista italiana Cronaca vera. Si divertiva a ricostruire le scene dei delitti.

Le sue foto hanno spesso una dimensione noir.

Amava i fotografi pulp di cronaca nera, ma anche il cinema noir. La foto con la modella che dal 24 marzo al 25 giugno 2023

HELMUT NEWTON. LEGACY a cura di Matthias Harder e Denis Curti

Catalogo Taschen

PALAZZO REALE

Piazza del Duomo 12 – Milano mostrahelmutnewton.it corre sovrastata da un aereo è chiaramente ispirata ai film di Hitchcock.

Come è stata impostata la mostra?

I materiali, sia quelli fotografici sia quelli di compendio, sono divisi per decenni e sono inseriti in un allestimento serrato. Si parte dagli Early Works. Inizialmente era fotoreporter, ma arrivava sempre tardi agli appuntamenti, così decise di cambiare strada.

Uno degli elementi che maggiormente emergono è il suo rapporto con le donne. In molti hanno pensato che Newton sia stato un duro, un violento, le femministe non lo hanno mai amato. E lui divertito dichiarava: “Bisogna essere all’altezza della propria cattiva reputazione”. Ma così non era, amava le donne, le idolatrava, le sue fotografie sono un grande omaggio alla potenza femminile. Con la moglie June aveva un rapporto simbiotico, spesso lei lo accompagnava sul set, come rivelano alcune immagini.

Carla Bruni ha recentemente raccontato che era un piacere lavorare con lui, che alle

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